13 Dicembre 2010
CENSIS, INFORMAZIONE MEDICA CORRE SEMPRE PIÙ SUL WEB MA TV RESTA REGINA
L’informazione medica corre sempre più sul web. Cresce, infatti, il popolo degli italiani che prova a fugare dubbi o cerca notizie sanitarie a colpi di mouse (34%), anche se la tv resta regina indiscussa: è lei la prima fonte di informazione sanitaria, punto di riferimento per quasi un italiano su due (42,9%). A rivelarlo è il 44esimo Rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale del Paese. Dall’indagine in merito ai principali canali utilizzati dagli italiani per informarsi sui temi legati alla salute, emerge che il camice bianco gode sempre di un’ampia considerazione: ricorre al medico di famiglia per accedere a una comunicazione diretta il 20,3% del campione (dato che sale al 31,1% tra i soggetti meno istruiti); il 2,5% si rivolge al medico specialista e il 2,3% al farmacista. C’è poi il passaparola tra amici, colleghi e parenti, indicato come il mezzo principale per acquisire le informazioni dal 18,7% degli intervistati. Ma la prima fonte di informazione resta il ‘piccolo schermo’, secondo il 42,9% delle opinioni raccolte, mentre il 25,8% degli italiani si affida a giornali e riviste. E’ invece il 12,6% degli italiani a individuare in Internet il primo strumento a cui ricorrere per informarsi su tematiche mediche. Se però si valuta un uso più generico della Rete in relazione alla propria salute – in questo caso non considerando il web come principale fonte di informazione in materia sanitaria – il dato degli utilizzatori sale al 34% degli italiani. A scegliere il web per cercare informazioni su salute e sanità sono soprattutto i più istruiti. Il dato sull’uso di Internet è infatti estremamente variabile in base ai livelli di istruzione, oscillando tra il 5,4% delle persone con la sola licenza elementare fino a superare il 45% tra coloro che sono in possesso del diploma o della laurea. Il 29,5% naviga in Rete per cercare informazioni su patologie specifiche, il 18,4% per trovare informazioni su medici e strutture a cui rivolgersi. Inoltre, il 2,1% (e il dato è sensibilmente più alto tra le persone laureate, arrivando al 7,4%) frequenta forum online, chat, blog e consulta altre communities di pazienti per scambiare informazioni e pareri. A questi comportamenti vanno sommati anche altri comportamenti funzionali, come l’abitudine di prenotare visite specialistiche e analisi mediche via Internet (5,3% degli italiani, dato che sale al 9,5% dei laureati), o l’acquisto di farmaci online, praticato dall’1,9% del campione.