L’ACIDO ZOLEDRONICO
Dati clinici
L’acido zoledronico è attualmente inserito in un esteso programma di sviluppo clinico per la valutazione di efficacia e tollerabilità del farmaco nella prevenzione delle complicanze scheletriche in corso di tumore. Numerosi trial clinici randomizzati sono stati recentemente conclusi. Complessivamente, i dati disponibili relativi ad oltre 3mila pazienti dimostrano la superiorità dell’acido zalendronico rispetto ad un bifosfonato di vecchia generazione (pamidronato) nei pazienti con metastasi da mieloma multiplo o tumore al seno. Inoltre, gli studi effettuati hanno indicato che l’efficacia della nuova molecola non è limitata (come per gli altri bifosfonati) a questi due gruppi di pazienti, poichè il farmaco ottiene una riduzione ed un ritardo delle complicanze scheletriche anche in pazienti con carcinoma del polmone, altri tumori solidi e carcinoma della prostata (quest’ultimo particolarmente difficile da trattare con bifosfonati per la natura “osteoaddensante” delle lesioni ossee).
Meccanismi d’azione
I possibili meccanismi d’azione antitumorale dell’acido zolendronico comprendono:
– inibizione della maturazione degli osteoclasti
– inibizione del reclutamento degli osteoclasti nelle sedi di riassorbimento osseo
– soppressione funzionale degli osteoclasti maturi
– ridotta produzione di citochine (sostanze prodotte dal sistema immunitario in risposta al tumore che favoriscono il riassorbimento osseo)
– attività antitumorale diretta (azione citostatica e citolitica)
– inibizione della disseminazione, dell’invasione e dell’adesione alla matrice ossea delle cellule neoplastiche
– effetti antiangiogenetici (blocco della formazione di nuovi vasi sanguigni necessari a nutrire il tumore)