domenica, 30 giugno 2024
Medinews
4 Dicembre 2002

SINTESI DELL’INTERVENTO DEL PROF. MASSIMO SANTINI

Sempre con la telemedicina è possibile controllare a distanza le persone affette da scompenso cardiaco, che possono essere dimesse dall’ospedale in maniera relativamente precoce ma protetta. Infatti è possibile controllarli con la trasmissione dei parametri elettrocardiografici, della pressione arteriosa e della saturazione di ossigeno, eersino vederli in faccia e farsi vedere da loro eseguendo un vero e proprio consulto. Se il paziente dovesse andare incontro ad un arresto cardiaco, è possibile eseguire una defibrillazione immediatamente a casa con un apparecchio automatico. Ci stiamo spostando dalla terapia continuata in ospedale alla terapia acuta in ospedale seguita da un controllo remoto del paziente con interventi a distanza.
Terapia dei pazienti con scompenso cardiaco. Rappresentano una entità numerica importante: in Italia abbiamo circa 500.000 pazienti con scompenso cardiaco che entrano ed escono dall’ospedale per il riacutizzarsi della loro insufficienza cardiaca, fanno una vita di qualità certamente non ottimale, spesso vanno incontro a morte improvvisa. Oggi e’ disponibile un nuovo tipo di stimolazione elettrica, chiamata stimolazione biventricolare, che in un certo gruppo di pazienti con scompenso riesce a migliorare la contrattilità del cuore, a ospedalizzare di meno, a far vivere molto meglio, riducendo i sintomi con notevoli vantaggi sul piano della qualità della vita e dell’impatto con l’ospedale. Inoltre, questi pazienti corrono il rischio di morire improvvisamente: per questo problema oggi può essere impiantato un defibrillatore automatico, uno speciale pacemaker che monitorizza continuamente il cuore e in caso di necessità può intervenire e defibrillare il malato. Con un semplice apparecchietto messo sotto la pelle siamo in grado, in pazienti gravente scompensati e con rischio di morte improvvisa, di farli vivere meglio, di migliorare la performance del cuore che magari ha avuto due o tre infarti e di prevenire la morte improvvisa. Questo comporta sicuramente una riduzione dell’utilizzo di risorse economiche e logistiche da parte delle strutture pubbliche per un tipo di paziente che cresce numericamente di giorno in giorno.
Trattamento non-farmacologico della fibrillazione atriale. La fibrillazione atriale e’ l’aritmia cardiaca più frequente in assoluto. E’ al primo posto tra le cause cardiologiche di ricovero ospedaliero, una tra le cause di maggiore assorbimento di risorse economiche per la sanità nei paesi occidentali. Per il paziente è estrememente fastidiosa e deleteria per la quantità della vita. I farmaci purtroppo molto spesso falliscono: per questo siamo passati ai trattamenti elettrici. Tra questi l’ablazione, che consiste nell’introdurre sondini dentro il cuore e produrre piccole bruciature per che creino dei compartimenti stagni, impedendo all’elettricità di provocare quei corticircuiti che sono la causa della fibrillazione. Altre volte abbiamo la possibilità di impiantare pacemaker esclusivamente dedicati alla prevenzione della fibrillazione, che intervengono nel momento in cui si verifica la necessità prevenendola oppure interrompendola. Infine è possibile che il pacemaker dia anche una scarica elettrica e tolga la fibrillazione in maniera definitiva. Questi pazienti, spesso costretti al ricovero ospedaliero, con un carico economico notevolissimo e un peggioramento della loro qualità di vita, una volta dimessi con questa terapia possono avere indubbi benefici.
La sincope. E’ uno degli eventi importanti nel cardiopatico ed è diffusissima. Bisogna tuttavia sapere che almeno la metà delle sincopi sono benigne, dovute al cosiddetto neurovagale, come quelle che troviamo nelle giovani donne, nei ragazzi, in tutte le persone sensibili alla vista del sangue. Abbiamo visto che una discreta parte di incidenti automobilistici è legato ad una sincope: mentre comunemente si pensa che il paziente svenga dopo l’incidente, è invece lo svenimento a causarlo. Esistono oggi apparecchi esclusivamente deputati al trattamento di questo tipo di sincope che riducono pesantemente la sintomatologia facendo vivere meglio le persone colpite.
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