Ricercatori dell’Academisch Medisch Centrum di Amsterdam hanno valutato l’influenza dell’età sulle differenze legate al sesso alla diagnosi di carcinoma renale di pazienti operati tra il 1995 e il 2005 in un Paese europeo. I dati di tutti i pazienti sottoposti a nefrectomia radicale o parziale per carcinoma renale tra il 1995 e il 2005 in Olanda sono stati raccolti retrospettivamente dal database prospettico PALGA (Pathological Anatomical National Automated Archive). Gli autori dello studio pubblicato sulla rivista Journal of Urology (
leggi abstract) hanno suddiviso i pazienti in 5 coorti in base all’età al momento della procedura chirurgica (fino a 40 anni, da 41 a 50, da 51 a 60, da 61 a 70 e superiore a 70). Le variabili esaminate sono state: differenze di sesso per età e dimensioni, sottotipo, stadio e grado Fuhrman del tumore. Nelle donne, un’età media più avanzata al momento della chirurgia è stata osservata solo nelle più anziane di 70 anni (p < 0.001). Il rapporto maschio-femmina è risultato pari a 2:1 nel gruppo d’età 41 – 60 anni e a 1.2:1 nei pazienti più anziani di 70 anni. Rispetto agli uomini, le donne presentavano tumori più piccoli nel gruppo d’età compreso tra 51 e 60 anni (p = 0.03), lo stadio pT3 era meno comune a un’età > 41 anni (p = 0.02) e il grado 2 era meno comune a un’età ≥ 61 anni (p < 0.001). L’incidenza di tumori dei quali si erano persi i dati relativi a stadio (14.9%), sottotipo (52.2%) e grado (47.1%) è diminuita durante il periodo di studio (p < 0.001). In conclusione, l’età più avanzata nelle donne che si sottopongono a chirurgia per carcinoma renale è risultato l’unico fattore prevalente, rispetto agli uomini, nei pazienti di età > 70 anni. Il rapporto maschio-femmina era quasi paritario in questi pazienti, rispetto a un rapporto 2:1 a 41 – 60 anni e le donne presentano un minor numero di tumori pT3 degli uomini in età > 41 anni. I dati patologici mancanti sono diminuiti significativamente tra il 1995 e il 2005.