domenica, 30 giugno 2024
Medinews
25 Ottobre 2012

COMPARAZIONE RETROSPETTIVA DI TERAPIE CON TRE AGENTI IN SEQUENZA NEL CARCINOMA RENALE METASTATICO

Le sequenze VEGFi-mTORi-rTKI e VEGFi-rTKI-mTORi con gli agenti attualmente disponibili sembrano ugualmente efficaci in termini di sopravvivenza e tasso di risposta

La sequenza ottimale con terapie target in pazienti con carcinoma renale metastatico non è stata ancora definita. I ricercatori della Charité University Medicine di Berlino hanno descritto efficacia e tossicità delle sequenze di trattamento sistemico con agenti target (inibitori del recettore tirosin-chinasico, rTKI, e inibitori di mTOR, mTORi) più frequentemente utilizzati, in ordine diverso, dopo fallimento dell’inibizione del segnale del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGFi) somministrato in terapia di prima linea. Gli stessi ricercatori hanno quindi condotto uno studio retrospettivo su 103 pazienti che hanno ricevuto la sequenza VEGFi-rTKI-mTORi (n = 62) oppure VEGFi-mTORi-rTKI (n = 41) presso due centri accademici tedeschi. La risposta è stata valutata utilizzando i criteri RECIST (Response Evaluation Criteria in Solid Tumors vers. 1.0) e la tossicità è stata misurata utilizzando i Common Terminology Criteria for Adverse Events, vers. 3.0. La sopravvivenza libera da progressione (PFS) e globale (OS) sono state stimate con il metodo di Kaplan-Meier e i fattori predittivi di sopravvivenza sono stati analizzati con la regressione di Cox. Lo studio pubblicato sulla rivista European Urology (leggi abstract) non ha evidenziato differenze significative tra i gruppi trattati con sequenza diversa, sia per le caratteristiche del paziente che per il tasso di risposta, dopo fallimento della prima linea con VEGFi. La PFS mediana nella seconda linea di terapia è risultata di 4.6 mesi (intervallo di confidenza [IC] 95%: 3.8 – 5.4), cioè 4.1 mesi (IC 95%: 3.4 – 4.9) con rTKI e 5.4 mesi (IC 95%: 2.7 – 8.1) con mTORi (p = 0.400). Nessuna differenza di PFS è stata osservata tra i gruppi trattati con la terza linea di terapia (3.6 mesi con mTORi e 3.7 mesi con rTKI). La durata del trattamento dopo fallimento di VEGFi in prima linea (PFS combinata di seconda e terza linea) è risultata di 10.0 mesi con la sequenza VEGFi-rTKI-mTORi e di 12.2 mesi con VEGFi-mTORi-rTKI (p = 0.103). E ancora, nessuna differenza significativa è stata osservata per la OS tra i due gruppi di sequenza diversa (33.7 mesi, IC 95%: 30.4 – 37.1, per la sequenza VEGFi-rTKI-mTORi e 38.7 mesi, IC 95%: 24.4 – 52.9, per la sequenza VEGFi-mTORi-rTKI). La resistenza primaria alla terapia di prima linea era fattore predittivo indipendente di OS, ma non il tipo di sequenza. Gli autori indicano che le limitazioni dello studio risiedono nel disegno retrospettivo e nel numero limitato di casi considerati. In conclusione, le terapie in sequenza con gli agenti attualmente disponibili, VEGFi-mTORi-rTKI e VEGFi-rTKI-mTORi, sembrano essere ugualmente efficaci in termini di PFS, OS e tasso di risposta, senza alcun apparente beneficio con l’uso più precoce di mTORi.


Renal Cancer Newsgroup – Numero 9 – Ottobre 2012
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