LE MALATTIE INFETTIVE IN ITALIA
Se la patologia infettiva vive ancora in Italia, così come in Europa e anche nel resto del Mondo Occidentale, una stagione di prosperità, ben maggiori sono le problematiche che affliggono i Paesi in via di sviluppo, dove si verificano oltre 15 milioni di decessi ogni anno. Sebbene soltanto di riflesso, gli imponenti movimenti di popolazione che hanno caratterizzato i flussi migratori e i viaggi con motivazioni turistiche o lavorative da e per i Paesi in via di sviluppo, hanno interessato anche i Paesi del Mondo Occidentale e l’Italia. Basti ricordare il crescente numero di casi di malaria (circa 1000 casi annui a partire dal 1999, con trend in crescita) , di amebiasi e di schistosomiasi e i casi, fortunatamente ad oggi solo sporadici, in cui l’importazione di alimenti contaminati ha condizionato l’emergenza di piccoli focolai di colera anche in regioni ad elevato livello igienico-sanitario quali la Lombardia
La sfida è dunque aperta, non controllata dall’avvento degli antibiotici e dei chemioterapici in genere, il cui uso spesso incongruo ha comportato l’emergenza di dilaganti fenomeni di farmacoresistenza e reso di fatto ancora più difficile il compito clinico e di sanità pubblica degli specialisti infettivologi.