Un sistema di stratificazione del rischio che comprenda l’espressione di tre proteine e di cinque parametri clinico-patologici può distinguere i pazienti in tre classi di rischio. Al fine di ottenere un modello di stratificazione prognostica per i pazienti con cancro gastrico dopo resezione, ricercatori di ARC-NET ‘Miriam Cherubini Loro’, Università di Verona e di Modena e Istituto Nazionale dei Tumori ‘Regina Elena’ di Roma hanno raccolto i dati clinico-patologici e molecolari (espressione di Cdx2, Apc, beta-catenina, caderina E, Fhit, p53 e Her2, oltre al numero di copie dei geni HER2 e TOPO2A, mutazioni di PIK3CA e instabilità dei microsatelliti) per correlarle alla sopravvivenza cancro-specifica (CSS) e globale (OS), utilizzando un modello di Cox. La probabilità individuale del paziente (IPP) è stata stimata con equazione logistica ed è stato ottenuto un punteggio continuo per identificare le classi di rischio. Lo studio pubblicato sulla rivista Annals of Oncology (
leggi abstract) ha coinvolto 208 pazienti seguiti per un periodo mediano di follow-up di 20 mesi. In analisi multivariata, il sesso, lo stadio, i margini, la localizzazione, i linfonodi, Apc e Fhit sono stati identificati quali fattori predittivi indipendenti di CSS; gli stessi fattori assieme a età e Her2, ma escludendo Fhit, predicevano la OS. Il modello multivariato prediceva anche IPP con elevata accuratezza prognostica (0.90 per CSS e 0.91 per OS). Un modello a due classi ha separato significativamente i pazienti a basso e alto rischio per CSS (23.4 e 85.6%; p < 0.0001) e OS (21.4 e 82.0%; p < 0.0001) e un modello a tre classi ha invece differenziato i pazienti a rischio basso, intermedio e alto per CSS (6.3, 35.3 e 88.0%; p < 0.0001) e OS (6.1, 34.6 e 86.5%; p < 0.0001). In conclusione, un sistema di classificazione del rischio che comprende l’espressione immuno-istochimica di tre proteine (Apc, Fhit e Her2) e cinque parametri clinico-patologici (stadio, linfonodi asportati, margini, localizzazione e sesso) permette di distinguere accuratamente i pazienti con cancro gastrico, dopo resezione, in tre classi di rischio.