Doxorubicina pegilata liposomiale (PLD) e CM (ciclofosfamide e metotrexato) potrebbero rappresentare opzioni di trattamento da valutare in futuri studi. Non esiste un trattamento ottimale per i tumori della mammella che non esprimono recettori per gli estrogeni (ER) e per il progesterone (PgR), che si sviluppano in donne anziane con co-morbidità che impediscono l’utilizzo di ‘regimi di chemioterapia standard’, come AC (antraciclina e docetaxel) o CMF (ciclofosfamide, metotrexato e 5-fluorouracile). Lo studio clinico randomizzato CASA (Chemotherapy Adjuvant Studies for women at advanced Age), condotto da ricercatori afferenti all’International Breast Cancer Study Group (IBCSG), ha esaminato PLD e terapia CM metronomica a basso dosaggio in donne anziane (> 65 anni) con tumore mammario ER- e PgR-negativo operabile. Gli autori hanno chiuso anticipatamente lo studio, due anni dopo la sua attivazione, per arruolamento lento e inadeguato, con un totale di 77 pazienti (38 in terapia con PLD; 36 con CM e 3 a nessun trattamento). I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Breast (
leggi abstract), indicano che il 68% delle pazienti ha completato il trattamento con PLD e l’83% quello con CM (entrambi di 16 settimane). Le pazienti trattate con PLD hanno manifestato una peggiore qualità di vita, funzionamento cognitivo e fisico, rispetto alle pazienti trattate con regimi diversi da PLD (principalmente CM). Tuttavia, a un follow-up mediano di 42 mesi, l’81% delle pazienti randomizzate risultava libera da qualsiasi recidiva di tumore mammario. In conclusione, basandosi sulla limitata esperienza, gli autori confermano che PLD e CM potrebbero essere razionali opzioni di trattamento per futuri studi in pazienti anziane con tumore mammario che non risponde alla terapia endocrina.