Quando si manifesta neuropatia periferica indotta dalla chemioterapia (CIPN), gli oncologi riducono il dosaggio in una significativa percentuale di pazienti che ricevono paclitaxel, e più frequentemente in quelle in regime settimanale. Per valutare l’incidenza di eventi dose-limitanti (DL) di CIPN in clinica pratica, ricercatori della University of Pennsylvania a Filadelfia hanno condotto uno studio retrospettivo di coorte che ha incluso 488 donne in trattamento con docetaxel o paclitaxel per il carcinoma mammario. ‘Outcome’ primario era l’evento DL (ritardo o riduzione della dose o sospensione del trattamento), attribuito a CIPN (DL CIPN). Il test
t appaiato è stato utilizzato per esaminare la differenza tra dose cumulativa ricevuta e dose cumulativa pianificata con la riduzione della dose e lo stato di sospensione del trattamento. I risultati dello studio pubblicato sul Journal of Oncology Practice (
leggi abstract) indicano un totale di 150 eventi DL unici che si sono manifestati in 120 pazienti (24.6%), più di un terzo dei quali (37.3%, n = 56) è stato attribuito a CIPN. I 56 eventi DL CIPN sono stati osservati in 50 donne (10.2%). L’incidenza di DL CIPN era significativamente diversa in relazione all’agente utilizzato (docetaxel: 2.4%, n = 5 di 209; paclitaxel 16.1%, n = 45 di 279; p < 0.001). Eventi DL CIPN si sono manifestati nel 24.5 e 14.4% delle donne che avevano ricevuto rispettivamente paclitaxel 80 mg/m
2 alla settimana per 12 cicli e 175 mg/m
2 ogni due settimane per 4 cicli (odds ratio aggiustato 2.11, IC 95%: 0.97 – 4.60; p = 0.06). La dose cumulativa effettivamente ricevuta era significativamente più bassa della dose cumulativa pianificata nelle donne alle quali è stata somministrata una dose ridotta o era stato sospeso il trattamento per CIPN (rispettivamente 9.4% in meno; p < 0.001 e 28.4% in meno; p < 0.001). In conclusione, gli oncologi hanno ridotto il dosaggio della chemioterapia per CIPN in una proporzione significativa delle pazienti che ricevevano paclitaxel, più frequentemente in quelle in regime settimanale. Quindi, alle pazienti sottoposte a riduzione della dose o sospensione del trattamento è stata somministrata una dose cumulativa di chemioterapia inferiore di quella pianificata. Secondo gli autori, le implicazioni di questi eventi dose-limitanti di neuropatia periferica indotta dalla chemioterapia sugli ‘outcome’ di trattamento devono essere ulteriormente investigate in studi futuri.