L’aderenza a erlotinib può essere un fattore determinante per l’esito clinico e la tossicità del trattamento in pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (A-NSCLC) in stadio avanzato. In uno studio osservazionale, pubblicato sul Clinical Lung Cancer (
leggi abstract), sono stati utilizzati il Basel Assessment of Adherence Scale (BAAS), uno schema analogico visuale (VAS), conteggio delle compresse e tassi di appuntamenti saltati per valutare l’aderenza nella prima coorte di pazienti a cui è stato somministrato erlotinib senza una strategia di gestione delineata specificamente e in una seconda coorte di pazienti seguita con un programma di monitoraggio del trattamento. L’aderenza >95% secondo il BAAS a due mesi dall’inizio del trattamento nella prima e seconda coorte era rispettivamente del 72% e 84% (p= 0.042). L’aderenza dall’assunzione tramite il conteggio delle compresse era rispettivamente del 78% e 87% nella prima e nella seconda coorte (p=0.0021). Il tasso di controllo della malattia (DCR) (risposta completa [CR] + risposta parziale [PR] + malattia stabile [SD]) era significativamente maggiore in tutti i pazienti la cui aderenza secondo il BAAS a 2 mesi era ≥ 95% (p=0.0266). La DCR era maggiore nella seconda coorte rispetto alla prima, essendo rispettivamente 63% (intervallo di confidenza [IC] 95%: 53%-72%) e 44% (IC 95%: 30%-58%) nella seconda e nella prima coorte, (p=0.0368). I ricercatori dell’Università di Palermo hanno osservato una correlazione significativa tra il numero di eventi avversi e l’aderenza riportata dal paziente (r= 0.105; p= 0.001). La non aderenza potrebbe essere correlata a tassi più bassi di risposta a erlotinib. È necessario implementare l’efficacia degli interventi per ridurre la non aderenza.