In contrapposizione a studi preclinici selezionati e clinici limitati che avevano suggerito una riduzione della sensibilità a trastuzumab nelle pazienti con tumori PTEN-negativi, i dati dello studio pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Oncology (
leggi abstract) indicano un beneficio della terapia adiuvante con trastuzumab nelle pazienti con tumore mammario HER2 (Human Epidermal Growth Factor Receptor 2)-positivo, indipendentemente dallo stato PTEN del tumore. Studi hanno suggerito che PTEN, un regolatore negativo del segnale PI3K/AKT, sia coinvolto nella sensibilità del tumore a trastuzumab. I ricercatori statunitensi afferenti al North Central Cancer Treatment Group (NCCTG) hanno esaminato l’associazione tra espressione tumorale della proteina PTEN e sopravvivenza libera da malattia (DFS) in pazienti randomizzate a sola chemioterapia (braccio A) oppure a chemioterapia associata a trastuzumab in sequenza (braccio B) o concomitante (braccio C) nello studio di fase III N9831 dell’NCCTG sul tumore mammario HER2-positivo in stadio iniziale. Intensità e percentuale di cellule invasive, dopo colorazione citoplasmatica di PTEN, sono state misurate in sezioni di tessuto per microarray, contenenti tre ‘core’ per blocco (n = 1286), o in sezioni intere di tessuto (n = 516), utilizzando metodo immuno-istochimico standard (anticorpo monoclonale 138G6). I tumori erano considerati positivi a PTEN (PTEN-positivi) se un qualsiasi ‘core’ o sezione intera di tessuto mostrava cellule invasive con colorazione ≥ 1+. Il follow-up mediano è stato di 6.0 anni. Tra le 1802 pazienti incluse nell’analisi (delle 3505 totali registrate nello studio N9831), 1342 (74%) presentavano tumori PTEN-positivi. La positività a PTEN è stata associata a negatività del recettore ormonale (χ
2, p < 0.001) e a positività linfonodale (χ
2, p = 0.04). PTEN non aveva impatto sulla DFS nei diversi bracci di trattamento. Nella comparazione di DFS tra braccio C e A, le pazienti con tumori PTEN-positivi e PTEN-negativi avevano hazard ratio (HR) rispettivamente di 0.65 (p = 0.003) vs 0.47 (p = 0.005) (p
interazione = 0.16); nella comparazione tra braccio B e A, le pazienti con tumori PTEN-positivi e PTEN-negativi mostravano HR rispettivamente di 0.70 (p = 0.009) e 0.85 (p = 0.44) (p
interazione = 0.47). In conclusione, contrariamente a quanto osservato in studi preclinici selezionati e clinici limitati che suggerivano una riduzione della sensibilità a trastuzumab nelle pazienti con tumori PTEN-negativi, i dati di questo studio suggeriscono un beneficio della terapia adiuvante con trastuzumab in quelle pazienti con tumore mammario HER2-positivo, indipendentemente dallo stato tumorale PTEN.