CRICELLI: “MEDICI PROTAGONISTI SEMPRE E COMUNQUE”
Nell’ultimo anno – prosegue Cricelli – la SIMG ha realizzato una straordinaria alleanza con i farmacologi italiani, che porterà alla creazione di strutture di studio del farmaco in tutti i suoi aspetti, compresi i possibili effetti negativi, per controllarli e prevenirli. In questo Congresso presenteremo inoltre i termini dell’accordo stretto con la Società Italiana di Andrologia per lo studio e la cura congiunta, sul territorio e nei centri ospedalieri, dei problemi andrologici dei nostri pazienti. Abbiamo stretto una alleanza con il Coordinamento Nazionale delle Persone Sieropositive (Gita) per la creazione di una rivista e l’organizzazione di una trentina di corsi in tutta Italia sul problema Aids, perché è giunta l’ora che il medico di medicina generale si riappropri di una patologia come l’Aids. Infine daremo conto di un’altra importante partnership, con il Polo di Ricerca Biomedica dell’Istituto San Raffaele di Roma, per la creazione del Centro Nazionale di ricerca in medicina generale. Per la prima volta in questo Paese i medici di famiglia avranno a disposizione propri laboratori di ricerca, centri di formazioni, creeremo delle scuole regionali di medicina generale”.“I medici di medicina generale – conclude il presidente della SIMG – sono protagonisti ma non centrali nel sistema: la centralità implica infatti che tutti gli altri ti ruotino intorno, mentre in qualunque sistema sanitario non esistono prevalenze ma livelli di collaborazione, esiste una condivisione delle cure che deve essere raggiunta attraverso un’intesa con tutte le categorie professionali. Non siamo al centro di nulla: siamo nel continuum delle cure e per questo vogliamo trovare accordi strutturali con gli specialisti per curare le persone all’interno degli ospedali, sul territorio, negli ambulatori”.