domenica, 30 giugno 2024
Medinews
30 Novembre 2001

L’ACQUA ULIVETO NELLA TERAPIA DEI DISTURBI GASTROINTESTINALI

Meccanismi di azione nella dispepsia
L’acqua Uliveto viene utilizzata nel trattamento delle “gastriti” per l’effetto tampone delle elevate quantità dell’anione bicarbonatico (HCO3-) in essa contenuto.
In realtà essa è un sistema tampone complesso che interviene a correggere stati sia di ipo che di ipercloridria a seconda delle modalità di assunzione e delle condizioni fisiopatologiche individuali.
Tale sistema tampone è retto dall’equazione:
Ca (HCO3)2
CO2+H2O ↔ H2CO3 H+ + CO3- ↔ Mg (HCO3)2
Na (HCO3)2
Gran parte dei sali contenuti nell’acqua Uliveto si trovano in soluzione come bicarbonati. Assunta durante i pasti, l’acqua reagisce con l’acido (HCl) contenuto nel succo gastrico liberando anidride carbonica (CO2) dai bicarbonati (la reazione si sposta a sinistra); la CO2 aumenta il flusso ematico della mucosa gastrica con conseguente maggior produzione di secrezione gastrica e quindi facilitazione della digestione.
Una dose di 250-300 cc a temperatura ambiente, assunta in breve tempo lontano dai pasti, ha una azione di tamponamento dell’acidità gastrica per l’effetto neutralizzante dei bicarbonati.
Piccole dosi fredde, ricche di CO2, bevute a piccoli sorsi successivi, stimolano la produzione di HCl sia per l’azione iperemizzante dell’anidride carbonica che per l’effetto “rebound” conseguente alla debole azione tamponante dei bicarbonati.
L’effetto dell’acqua Uliveto sui processi digestivi è in realtà più complesso per l’azione dei vari sali. Mentre i bicarbonati agiscono sullo stomaco, i solfati (SO4) agiscono nel fegato aumentando la produzione e la secrezione biliare che va a facilitare la digestione degli alimenti, oltre a regolarizzare l’alvo. Infine gli ioni solfato e magnesio favoriscono la motilità gastrica ed intestinale e studi clinici hanno dimostrato che l’acqua Uliveto, assunta regolarmente, migliora sia i tempi di svuotamento gastrico che la contrazione della colecisti con riduzione del senso di ripienezza post-prandiale nella dispepsia di tipo dismotorio.

Meccanismi di azione terapeutica nella stipsi
E’ stato dimostrato da studi clinici che il consumo di acqua Uliveto, in associazione ad un aumentato apporto di fibre, diminuisce in modo sensibile il consumo di lassativi in pazienti affetti da stipsi cronica idiopatica.
L’alto contenuto in ioni magnesio (Mg++ = 29.8 mg/l) stimola la motilità intestinale ed il transito oro-cecale. L’aumento del volume fecale per idratazione facilita a sua volta la peristalsi che, combinata alla maggior morbidezza delle feci, aumenta la frequenza delle evacuazioni e riduce la sensazione di svuotamento incompleto.

Modalità di assunzione dell’acqua Uliveto nella dispepsia e nella stipsi
Come visto nei meccanismi di azione terapeutica, è importante utilizzare l’acqua Uliveto secondo modi, tempi e dosi appropriate in relazione alla condizione clinica che si vuole correggere.
Nel paziente dispeptico funzionale con sintomo prevalente di tipo simil-ulceroso è preferibile bere l’acqua a temperatura ambiente lontano dai pasti più volte durante la giornata in quantità di 250-300 cc per volta. Il senso di bruciore dovuto ad eccesso di acido viene così attenuato dall’azione tampone dei bicarbonati.
Nel paziente dispeptico di tipo dismotorio, con digestione lenta e ripienezza post-prandiale, è consigliabile bere almeno due bicchieri di acqua Uliveto durante i pasti principali.
Se si sospetta o si accerta una condizione di ipocloridria, oltre a bere ai pasti, è consigliabile bere piccoli sorsi ripetuti durante la giornata (per stimolare la secrezione gastrica).
Nel soggetto sano, senza disturbi gastrointestinali, può essere bevuta in qualsiasi momento della giornata in quanto non altera l’equilibrio dei processi digestivi.
Nei pazienti con stipsi cronica, gli studi clinici hanno dimostrato che è necessario bere almeno 2 litri di acqua Uliveto al giorno per migliorare la stipsi. Si può consigliare di assumerla a partire dal mattino (1 bicchiere al risveglio ed altri 2-3 nella mattinata), ai pasti principali ed al pomeriggio nella restante quota, mentre va sconsigliata l’assunzione serale per evitare o ridurre la nicturia.
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