domenica, 30 giugno 2024
Medinews
30 Novembre 2001

I BENEFICI DELL’ACQUA ULIVETO

Gli effetti epatobiliari, insieme all’attività peristaltica ed all’aumento della massa fecale, determina un miglioramento del transito fecale e quindi della stipsi cronica molto frequente nell’anziano.
L’apporto di calcio, come integrazione, è di elevata importanza per contrastare i meccanismi di demineralizzazione ossea propri dell’età avanzata.
Il metabolismo prevalentemente indirizzato in senso catabolico e la scarsa tendenza a bere, tipica dell’anziano consigliano un uso quotidiano dell’acqua Uliveto.

Risposte dell’acqua Uliveto alle esigenze nutrizionali degli sportivi
In tutti gli sportivi, siano essi amatoriali, dilettanti o professionisti, l’acqua Uliveto reintegra la quota idrico-salina persa durante la sudorazione (soprattutto il sodio) e corregge la tendenza all’acidosi.
L’acidosi metabolica si instaura durante lo sforzo fisico prolungato e con allenamenti intensi per accumulo di acidi fissi (es.lattati e chetoacidi) e per diminuzione dei bicarbonati (ad es. per aumento della ventilazione polmonare).
L’acqua Uliveto contrasta l’acidosi metabolica per effetto dell’azione tampone dei bicarbonati in essa contenuti.
Sappiamo che è fondamentale per uno sportivo una corretta idratazione: ad esempio una perdita di acqua corrispondente al 5% del peso corporeo determina una riduzione del 30% della prestazione sportiva e perdite maggiori risultano pericolose e rischiose per la vita (malattia da calore).
Generalmente è consigliato introdurre 1,0-1,5 ml di liquidi per caloria introdotta quotidianamente con l’alimentazione e reintrodurre, dopo sforzo fisico, la quantità di acqua pari alla variazione di peso (prima-dopo l’attività) in Kg + il 50%.
Non tutti gli sportivi danno la giusta importanza all’apporto idrico.
L’acqua Uliveto ha tutte le caratteristiche per una ottimale idratazione dello sportivo: apporta sali minerali, corregge l’acidosi, è facilmente “digeribile”, favorisce l’emuntorio renale.
Essa inoltre è ideale per la preparazione di soluzioni glico-minerali iso-ipotoniche per attività sportive impegnative e di lunga durata: è leggermente gassata, di sapore gradevole, ricca di bicarbonato, calcio, sodio, cloro, è ipotonica rispetto al plasma.
In conclusione l’acqua Uliveto risponde alle esigenze nutrizionali degli sportivi prima, durante e dopo lo sforzo fisico, sia da sola che nella preparazione di bevande glucidico-minerali per gli atleti impegnati più a lungo ed intensamente.

Utilità dell’acqua Uliveto nella supplementazione di calcio.
L’acqua Uliveto è un’acqua minerale calcica in cui il calcio è presente in forma ionica, l’unica assorbibile dall’intestino e quindi metabolicamente utile con una biodisponibilità pari a quella del calcio contenuto nel latte.
Regimi alimentari ipocalorici, a scarso apporto di cibi latto-caseari, relativamente ricchi di fibre alimentari, possono esporre l’organismo ad un concreto rischio di inadeguati apporti di calcio.
Abbastanza frequente nella popolazione è l’intolleranza al latte, principale fonte alimentare di calcio.
L’acqua Uliveto può contribuire all’integrazione dell’apporto di calcio: solitamente non c’è coscienza , anche nella classe medica, della possibilità di questa fonte.
Studi clinici hanno dimostrato che la calcolosi renale o biliare non controindicano la supplementazione di calcio con acqua minerale Uliveto.
Il calcio è fondamentale anche per il funzionamento muscolare e per la trasmissione dell’impulso nervoso,oltre che per il metabolismo osseo; ha quindi un ruolo importante nello sportivo che è a maggiore rischio di demineralizzazione ossea conseguente a maggiore utilizzazione metabolica ed a maggiore perdita di calcio con il sudore.
In gravidanza e nell’allattamento è aumentato il fabbisogno di calcio, e l’acqua Uliveto può essere utilizzata a cicli (alternata ad acque oligominerali) per coprire questa necessità.
In sintesi, l’acqua Uliveto, come fonte di calcio, è utile in tutte quelle condizioni in cui è necessario una supplementazione alimentare di calcio come negli atleti, in regimi dietetici ipocalorici, negli intolleranti o allergici al latte e suoi derivati, nella osteoporosi post-menopausale, negli anziani, in gravidanza, nell’allattamento.
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