domenica, 30 giugno 2024
Medinews
1 Dicembre 2001

SINTESI DELL’INTERVENTO DELLA DR. SSA CRISTINA CASTELLO

Uno stato di salute forse per troppo tempo considerato genericamente soddisfacente ma che, al contrario, è stato scarsamente documentato. La documentazione e lo studio delle medie nazionali è invece indispensabile per programmare e gestire la nuova sanità.
Quello che attende la nostra regione (e non intendo solo l’amministrazione regionale) è un compito che implica scelte impegnative, le cui conseguenze verranno misurate in termini di salute per la popolazione. Spetterà a noi professionisti della sanità valutare le priorità (e le conseguenti allocazioni di risorse) sulla base del numero di persone interessate dai problemi di salute, sulla base delle conseguenze in termini di qualità di vita e di quantità di vita, di sopravvivenza, che questi problemi determinano, sulla base della disponibilità di interventi medici e sanitari efficaci.
Questo ovviamente non significa trascurare altri problemi di salute, talora molto gravi, che interessano gruppi più limitati di popolazione e verso i quali abbiamo tutti il dovere, medico e sociale, di intervenire.
Si tratta solo di definire priorità di intervento.
E non vi è dubbio che le malattie cardiovascolari – per prevalenza, per impatto sulla salute in termini di mortalità e di disabilità, per impatto sulla economia, per possibilità di intervento – rappresentino il primo problema di salute della nostra regione, un problema con il quale tutti noi – come medici, come pazienti o come familiari – ci scontriamo prima o poi nel corso della nostra vita e verso il quale chiediamo maggiore presenza della medicina e della sanità.
La nostra regione vanta molti successi in ambito sanitario, ma ha molto ancora da fare nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Gran parte delle malattie cardiovascolari possono essere evitate attraverso un’efficace attività di prevenzione, modificando lo stile di vita e l’alimentazione e ancora attraverso programmi socio-sanitari mirati e la correzione farmacologia di alcuni fattori di rischio.
Promuovere la salute cardiovascolare non è solo una responsabilità medica e sanitaria. Per realizzare questa ambizione è necessario il concorso del mondo medico, del mondo sanitario e del mondo sociale, in particolare dei cittadini, dei pazienti e dei mass media.
Questo convegno intende fornire il primo contributo per realizzare questo obiettivo congiunto. La salute non è solo il risultato degli interventi dei medici e della sanità. È frutto di educazione sanitaria, di informazione, di abitudini corrette.
Oggi la Regione ha la gestione diretta delle risorse per promuovere e realizzare questo obiettivo. È compito nostro fornire alla politica ed alla sanità della regione Veneto le indicazioni per impiegare nel modo più utile queste risorse e per indirizzare al meglio queste energie.
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