domenica, 30 giugno 2024
Medinews
12 Aprile 2002

L’ACQUA LEOPOLDINA NEL TRATTAMENTO DELLA PSORIASI

L’acqua Leopoldina, particolarmente ipotonica e ricca di solfato, è stata utilizzata occasionalmente per trattamenti balneologici della psoriasi. In uno studio pubblicato su JEADV (Journal of European Academy of Dermatology and Venereology) sono stati valutati gli effetti antinfiammatori di quest’acqua sulla pelle di persone con psoriasi. Dieci volontari affetti da psoriasi simmetrica bilaterale estesa, al massimo, per il 40% della superficie del corpo, sono stati trattati per cinque anni con trattamenti balneologici.
I pazienti, di età compresa tra i 23 e i 58 anni, hanno seguito il seguente protocollo:
1) Entrambe le braccia sono state immerse nell’acqua due volte al giorno: il destro in acqua leopoldina alla temperatura naturale (circa 27.2 °C) per 30 minuti; il sinistro in acqua bidistillata alla temperatura costante di 27 °C per 30 minuti.
2) Immediatamente dopo la balneoterapia (due volte al giorno), le braccia sono state esposte ai raggi solari per 60 minuti.
3) Infine è stata applicata una crema a base di vasellina.
La cura, ben tollerata da tutti i volontari, è stata ripetuta per quattro settimane di seguito. La risposta ai trattamenti è stata misurata secondo un indice chiamato PASI (Psoriasi Area and Severity Index) che classifica la gravità della malattia secondo l’intensità del rossore e dell’irritazione. Inoltre, sei delle persone trattate si sono sottoposte volontariamente a biopsia cutanea della pelle lesionata sia prima che 4 settimane dopo il trattamento. In questo modo è stato possibile valutare in vitro le modificazioni dell’area cutanea trattata.
Dopo le prime 4 settimane la media del punteggio PASI per il braccio sinistro era di 5.72 (tra 4 e 9.6) mentre il braccio destro ha avuto un punteggio medio di 5.56 (tra 3.2 e 9). Alla fine dello studio la media del punteggio PASI è stata di 0.78 per il braccio trattato con acqua leopoldina e di 2.83 per quello trattato con acqua bidistillata.
Il miglioramento del punteggio PASI per il braccio trattato con acqua Leopoldina è stato dell’85.9% mentre per quello trattato con acqua bidistillata è stato del 50.5%. Gli studi immunologici hanno mostrato significative differenze tra i campioni cutanei prelevati prima del trattamento con acqua leopoldina e quelli presi quattro settimane dopo il trattamento. È stata osservata una significativa riduzione del numero dei linfociti T CD4+ e CD8+ , delle cellule di Langerhans, dell’espressione dei cheratinociti epidermici della molecola-1 di adesione intercellulare (ICAM-1) e dell’interleuchina 8 (IL8) e dell’espressione dermica dei linfociti T CD4+ e CD8+.
I dati, in sostanza, mostrano i potenziali effetti anti-infiammatori dell’acqua minerale Leopoldina sulla pelle affetta da psoriasi.
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