domenica, 30 giugno 2024
Medinews
20 Giugno 2003

OSTEOARTROSI, INUTILI GLI ANTIINFIAMMATORI PER LA META’ DEI PAZIENTI

Lisbona – Il 53,8% dei 4 milioni di italiani con osteoartrosi al ginocchio assumerebbe inutilmente antiinfiammatori non steroidei per alleviare il dolore. E’ quanto afferma uno studio multicentrico condotto su 600 malati di 7 Paesi europei, Italia compresa, presentato oggi al congresso EULAR in corso a Lisbona. Utilizzando la tecnica a ultrasuoni, i ricercatori hanno infatti scoperto che più di un paziente su due non mostra in realtà segni evidenti di infiammazione. “Nonostante diverse altre indagini suggeriscano un collegamento tra episodi dolorosi da osteoartrosi e reazione infiammatoria – afferma il prof. Walter Grassi, primario di Reumatologia al Policlinico di Ancona e coordinatore nazionale dello studio nel nostro Paese – nella maggioranza dei casi l’origine del dolore osteartrosico rimane ancora sconosciuta. Per questo – prosegue l’esperto – è necessaria un’accurata attività di diagnosi affinché queste manifestazioni dolorose vengano collegate con sicurezza a fenomeni infiammatori e i medici possano quindi scegliere il trattamento adeguato”.
Secondo lo studio, a più della metà dei pazienti basterebbe infatti assumere un semplice analgesico come il paracetamolo per ottenere beneficio, senza quindi andare incontro agli effetti collaterali di un antinfiammatorio non steroideo.
Ed una conferma in questo senso arriva anche da Michael Doherty, professore di Reumatologia dell’Università di Nottingham e co-segretario della Task Force dell’EULAR, che ha stilato le raccomandazioni per la cura dell’artrosi al ginocchio – destinate ai medici di base, ai reumatologi, ai chirurghi ortopedici e ai fisioterapisti – e su cui ogni Paese è invitato a produrre proprie linee guida. “Le raccomandazioni – dice Doherty – riconoscono che il trattamento efficace dell’artrosi al ginocchio prevede misure farmacologiche e non. Nel lungo periodo le misure non farmacologiche (ginnastica, correzione della postura, ecc.) rimangono quindi la terapia principale e sono in grado di offrire nei pazienti ricettivi un beneficio addizionale nella cura del dolore in associazione con analgesici, come il paracetamolo”.
L’osteoartrosi è la più comune malattia alle articolazioni e quella al ginocchio è la prima causa di disabilità cronica tra i pazienti sopra i 65 anni.
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