IL TRAPIANTO DI FEGATO
Il trapianto nei pazienti con cirrosi
Una delle più frequenti indicazioni al trapianto di fegato è la cirrosi da virus C. La sopravvivenza media a 5 anni dal trapianto è del 60% e in alcune casistiche raggiunge anche il 100% circa. Il rischio di reinfezione dell’organo trapiantato è elevato (dal 70 al 100% dei casi). La reinfezione compare generalmente a distanza di poche settimane dal trapianto: il 25-50% dei pazienti reinfettatisi dopo il trapianto sviluppa epatite cronica attiva e il 10% circa evolve in cirrosi in un periodo variabile da 2 a 5 anni. Nell’altra metà dei pazienti la reinfezione da HCV non provoca la comparsa di danno epatico istologicamente accertato. Solo in una piccola percentuale di pazienti (<10%) la reinfezione provoca una forma grave di epatite ad impronta colestatica il cui esito è fatale.
Il trapianto nei pazienti con cirrosi alcolica
Un tempo la cirrosi alcolica veniva considerata una controindicazione al trapianto a causa dell’elevato rischio di recidiva dovuta alla reiterazione del consumo di alcool anche dopo l’esecuzione del trapianto. Attualmente i risultati sono sovrapponibili a quelli ottenuti in pazienti trapiantati per altre patologie epatiche. Sono tuttavia ritenute condizioni essenziali per la sua esecuzione l’astinenza dal consumo di alcool da almeno 6 mesi e l’assenza di gravi malattie extraepatiche dovute all’alcolismo (ad es. cardiopatia, etc.). Il trapianto non va assolutamente eseguito nei casi di etilismo acuto ancora attivo. La decisione di effettuare o meno il trapianto, pur nel rispetto dei criteri di base che fanno propendere per la sua esecuzione, deve essere presa in relazione al singolo caso.
I costi dell’intervento
Il costo del trapianto di fegato, della terapia e dei controlli che debbono essere effettuati durante il primo anno dall’operazione oscilla dai 102.000 ai 348.000 dollari.
Nel nostro paese il costo è di alcune centinaia di milioni di lire.