domenica, 30 giugno 2024
Medinews
1 Gennaio 2001

IL RUOLO DELLA TERAPIA ORMONALE O ENDOCRINA

Ne consegue che per bloccare la crescita del tumore si possono somministrare farmaci in grado di interferire con l’azione o la sintesi degli ormoni responsabili della crescita del tumore stesso. Questo trattamento prende il nome di terapia ormonale o endocrina.
Fino ad ora, la terapia ormonale anti-estrogenica di scelta nei tumori al seno è stata rappresentata da tamoxifene.
Tamoxifene è raccomandato nel trattamento adiuvante (a seguito della rimozione chirurgica del tumore primario), nella terapia di “prima-linea” per il tumore al seno in stadio avanzato, e nella riduzione della massa neoplastica precedentemente all’intervento chirurgico.
Un’avanzata ricerca circa la dipendenza ormonale del tumore al seno ha dato come risultato l’identificazione di nuove classi di terapie ormonali, la più promettente delle quali è rappresentata dagli inibitori dell’aromatasi tra cui letrozolo.

Le nuove prospettive: gli inibitori dell’aromatasi
Gli estrogeni rappresentano il più importante stimolo cancerogeno endogeno. Questi, nella fase pre-menopausale, vengono prodotti prevalentemente dalle ovaie. Quando la donna entra in menopausa, le ovaie perdono la loro capacità funzionale, ma gli estrogeni continuano a essere presenti, seppur in minima quantità. Vengono prodotti infatti a partire dagli androgeni a livello surrenale e successivamente trasformati in estrogeni. La loro trasformazione è dipendente dalla massa grassa della donna: maggiore è la presenza di tessuto adiposo, tanto più questi ormoni vengono trasformati. Si tratta di livelli minimi, ma tali da stimolare/alimentare le cellule neoplastiche. E’ a questo livello che entrano in gioco gli inibitori dell’aromatasi: si è scoperto infatti che queste molecole bloccano la trasformazione degli androgeni in estrogeni, bloccando la crescita delle cellule tumorali e portandole al suicidio programmato.
Dagli studi effettuati risulta che letrozolo offre significativi vantaggi nella terapia anti tumorale rispetto a tamoxifene nelle donne in postmenopausa, sia come trattamento “di prima linea” del tumore al seno in fase avanzata sia come terapia pre-operativa per il cancro localizzato. Letrozolo ha anche dimostrato una maggior efficacia come trattamento “di seconda-linea” per il tumore al seno in fase avanzata, anche in confronto a megestrolo acetato e aminoglutetimide.
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