COS’E’ L’HOSPICE
La definizione è quella contenuta nel “Patto di solidarietà per la salute”, inserito nel Piano Sanitario Nazionale 1998 – 2000, che prevede lo stanziamento di 406 miliardi in 3 anni a favore delle Regioni, perché si realizzi almeno un “Hospice” per regione o provincia autonoma e per potenziare l’assistenza domiciliare.
L’Hospice deve essere organizzato in modo da garantire il benessere psicologico e relazionale del malato e dei suoi familiari, il comfort ambientale, la sicurezza nell’utilizzo degli spazi, la tutela della privacy e una facile accessibilità (in caso di dislocazione periferica, è importante che la struttura sia servita dai mezzi pubblici).
La realizzazione di questi progetti rappresenta la ricomposizione di un mosaico di frammenti di cui è composta la medicina ma che ha disperso nel corso dei secoli; in altri termini si tratta di recuperare la dimensione del curare e dell’assistere nel termine etimologico del termine ‘ad-sisto’, cioè ‘sedere accanto’. L’Hospice perde così la sua connotazione negativa legata ad immagini di abbandono, emarginazione e fallimento per riacquisire il suo vero significato legato al concetto di ospitalità: l’Hospice diviene un luogo dove si fa medicina, ricerca, formazione e dove si rivaluta il principio dell’accettazione dei limiti e della non infallibilità della medicina.