Comitato scientifico editoriale: Giuseppe Aprile, Paolo Carlini, Massimo Di Maio, Domenica Lorusso, Silvia Novello, Giuseppe Procopio, Daniele Santini Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Oggi in Oncologia
Tuberculosis Diagnosis Delaying Treatment of Cancer: Experience From a New Oncology Unit in Blantyre, Malawi
Malawi is a low-income country in sub-Saharan Africa with limited health care infrastructure and high prevalance of HIV and tuberculosis. This study aims to determine the characteristics of patients presenting to Queen Elizabeth Central Hospital Oncology Unit, Blantyre, Malawi, who had been treated for tuberculosis before they were diagnosed with cancer. Clinical data on all patients presenting to … (leggi tutto)
Il lavoro esamina un numero relativamente piccolo di casi, ma solleva una problematica importante sulla popolazione predisposta a patologia tubercolare e questo ha importanti implicazioni anche per l’oncologia italiana se si tiene conto della quota importante di pazienti non italiani che quotidianamente visitiamo nei nostri ambulatori. Il ritardo diagnostico e terapeutico segnalato in questa pubblicazione ha sicuramente una sua rilevanza su tutti gli stadi di patologia oncologica polmonare e, a maggior ragione, negli stadi precoci di ‘non small cell lung cancer’.
Effectiveness of Breast Cancer Screening: Systematic Review and Meta-analysis to Update the 2009 U.S. Preventive Services Task Force Recommendation
In 2009, the U.S. Preventive Services Task Force recommended biennial mammography screening for women aged 50 to 74 years and selective screening for those aged 40 to 49 years. To review studies of the effectiveness of breast cancer screening in average-risk women. MEDLINE and Cochrane databases to 4 June 2015. English-language randomized, controlled trials and observational studies of screening with … (leggi tutto)
Tra una serie di articoli pubblicati il 12 gennaio 2016 su Annals of Internal Medicine, dedicati a vari aspetti dello screening mammografico, spicca questa metanalisi, che aggiunge un tassello alle evidenze sull’efficacia dello screening, periodicamente “scosse” da qualche dubbio sulla solidità del dato di riduzione della mortalità. Questa metanalisi evidenzia un beneficio statisticamente significativo in termini di riduzione della mortalità per tumore della mammella, che risulta massimo tra i 60 e i 69 anni, e in generale significativo tra i 50 e i 69 anni, senza invece raggiungere la significatività al di sotto dei 50 anni e nelle donne anziane (per le quali però era disponibile un numero di studi inferiore). Gli autori sottolineano, tra i limiti del loro lavoro, che molti studi considerati erano di vecchia data e che il beneficio assoluto associato allo screening è complessivamente di limitata entità. Tuttavia, il beneficio risulta pari a 8 morti per tumore della mammella risparmiate per 10000 donne in 10 anni nella fascia di età tra 50 e 59 anni e sale a 21 morti per tumore della mammella risparmiate per 10000 donne in 10 anni tra 60 e 69 anni. Non è stata evidenziata, peraltro, una riduzione significativa della mortalità per tutte le cause.
Fecal Immunochemical Test Program Performance Over 4 Rounds of Annual Screening: A Retrospective Cohort Study
The fecal immunochemical test (FIT) is a common method for colorectal cancer (CRC) screening, yet its acceptability and performance over several rounds of annual testing are largely unknown. To assess FIT performance characteristics over 4 rounds of annual screening. Retrospective cohort study. Kaiser Permanente Northern and Southern California. 323 349 health plan members aged 50 to 70 … (leggi tutto)
Non è questo un lavoro di spicco nell’ambito di quelli pubblicati in merito ai programmi di screening. Si tratta sicuramente di un’ampia coorte di casi (323.349 in età compresa fra 50 e 70 anni), ma è pur sempre una valutazione retrospettiva. Nonostante la non-invasività della metodica, l’aderenza al programma al primo round viene riportata pari al 48,2%. La metodica riporta una percentuale di identificazione di casi di carcinoma colon rettale nel primo anno di valutazione pari all’80,4%. La domanda è quanto sia ancora necessario identificare/studiare nuove metodiche in questo difficile contesto della prevenzione, quando sicuramente l’applicazione e capillarizzazione dei programmi di prevenzione secondaria a livello europeo non sono sicuramente ottimali. Lo sforzo collettivo dovrebbe forse essere speso nei processi di migliore aderenza ed educazione della popolazione … pur continuando ad esplorare, visto che come “esploratori” siamo stati plasmati nel mondo della medicina.
Enzalutamide Versus Bicalutamide in Castration-Resistant Prostate Cancer: The STRIVE Trial
Enzalutamide, a potent oral androgen receptor inhibitor, improves survival in men with metastatic castration-resistant prostate cancer (CRPC) before and after chemotherapy. Bicalutamide, a nonsteroidal antiandrogen, is widely used to treat men with nonmetastatic or metastatic CRPC. The efficacy and safety of these drugs were compared in this randomized, double-blind, phase II study of men with CRPC. A total of 396 men with … (leggi tutto)
Studio randomizzato disegnato per dimostrare la superiorità di enzalutamide rispetto a bicalutamide in una popolazione affetta da carcinoma della prostata, in fase di resistenza alla castrazione metastatica e non. I due bracci di trattamento erano ben bilanciati per caratteristiche cliniche e di malattia. Lo studio dimostra la superiorità in PFS, obiettivo primario, ed in tutte gli altri obiettivi secondari quali tempo alla PSA, failure, progressione radiologica, risposta biochimica. Il vantaggio a favore di enzalutamide è da considerare statisticamente e clinicamente rilevante in entrambe le popolazioni con e senza metastasi. L’unico neo rimane l’assenza di dati di OS che non consente di chiarire il timing ottimale di attivazione di enzalutamide nella popolazione ‘castration resistant’.
Randomized Trial of Hepatic Artery Embolization for Hepatocellular Carcinoma Using Doxorubicin-Eluting Microspheres Compared With Embolization With Microspheres Alone
Transarterial chemoembolization is accepted therapy for hepatocellular carcinoma (HCC). No randomized trial has demonstrated superiority of chemoembolization compared with embolization, and the role of chemotherapy remains unclear. This randomized trial compares the outcome of embolization using microspheres alone with chemoembolization using doxorubicin-eluting microspheres. At a single tertiary referral … (leggi tutto)
La TACE rappresenta il trattamento standard dei pazienti con epatocarcinoma in stadio intermedio secondo BCLC. Le linee guida AIOM 2015 contengono una raccomandazione positiva forte per l’impiego della TACE per i pazienti con cirrosi epatica ben compensata e tumore multinodulare (o per i tumori grandi con controindicazione alla chirurgia) e contengono inoltre una raccomandazione negativa debole per la TACE con “DC beads”, dicendo che non dovrebbe essere usata in sostituzione della TACE tradizionale. Lo studio randomizzato appena pubblicato su JCO confrontava embolizzazione da sola (senza chemioterapia) con chemio-embolizzazione mediante microsfere contenenti doxorubicina. I numeri di pazienti sono abbastanza piccoli, in quanto lo studio era dimensionato per un confronto in termini di risposta RECIST e non di outcome. Pur riconoscendo questo limite, va detto che neanche questo studio offre una evidenza solida a sostegno dell’impiego delle microsfere nei pazienti con epatocarcinoma candidati a chemioembolizzazione.
Milano, 26 febbraio 2016 Ai primi 30 oncologi che invieranno, entro il 10 febbraio p.v., scheda di adesione e scheda ospitalità alla Segreteria Organizzativa, Alessandra Cacherano – AIOM Servizi (fax 02/59610555 – e-mail: alessandra.cacherano@aiomservizi.it) saranno offerti iscrizione, viaggio ed eventuale soggiorno. Vi preghiamo di verificare se rientrate nei primi 30 iscritti telefonando alla Segreteria Organizzativa al numero 02.26683129
V EDIZIONE. LE INFEZIONI NEL PAZIENTE ONCOLOGICO Aspetti diagnostici e terapeutici nell’era della Targeted Therapy e dell’Immunoterapia Con il patrocinio della Sezione Regionale AIOM Lombardia
PDTA NEL NSCLC FRA CRITICITÀ E INNOVAZIONE – L’IMPORTANZA DELLA DETERMINAZIONE DI ALK PER LA GESTIONE TERAPEUTICA APPROPRIATA Con il patrocinio della Sezione Regionale AIOM Emilia Romagna
PRESENTE E FUTURO DELL’IMMUNO-ONCOLOGIA Convegno Nazionale Aiom in collaborazione con Fondazione NIBIT
Roma, 15 – 16 aprile 2016 Ai primi 100 oncologi che invieranno la scheda di adesione a Silvia Morini di AIOM Servizi (fax 06/8553221 – e-mail: silvia.morini@aiomservizi.it) saranno offerti iscrizione, viaggio ed eventuale soggiorno. Vi preghiamo di verificare se rientrate nei primi 100 iscritti telefonando alla Segreteria Organizzativa al numero 06/8553259
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