Comitato scientifico editoriale: Giuseppe Aprile, Paolo Carlini, Massimo Di Maio, Domenica Lorusso, Silvia Novello, Giuseppe Procopio, Daniele Santini Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Oggi in Oncologia
Cabozantinib versus everolimus in advanced renal cell carcinoma (METEOR): final results from a randomised, open-label, phase 3 trial
Cabozantinib is an oral inhibitor of tyrosine kinases including MET, VEGFR, and AXL. The randomised phase 3 METEOR trial compared the efficacy and safety of cabozantinib versus the mTOR inhibitor everolimus in patients with advanced renal cell carcinoma who progressed after previous VEGFR tyrosine-kinase inhibitor treatment. Here, we report the final overall survival results from this study based on an unplanned second interim analysis. In this open-label, randomised phase 3 trial, we randomly assigned (1:1) patients aged 18 years and older with advanced or metastatic clear-cell renal cell … (leggi tutto)
Articolo originale che riporta i risultati dell’analisi di sopravvivenza dello studio METEOR. Tale studio pubblicato nel 2015 su NEJM aveva dimostrato una superiorità di cabozantinib versus everolimus in sopravvivenza libera da progressione, obiettivo primario, in maniera statisticamente significativa in pazienti affetti da carcinoma del rene in fase metastatica in precedenza trattati con inibitori dell’angiogenesi. Su questi dati cabozantinib aveva ricevuto approvazione da FDA in mRCC post-antiangiogenici. La pubblicazione di Lancet Oncology mostra come cabozantinib sia superiore ad everolimus anche in termini di sopravvivenza globale in maniera statisticamente significativa e clinicamente rilevante. Nessun beneficio versus everolimus in termini di qualità di vita per la popolazione trattata. Questi dati supportano l’utilizzo di cabozantinib post-TKI in mRCC, di cui viene attesa approvazione da parte di EMA. In uno scenario terapeutico già ricco di molteplici opzioni terapeutiche, quali axitinib, everolimus, sorafenib e più di recente nivolumab, l’assenza di fattori predittivi in grado di guidare le scelte terapeutiche lascia aperte molte considerazioni in merito all’ottimizzazione delle risorse terapeutiche disponi.
Adherence to Diet and Physical Activity Cancer Prevention Guidelines and Cancer Outcomes: A Systematic Review
Many studies have reported that adherence to health promotion guidelines for diet, physical activity, and maintenance of healthy body weight may decrease cancer incidence and mortality. A systematic review was performed to examine associations between adherence to established cancer prevention guidelines for diet and physical activity and overall cancer incidence and mortality. PubMed, Google Scholar, and Cochrane Reviews databases were searched following the current recommendations of Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-analysis Approach (PRISMA). Twelve studies met inclusion … (leggi tutto)
Una scarsa attenzione all’alimentazione, l’inattività fisica, l’eccessivo consumo di bevande alcoliche e una condizione di sovrappeso sono fattori causali del 20% circa di tutte le patologie oncologiche diagnosticate negli Stati Uniti e quindi fattori controllabili con un intervento sugli stili di vita. Una review sistematica di 12 studi prospettici di coorte valuta l’associazione tra l’aderenza alle linee guida per l’alimentazione e l’attività fisica e il rischio per patologia oncologica e sua mortalità evidenziando come una buona compliance con le linee guida si accompagni ad un 10% (fino al 45%) di riduzione dei dati di incidenza e al 14% (fino al 61%) di riduzione dei tassi di mortalità per malattia tumorale. Lo studio descrive in modo chiaro la riduzione dell’incidenza di carcinoma prostatico, endometriale e colorettale. Ancora una volta questi sono dati che sottolineano l’importanza della prevenzione primaria e come questa possa impattare su incidenza e mortalità molto più di quanto non possano fare prevenzione secondaria e interventi attivi sulla patologia.
Nivolumab alone and nivolumab plus ipilimumab in recurrent small-cell lung cancer (CheckMate 032): a multicentre, open-label, phase 1/2 trial
Treatments for small-cell lung cancer (SCLC) after failure of platinum-based chemotherapy are limited. We assessed safety and activity of nivolumab and nivolumab plus ipilimumab in patients with SCLC who progressed after one or more previous regimens. The SCLC cohort of this phase 1/2 multicentre, multi-arm, open-label trial was conducted at 23 sites (academic centres and hospitals) in six countries. Eligible patients were 18 years of age or older, had limited-stage or extensive-stage SCLC, and had disease progression after at least one previous platinum-containing regimen. Patients received nivolumab … (leggi tutto)
Dopo i dati positivi già registrati per il tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) questi sono i primi dati di rilievo per quanto riguarda il microcitoma. Lo studio di fase I/II Checkmate 032 valuta l’associazione nivolumab e ipilimumab in pazienti affetti da carcinoma polmonare a piccole cellule progrediti durante o dopo trattamento chemioterapico contenente platino. La risposta viene descritta nei pazienti trattatti con il solo nivolumab o con la combinazione dei due farmaci e in 16 dei 35 pazienti responders la durata della risposta supera i 6 mesi. Pur essendo la tossicità gestibile, da un confronto indiretto parrebbe superiore a quanto precedentemente rilevato con gli stessi farmaci sul NSCLC. Tuttavia, sia il dato di efficacia che quello di tossicità andranno ovviamente confermati da studi randomizzati, già pianificati.
Inclusion Of Elderly Patients In Oncology Clinical Trials
Physicians need clinical trials assessing benefits and harms of treatments to avoid under-treatment or over-treatment of elderly patients. The main objectives of this report were to examine how data regarding elderly oncology patients was presented in medical literature; and to assess the evolution of this presentation between two time periods. All phases I, II and III trials dedicated to the treatment of cancer among elderly patients published between 2001 and 2004 and between 2011 and 2014 were reviewed. All phase III clinical trials assessing cancer treatments among adults in the same periods were … (leggi tutto)
Da anni la comunità oncologica lamenta, in molti setting, l’assenza di evidenze scientifiche relative al trattamento dei pazienti anziani, frequenti nella pratica clinica ma costantemente sotto-rappresentati nelle sperimentazioni cliniche. L’articolo pubblicato su Annals of Oncology ha preso in esame le sperimentazioni cliniche con informazioni specifiche sui pazienti anziani (sia studi dedicati agli anziani, che analisi di sottogruppo di studi condotti in pazienti sia adulti che anziani), confrontando due periodi di tempo (2001-2004 e 2011-2014) allo scopo di evidenziare eventuali modifiche nel tempo della qualità e quantità di informazioni. Come sottolineato dagli autori dell’articolo, la più frequente sorgente di informazioni rimane l’analisi di sottogruppo dei pazienti anziani inseriti in studi non specificamente disegnati per tale gruppo. Nel periodo 2011-2014, quasi la metà degli studi di fase III riportava un’analisi di sottogruppo per età, e questa percentuale è significativamente più alta rispetto al 20% nel periodo compreso tra il 2001 ed il 2004. Cresce la quantità di informazioni, quindi, ma non migliora la qualità, dal momento che le analisi di sottogruppo presentano intrinseci limiti, in quanto il bias di selezione può compromettere la reale generalizzabilità dei risultati alla pratica clinica. Evidenziare, nel sottogruppo di anziani selezionati eleggibili per uno studio clinico, un rapporto tra efficacia e tossicità sostanzialmente simile a quanto osservato nel gruppo più giovane non garantisce che il medesimo rapporto tra benefici e rischi sarà riproducibile nella popolazione di anziani non selezionati, nella pratica clinica.
Breast Cancer Therapy–Related Cardiac Dysfunction in Adult Women Treated in Routine Clinical Practice: A Population-Based Cohort Study
Most women diagnosed with breast cancer are younger than 65 years of age. Population-based studies on cancer therapy–related cardiotoxicity have focused on older women. We sought to determine the risk of cardiotoxicity with breast cancer therapy in women with an age distribution representative of routine clinical practice. This was a population-based retrospective cohort study including 14 regional cancer centers in Ontario, Canada. Adult women receiving chemotherapy for stage I to III breast cancer between 2007 and 2012 were included. Cancer treatment was categorized as follows: anthracycline- … (leggi tutto)
Gli autori riportano un interessante, e molto utile per la pratica clinica, studio retrospettivo di coorte realizzato in 14 centri canadesi. L’obiettivo dello studio è stato quello di analizzare nella ‘real world’ l’incidenza delle complicanze cardiovascolari nelle donne operate per tumore mammario e sottoposte a terapia adiuvante/neoadiuvante a base di antracicline da sola, trastuzumab da solo, antracicline-trastuzumab sequenziale, no antracicline e no trastuzumab. La terapia a base di trastuzumab senza antracicline e la terapia sequenziale hanno dimostrato di incrementare in maniera significativa il rischio di cardiotossicità nella pratica clinica. La terapia sequenziale aumenta anche il rischio di accesso in ospedale per complicanze cardiovascolari. Questo studio è molto utile perché riporta il rischio di complicanze cardiovascolari nel ‘real world’ in una popolazione non anziana.
In Europa
CHMP raccomanda l’approvazione di pembrolizumab nel tumore del polmone
The EMA’s Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) has granted a positive opinion for use of pembrolizumab (Keytruda) as a treatment for patients with locally advanced or metastatic PD-L1-positive non–small cell lung cancer (NSCLC) following at least 1 chemotherapy regimen. The recommendation is based on data from the KEYNOTE-010 and KEYNOTE-001 trials. Receiving the positive opinion suggests pembrolizumab is likely to be approved for this indication in the EU when the European Commission issues its final decision, which is expected by the third quarter of 2016. “This news marks … Leggi tutto
Pillole dall’Aifa
1 luglio 2016 – Sospensione attività Batch Release
Urbino, 20 – 23 settembre 2016 I Soci AIOM potranno usufruire della stessa quota d’iscrizione ridotta dei Soci GIC. Per maggiori informazioni http://gic.casaccia.enea.it
Editore: Intermedia s.r.l. – Via Malta 12/b, 25124 Brescia – tel. 030 226105 fax 030 2420472 – Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca qui: AIOM news RIMUOVI