Comitato scientifico editoriale: Giuseppe Aprile, Paolo Carlini, Maria Vittoria Dieci, Massimo Di Maio, Raffaele Giusti, Domenica Lorusso, Laura Noto, Silvia Novello, Filippo Pietrantonio, Giuseppe Procopio, Daniele Santini Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Proteggi la tua vita, vaccinati!
Campagna vaccinazione anti-influenzale nei pazienti oncologici
Raccomandazioni dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica sull’uso della vaccinazione anti-influenzale nei pazienti con tumori solidi. La vaccinazione anti-influenzale nei pazienti oncologici è sicura, minimamente invasiva e ha costi contenuti. Scarica la locandina
ESMO Open
Ora disponibile su PubMed Central
Tutti i numeri già pubblicati nel primo volume di ESMO Open sono consultabili online e i successivi lo saranno immediatamente dopo la pubblicazione. Leggi gli articoli
Collaborazione Corriere della Sera – AIOM
Nuova web-app
Una web-app gratuita, in otto lingue, per computer, tablet e smartphone sul tumore del polmone è disponibile sul sito del Corriere della Sera in collaborazione con l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (leggi e scarica). Strumento interattivo in due versioni, per tablet/computer e smartphone, è il primo di una serie di 6 su altrettanti tipi di tumori per aiutare i cittadini a capire come si può prevenire e diagnosticare in tempo la malattia. Vi terremo informati sulla pubblicazione delle prossime web-app nel sito del Corriere.
Oggi in Oncologia
Early Palliative Care and Its Role in Oncology: A Qualitative Study
Early integration of palliative care alongside oncology is being increasingly recommended, although the strategies and models for integration remain poorly defined. We solicited the opinions of patients and caregivers who participated in a randomized trial of early palliative care versus standard oncology care, regarding the respective roles of their oncologist (both groups) and palliative care physician (early palliative care group). The study was performed at a comprehensive cancer center. Forty-eight patients (26 intervention, 22 control) and 23 caregivers (14 intervention, 9 control) were … (leggi tutto)
Ancora una volta il gruppo di lavoro canadese coordinato dalla Dott.ssa Zimmerman dimostra come una precoce integrazione delle cure di supporto all’interno di una terapia disease-oriented nei pazienti oncologici migliori notevolmente la qualità assistenziale rivolta ai malati. Il lavoro pubblicato su “The Oncologist” nel mese di Novembre è stato effettuato su 48 pazienti randomizzati a ricevere cure di supporto precoci in associazione alle cure oncologiche o trattamento oncologico esclusivo. La valutazione è stata effettuata attraverso un’intervista qualitativa che ha coinvolto anche 23 caregivers (14 + 9 nel braccio di controllo). I risultati dello studio dimostrano come sia i pazienti che i caregivers riconoscano i rispettivi ruoli dell’oncologo e del medico palliativista all’interno del percorso di cura nonché il beneficio di una loro collaborazione sinergica e complementare. La rilevanza dello studio sta nel sottolineare ancora una volta l’importanza dell’early palliative care nell’ambito della nostra pratica clinica quotidiana. Sono tuttavia necessari dati di efficacia su strategie e modelli di integrazione precoce, ad oggi ancora poco indagati.
Association of Polymorphisms in FCGR2A and FCGR3A With Degree of Trastuzumab Benefit in the Adjuvant Treatment of ERBB2/HER2–Positive Breast Cancer Analysis of the NSABP B-31 Trial
Preclinical models and studies in the metastatic and neoadjuvant settings suggest that single nucleotide polymorphisms in FCGR3A and FCGR2A may be associated with differential response to trastuzumab in the treatment of ERBB2/HER2-positive breast cancer, by modulating antibody-dependent cell-mediated cytotoxic effects. To evaluate the effect of FCGR2A and FCGR3A polymorphisms on trastuzumab efficacy in the adjuvant treatment of ERBB2/HER2-positive breast cancer. This is a retrospective analysis of patients enrolled in the National Surgical Adjuvant Breastand Bowel Project … (leggi tutto)
Diverse evidenze scientifiche indicano che gran parte dell’attività antitumorale di trastuzumab dipenda dall’attivazione di una risposta citotossica anticorpo-dipendente cellulo-mediata (ADCC) contro le cellule tumorali, conseguente al legame tra la porzione FC di trastuzumab e il recettore FC sulla superficie delle cellule Natural Killer. In vitro, polimorfismi a singolo nucleotide del recettore FC si associano ad una ADCC di intensità variabile. In questo studio, gli autori hanno condotto un’analisi di genotipo su campioni ematici raccolti da 1.251 delle 2.119 pazienti randomizzate nello studio NSABP-B31, che ha dimostrato la superiorità dell’aggiunta di trastuzumab ad un regime adiuvante con antracicline e taxani per pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo. I risultati dimostrano un’interazione significativa tra il polimorfismo FCGR3A-158 e il beneficio di trastuzumab: pazienti con genotipo FCGR3A-158 (V)/V ottengono un beneficio maggiore (HR 0,31; IC 95%: 0,22-0,43; p < 0,001) rispetto a pazienti con genotipo FCGR3A-158 F/F (HR 0,71; IC 95%: 0,51-1,01; p = 0,05; interazione p < 0,001). Risultati contrastanti riportati per altri studi simili possono in parte essere dovuti a bias di selezione. Lo studio in oggetto mette in evidenza l’importanza dell’ADCC come meccanismo d’azione di trastuzumab. I dati non supportano l’utilizzo del polimorfismo di FCGR3A-158 F/F come parametro di esclusione dal trattamento con trastuzumab. Tuttavia, i risultati sottolineano la complessità dell’interazione tra terapie anti-HER2 e sistema immunitario, dato da tenere in particolare considerazione alla luce del recente interesse per la valutazione delle associazioni con farmaci inibitori dei checkpoint immunitari.
Cabozantinib in patients with advanced RET-rearranged non-small-cell lung cancer: an open-label, single-centre, phase 2, single-arm trial
RET rearrangements are found in 1-2% of non-small-cell lung cancers. Cabozantinib is a multikinase inhibitor with activity against RET that produced a 10% overall response in unselected patients with lung cancers. To assess the activity of cabozantinib in patients with RET-rearranged lung cancers, we did a prospective phase 2 trial in this molecular subgroup. We enrolled patients in this open-label, Simon two-stage, single-centre, phase 2, single-arm trial in the USA if they met the following criteria: metastatic or unresectable lung cancer harbouring a RET rearrangement, Karnofsky … (leggi tutto)
Il riarrangiamento di RET viene riscontrato nell’1-2% dei pazienti affetti da NSCLC in stadio avanzato (arrivando fino al 5% in una popolazione arricchita per alcune caratteristiche: donne, non fumatrici, in età inferiore ai 40 anni). Gli autori riportano qui i dati di uno studio di fase II: su un campione di 25 pazienti trattati in un unico centro statunitense, cabozantinib viene testato alla dose di 60 mg/die, registrandosi come fusione maggiormente rappresentata KIF5B-RET (presente in 16 casi). Viene riportato un ORR pari al 28% (intervallo di confidenza [IC] 95% = 12–49%) e una durata di risposta mediana uguale a 7 mesi. Vengono descritti tassi di risposta e durate di risposta differenti in diversi tipi di fusione. Gli eventi avversi sono responsabili di una riduzione di dose nel 73% dei casi, registrandosi fra le tossicità di grado 3 maggiormente rilevate l’aumento di lipasi, AST e ALT, l’ipofosfatemia e la riduzione piastrinica. Indubbiamente questo studio è un altro piccolo passo avanti nell’identificazione di un farmaco targeted per un preciso biomarcatore …. anche se non leggiamo sicuramente dati entusiasmanti come quelli a noi ben noti per EGFR o ALK e apparentemente il marcatore non è così ben definito, né il profilo di tollerabilità così “customizzato”, tanto da farci tornare in mente l’ormai pluri-citato editoriale di Ian Tannock (NEJM September 29, 2016) dove quasi emergono solo limiti da questa tanto ambita Medicina Personalizzata.
Radiotherapy and Immunotherapy Combinations in Non-small Cell Lung Cancer: A Promising Future?
The goal of re-programming the host immune system to target malignancy with durable anti-tumour clinical responses has been speculated for decades. In the last decade such speculation has been transformed into reality with unprecedented and durable responses to immune checkpoint inhibitors seen in solid tumours. This mini-review considers the mechanism of action of immune modulating agents and the potential for combination with radiotherapy in the treatment of … (leggi tutto)
Il lavoro non ha un vero e proprio abstract. Va detto che l’intero numero di Clinical Oncology (Vol. 28, N. 11, Novembre 2016) è dedicato al tumore polmonare con specifico riferimento alla malattia precoce (diagnosi, trattamento) e quindi di particolare interesse per chi non si occupi specificatamente della patologia per avere una rapida overview (e per chi se ne occupa per fare il punto su alcuni argomenti). La selezione va su questo articolo perché, a dispetto delle innumerevoli pubblicazioni in merito all’immunoterapia nella malattia avanzata, molto poco viene pubblicato (per l’oncologia polmonare) e molto poco è in corso in termini di ricerca clinica nella malattia localmente avanzata e in merito alle possibili interazioni tra radioterapia e immunoterapia, sia per quanto riguarda l’efficacia, che per quanto concerne il profilo di tollerabilità. La review riassume in modo completo ed esaustivo gli argomenti sopra citati offrendo spunti di riflessione ed importanti suggerimenti che potranno tornare utili anche nella pratica clinica.
Cabozantinib Versus Sunitinib As Initial Targeted Therapy for Patients With Metastatic Renal Cell Carcinoma of Poor or Intermediate Risk: The Alliance A031203 CABOSUN Trial
Cabozantinib is an oral potent inhibitor of vascular endothelial growth factor receptor 2, MET, and AXL and is a standard second-line therapy for metastatic renal cell carcinoma (mRCC). This randomized phase II multicenter trial evaluated cabozantinib compared with sunitinib as first-line therapy in patients with mRCC. Eligible patients had untreated clear cell mRCC and Eastern Cooperative Oncology Group performance status of 0 to 2 and were intermediate or poor risk per International Metastatic Renal Cell Carcinoma Database Consortium criteria. Patients were randomly … (leggi tutto)
Gli inibitori multichinasici sunitinib e pazopanib costituiscono il trattamento standard di prima linea nel carcinoma renale in fase avanzata a prognosi buona o intermedia, mentre temsirolimus è da considerare il trattamento di scelta nella popolazione a prognosi sfavorevole. In quest’ultimo gruppo di pazienti in pratica clinica però il sunitinib rimane la terapia più largamente utilizzata. Lo studio CABOSUN, randomizzato di fase II in aperto, è stato disegnato con l’intento di dimostrare la superiorità di cabozantinib verso sunitinib in una popolazione a prognosi intermedia o cattiva. L’obiettivo primario era la sopravvivenza libera da progressione (PFS), mentre le risposte obiettive, la sopravvivenza globale (OS) e la tollerabilità erano obiettivi secondari. Da luglio 2013 ad aprile 2015, 150 pazienti sono stati randomizzati a ricevere sunitinib o cabozantinib. Lo studio ha dimostrato la superiorità di cabozantinib con una riduzione del rischio di progressione o morte del 34 %. Cabozantinib è stato associato anche ad un maggior numero di risposte obiettive (46 vs 18%), mentre il profilo di tollerabilità è risultato differente per alcune tipologie di eventi avversi ma complessivamente sovrapponibile per riduzione di dose o sospensione. Questo studio rafforza il convincimento che cabozantinib sia una molecola molto attiva nel carcinoma renale ed una volta disponibile il dato definitivo di OS potrebbe portare ad una modifica del trattamento di prima linea nei pazienti a prognosi intermedia o sfavorevole.
In Europa
EC Approves Nivolumab for Hodgkin Lymphoma
The European Commission (EC) has approved nivolumab (Opdivo) for the treatment of patients with relapsed/refractory classical Hodgkin lymphoma (cHL) after autologous stem cell transplant (ASCT) and treatment with brentuximab vedotin (Adcetris), according to Bristol-Myers Squibb (BMS), the manufacturer of the PD-1 inhibitor. The approval was based on an objective response rate (ORR) of 66% (95% CI, 56-76; n = 63) in a combined analysis of 95 patients with … (leggi tutto)
Dall’ASCO
FDA Approves Daratumumab in Combination With Lenalidomide/Dexamethasone or Bortezomib/Dexamethasone in Multiple Myeloma
On November 21, 2016, the U.S. Food and Drug Administration (FDA) approved daratumumab (Darzalex) in combination with lenalidomide (Revlimid) and dexamethasone, or bortezomib (Velcade) and dexamethasone, for the treatment of patients with multiple myeloma who have received at least one prior therapy. Daratumumab was previously granted accelerated approval in November 2015 as monotherapy for patients with multiple myeloma who have received at least three … (leggi tutto)
CAP/ASCP/ASCO Guideline on HER2 Testing and Clinical Decision-Making in Gastroesophageal Adenocarcinoma
As reported by Angela N. Bartley, MD, of St Joseph Mercy Hospital, Ann Arbor, and colleagues in the Journal of Clinical Oncology, the College of American Pathologists (CAP), the American Society for Clinical Pathology (ASCP), and ASCO have released a guideline on HER2 testing and clinical decision-making in gastroesophageal adenocarcinoma. The guideline was developed by an expert panel, consisting of practicing pathologists, oncologists, and a gastroenterologist … (leggi tutto)
Pillole dall’Aifa
24 novembre 2016 – Chiusura registro di monitoraggio talidomide Celgene
CORSO NIBIT DI FORMAZIONE SULLA IMMUNOBIOTERAPIA DEI TUMORI UMANI basi teoriche, risultati clinici e tossicità delle più promettenti strategie terapeutiche in oncologia
Candiolo (TO), 15 dicembre 2016 Scadenza pre-iscrizione 1 dicembre 2016
TUMORI DEI SENI PARANASALI E DELLA BASE CRANICA: SEMINARIO SULLE STRATEGIE INTEGRATE DI TRATTAMENTO Patologia rara come modello di trattamento multidisciplinare
Milano, 12 – 13 dicembre 2016 Scadenza domanda iscrizione 1 dicembre 2016
Editore: Intermedia s.r.l. – Via Malta 12/b, 25124 Brescia – tel. 030 226105 fax 030 2420472 – Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca qui: AIOM news RIMUOVI