Comitato scientifico editoriale: Giuseppe Aprile, Paolo Carlini, Maria Vittoria Dieci, Massimo Di Maio, Raffaele Giusti, Domenica Lorusso, Laura Noto, Silvia Novello, Filippo Pietrantonio, Giuseppe Procopio, Daniele Santini Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Proteggi la tua vita, vaccinati!
Campagna vaccinazione anti-influenzale nei pazienti oncologici
Raccomandazioni dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica sull’uso della vaccinazione anti-influenzale nei pazienti con tumori solidi. La vaccinazione anti-influenzale nei pazienti oncologici è sicura, minimamente invasiva e ha costi contenuti. Scarica la locandina
Collaborazione Corriere della Sera – AIOM
Nuova web-app
Una web-app gratuita, in otto lingue, per computer, tablet e smartphone sul tumore del polmone è disponibile sul sito del Corriere della Sera in collaborazione con l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (leggi e scarica). Strumento interattivo in due versioni, per tablet/computer e smartphone, è il primo di una serie di 6 su altrettanti tipi di tumori per aiutare i cittadini a capire come si può prevenire e diagnosticare in tempo la malattia. Vi terremo informati sulla pubblicazione delle prossime web-app nel sito del Corriere.
Oggi in Oncologia
Androgen Deprivation Therapy and the Risk of Dementia in Patients With Prostate Cancer
Recent observational studies have associated the use of androgen deprivation therapy (ADT) with an increased risk of dementia and Alzheimer’s disease, but these studies had limitations. The objective of this study was to determine whether the use of ADT is associated with an increased risk of dementia, including Alzheimer’s disease, in patients with prostate cancer. Using the United Kingdom’s Clinical Practice Research Datalink, we assembled a cohort of 30,903 men newly diagnosed with nonmetastatic prostate cancer between April 1, 1988 and April 30, 2015, and observed them until … (leggi tutto)
Studi precedenti hanno suggerito una possibile più alta incidenza di demenza e Alzheimer nei pazienti con tumore della prostata sottoposti a deprivazione androgenica. Lo studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology non conferma questa associazione: gli autori hanno seguito nel tempo una coorte di oltre 30.000 soggetti con una nuova diagnosi di carcinoma della prostata e hanno descritto l’incidenza di nuove diagnosi di demenza e Alzheimer, confrontandone l’incidenza nel gruppo di pazienti che era sottoposto a terapia di deprivazione androgenica, rispetto al gruppo di soggetti che non ricevevano tale terapia. Complessivamente, i soggetti sono stati seguiti per un tempo medio di oltre 4 anni e sono state registrate 799 nuove diagnosi di demenza, pari ad un’incidenza di 6,0 per 1.000 pazienti-anno. L’incidenza non è risultata significativamente maggiore con la deprivazione androgenica (Hazard Ratio 1,02; intervallo di confidenza al 95%: 0,87-1,19). Le analisi presentate non hanno neanche descritto un’evidenza di rischio aumentato al crescere della durata della terapia. Con tutti i limiti di uno studio osservazionale, la pubblicazione di Khosrow-Khavar e colleghi fornisce un messaggio rassicurante.
Effect of Tailored Dose-Dense Chemotherapy vs Standard 3-Weekly Adjuvant Chemotherapy on Recurrence-Free Survival Among Women With High-Risk Early Breast Cancer A Randomized Clinical Trial
Standard dosing of chemotherapy based on body surface area results in marked interpatient variation in pharmacokinetics, toxic effects, and efficacy. Whether tailored dosing can improve outcomes is unknown, as is the role of dose-dense adjuvant chemotherapy. To determine whether tailored dose-dense adjuvant chemotherapy improves the outcomes of early breast cancer compared with a standard 3-weekly chemotherapy schedule. A randomized, open-label, phase 3 trial of women aged 65 years and younger who had surgery for nonmetastatic node-positive or high-risk node-negative breast … (leggi tutto)
L’ottimizzazione dei trattamenti adiuvanti ha contribuito in modo importante alla riduzione della mortalità per carcinoma mammario osservata nelle ultime decadi. Lo studio recentemente pubblicato su JAMA aveva lo scopo di valutare se una diversa modalità di somministrazione di un regime chemioterapico contenente antracicline e taxani in termini di intensità e personalizzazione di dose potesse migliorare l’outcome delle pazienti rispetto al regime standard. Sono state arruolate 2.017 pazienti randomizzate a ricevere Epirubicina-Ciclofosfamide x 4 —> Docetaxel x 4 dose-dense (q2w) con dose adattata o FE100C x 3 —> Docetaxel 100 x 3 q3w. Nel braccio sperimentale la dose di partenza era 90 mg/mq per epirubicina, 600 mg/mq per ciclofosfamide, 75 mg/mq per docetaxel e veniva incrementata, mantenuta o ridotta ai cicli successivi in base al valore di nadir della conta di leucociti e piastrine valutata a timepoint predefiniti secondo criteri stabiliti dal protocollo. Nel bracco di controllo la dose veniva modificata in caso di infezioni severe, mielosoppressione prolungata, o tossicità epatica severa. Complessivamente, la dose cumulativa somministrata per ogni chemioterapico è risultata maggiore nel braccio sperimentale. Lo studio non ha raggiunto l’obiettivo primario in quanto il trattamento dose-dense adattato non ha prolungato in modo significativo la sopravvivenza libera da recidiva di carcinoma mammario (BCRFS 0,79; IC 95%: 0,61-1,01; log-rank p = 0,06). Un vantaggio significativo è stato osservato in termini di ‘event-free survival’ (endpoint secondario; 0,79; IC 95%: 0,63-0,99; p = 0,04). Il maggiore limite dello studio è l’impossibilità di distinguere, nel braccio sperimentale, il contributo, rispettivamente, della somministrazione dose-dense e dell’adattamento di dose. Inoltre, tossicità ematologiche e non ematologiche di Grado 3-4 sono risultate più frequenti nel braccio sperimentale, dato che si riflette in un significativo peggioramento della qualità di vita rispetto al trattamento standard.
Niraparib Maintenance Therapy in Platinum-Sensitive, Recurrent Ovarian Cancer
Niraparib is an oral poly(adenosine diphosphate [ADP]-ribose) polymerase (PARP) 1/2 inhibitor that has shown clinical activity in patients with ovarian cancer. We sought to evaluate the efficacy of niraparib versus placebo as maintenance treatment for patients with platinum-sensitive, recurrent ovarian cancer. Methods In this randomized, double-blind, phase 3 trial, patients were categorized according to the presence or absence of a germline BRCA mutation (gBRCA cohort and … (leggi tutto)
Lo studio riporta i dati di un nuovo PARP inibitore nella recidiva platino-sensibile di carcinoma ovarico nelle pazienti BRCA mutate e nelle pazienti con fenotipo BRCAness selezionate rispetto al criterio clinico di almeno due precedenti risposte al platino. Sebbene il miglioramento maggiore in termini di allungamento della sopravvivenza libera da progressione (PFS) si sia ottenuto nelle pazienti BRCA mutate, anche le pazienti con fenotipo BRCAness beneficiano in maniera significativa di un mantenimento con niraparib al termine della chemioterapia a base di platino. Lo studio prevede anche la validazione prospettica di un test somatico NGS (Next Generation Sequencing) finalizzato all’identificazione delle pazienti con fenotipo BRCAness. Purtroppo il test non si è dimostrato particolarmente sensibile nella individuazione di queste pazienti perché anche un 20% delle pazienti con test somatico negativo risponde al trattamento con il PARP inibitore.
Impact of Radiation Therapy on Aggressive Care and Quality of Life near Death
Radiation therapy (RT) is used with palliative intent in patients with advanced stage cancer. Prior studies, primarily in patients with poor performance status (PS), suggest that RT is associated with aggressive medical care, which may impact patients’ quality of life near death (QoD) adversely. This study examines associations between RT use and patients’ receipt of aggressive care and QoD based on patients’ PS. Multi-institutional, prospective cohort study of patients with … (leggi tutto)
Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Pain and Symptom Management e riguarda il ruolo dei trattamenti radioterapici nei pazienti con malattia avanzata in fase terminale. La rilevanza dell’argomento accoglie numerosi aspetti della nostra attività, sia dal punto di vista clinico che etico. La radioterapia insieme con la chemioterapia rappresenta uno dei pilastri fondamentali nella gestione della malattia oncologica metastatica. Più del 50% dei pazienti in fase avanzata si sottopone a trattamenti radioterapici e oltre il 75% a trattamenti chemioterapici con finalità palliativa. Nonostante il ruolo importante della radioterapia nella gestione dei sintomi, mancano studi clinici di buona qualità metodologica sull’utilizzo nei pazienti in ‘end-of- life’. Nel lavoro proposto viene affrontato il beneficio dei trattamenti radioterapici nei pazienti terminali in funzione della qualità di vita del paziente (quality of death) e del performance status. Viene dimostrato come un uso specifico della radioterapia nelle fasi avanzate di malattia può avere un effetto positivo nei pazienti con un buon performance status, mentre l’utilizzo in pazienti con performance status non ottimale può avere addirittura un effetto detrimentale. Considerate le importanti conclusioni, tenuto presente inoltre che il concetto di ‘end-of-life’ nello studio comprendeva un intervallo temporale superiore ai tre mesi, riteniamo che ancora una volta abbiamo bisogno di studi confermativi dei dati ottenuti. Tuttavia queste esperienze sono rilevanti ai fini di una più corretta impostazione della nostra pratica clinica quotidiana in questa particolare popolazione.
Reaffirming and Clarifying the American Society of Clinical Oncology’s Policy Statement on the Critical Role of Phase I Trials in Cancer Research and Treatment
On behalf of ASCO, we thank Dr Jonathan Kimmelman for highlighting a number of important issues in the design and conduct of phase I clinical trials in oncology. The ethics surrounding cancer phase I trials have been an important topic of discussion throughout the modern history of clinical cancer research and continue to be important in the development of new drugs. We would like to reaffirm and clarify ASCO’s position on phase I cancer clinical trials and to agree or disagree … (leggi tutto)
Un paio di mesi fa, sulle pagine del Journal of Clinical Oncology, Jonathan Kimmelman aveva pubblicato un interessante punto di vista sul ruolo degli studi di fase I, contestando, almeno in parte, l’enfasi sull’opportunità terapeutica (“therapeutic position”) di tali studi e suggerendo di enfatizzarne invece la natura esplorativa (“research position”). Qualche mese più tardi, l’ASCO risponde al punto di vista di Kimmelman, ribadendo sostanzialmente che, nella gran parte dei casi, l’esaurimento delle terapie standard fa sì che la partecipazione ad uno studio di fase I rappresenti un’opportunità terapeutica per il paziente che decide di partecipare. Gli autori sottolineano anche che, negli ultimi anni, il miglioramento delle conoscenze sui biomarker e l’adozione di disegni innovativi ha mediamente aumentato la chance di beneficio clinico per i pazienti partecipanti agli studi di fase I. L’articolo si conclude, peraltro, ribadendo l’importanza di una informazione – sia scritta (moduli di consenso informato), che orale – chiara e comprensibile, per consentire che la decisione relativa alla partecipazione sia realmente matura e serena.
In Europa
Ixazomib Granted Conditional European Approval for Myeloma
The European Commission has granted a conditional approval to ixazomib (Ninlaro) in combination with lenalidomide and dexamethasone for adult patients with multiple myeloma following at least 1 prior therapy, based on a near 6-month improvement in progression-free survival (PFS) in the phase III TOURMALINE-MM1 study. In the pivotal study, the median PFS with the ixazomib triplet was 20.6 months compared with 14.7 months with lenalidomide and dexamethasone … (leggi tutto)
Dall’FDA
FDA Grants Priority Review to Avelumab for Merkel Cell Carcinoma
The FDA has granted a priority review to a biologics license application (BLA) for avelumab as a treatment for patients with metastatic Merkel cell carcinoma (MCC), according to a statement from Merck KGaA and Pfizer, the codevelopers of the PD-L1 inhibitor. The priority review is based on data from the phase II JAVELIN Merkel 200 study, which was presented at the 2016 ASCO Annual Meeting and published in the Lancet Oncology.1,2 In the open-label trial, the objective … (leggi tutto)
Dall’ASCO
FDA Grants Full Approval and Label Update for Ponatinib in CML and ALL
The U.S. Food and Drug Administration (FDA) has granted ponatinib (Iclusig) full approval for the treatment of adult patients with chronic-phase, accelerated-phase, or blast-phase chronic myeloid leukemia (CML) or Philadelphia chromosome–positive acute lymphoblastic leukemia (ALL) for whom no other tyrosine kinase inhibitor therapy is indicated; and for the treatment of adult patients with T315I–positive CML (chronic phase, accelerated phase, or blast phase) or … (leggi tutto)
ASCO Releases Criteria for High-Quality Clinical Pathways in Oncology
ASCO today released Criteria for High-Quality Clinical Pathways in Oncology, a set of 15 inter-related criteria that provide an overarching framework for assessing pathway programs in the United States. ASCO developed the criteria to guide stakeholders in assessing the quality, utility, and integrity of clinical pathways in oncology. Rising health-care costs and the overall shift toward a value-based health-care delivery system have led to the rapid proliferation of … (leggi tutto)
FDA Grants Priority Review to Pembrolizumab for New Indication in Microsatellite Instability–High Cancer
On November 28, the U.S. Food and Drug Administration (FDA) accepted for review the supplemental Biologics License Application (sBLA) for pembrolizumab (Keytruda) for the treatment of previously treated patients with advanced microsatellite instability–high (MSI-H) cancer. The FDA granted Priority Review with a target action date of March 8, 2017; the sBLA will be reviewed under the FDA’s Accelerated Approval program based on tumor response rate and … (leggi tutto)
Pillole dall’Aifa
2 dicembre 2016 – Comunicazione EMA su farmaci iniettabili per il trattamento delle allergie
TUMORI DEI SENI PARANASALI E DELLA BASE CRANICA: SEMINARIO SULLE STRATEGIE INTEGRATE DI TRATTAMENTO Patologia rara come modello di trattamento multidisciplinare
CORSO NIBIT DI FORMAZIONE SULLA IMMUNOBIOTERAPIA DEI TUMORI UMANI basi teoriche, risultati clinici e tossicità delle più promettenti strategie terapeutiche in oncologia
Editore: Intermedia s.r.l. – Via Malta 12/b, 25124 Brescia – tel. 030 226105 fax 030 2420472 – Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca qui: AIOM news RIMUOVI