Comitato scientifico editoriale: Giuseppe Aprile, Consuelo Buttigliero, Paolo Carlini, Maria Vittoria Dieci, Massimo Di Maio, Raffaele Giusti, Sara Lonardi, Domenica Lorusso, Cristina Masini, Laura Noto, Silvia Novello, Filippo Pietrantonio, Giuseppe Procopio, Daniele Santini Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Collaborazione Corriere della Sera – AIOM
Web-app
Una nuova web-app gratuita, in otto lingue, per computer, tablet e smartphone sul tumore dell’ovaio è disponibile sul sito del Corriere della Sera in collaborazione con l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (leggi e scarica). Strumento interattivo in due versioni, per tablet/computer e smartphone, è il sesto della serie di 6 su altrettanti tipi di tumori per aiutare i cittadini a capire come si può prevenire e diagnosticare in tempo la malattia.
Oggi in Oncologia
BRCA Mutation Status Is Not Associated With Increased Hematologic Toxicity Among Patients Undergoing Platinum-Based Chemotherapy for Ovarian Cancer
Women with an inherited BRCA1 or BRCA2 mutation may have an impaired ability to repair chemotherapy-induced damage as a result of a state of haploinsufficiency and may experience greater treatment-related toxicity. The objective of this study was to compare the hematologic adverse effect profiles associated with platinum-based chemotherapy in ovarian cancer patients with and without germline BRCA mutations. We conducted a retrospective analysis of … (leggi tutto)
Lo studio ha analizzato la tossicità ematologica durante chemioterapia a base di platino in 130 pazienti con tumore dell’ovaio che presentavano la mutazione del BRCA vs 302 pazienti senza mutazione. Nessuna differenza in termini di tossicità ematologica per nessuna serie ematopoietica, né differenze in termini di riduzioni di dose né rinvii di trattamenti chemioterapici, sono state rilevate tra i due gruppi di pazienti a suggerire che la mutazione del BRCA, a differenza di quanto si sia ritenuto fino ad oggi, non rappresenta un fattore di rischio di per sé per una aumentata mielotossicità durante chemioterapia a base di platino nelle pazienti con carcinoma ovarico.
Durable Clinical Benefit With Nivolumab Plus Ipilimumab in DNA Mismatch Repair-Deficient/Microsatellite Instability-High Metastatic Colorectal Cancer
Nivolumab provides clinical benefit (objective response rate [ORR], 31%; 95% CI, 20.8 to 42.9; disease control rate, 69%; 12-month overall survival [OS], 73%) in previously treated patients with DNA mismatch repair-deficient (dMMR)/microsatellite instability-high (MSI-H) metastatic colorectal cancer (mCRC); nivolumab plus ipilimumab may improve these outcomes. Efficacy and safety results for the nivolumab plus ipilimumab cohort of CheckMate-142, the largest … (leggi tutto)
Questo studio di fase II ha valutato la combinazione di nivolumab con l’anti-CTLA4 ipilimumab in pazienti affetti da carcinoma colorettale metastatico MSI-H pretrattati. L’associazione tra i due immunoterapici si basa su un forte razionale di sinergia nel reclutamento ed attivazione dei linfociti T e, senza dubbio, l’attività dimostrata in questo trial per la combinazione si conferma interessante. Infatti, oltre i 3/4 dei pazienti avevano ricevuto il trattamento in studio come terza linea ed oltre, ottenendo un tasso di risposte del 55%, comparabile a quello che si ottiene in prima linea con alcune doppiette di chemioterapia e molto superiore a quanto raggiungibile con tutti i trattamenti fino ad ora utilizzati dalla seconda linea in poi. Il tempo a progressione e la sopravvivenza globale sono addirittura più interessanti, con oltre il 70% di pazienti non progrediti e l’85% vivi ad un anno dall’arruolamento. Il profilo di tollerabilità non ha riservato alcuna sorpresa, anzi la tossicità è stata inferiore all’atteso, verosimilmente grazie alla dose di ipilimumab di solo 1 mg/kg. In assenza di studi comparativi non è possibile affermare se la doppietta sia realmente superiore alla monoterapia con nivolumab o ipilimumab, tuttavia si può affermare che questo studio costituisce una delle basi da cui partire per affermare un nuovo standard di trattamento nei pazienti con carcinoma colorettale metastatico MSI-H.
Long-term outcomes for neoadjuvant versus adjuvant chemotherapy in early breast cancer: meta-analysis of individual patient data from ten randomised trials
Neoadjuvant chemotherapy (NACT) for early breast cancer can make breast-conserving surgery more feasible and might be more likely to eradicate micrometastatic disease than might the same chemotherapy given after surgery. We investigated the long-term benefits and risks of NACT and the influence of tumour characteristics on outcome with a collaborative meta-analysis of individual patient data from relevant randomised trials. We obtained information about … (leggi tutto)
La presente metanalisi riporta i dati a lungo termine di oltre 4.500 pazienti arruolate in 10 studi clinici randomizzati che hanno confrontato un approccio chemioterapico neoadivante vs adiuvante. I risultati confermano una maggiore probabilità di chirurgia mammaria conservativa associata all’uso della terapia neoadiuvante. In termini di recidiva a distanza, mortalità da carcinoma mammario e mortalità per qualsiasi causa, non sussiste nessuna differenza tra i due approcci terapeutici, come già suggerito da analisi precedenti. Si dimostra invece un maggiore rischio di recidive locali associato al trattamento neoadiuvante. Questa differenza in recidive locali tra i due trattamenti era maggiormente evidente nei due studi che non prevedevano obbligatoriamente la chirurgia al termine della neoadiuvante, tuttavia veniva mantenuta anche negli altri 8 trials. Questi risultati in parte possono derivare dal maggiore utilizzo di tecniche chirurgiche conservative per le pazienti trattate con chemioterapia neoadiuvante. Ad ogni modo, i dati presentati vanno contestualizzati. Infatti, gli studi presi in considerazione sono stati condotti tra il 1983 e il 2002 e i dati relativi all’utilizzo della radioterapia postoperatoria non sono disponibili. Pertanto i tassi di recidive locali potrebbero rappresentare una sovrastima rispetto agli attuali, tenendo in considerazione i miglioramenti nella tecnica chirurgica, localizzazione tumorale, esame anatomo-patologico, radioterapia complementare e terapie neoadiuvanti e adiuvanti efficaci. La terapia neoadiuvante rappresenta una strategia importante per determinare un downstaging del tumore e offrire l’opportunità di una chirurgia conservativa a donne che per stadio iniziale sarebbero candidate a mastectomia, con la stessa efficacia in termini di sopravvivenza. I risultati in termini di recidive locoregionali, con adeguata contestualizzazione, ci ricordano l’importanza di una attenta valutazione in ambito multidisciplinare che comprenda, tra gli altri aspetti, una corretta determinazione dell’estensione tumorale prima e al termine della chemioterapia preoperatoria, la scelta del trattamento locoregionale più adeguato e una precisa descrizione anatomopatologica.
Phase II Study of BEZ235 versus Everolimus in Patients with Mammalian Target of Rapamycin Inhibitor-Nave Advanced Pancreatic Neuroendocrine Tumors
This phase II study investigated whether targeting the phosphatidylinositol 3-kinase (PI3K)/mammalian target of rapamycin (mTOR) pathway via PI3K, mTOR complex 1 (mTORC1) and mTOR complex 2 (mTORC2) inhibition using BEZ235 may be more effective than mTORC1 inhibition with everolimus in patients with advanced pancreatic neuroendocrine tumors (pNET) who are naïve to mTOR inhibitor therapy. Patients with advanced pNET were randomized (1:1) to oral … (leggi tutto)
Due sono i farmaci a bersaglio molecolare approvati per il trattamento del tumore neuroendocrino pancreatico (pNET) localmente avanzato o metastatico: everolimus, inibitore del mammalian target of rapamycin (mTOR), e sunitinib, un inibitore multichinasico. Sono stati descritti diversi meccanismi di resistenza de novo o acquisita alla terapia con everolimus, inclusa l’iperattivazione della via di segnale PI3K/AKT mediante il complesso mTORC2, una subunità di mTOR non inibita dal farmaco. Il presente studio di fase II ha avuto l’obiettivo di confrontare everolimus con il BEZ235 (dactolisib), un inibitore di PI3K che agisce anche su entrambi i complessi mTORC (1 e 2), sulla base dei dati preclinici e di quelli provenienti dallo studio di fase I. Lo studio è stato interrotto precocemente (soltanto 62 pazienti dei 140 pianificati arruolati a ricevere everolimus 10 mg die o BEZ235 400 mg BID), a causa di un’alta incidenza di tossicità osservata nel braccio sperimentale che ha necessitato di frequenti riduzioni di dose e discontinuazioni dal trattamento. In particolare, gli eventi avversi più frequentemente associati a BEZ235 sono stati la diarrea (90,3 vs 54,8%), la stomatite (74,2 vs 64,5%) e la nausea (54,8 vs 32,3) e si è assistito, in generale, ad una maggiore percentuale di eventi di grado 3-4 con il farmaco sperimentale (83,9 vs 71%). La minore durata del trattamento con BEZ235 (22,9 settimane) rispetto a quella con everolimus (39,4 settimane) dovuta alla scarsa tollerabilità, potrebbe, inoltre, avere impattato negativamente sui risultati di efficacia, anch’essi a favore di everolimus (sopravvivenza libera da progressione, PFS: 8,2 vs 10,8 mesi; tasso di controllo della malattia: 61,3 vs 90,3%). In considerazione del profilo di tossicità poco favorevole, lo sviluppo clinico di BEZ235 è stato interrotto in modo definitivo. Ci si chiede, a questo punto, se altri inibitori con doppia azione su PI3K e mTOR, e dotati di una migliore maneggevolezza, possano in futuro essere testati nei pazienti con pNET e altri tumori.
Safety and Efficacy of Pembrolizumab in Advanced, Programmed Death Ligand 1-Positive Cervical Cancer: Results From the Phase Ib KEYNOTE-028 Trial
The KEYNOTE-028 trial ( ClinicalTrials.gov identifier: NCT02054806) was designed to assess the safety and efficacy ofpembrolizumab in 20 programmed death ligand 1-positive, advanced solid tumor cohorts. Here, we present the results from the cohort of patients with advanced cervical cancer. Patients were treated with pembrolizumab 10 mg/kg every 2 weeks for up to 24 months. Response was assessed every 8 weeks for the first 6 months and every 12 … (leggi tutto)
Lo studio riporta i risultati di efficacia e sicurezza di pembrolizumab 10 mg/kg ogni due settimane in una popolazione di 24 pazienti con carcinoma avanzato della cervice uterina selezionate per l’espressione di PD-L1. Si tratta di una popolazione molto pretrattata in cui il 92% aveva ricevuto una precedente radioterapia, il 63% almeno due precedenti linee di terapia e il 40% anche un pregresso trattamento con bevacizumab. In questa popolazione, in cui qualsiasi altro agente chemioterapico dà un tasso di risposta < 10%, pembrolizumab ha ottenuto un 17% di ORR e 13% di stabilizzazioni di malattia. Il profilo di tossicità è assolutamente accettabile con rush e febbre identificati come gli unici eventi avversi presenti in più del 10% delle pazienti e nessun evento avverso di grado 4 riportato. Lo studio suggerisce un beneficio clinico dell’immunoterapia in una malattia peraltro correlata a una infezione virale e come tale con un elevato infiltrato linfocitario e questo risultato merita di essere esplorato in future investigazioni.
In Europa
Women taking Ulipristal acetato for uterine fibroids to have regular liver tests while EMA review is ongoing
February 9, 2018 – European Medicines Agency’s (EMA) Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (PRAC) is currently reviewing the benefits and risks with ulipristal acetato, following reports of serious liver injury, including liver failure leading to transplantation. As a temporary measure while the review is ongoing, the PRAC has recommended regular liver monitoring for women taking ulipristal acetato for uterine fibroids. All women taking ulipristal acetato … (leggi tutto)
Management Board started building approval process of EMA premises in Amsterdam
February 7, 2018 – The European Medicines Agency’s (EMA) Management Board met yesterday in an extraordinary session to discuss EMA’s future premises in Amsterdam. EMA will move from London to Amsterdam before the end of March 2019, when the United Kingdom withdraws from the European Union (EU). The Dutch authorities have committed to building completely new, tailor-made premises for EMA in the business district Zuidas. The building will not be … (leggi tutto)
General Court confirms EMA approach to transparency
February 6, 2018 – The General Court delivered today three landmark rulings for the European Medicines Agency (EMA), upholding EMA’s decisions to release documents requested in accordance with Regulation (EC) No 1049/2001External link icon, the so-called “Transparency Regulation”. This is the first time that the Court of Justice of the European UnionExternal link icon has had the opportunity to pronounce itself on the application of the Transparency Regulation … (leggi tutto)
Dall’FDA
FDA Approves Abiraterone for High-Risk Prostate Cancer
February 8, 2018 – The FDA has approved abiraterone acetate in combination with prednisone for patients with metastatic high-risk castration-sensitive prostate cancer, based on findings from the phase III LATITUDE trial. The approval, which was announced by the company developing the therapy, Janssen Biotech, was based on a 38% reduction in the risk of death with the addition of abiraterone acetate and prednisone to ADT compared with ADT alone. After a median … (leggi tutto)
FDA Approval Sought for Duvelisib in CLL, Follicular Lymphoma
February 7, 2018 – A new drug application (NDA) has been submitted to the FDA for duvelisib for a full approval for the treatment of patients with relapsed/refractory chronic lymphocytic leukemia/small lymphocytic lymphoma (CLL/SLL) and an accelerated approval for the treatment of patients with relapsed/refractory follicular lymphoma. The NDA includes supporting data from the phase III DUO trial and the phase II DYNAMO study. In DUO, duvelisib reduced the … (leggi tutto)
Binimetinib/Encorafenib Positive OS Data Released as FDA Weighs Melanoma Approval
February 6, 2018 – Treatment with the BRAF inhibitor encorafenib and the MEK inhibitor binimetinib improved survival versus single-agent vemurafenib in patients with BRAF-mutant advanced, unresectable or metastatic melanoma, according to updated findings from the phase III COLUMBUS trial. The combination of encorafenib at 450 mg daily and binimetinib at 45 mg twice daily reduced the risk of death by 39% versus vemurafenib monotherapy (hazard ratio … (leggi tutto)
Dall’ASCO
ASCO Examines the Current Oncology Clinical Pathways Landscape
February 7, 2018 – The American Society of Clinical Oncology (ASCO) today released its review of leading oncology pathway vendors in the United States. “Oncology Clinical Pathways: Charting the Landscape of Pathway Providers,” published in the Journal of Oncology Practice (JOP), examines the clinical pathways offered by six commercial vendors using the society’s criteria for high-quality clinical pathways. The report found that–with a few exceptions–overall, prominent … (leggi tutto)
ASCO Clinical Practice Guideline: Treatment of Malignant Pleural Mesothelioma
February 6, 2018 – As reported by Hedy L. Kindler, MD, of the University of Chicago, and colleagues in the Journal of Clinical Oncology, ASCO has released a clinical practice guideline on treatment of malignant pleural mesothelioma. The guideline was informed by a systematic literature search and expert panel review of 222 relevant studies published between 1990 and 2017. The panel was co-chaired by Dr. Kindler and Raffit Hassan, MD, of the National Cancer Institute. The … (leggi tutto)
Scientific Statement From the American Heart Association Examines Intersection of Breast Cancer and Cardiovascular Disease
February 6, 2018 – Patients with breast cancer may be at an increased risk of cardiovascular diseases, including heart failure, and may benefit from a treatment approach that weighs the benefits of specific therapies against potential damage to the heart, according to a new scientific statement from the American Heart Association published in its journal Circulation. The statement is an overview of what is currently known about risk factors common to both heart disease … (leggi tutto)
Pillole dall’Aifa
9 febbraio 2018 – Aggiornamento Scheda di Monitoraggio Registro Bevacizumab AMD
6 febbraio 2018 – Rafforzare la cooperazione europea contro la diffusione di malattie prevenibili da vaccino: consultazione pubblica della Commissione UE
5 febbraio 2018 – Terapie avanzate: EMA aggiorna le procedure per la valutazione degli ATMP e le linee guida per il follow up e la gestione del rischio
CARDIONCOLOGY SYMPOSIUM Pathophysiology and management of cardiovascular complications in oncology 2nd Edition and INTERNATIONAL WORKSHOP ON CARDIONCOLOGY From research to clinical practice 2nd Edition
Napoli, 21 febbraio 2018 Napoli, 22 – 23 febbraio 2018 Evento patrocinato da AIOM
II CONVEGNO DI ONCOLOGIA INTEGRATA Cancro, sopravvivenza, qualità di vita, guarigione: attualità tra oncologia medica istituzionale e medicina integrata
Editore: Intermedia s.r.l. – Via Malta 12/b, 25124 Brescia – tel. 030 226105 fax 030 2420472 – Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca qui: AIOM news RIMUOVI