Comitato scientifico editoriale: Giuseppe Aprile, Consuelo Buttigliero, Paolo Carlini, Maria Vittoria Dieci, Massimo Di Maio, Raffaele Giusti, Sara Lonardi, Domenica Lorusso, Cristina Masini, Laura Noto, Silvia Novello, Filippo Pietrantonio, Giuseppe Procopio, Daniele Santini Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Oggi in Oncologia
Burden of Metastatic Castrate Naive Prostate Cancer Patients, to Identify Men More Likely to Benefit from Early Docetaxel: Further Analyses of CHAARTED and GETUG-AFU15 Studies
Docetaxel (D) at the time of starting androgen deprivation therapy (ADT) for metastatic castrate naive prostate cancer shows a clear survival benefit for patients with high-volume (HV) disease. It is unclear whether patients with low-volume (LV) disease benefit from early D. To define the overall survival (OS) of aggregate data of patient subgroups from the CHAARTED and GETUG-AFU15 studies, defined by metastatic burden (HV and LV) and time of metastasis occurrence … (leggi tutto)
L’utilizzo del docetaxel upfront in pazienti affetti da carcinoma della prostata metastatico ormono-sensibile con malattia high volume (così definita dalla presenza di metastasi viscerali ovvero di almeno 4 metastasi ossee di cui almeno una in una sede differente dalla colonna o dal bacino) è ormai entrato saldamente nella pratica clinica sulla base dei risultati degli studi CHAARTED e STAMPEDE. Resta tuttavia controverso l’atteggiamento da intraprendere nei pazienti con malattia low volume. La metanalisi di Gravis e colleghi ha l’obiettivo di definire il ruolo del docetaxel in fase di ormono-sensibilità nei pazienti a basso ed alto carico di malattia arruolati negli studi CHAARTED e GETUG-AFU15. Lo studio STAMPEDE è stato escluso dalla metanalisi poiché non riportava i dati relativi al carico di malattia. L’analisi ha confermato ancora una volta il beneficio in sopravvivenza globale per l’aggiunta di docetaxel alla terapia di androgeno deprivazione nei pazienti ad alto carico di malattia (pooled HR 0,68; IC 95%: 0,56 – 0,82; p < 0,001). Al contrario nei pazienti con un basso carico di malattia l’aggiunta del docetaxel non ha comportato un beneficio significativo in sopravvivenza globale (pooled HR 1,03; IC 95%: 0,77 – 1,38). Gli autori concludono come in questo sottogruppo di pazienti lo svantaggio degli effetti tossici indotti dal docetaxel potrebbero superare il vantaggio terapeutico. Attualmente le linee guida AIOM identificano il carico di malattia come uno dei possibili criteri per la scelta del trattamento con docetaxel in pazienti con carcinoma prostatico metastatico ormono-sensibile, le linee guida EAU raccomandano di prendere in considerazione la chemioterapia in tutti i pazienti metastatici alla diagnosi, senza fare esplicitamente riferimento al carico di malattia. Le linee guida NCCN infine sottolineano come le evidenze a supporto del trattamento precoce con docetaxel nei pazienti con malattia low volume siano deboli. Questa metanalisi, insieme ad altre già pubblicate, rappresenta un ulteriore strumento nella pratica clinica per la scelta del trattamento nel carcinoma prostatico metastatico ormono-sensibile.
Enzalutamide for the Treatment of Androgen Receptor-Expressing Triple-Negative Breast Cancer
Studies suggest that a subset of patients with triple-negative breast cancer (TNBC) have tumors that express the androgen receptor (AR) and may benefit from an AR inhibitor. This phase II study evaluated the antitumor activity and safety of enzalutamide in patients with locally advanced or metastatic AR-positive TNBC. Tumors were tested for AR with an immunohistochemistry assay optimized for breast cancer; nuclear AR staining > 0% was considered … (leggi tutto)
Lo studio rappresenta un tentativo di discriminare l’eterogeneità del carcinoma mammario triplo negativo, traducendola in possibili opzioni terapeutiche per sottogruppi di pazienti selezionate. In particolare, lo studio in oggetto si focalizza sul carcinoma triplo negativo positivo al recettore per gli androgeni. Dopo trattamento con enzalutamide, le pazienti arruolate hanno ottenuto un tasso di beneficio clinico a 16 settimane del 25% (33% nelle pazienti valutabili), con una sopravvivenza globale mediana di 12,7 mesi. I risultati sono sicuramente interessanti se letti nel contesto di una patologia per cui, ad oggi, l’unico trattamento possibile è rappresentato dalla chemioterapia e per la quale la sopravvivenza dalla diagnosi di malattia avanzata raramente supera i 12 mesi. Il segnale è sicuramente importante, tuttavia la definizione della popolazione ottimale da avviare ad un trattamento anti-androgeno necessita di ulteriore valutazione. La sola espressione del recettore per l’androgeno potrebbe essere integrata ad esempio da informazioni di gene expression per meglio identificare quei casi di tumore triplo negativo la cui progressione dipende in modo importante dalla pathway androgenica.
Circulating Tumor DNA Analysis in Patients With Cancer: American Society of Clinical Oncology and College of American Pathologists Joint Review
Clinical use of analytical tests to assess genomic variants in circulating tumor DNA (ctDNA) is increasing. This joint review from ASCO and the College of American Pathologists summarizes current information about clinical ctDNA assays and provides a framework for future research. An Expert Panel conducted a literature review on the use of ctDNA assays for solid tumors, including pre-analytical variables, analytical validity, interpretation and reporting, and clinical … (leggi tutto)
La biopsia liquida è ancora lontana dalla pratica clinica se si escludono alcune brillanti eccezioni. Gli studi proof-of-concept sono utili inizialmente per dimostrare la potenziale applicabilità clinica, tuttavia la successiva dimostrazione di utilità richiede la validazione prospettica anche a paragone con l’accuratezza di quanto è già disponibile nella pratica clinica.
Symptom Burden in the First Year After Cancer Diagnosis: An Analysis of Patient-Reported Outcomes
Improvement in the quality of life of patients with cancer requires attention to symptom burden across the continuum of care, with the use of patient-reported outcomes key to achieving optimal care. Yet there have been few studies that have examined symptoms in the early postdiagnosis period during which suboptimal symptom control may be common. A comprehensive analysis of temporal trends and risk factors for symptom burden in newly diagnosed patients with … (leggi tutto)
Negli ultimi anni, sono aumentate le voci a sostegno dell’impiego dei “patient-reported outcomes” nella pratica clinica oncologica. I questionari di valutazione dei sintomi di malattia e degli effetti collaterali del trattamento non sono solamente uno strumento utile per la conduzione delle sperimentazioni cliniche, ma possono rappresentare un valore aggiunto nella comunicazione tra medico e paziente. Lo studio canadese pubblicato sul Journal of Clinical Oncology descrive i sintomi riportati da oltre 120.000 pazienti nei 12 mesi successivi alla diagnosi, grazie all’impiego dell’Edmonton Symptoms Assessment System. Con prevedibili differenze a seconda del tipo di tumore, il lavoro evidenzia una elevata prevalenza di molti sintomi, di intensità moderata o severa, anche all’inizio del percorso di malattia successivo alla diagnosi. Trattandosi della fotografia eterogenea di patologie diverse, in stadio diverso e sottoposte a trattamenti spesso gravati da importanti tossicità, i risultati dello studio potrebbero apparire in parte scontati, ma hanno il pregio di ricordare alla comunità oncologica l’importanza dell’attenzione alla qualità di vita e ai sintomi già nelle fasi iniziali di malattia e non solo nelle fasi più avanzate. Il documento del tavolo di lavoro AIOM – SICP su cure palliative precoci e simultanee dice: “L’utilità di una registrazione sistematica delle variabili cliniche soggettive è stata oggetto di un’ampia letteratura che dalle iniziali dimostrazioni scientifiche della validità delle misure soggettive di intensità dei sintomi, quale il dolore, si è successivamente evoluta dagli anni ‘80 nell’interesse per le misure di qualità della vita correlata allo stato di salute dei pazienti oncologici. Il recente rinnovato interesse in oncologia per i Patient Reported Outcomes o, meglio, per le Patient Reported Outcome Measures (PROMs), deve essere inserito nel contesto di questa già ben consolidata tradizione clinica e scientifica. Una recente revisione sistematica della letteratura dimostra che l’uso di PROMs in oncologia ha un impatto clinico positivo in termini di migliore processo assistenziale, migliore controllo dei sintomi, maggiore soddisfazione del paziente. La raccomandazione di utilizzare sistematicamente la rilevazione dei sintomi e della qualità della vita e di registrarla nella cartella clinica, si può inquadrare in diverse situazioni di comune interesse tra palliativisti e oncologi: – pazienti oncologici in fase avanzata e sintomatica inseriti nella Rete di Cure Palliative; – pazienti oncologici a cattiva prognosi e alto bisogno di cure palliative precoci e simultanee per elevato carico di malattia e sintomi significativi; – pazienti inseriti in protocolli di ricerca clinica quando l’end-point primario legato alla efficacia sul controllo della malattia non è in grado di produrre la guarigione e il trattamento oncologico ha scopo palliativo. Si raccomanda l’uso di strumenti di valutazione multidimensionali che includano i sintomi più comuni e le dimensioni psicosociale e spirituale. La scelta dello strumento può variare in funzione del contesto di cura e delle esperienze locali, si possono segnalare tuttavia alcuni strumenti consolidati a livello internazionale come l’ESAS (Edmonton Symptom Assessment System)“.
Obese Castration-Resistant Prostate Cancer Patients may be at a lower risk of all-cause mortality: Results from the SEARCH Database
At the population level, obesity is associated with prostate cancer (PC) mortality; however, some studies found higher body mass index (BMI) is associated with better long-term PC outcomes among men with metastatic castration-resistant PC (mCRPC). We tested whether obesity was associated with progression to metastasis, PC-specific mortality (PCSM), and all-cause mortality (ACM) among 1192 non-metastatic CRPC patients from the SEARCH Database. BMI was … (leggi tutto)
In questo studio è stato valutato qual è l’impatto dell’obesità sull’outcome dei pazienti con tumore della prostata resistente alla castrazione non metastatici: l’obesità in questo setting di pazienti correla con una miglior prognosi (soprattutto riducendo in maniera significativa le morti per tutte le cause). Gli autori cercano di dare una giustificazione a ciò: mentre è possibile che un BMI superiore rifletta semplicemente la mancanza di cachessia indotta dal tumore, il grado di cachessia correlata al tumore negli uomini con tumore prostatico resistente alla castrazione non metastatico è probabilmente basso. Sono da cercare spiegazioni diverse per capire meglio il paradosso che, a differenza di quanto si è visto in questo studio (con tutti i limiti di una analisi retrospettiva condotta su pazienti nell’era precedente all’arrivo dei nuovi farmaci registrati per la malattia resistente alla castrazione), negli uomini con malattia in fase precoce localizzata, l’obesità correla al contrario con una prognosi infausta.
In Europa
EMA Management Board: highlights of March 2018 meeting
March 16, 2018 – At its 15 March meeting in London, the European Medicines Agency’s (EMA) Management Board endorsed the 2017 report on the implementation of the policy on veterinary medicines for minor use minor species (MUMS) / limited markets. The policy aims to stimulate the development of new veterinary medicines for minor species and for rare diseases in major species that would otherwise not be developed under current market conditions. Stakeholders … (leggi tutto)
Dall’FDA
FDA Grants Erdafitinib Breakthrough Designation for Urothelial Carcinoma
March 15, 2018 – The FDA has granted a breakthrough therapy designation to erdafitinib for the treatment of metastatic urothelial carcinoma, according to Janssen, the manufacturer of the oral pan-FGFR tyrosine kinase inhibitor. The designation, which will expedite the review and development of erdafitinib, is based on the phase II study BLC2001 in which the TKI induced a 42% overall response rate (ORR) in 59 patients with FGFR-positive relapsed/refractory … (leggi tutto)
FDA Halts Combo Trial of Axalimogene Filolisbac Plus Durvalumab
March 13, 2018 – The FDA has put a clinical hold on a phase I/II study of axalimogene filolisbac (AXAL) plus durvalumab for the treatment of patients with advanced, recurrent or refractory HPV-associated cervical cancer and HPV-associated head and neck squamous cell carcinoma (HNSCC). Axalimogene filolisbac is a targeted Listeria monocytogenes (Lm)-based immunotherapy that attacks HPV-associated cancers. The FDA cited a safety report regarding a patient … (leggi tutto)
FDA Grants Pembrolizumab Priority Review in Cervical Cancer
March 13, 2018 – The FDA has granted a priority review to pembrolizumab for the treatment of advanced cervical cancer with disease progression on or after chemotherapy. The agency has set a PDUFA date of June 28, 2018. Merck, the developer of pembrolizumab, reported in a press release that this is the first time the FDA has given a priority review to an anti–PD-1 therapy in this disease. “Advanced cervical cancer is an illness with a poor prognosis and a high unmet … (leggi tutto)
Dall’ASCO
NCCN Recommends Regorafenib Dose Escalation in Metastatic CRC
March 16, 2018 – The NCCN has updated its colorectal cancer (CRC) guidelines, recommending a weekly regorafenib dose-escalation strategy beginning at 80 mg and ending at 160 mg for previously treated patients with metastatic CRC (mCRC). The new dosing scheme calls for a starting dose of 80 mg/daily on days 1 to 7, escalating to 120 mg/daily on days 8 to 14, and concluding with 160 mg/daily on days 15 to 21. For subsequent cycles, the NCCN recommends 160 … (leggi tutto)
Guidelines Clarify Management of Immune-Related AEs in Lung Cancer
March 14, 2018 – Immunotherapy has taken over the conversation for oncologists when discussing treatments for patients with lung cancer, explains Heather Greene, NP. The class of agents has been generally well tolerated in this patient population; however, there are adverse events (AEs) associated with this treatment strategy that require close monitoring, she adds. ASCO and NCCN recently published guidelines on immune-related AEs in patients treated with … (leggi tutto)
Apalutamide Added to NCCN Prostate Cancer Guidelines
March 12, 2018 – The NCCN now lists apalutamide as a category 1 recommendation for the treatment of patients with nonmetastatic castration-resistant prostate cancer (CRPC). In treatment guidelines issued March 8, 2018, the NCCN included the next-generation androgen receptor inhibitor as a treatment option for patients with M0 disease, especially in those for whom PSA doubling time is ≤10 months. The FDA approved apalutamide in February 2018 for … (leggi tutto)
AJCC Staging Manual Gives Boost to Precision Medicine
March 10, 2018 – The latest revision of the staging manual for breast cancer from the American Joint Committee on Cancer (AJCC) is a quantum leap toward precision oncology, as it codifies advanced knowledge of the role of biologic factors in cancer, and oncologists should now be using it, advocates and designers told attendees at the 2018 Miami Breast Cancer Conference® (MBCC). “We’ve gone from just looking at the tumor, node, and metastatic categories to … (leggi tutto)
Pillole dall’Aifa
16 marzo 2018 – Chiarimenti sulle Determinazioni AIFA del 29/01/2018 concernenti la sospensione delle AIC di agenti di contrasto per uso umano a base di gadolinio
Roma, 16 – 18 novembre 2018 Evento Nazionale AIOM Deadline abstract submission: ore 14 del 21 maggio 2018. Online il sito ufficiale dell’evento: congresso.aiom.it
XXXVI CONFERENZA E SCUOLA NAZIONALE DI CITOMETRIA Premio di studio La Citometria nelle tesi sperimentali 32a Edizione 2018
Frascati (RM), 6 – 8 giugno 2018 Termine presentazione domande: 30 aprile 2018 I Soci AIOM potranno usufruire della stessa quota d’iscrizione ridotta dei Soci GIC Per ulteriori informazioni visita il sito web del GIC
Editore: Intermedia s.r.l. – Via Malta 12/b, 25124 Brescia – tel. 030 226105 fax 030 2420472 – Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca qui: AIOM news RIMUOVI