Comitato scientifico editoriale: Giuseppe Aprile, Consuelo Buttigliero, Paolo Carlini, Maria Vittoria Dieci, Massimo Di Maio, Raffaele Giusti, Sara Lonardi, Domenica Lorusso, Cristina Masini, Laura Noto, Silvia Novello, Filippo Pietrantonio, Giuseppe Procopio, Daniele Santini Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Oggi in Oncologia
Tivantinib for second-line treatment of MET-high, advanced hepatocellular carcinoma (METIV-HCC): a final analysis of a phase 3, randomised, placebo-controlled study
Tivantinib (ARQ 197), a selective, oral MET inhibitor, improved overall survival and progression-free survival compared with placebo in a randomised phase 2 study in patients with high MET expression (MET-high) hepatocellular carcinoma previously treated with sorafenib. The aim of this phase 3 study was to confirm the results of the phase 2 trial. We did a phase 3, randomised, double-blind, placebo-controlled study in 90 centres in Australia, the Americas, Europe, and … (leggi tutto)
Studio randomizzato di fase 3 che dimostra come tivantinib, un inibitore selettivo di MET, non sia superiore in sopravvivenza globale rispetto a placebo in pazienti affetti da epatocarcinoma MET positivi pretrattati con sorafenib.
Adjuvant Radiation with Androgen Deprivation Therapy for Men with Lymph Node Metastases Following Radical Prostatectomy: Identifying Men Who Benefit
To perform a comparative analysis of three current management strategies for patients with lymph node metastases (LNM; pN1) following radical prostatectomy: observation, androgen deprivation therapy (ADT), and external beam radiation therapy (XRT)+ADT. Patients with LNM following RP were identified using the National Cancer Database (2004-2013). Exclusion criteria included any use of radiation therapy or ADT prior to RP, clinical M1 disease, or incomplete follow-up … (leggi tutto)
I risultati di questo studio suggeriscono che il trattamento ormonale con LH-RH analogo in combinazione alla radioterapia esterna adiuvante conferiscono un beneficio in termini di sopravvivenza a lungo termine per pazienti con malattia linfonodale in seguito a prostatectomia radicale con caratteristiche patologiche sfavorevoli (tra cui stadio patologico ≥ pT3b, Gleason score ≥ 9, ≥ 3 linfonodi positivi o margine chirurgico positivo) rispetto all’osservazione iniziale o alla sola ormonoterapia adiuvante. I dati di questo studio supportano anche l’idea che i pazienti con positività linfonodale rappresentino una popolazione molto eterogenea e che circa il 30% dei pazienti senza fattori prognostici negativi non beneficino di tale trattamento combinato. Questi pazienti pertanto andrebbero stratificati in base al rischio e andrebbe valutata la possibilità di effettuare la sola osservazione fino allo sviluppo di una recidiva biochimica al fine di evitare gli effetti collaterali correlati al trattamento e preservare la qualità della vita. Ovviamente è necessario validare tale ipotesi in uno studio prospettico e randomizzato.
Oral bisphosphonate use and lung cancer incidence among postmenopausal women
Bisphosphonates are common medications for the treatment of osteoporosis in older populations. Several studies, including the Women’s Health Initiative (WHI), have found inverse associations of bisphosphonate use with risk of breast and endometrial cancer, but little is known about its association with other common malignancies. The objective of this study was to evaluate the association of bisphosphonate use on the incidence of lung cancer in the … (leggi tutto)
Interessante e provocatorio lavoro sull’associazione tra l’uso di bifosfonati orali in donne in postmenopausa e l’incidenza di carcinoma del polmone. I bifosfonati, comunemente utilizzati per la prevenzione dell’osteporosi e delle fratture ossee nelle donne in postmenopausa, svolgono anche, almeno in studi preclinici, un’azione indiretta antitumorale, riducendo l’angiogenesi e la proliferazione cellulare. Lo studio Women’s Health Initiative (WHI) è costituito da un’ampia coorte prospettica osservazionale che ha incluso 161.808 donne in postmenopausa dal 1993 al 1998 in 40 centri negli Stati Uniti e offre il setting ideale per studiare eventuali fattori di rischio o protettivi associati all’insorgenza di neoplasie. Nonostante globalmente, nel totale della casistica analizzata, non vi sia nessun effetto dell’uso dei bifosfonati orali sull’incidenza di carcinoma polmonare, se si considera solo il gruppo di non-fumatrici, l’uso di bifosfonati risulta inversamente associato al rischio di carcinoma polmonare in modo significativo e indipendente in analisi multivariata. Si tratta ovviamente di dati da confermare in altre coorti, ma estremamente interessanti che aprono una serie di domande: qual è l’impatto dei diversi bifosfonati, vie di somministrazione e dosi? Quale l’eventuale ruolo nella popolazione maschile? Quali meccanismi potrebbero giustificare una ipotetica azione preventiva dei bifosfonati?
Leptomeningeal metastases in EGFR-mutated non-small cell lung carcinoma: Management after tyrosine kinase inhibitors
Leptomeningeal metastases (LM) in non-small cell lung carcinoma (NSCLC) are associated with poor outcome. Tyrosine kinase inhibitors (TKIs) are active in LM+ EGFR mutated (EGFRm) patients (pts), but optimal patient’s management after failure of TKIs is unknown. We included consecutive pts with EGFRm NSCLC who had LM progression during first-line EGFR TKI, defined as diagnosis of LM during TKI treatment or progression of known LM after first-line … (leggi tutto)
Vengono riportati i risultati di uno studio retrospettivo (Istituto Gustave Roussy e Lille University Hospital), presentati all’ELCC 2018 European Lung Cancer Congress, tenutosi a Ginevra l’11-14 aprile, che evidenzia il beneficio degli inibitori delle tirosin-chinasi (TKI), erlotinib o erlotinib ad alte dosi, nel trattamento di seconda linea nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) EGFR mutato che sviluppano metastasi leptomeningee (LM) durante o dopo il trattamento con un TKI. Sono stati valutati i dati clinici e patologici di 66 pazienti con NSCLC EGRF mutato che hanno manifestato progressione delle LM durante il trattamento di prima linea con EGFR TKI nel periodo compreso fra aprile 2003 e settembre 2016. La progressione delle LM è stata definita come una diagnosi insorta durante il trattamento con TKI o progressione di LM note dopo TKI di prima linea. I pazienti avevano ricevuto una mediana di 2 precedenti linee di trattamento (range 1-7) e 19 pazienti (29%) anche un trattamento intratecale. TKI di seconda linea sono stati somministrati a 36 pazienti dopo progressione delle LM (di questi, 19 avevano effettuato trattamento con erlotinib, 10 erlotinib ad alte dosi a 300 mg al giorno, 3 pazienti osimertinib e 4 EGFR TKI di prima o seconda generazione). Gli obiettivi dello studio includevano sopravvivenza globale (OS), sopravvivenza libera da progressione (PFS), tasso di risposta clinica (CRR) e tasso di controllo della malattia (DCR), dopo trattamento di seconda linea. Il DCR è stato definito come risposta clinica o malattia stabile della durata > 2 mesi. Lo studio ha dimostrato che nei pazienti trattati con un TKI di seconda linea, la mediana di PFS dal momento della progressione delle LM era di 3 mesi e l’OS mediano era di 7 mesi. Il CRR era del 43% e il DCR era del 77%. L’OS mediano è risultato rispettivamente di 8 mesi in pazienti trattati con erlotinib in seconda linea, 2 mesi con erlotinib ad alte dosi e 2 mesi in quelli trattati con altri TKI di prima o seconda generazione. I pazienti trattati con erlotinib in seconda linea sono stati per lo più pretrattati con afatinib o gefitinib (79%) riportando una OS migliore rispetto ai pazienti trattati con altri TKI di prima o di seconda generazione dopo la progressione delle LM. Dei 9 pazienti vivi a 10 mesi, 6 avevano ricevuto erlotinib, 1 era stato trattato con erlotinib ad alte dosi e 2 hanno ricevuto osimertinib. L’80% dei pazienti trattati con erlotinib ad alte dosi aveva ricevuto erlotinib come terapia di prima linea, riportando un CRR del 40% e un DCR pari al 60%. Gli autori concludono che il trattamento di seconda linea con un TKI può aumentare la sopravvivenza in pazienti con LM e NSCLC con EGFR mutato, precedentemente trattati con un TKI. Erlotinib somministrato dopo gefitinib o afatinib viene pertanto indicato come strategia terapeutica adeguata e il beneficio clinico in questa popolazione viene suggerito anche nei casi in cui la dose di erlotinib nella seconda linea sia stata incrementata. Le localizzazioni LM ed il loro trattamento restano un unmet need per i pazienti affetti da NSCLC in stadio avanzato e sono caratterizzate da una prognosi decisamente infausta, con quadro clinico fortemente invalidante. Il potenziale impiego di osimertinib come trattamento di prima linea nei pazienti affetti da NSCLC in stadio avanzato e con mutazione attivante di EGFR pone l’immediato problema della sequenza terapeutica, ancor più qualora la progressione sia a livello leptomeningeo. Questo lavoro, pur con importanti limiti numerici, può generare ipotesi di maggiore investigazione in questo specifico setting e con gli accorgimenti terapeutici suggeriti.
Phase II Study of Two Weeks on, One Week off Sunitinib Scheduling in Patients With Metastatic Renal Cell Carcinoma
Standard frontline treatment of patients with metastatic renal cell carcinoma currently includes sunitinib. A barrier to long-term treatment with sunitinib includes the development of significant adverse effects, including diarrhea, hand-foot syndrome (HFS), and fatigue. This trial assessed the effect of an alternate 2 weeks on, 1 week off (2/1) schedule of sunitinib on toxicity and efficacy in previously untreated patients with metastatic renal cell carcinoma. Patients started with oral … (leggi tutto)
Prima evidenza prospettica a supporto di una schedula modificata di sunitinib nella pratica clinica quotidiana nel trattamento del carcinoma renale avanzato. Lo studio, seppur non abbia raggiunto l’obiettivo prefissato (eventi avversi di grado 3 < 15%), suggerisce come con la schedula 2:1 le interruzioni del trattamento e/o le modifiche di schedula siano meno frequenti; il tutto associato a una bassa incidenza di eventi di grado 4 e un’attività antitumorale misurata in termini di risposte e sopravvivenza libera da progressione rilevante. Questa informazione supporta in clinica il ricorso a schedule modificate di sunitinib quali la 2:1 per migliorare la compliance dei pazienti in trattamento. Si suggerisce altresì di iniziare sempre con la schedula standard 4:2.
Dall’FDA
FDA Unveils Streamlined Path for Authorizing Tumor-Profiling Tests Alongside Its Latest Product Action
April 20, 2018 – The U.S. Food and Drug Administration (FDA) recently finalized two guidances to drive the efficient development of next-generation sequencing, which scans a person’s DNA to diagnose genetic diseases, and guide medical treatments. The guidances provide recommendations for designing, developing, and validating tests that use the technology and will play an important role in the continued advancement of individualized, genetic-based medicine … (leggi tutto)
FDA Approves Frontline Osimertinib for NSCLC
April 19, 2018 – The FDA has approved osimertinib as a first-line treatment for patients with non–small cell lung cancer (NSCLC) whose tumors harbor EGFR mutations (exon 19 deletions or exon 21 L858R substitution mutations). The approval is based on the phase III FLAURA study, in which frontline osimertinib reduced the risk of progression or death by 54% versus standard TKI therapy – erlotinib or gefitinib. In the double-blind study, the median progression-free … (leggi tutto)
FDA Grants Nivolumab Priority Review for SCLC
April 18, 2018 – The FDA has granted a priority review to a supplemental biologics license application (sBLA) for nivolumab for the treatment of patients with small cell lung cancer (SCLC) with disease progression following 2 or more lines of therapy, according to Bristol-Myers Squibb (BMS), the manufacturer of the PD-1 inhibitor. The sBLA is based on data from the phase I/II CheckMate-032 trial, in which single-agent nivolumab led to a median overall survival … (leggi tutto)
Investigational in Vitro Diagnostics in Oncology Trials: Streamlined Submission Process for Study Risk Determination
April 17, 2018 – On April 16, 2018, the U.S. Food and Drug Administration (FDA) issued a draft guidance, “Investigational in Vitro Diagnostics in Oncology Trials: Streamlined Submission Process for Study Risk Determination,” to describe for sponsors of certain oncology trials an optional streamlined submission process to determine whether use of an investigational in vitro diagnostic (IVD) in a trial of investigational cancer drug or biologic products is … (leggi tutto)
FDA Approves Fostamatinib for Chronic ITP
April 17, 2018 – The FDA has approved the SYK inhibitor fostamatinib as a second-line treatment for patients with chronic immune thrombocytopenia (ITP) following insufficient response to a previous therapy, based on findings from 2 randomized trials and 1 open-label extension study. In the first randomized study, known as FIT-1, 18% of patients treated with fostamatinib experienced a platelet response compared with none in the placebo arm. In the second study … (leggi tutto)
FDA Approves Nivolumab/Ipilimumab for Frontline RCC
April 16, 2018 – The FDA has approved the combination of nivolumab and ipilimumab as a frontline treatment for intermediate- and poor-risk patients with advanced renal cell carcinoma (RCC). The approval is based on the phase III CheckMate-214 trial, in which frontline treatment with the combination of nivolumab and ipilimumab reduced the risk of death by 32% compared with sunitinib for patients with metastatic RCC. The risk reduction was 37% in … (leggi tutto)
Dall’ASCO
ASCO Clinical Practice Guideline Update: Fertility Preservation in Patients With Cancer
April 20, 2018 – As reported in the Journal of Clinical Oncology by Kutluk Oktay, MD, PhD, of Yale University School of Medicine, and colleagues, ASCO has issued a clinical practice guideline update on fertility preservation in adults and children with cancer. The update was informed by an update panel systematic review of the literature published between January 2013 and March 2017. Review of 61 relevant publications prompted no significant changes to … (leggi tutto)
Pillole dall’Aifa
20 aprile 2018 – Accordi transattivi Pay-Back 2013-2015
Roma, 16 – 18 novembre 2018 Evento Nazionale AIOM Deadline abstract submission: ore 14 del 21 maggio 2018. Online il sito ufficiale dell’evento: congresso.aiom.it
XXXVI CONFERENZA E SCUOLA NAZIONALE DI CITOMETRIA Premio di studio La Citometria nelle tesi sperimentali 32a Edizione 2018
Frascati (RM), 6 – 8 giugno 2018 Termine presentazione domande: 30 aprile 2018 I Soci AIOM potranno usufruire della stessa quota d’iscrizione ridotta dei Soci GIC Per ulteriori informazioni visita il sito web del GIC
Editore: Intermedia s.r.l. – Via Malta 12/b, 25124 Brescia – tel. 030 226105 fax 030 2420472 – Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca qui: AIOM news RIMUOVI