Comitato scientifico editoriale: Giuseppe Aprile, Consuelo Buttigliero, Paolo Carlini, Maria Vittoria Dieci, Massimo Di Maio, Raffaele Giusti, Sara Lonardi, Domenica Lorusso, Cristina Masini, Laura Noto, Silvia Novello, Filippo Pietrantonio, Giuseppe Procopio, Daniele Santini Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Oggi in Oncologia
Pembrolizumab plus Chemotherapy in Metastatic Non–Small-Cell Lung Cancer
First-line therapy for advanced non-small-cell lung cancer (NSCLC) that lacks targetable mutations is platinum-based chemotherapy. Among patients with a tumor proportion score for programmed death ligand 1 (PD-L1) of 50% or greater, pembrolizumab has replaced cytotoxic chemotherapy as the first-line treatment of choice. The addition of pembrolizumab to chemotherapy resulted in significantly higher rates of response and longer progression-free survival … (leggi tutto)
Vengono riportati i risultati dello studio in doppio cieco di Fase III sull’aggiunta di pembrolizumab vs placebo alla chemioterapia nei pazienti affetti da tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) metastatico, istotipo non squamoso. Lo studio ha coinvolto 616 pazienti di 118 centri, in 16 Paesi, affetti da NSCLC metastatico trattati tra febbraio 2016 e marzo 2017. I pazienti non avevano ricevuto alcun precedente trattamento per la malattia metastatica ed erano negativi per mutazioni sensibilizzanti di EGFR o riarrangiamento di ALK. I pazienti sono stati randomizzati 2:1 a ricevere pembrolizumab 200 mg (n = 410) o placebo (n = 206) ogni 3 settimane per un totale di 35 cicli più chemioterapia a base di platino e pemetrexed. La randomizzazione è stata stratificata in funzione dello stato di espressione di PD-L1 (≥ 1% vs < 1%), scelta di chemioterapia a base di platino e storia di fumo. Il crossover verso la monoterapia con pembrolizumab è stato autorizzato per i pazienti con progressione della malattia che effettuavano placebo. Gli endpoint primari erano la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione attraverso una revisione radiologica centrale indipendente, condotta in cieco. Il follow-up mediano è pari a 10,5 mesi. La sopravvivenza globale a 12 mesi è stata del 69,2% nel gruppo pembrolizumab rispetto al 49,4% nel gruppo placebo. La sopravvivenza globale mediana non è stata raggiunta nel gruppo pembrolizumab rispetto a 11,3 mesi nel gruppo placebo. L’HR favorisce pembrolizumab in tutti i sottogruppi esaminati, compresi i pazienti con espressione di PD-L1 <1% e ≥ 1% e indipendentemente dalla scelta del platino. La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 8,8 mesi contro 4,9 mesi. La sopravvivenza libera da progressione a 12 mesi è stata del 34,1% vs 17,3%. Eventi avversi di grado ≥ 3 si sono verificati nel 67,2% del gruppo pembrolizumab e nel 65,8% del gruppo placebo, sebbene ci sia stato, nello specifico, un aumento del rischio di danno renale: 5,2% nel braccio pembrolizumab vs 0,5%. Gli eventi avversi immuno-mediati si sono verificati nel 22,7% vs 11,9% dei pazienti e sono stati di grado ≥ 3 nell’8,9% vs 4,5%. La sospensione del trattamento per eventi avversi ha interessato il 13,8 % dei pazienti nel braccio di studio e il 7,9 % in quello di controllo. Gli eventi avversi hanno portato alla morte nel 6,7% contro il 5,9% dei pazienti. Tre eventi avversi immuno-mediati (tutti i casi di polmonite) hanno portato alla morte nel gruppo pembrolizumab. Lo studio dimostra quindi che, nei pazienti con NSCLC non squamoso metastatico precedentemente non trattato senza mutazioni EGFR o ALK, la combinazione di pembrolizumab e chemioterapia a base di platino e pemetrexed ha portato a una sopravvivenza globale e ad una sopravvivenza libera da progressione significativamente maggiore rispetto alla sola chemioterapia. Questo studio comporterà importanti cambiamenti nella pratica clinica che vede oggi l’impiego di solo pembrolizumab nei pazienti con PD-L1 ≥ 50% e di sola chemioterapia negli altri casi, con impiego di farmaci immunologici in seconda o linee successive. Il potenziale spostamento globale degli immuno-checkpoints nella prima linea di trattamento prevede una nuova riconsiderazione dell’algoritmo terapeutico per i pazienti. Una maggiore definizione dei pazienti che realmente beneficiano appieno da queste terapie, unitamente all’acquisizione di più dati sulla schedula di chemioterapia da associare (per lo più in termini di tempistiche e numero di cicli), sono fra i quesiti più urgenti cui trovare una risposta.
Neoadjuvant PD-1 Blockade in Resectable Lung Cancer
Antibodies that block programmed death 1 (PD-1) protein improve survival in patients with advanced non–small-cell lung cancer (NSCLC) but have not been tested in resectable NSCLC, a condition in which little progress has been made during the past decade. In this pilot study, we administered two preoperative doses of PD-1 inhibitor nivolumab in adults with untreated, surgically resectable early (stage I, II, or IIIA) NSCLC. Nivolumab (at a dose of 3 mg per … (leggi tutto)
Lo studio è stato condotto al Johns Hopkins University e al Memorial Sloan Kettering Cancer Center su 21 pazienti affetti da NSCLC resecabile in stadio I, II, or IIIA. NSCLC trattati con nivolumab 3 mg/kg ogni 2 settimane con approccio chirurgico programmato dopo 4 settimane circa dalla prima dose. Globalmente 20 dei 21 pazienti hanno ricevuto 2 dosi di nivolumab. L’intervallo mediano tra la seconda dose di nivolumab e la chirurgia è stato di 18 giorni (range = 11–29). Eventi avversi correlati al trattamento (di ogni grado) si sono verificati in 5 pazienti (23%), essendo solo 1 evento di grado ≥ 3. Su 21 neoplasie resecate, 20 sono resezioni complete e la maggior risposta patologica viene registrata in 9 (45%) dei 20 tumori resecati. Una risposta completa viene riportata nel tumore primario di 3 pazienti e in uno di loro viene identificata malattia residua nei linfonodi ilari. Le risposte sono state osservate sia nei pazienti con espressione di PD-L1 che nei pazienti negativi. Con un follow-up mediano di 12 mesi (range: 0,8-19,7), 16 (80%) su 20 dei pazienti resecati erano in vita e privi di recidiva di malattia. Su 11 pazienti resecati viene effettuata analisi di ‘whole-exome sequencing’, oltre che la valutazione del ‘tumor mutational burden’ (TMB) medio, che risulta essere significativamente più alto in quelli con vs senza risposta patologica (311 vs 74; p = 0,01). Il numero delle alterazioni di sequenza è risultato essere inversamente proporzionale alla percentuale di tumore residuo. Nessuna significativa correlazione fra TMB ed espressione di PD-L1. Il numero dei linfociti T riscontrati a livello tumorale e su sangue periferico aumenta dopo il trattamento con nivolumab in 8 su 9 pazienti. Ovviamente questo è uno studio di piccole dimensioni, ma va considerato il setting di malattia (neoadiuvante), il disegno traslazionale e le ipotesi che vengono generate, che potranno essere indubbiamente spunto di future valutazioni.
Metformin Use Associates With Longer Progression-free Survival of Patients With Diabetes and Pancreatic Neuroendocrine Tumors Receiving Everolimus and/or Somatostatin Analogues
Metformin seems to have anti-cancer effects. However, it is not clear whether use of glycemia and metformin affect outcomes of patients with advanced pancreatic neuroendocrine tumors (pNETs). We investigated the association between glycemia and progression-free survival (PFS) of patients with NETs treated with everolimus and/or somatostatin analogues, as well as the association between metformin use and PFS time. We performed a retrospective analysis of 445 … (leggi tutto)
La pubblicazione presenta l’analisi di un database frutto di uno sforzo cooperativo italiano che, pur con tutti i limiti di uno studio retrospettivo, offre spunti molto interessanti. Negli anni si sono accumulate varie evidenze, in vari tipi di tumori, a sostegno di una possibile attività antitumorale del farmaco ipoglicemizzante metformina. Nel dettaglio, l’analisi pubblicata su Gastroenterology si focalizza su pazienti con tumori neuroendocrini pancreatici, trattati con analoghi della somatostatina e/o everolimus. Retrospettivamente, i pazienti sono stati classificati sulla base dello stato glicemico e dell’eventuale assunzione di metformina. La sopravvivenza libera da progressione (PFS) è risultata significativamente più lunga nei pazienti diabetici (con una mediana pari a 32 mesi), rispetto ai pazienti non diabetici (con una mediana pari a 15 mesi; hazard ratio 0,63; intervallo di confidenza 95%: 0,50 – 0,80; p = 0,0002). Peraltro, la migliore PFS è risultata limitata ai pazienti che ricevevano metformina (mediana oltre 44 mesi; hazard ratio rispetto ai pazienti senza diabete 0,45; intervallo di confidenza 95%: 0,32 – 0,62; p < 0,00001), mentre non è risultata significativamente diversa tra i pazienti diabetici che non ricevevano metformina e i non diabetici. L’analisi multivariata ha confermato un’associazione indipendente tra impiego di metformina e prognosi. Il risultato, confermato anche da analisi di sensibilità e analisi landmark allo scopo di controllare eventuali bias, rappresenta un interessante razionale per valutare prospetticamente l’efficacia della metformina come agente antitumorale.
Recent Intrauterine device use and the risk of precancerous cervical lesions and cervical cancer
Understanding the effect of contraceptives on the development of precancerous lesions of the cervix and cervical cancermay provide information that is valuable to women in contraceptive decision-making. The purpose of this study was to evaluate the association between recent intrauterine device (IUD) use (by type) and cervical intraepithelial neoplasia 2, 3, adenocarcinoma in situ or cancer (CIN2+ or CIN3+). Case-control study of 17,559 women age 18-49 with … (leggi tutto)
Lo studio retrospettivo e caso-controllo analizza 1.657 donne portatrici di contraccettivo intrauterino (spirale) medicato con progesterone e documenta un’aumentata associazione con la lesione precancerosa CIN2 (non CIN3), dopo aver stratificato per altri fattori di rischio quali attività sessuale, uso di altri contraccettivi orali, vaccino anti-HPV, età, parità, razza e fumo. Il dato, che va certamente confermato in altre coorti e in maniera prospettica, deve in questa fase suggerire ai ginecologi un attento monitoraggio della cervice in pazienti portatrici del dispositivo intrauterino.
Addition of the PARP inhibitor veliparib plus carboplatin or carboplatin alone to standard neoadjuvant chemotherapy in triple-negative breast cancer (BrighTNess): a randomised, phase 3 trial
Although several randomised trials in patients with triple-negative breast cancer have shown that the addition of carboplatin, with or without poly(ADP-ribose) polymerase (PARP) inhibitors, to neoadjuvant chemotherapy increases the likelihood of achieving a pathological complete response, the use of these therapies in this setting has remained controversial. The BrighTNess trial was designed to assess the addition of the PARP inhibitor veliparib plus carboplatin or … (leggi tutto)
Lo studio BrighTNess conferma i risultati dello studio I-SPY-2, dimostrando che l’aggiunta del PARP inibitore veliparib + carboplatino ad uno schema neoadjuvante contenente taxani e antracicline in sequenza aumenta significativamente la probabilità di risposta completa patologica (pCR), rispetto a taxani e antraciclina. Tuttavia, l’aggiunta di veliparib non migliora significativamente il tasso di pCR rispetto allo schema con carboplatino + paclitaxel seguiti da antraciclina, mentre, a sua volta, l’aggiunta di carboplatino migliora il tasso di pCR rispetto allo schema con soli taxani ed antracicline. Pertanto, il vantaggio osservato nel braccio contenente sia veliparib + carboplatino vs il braccio di controllo con soli taxani e antracicline sembra in realtà imputabile al carboplatino. Nonostante lo studio non avesse la potenza statistica per valutare l’impatto dell’aggiunta del platino a taxani e antracicline, l’entità della differenza in pCR, la consistenza nei sottogruppi e la concordanza con i risultati di altri studi rendono lo studio BrighTNess l’ennesima conferma dell’efficacia del carboplatino neoadiuvante per le pazienti con tumore triplo negativo. Resta da definire al meglio la selezione delle pazienti per questo tipo di trattamento che, tuttavia, non sembra impattare in modo importante sulla tossicità. Resta una questione aperta l’aggiunta di un inibitore di PARP ad un backbone di chemioterapia contenente carboplatino, taxani e antracicline: sono necessari studi futuri per definire, tra gli altri aspetti, la selezione delle pazienti, il farmaco e la dose ottimali.
In Europa
Frontline Osimertinib Approaches European Approval for NSCLC
April 27, 2018 – The European Medicines Agency’s Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) has recommended approval of osimertinib as a first-line treatment for patients with non–small cell lung cancer (NSCLC) whose tumors harbor activating EGFR mutations, according to AstraZeneca, the manufacturer of the third-generation, irreversible EGFR TKI. The CHMP recommendation is based on the phase III FLAURA study, in which frontline … (leggi tutto)
New Nivolumab Dosing Schedules Approved in Europe
April 25, 2018 – The European Commission has approved a 4-week dosing schedule for nivolumab for the treatment of patients with advanced melanoma and previously treated renal cell carcinoma (RCC), according to Bristol-Myers Squibb (BMS), the manufacturer of the PD-1 inhibitor. The commission specifically approved a 4-week dosing regimen with 480 mg of nivolumab for these indications. Additionally, the commission approved replacing weight-based dosing … (leggi tutto)
Gemtuzumab Ozogamicin Approved in Europe for CD33+ AML
April 25, 2018 – The European Commission has approved the antibody-drug conjugate gemtuzumab ozogamicin for use in combination with daunorubicin and cytarabine for the treatment of patients aged 15 years and older with newly diagnosed, CD33-positive acute myeloid leukemia (AML), except acute promyelocytic leukemia. Up to 90% of patients with AML have CD33 expression on their AML cells, according to Pfizer, the manufacturer of gemtuzumab ozogamicin … (leggi tutto)
The European Medicines Agency and the Netherlands agree on Seat Agreement
April 24, 2018 – The European Medicines Agency (EMA) and the Netherlands have finalised the text of a Seat Agreement which describes how the Agency, its bodies and its employees will be treated by the Dutch GovernmentExternal link icon once they start operating in the Netherlands. On Friday, 13 April, the Dutch Council of Ministers agreed to sign the document. This is an important step in the relocation of EMA from London to Amsterdam as a result of Brexit. The Seat … (leggi tutto)
European Immunization Week 2018: Statement of Guido Rasi, Executive Director, European Medicines Agency
April 23, 2018 – Vaccines matter for each of us: yearly, they prevent 2.7 million people from contracting measles, one million from getting whooping cough and two million babies from getting tetanus. They eradicated smallpox. They stopped polio, a dreadful disease affecting millions of children, in almost all countries in the world. Despite these hard facts, many Europeans are hesitant when it comes to immunising themselves or their children. Between 2016 and 2017, data … (leggi tutto)
Dall’FDA
Following FDA Approvals, CML Pipeline Has Challenges
April 24, 2018 – The past year has seen the release of data regarding advances in the treatment of patients with chronic myeloid leukemia (CML), including some leading to recent regulatory approvals, but remaining challenges include conceptualizing treatment-free remission and optimal sequence of therapies. In December 2017, the FDA approved bosutinib for patients with Philadelphia chromosome-positive (Ph+) CML, based on findings from the BFORE … (leggi tutto)
FDA Approval Sought for Gilteritinib in FLT3+ AML
April 24, 2018 – A new drug application (NDA) has been filed with the FDA for gilteritinib for the treatment of adult patients with FLT3 mutation–positive relapsed or refractory acute myeloid leukemia (AML), according to Astellas Pharma, the manufacturer of the FLT3 inhibitor. The NDA is based on data from the ongoing phase III ADMIRAL study, which is comparing gilteritinib with salvage chemotherapy in adult patients with FLT3-positive relapse/refractory … (leggi tutto)
FDA Grants Fast Track Designation for Balixafortide in Combination With Eribulin as Third-Line Therapy for Metastatic Breast Cancer
April 24, 2018 – On April 19, Polyphor announced that the U.S. Food and Drug Administration (FDA) granted Fast Track designation for its novel immuno-oncology candidate balixafortide (POL6326) in combination with eribulin for the treatment of patients with HER2-negative metastatic breast cancer who previously received at least two chemotherapeutic regimens in the metastatic setting. Balixafortide is a potent and highly selective antagonist of CXCR4, a G-protein coupled … (leggi tutto)
FDA Halts Enrollment on Tazemetostat Trials
April 23, 2018 – The FDA has halted enrollment on clinical trials of tazemetostat in patients with various solid tumors and hematologic malignancies, according to Epizyme, the manufacturer of the EZH2 inhibitor. Previously enrolled patients without disease progression can continue on study. The FDA placed the partial clinical hold on the tazemetostat program after Epizyme provided a safety update detailing a pediatric patient with advanced poorly differentiated … (leggi tutto)
FDA Issues Complete Response Letter for Trastuzumab Biosimilar
April 23, 2018 – Citing the need for additional technical information, the FDA has issued a complete response letter to Pfizer regarding a biologics license application (BLA) for the trastuzumab biosimilar PF-05280014. Pfizer had previously reported data from the REFLECTIONS B327-02 study (N = 707) at the 2017 ESMO Congress demonstrating that PF-05280014 had achieved equivalence in objective response rate (ORR) compared with trastuzumab when the agents were … (leggi tutto)
Dall’ASCO
Lead Author Explains ASCO’s Statement on Biosimilars in Oncology
April 26, 2018 – ASCO recently released a statement outlining the organization’s commitment to education and guidance regarding the use of biosimilars in the treatment of patients with cancer, which was published in the Journal of Clinical Oncology. The statement focused on the value of biosimilars in oncology, naming and labeling, safety and efficacy, interchangeability, and prescriber and patient education. “ASCO’s goal is primarily to educate and inform … (leggi tutto)
Payment Bundles That Include Drug Costs May Destabilize Cancer Care Delivery Environment
April 24, 2018 – An analysis published today in the American Society of Clinical Oncology’s (ASCO) Journal of Oncology Practice (JOP), suggests that including cancer drug costs in bundled payments under Medicare risks destabilizing the cancer care delivery environment. According to the report, Medicare reimbursement would vary widely in such a model depending on the mix of patient conditions practices treat, rather than the quality of care they provide – with … (leggi tutto)
COA Practice Impact Report Details Consolidation, Shift of U.S. Cancer Care System Into More Expensive Hospital Setting
April 23, 2018 – The Community Oncology Alliance (COA) has released the 2018 Community Oncology Practice Impact Report, which tracks data on the changing landscape of cancer care in the United States. It details a decade-long trend of closure and consolidation in the U.S. cancer system that has resulted in a dramatic shift of cancer care into the more expensive hospital setting. The report was released at the 2018 Community Oncology Conference. Data … (leggi tutto)
Pillole dall’Aifa
27 aprile 2018 – Adeguamento alle tariffe per le richieste di autorizzazione di sperimentazioni cliniche e di emendamenti sostanziali
Roma, 16 – 18 novembre 2018 Evento Nazionale AIOM Deadline abstract submission: ore 14 del 21 maggio 2018. Online il sito ufficiale dell’evento: congresso.aiom.it
XXXVI CONFERENZA E SCUOLA NAZIONALE DI CITOMETRIA Premio di studio La Citometria nelle tesi sperimentali 32a Edizione 2018
Frascati (RM), 6 – 8 giugno 2018 I Soci AIOM potranno usufruire della stessa quota d’iscrizione ridotta dei Soci GIC Per ulteriori informazioni visita il sito web del GIC
Editore: Intermedia s.r.l. – Via Malta 12/b, 25124 Brescia – tel. 030 226105 fax 030 2420472 – Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca qui: AIOM news RIMUOVI