Comitato scientifico editoriale: Giuseppe Aprile, Consuelo Buttigliero, Paolo Carlini, Maria Vittoria Dieci, Massimo Di Maio, Raffaele Giusti, Sara Lonardi, Domenica Lorusso, Cristina Masini, Laura Noto, Silvia Novello, Filippo Pietrantonio, Giuseppe Procopio, Daniele Santini Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Oggi in Oncologia
The incidence of brain metastases in stage IV ROS1-rearranged non-small cell lung cancer and rate of central nervous system progression on crizotinib
Central nervous system (CNS) metastases in lung cancer are a frequent cause of morbidity and mortality. There are conflicting data on the incidence of CNS metastases in stage IV ROS1+ non-small cell lung cancer (NSCLC) and rate of CNS progression on crizotinib. A retrospective review of 579 patients with stage IV NSCLC between June 2008 to December 2017 was performed. Brain metastases and oncogene status (ROS1, ALK, EGFR, KRAS, BRAF, and other) were … (leggi tutto)
Si tratta di una valutazione retrospettiva, ma che riguarda una tematica importante nel contesto del tumore polmonare in stadio avanzato ossia la frequenza di localizzazioni cerebrali con particolare riferimento ai casi oncogene addicted. A differenza di quanto si poteva dedurre da altre pubblicazioni, in questo caso non emerge una spiccata superiorità dei pazienti con riarrangiamento di ROS in termini di metastatizzazione a livello cerebrale. Nello studio infatti risultano metastatici a livello cerebrale al momento della diagnosi il 36% dei pazienti ROS1pos, essendo il 34% quelli con riarrangiamento di ALK e non essendoci una differenza statisticamente significativa quando valutati i sottogruppi ROS1, ALK, EGFR, KRAS e BRAF. Nello stesso studio viene anche valutato l’outcome nei pazienti ALK e ROS riarrangiati trattati con crizotinib. Il tempo a progressione (progression-free survival, PFS) per i pazienti ROS1pos è risultato pari a 11 mesi verso 8 mesi per i pazienti ALK riarrangiati osservandosi per entrambi una frequente progressione a livello cerebrale (nel 47% dei casi ROS1pos la prima e unica sede di progressione era il sistema nervoso centrale).
Complementary Medicine, Refusal of Conventional Cancer Therapy, and Survival Among Patients With Curable Cancers
There is limited information on the association among complementary medicine (CM), adherence to conventional cancer treatment (CCT), and overall survival of patients with cancer who receive CM compared with those who do not receive CM. To compare overall survival between patients with cancer receiving CCT with or without CM and to compare adherence to treatment and characteristics of patients receiving CCT with or without CM. This retrospective observational … (leggi tutto)
Lo studio di Johnson e colleghi, pubblicato da JAMA Oncology, è basato su un’analisi retrospettiva di dati statunitensi, quindi molto lontani dalla realtà italiana in tema di medicina complementare. L’analisi riguarda pazienti candidati a trattamento potenzialmente guaritivo e, pur con i limiti dell’analisi, i risultati dello studio evidenziano che i pazienti oncologici che si affidano alle terapie complementari sono più a rischio di rifiutare i trattamenti convenzionali di provata efficacia. La percentuale di rifiuto è nettamente maggiore, rispetto ai pazienti che non ricevono terapie complementari, non solo per trattamenti potenzialmente gravati da rilevanti effetti collaterali, come la chirurgia e la chemioterapia, ma anche per trattamenti generalmente caratterizzati da un rapporto nettamente favorevole tra efficacia e tossicità, come la terapia ormonale. È importante sottolineare che l’analisi di sopravvivenza evidenzia che il ricorso alle terapie complementari si associa ad una ridotta sopravvivenza rispetto a chi si affida alle sole terapie convenzionali, e l’analisi multivariata suggerisce che sia proprio il rifiuto del trattamento convenzionale a pregiudicare la prognosi. Va ribadito che l’analisi “mette insieme”, in maniera metodologicamente discutibile, sotto la comune definizione di “terapie complementari”, una serie di terapie molto diverse tra loro: trattamenti a base di erbe ed estratti vegetali, vitamine e minerali, probiotici, medicina ayurvedica, medicina tradizionale cinese, omeopatia e naturopatia, tecniche di respirazione, yoga, Tai Chi, Qi gong, agopuntura, manipolazione chiropratica o osteopatica, meditazione, massaggi, preghiere, diete speciali, tecniche di rilassamento. Per quanto molte delle suddette terapie abbiano un’evidenza molto debole, alcuni di questi trattamenti hanno dimostrato benefici anche nel contesto di studi randomizzati. Probabilmente, il messaggio più importante del lavoro non è tanto legato all’efficacia delle terapie complementari, quanto al rischio di rifiuto del trattamento convenzionale, che può mettere a rischio la sopravvivenza dei pazienti. La pubblicazione non va quindi letta come una condanna acritica delle terapie complementari, ma deve essere un monito a non rifiutare le terapie antitumorali di provata efficacia.
Timing of Onset of Adverse Cutaneous Reactions Associated With Programmed Cell Death Protein 1 Inhibitor Therapy
An increasing number of cutaneous adverse reactions resulting from use of programmed cell death protein 1 (PD-1) inhibitors have been described, but with relatively little focus to date on the timing of these reactions. To determine the timing of cutaneous drug reactions after initiation of PD-1 inhibitor therapy. This retrospective observational study included patients referred to an academic dermatology clinic by an oncologist from January 1, 2014, through February 28 … (leggi tutto)
La diffusione dell’utilizzo degli immunocheckpoint inibitori in oncologia comporta (come sempre all’ingresso di nuove strategie terapeutiche) la necessità di imparare a conoscere il profilo di tollerabilità a breve e lunga distanza. La tossicità cutanea viene descritta nel 40% dei pazienti trattati con immunocheckpoint inibitori. In questo lavoro viene considerata in particolare la tossicità cutanea (lesioni cutanee, psoriasi, eczema, ecc), che si presenta ad un minimo di due settimane dall’inizio del trattamento fino ad un massimo di 38 mesi dopo e in cinque casi l’insorgenza di tale tossicità viene descritta dopo la sospensione del trattamento. Il tempo medio di comparsa è pari a 4 mesi dopo inizio trattamento, anche se in un caso viene descritto più di 3 anni dopo la sospensione del farmaco. I pazienti considerati sono solo 17 (trattati dal 2014 al 2018 affetti da melanoma in 12 casi, carcinoma polmonare squamoso in 3 e due con carcinoma renale; tutti con malattia metastatica), ma per tutti la lesione cutanea viene biopsiata. Il riferimento dei pazienti da parte dell’oncologo al collega dermatologo viene chiaramente effettuato solo nei casi più gravi. Dodici dei 17 pazienti valutati sviluppano tale tossicità a 3 mesi (o dopo) l’inizio di terapia con pembrolizumab o nivolumab. Cosi come già successo dopo l’introduzione dei tirosin-chinasi inibitori, anche in questo caso emerge la necessità di un lavoro congiunto fra specialisti diversi e, da parte di tutti, la conoscenza delle indicazioni terapeutiche e dei profili di tossicità.
Phase 3, randomised trial of avelumab versus physician’s choice of chemotherapy as third-line treatment for patients with advanced gastric or gastro-oesophageal junction cancer: primary analysis of JAVELIN Gastric 300
There currently are no internationally recognised treatment guidelines for patients with advanced gastric cancer/gastro-oesophageal junction cancer (GC/GEJC) in whom two prior lines of therapy have failed. The randomised, phase 3 JAVELIN Gastric 300 trial compared avelumab vs physician’s choice of chemotherapy as third-line therapy in patients with advanced GC/GEJC. Patients with unresectable, recurrent, locally advanced, or metastatic GC/GEJC were recruited … (leggi tutto)
Un numero sempre crescente di pazienti con neoplasia gastrica avanzata giunge in buone condizioni ai trattamenti di linea successiva, anche grazie alla attività delle terapie precedenti e alla grande attenzione degli oncologi allo stato nutrizionale. Lo studio JAVELIN Gastric 300 ha confrontato avelumab, PD-L1 inibitore già approvato per altre neoplasie somministrato alla dose di 10 mg/Kg e.v., vs una mono-chemioterapia di linea succcessiva (irinotecan 64,5% o paclitaxel 29% dei casi) in 370 pazienti pretrattati per adenocarcinoma gastrico con PS 0-1. Da segnalare che l’85% dei pazienti inclusi avevano ricevuto almeno due precedenti linee di chemioterapia sistemica. Lo studio è risultato negativo nell’endpoint primario: la sopravvivenza globale mediana era 4,6 mesi nel braccio sperimentale vs 5 mesi in quello standard (HR 1,1; IC 95%: 0,9 – 1,4; p = 0,8), senza sostanziali differenze per tipo di trattamento antiblastico ricevuto nel braccio di controllo. Anche la sopravvivenza libera da progressione mediana non era favorevole (1,4 mesi per immunoterapia vs 2,7 mesi per la chemioterapia); in entrambi i bracci il tasso di risposta confermata era trascurabile (2% con avelumab vs 4% con chemioterapia). In accordo ai dati recentemente pubblicati del KEYNOTE-061 in una popolazione simile, ancora una volta l’utilizzo dell’immunoterapia in pazienti non selezionati con criteri clinici, biologici o molecolari non ha prodotto vantaggi significativi. Nel frattempo, l’utilizzo della chemioterapia in terza linea (tipiracil/trifluridina) ha dato ottimi risultati vs la sola terapia di supporto (risultati presentati al WCGIC 2018).
In Europa
EMA restricts use of prostate cancer medicine Radium-223 dichloride
July 27, 2018 – The European Medicines Agency (EMA) has concluded its review of the cancer medicine radium-223 dichloride, and has recommended restricting its use to patients who have had two previous treatments for metastatic prostate cancer (prostate cancer that has spread to the bone) or who cannot receive other treatments. Radium-223 dichloride must also not be used with the medicines abiraterone acetate and the corticosteroid prednisone or prednisolone. Radium-223 … (leggi tutto)
Durvalumab Approaches EU Approval for Locally Advanced PD-L1+ NSCLC
July 27, 2018 – The European Medicines Agency’s Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) has recommended approval of durvalumab for the treatment of patients with locally advanced, unresectable stage III non–small cell lung cancer (NSCLC) who have not progressed following chemoradiotherapy and whose tumors express PD-L1 on ≥1% of tumor cells. The CHMP recommendation is based on the phase III PACIFIC trial, in which the PD-L1 inhibitor improved … (leggi tutto)
Adjuvant Dabrafenib/Trametinib Nears European Approval for BRAF+ Melanoma
July 27, 2018 – The European Medicines Agency’s Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) has recommended approval of the combination of dabrafenib and trametinib for the adjuvant treatment of adult patients with BRAF V600E– or V600K–positive stage III melanoma following complete resection. The CHMP recommendation is based on findings from the phase III COMBI-AD study, in which adjuvant treatment with dabrafenib and trametinib reduced the risk of … (leggi tutto)
EU Panel Backs Frontline Daratumumab/VMP Combo for Multiple Myeloma
July 27, 2018 – The European Medicines Agency’s Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) has recommended approval of daratumumab in combination with bortezomib, melphalan, and prednisone (VMP) for the treatment of patients with newly diagnosed multiple myeloma who are ineligible for autologous stem cell transplant (ASCT). The recommendation is based on the pivotal, open-label phase III ALCYONE study, in which daratumumab plus VMP demonstrated a … (leggi tutto)
Binimetinib/Encorafenib Combo Approaches European Approval for BRAF+ Melanoma
July 27, 2018 – The European Medicines Agency’s Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) has recommended approval of the combination of the BRAF inhibitor encorafenib and the MEK inhibitor binimetinib for the treatment of adult patients with BRAF V600–mutant unresectable or metastatic melanoma, according to Array BioPharma, the company developing the regimen. The CHMP recommendation is based on the phase III COLUMBUS trial, in which at a … (leggi tutto)
Dall’FDA
FDA approves magnetic device system for guiding sentinel lymph node biopsies in certain patients with breast cancer
July 24, 2018 – The U.S. Food and Drug Administration today approved a magnetic device system for guiding lymph node biopsies in patients with breast cancer undergoing mastectomy. The Magtrace and Sentimag Magnetic Localization System (Sentimag System) uses magnetic detection during sentinel lymph node biopsy procedures to identify specific lymph nodes, known as sentinel lymph nodes, for surgical removal. “Sentinel lymph node biopsies are crucial for … (leggi tutto)
FDA Approves Filgrastim Biosimilar Filgrastim-aafi
July 23, 2018 – On July 20, the U.S. Food and Drug Administration (FDA) approved filgrastim-aafi, a biosimilar to filgrastim, for all eligible indications of the reference product. “The FDA approval of filgrastim-aafi marks an important step in helping expand access to critical treatment options for patients with neutropenia, many of whom have cancer and can be hospitalized for potentially life-threatening side effects stemming from chemotherapy,” said Berk Gurdogan, U.S. … (leggi tutto)
Dall’ASCO
New Tool for Assessing Frailty Predicts Survival in Newly Diagnosed Multiple Myeloma
July 25, 2018 – A new “frailty index” predicts overall survival for patients newly diagnosed with multiple myeloma, according to a study published today in JCO Clinical Cancer Informatics (JCO CCI). This tool is important because frailty is a critical factor in treatment decision-making for many patients with multiple myeloma, as the cancer most commonly arises among older adults. According to the authors, this tool is the first of its kind to assess frailty based on the accumulation … (leggi tutto)
Dal mondo
Pembrolizumab Approved in China for Melanoma
July 26, 2018 – The China National Drug Administration has approved pembrolizumab for the treatment of adult patients with unresectable or metastatic melanoma after 1 prior line of therapy, according to Merck (MSD) the manufacturer of the PD-1 inhibitor. The approval was based on overall response rate (ORR) results from the phase Ib KEYNOTE-151 study, in which single-agent pembrolizumab was examined in a population of 103 Chinese patients with locally advanced … (leggi tutto)
Pillole dall’Aifa
27 luglio 2018 – Modifiche restrittive alla scheda di monitoraggio Registro Radio-223 dicloruro (Bayer AG)
La Sezione Regionale AIOM Liguria ha istituito il Premio ‘Giovanni Gardin’ 2018, riservato a Giovani Oncologi di età non superiore ai 40 anni (nell’anno solare in corso), quale riconoscimento per i migliori progetti su argomenti a cui il dottor Giovanni Gardin ha dedicato parte della propria attività clinica.
I premi saranno due, uno dedicato a un progetto su ‘I Tumori Cerebrali in Liguria’ e l’altro dedicato a un progetto sulla ‘Identificazione di Fattori Prognostici/Predittivi nei Tumori Solidi in Setting Adiuvante o Avanzato’. A ciascuno dei due migliori progetti di studio presentati sarà assegnato un premio pari a 4.000 Euro (al lordo della ritenuta fiscale). I premi saranno assegnati in occasione del Congresso Regionale AIOM Liguria.
La deadline per la domanda di partecipazione è il 31 luglio 2018.
Dal Soroptimist International Club Genova a favore delle ragazze STEM
Il Premio, del valore di 2.000 Euro, sarà attribuito ad una Tesi di Laurea Magistrale in campo Emato-Oncologico, discussa da una studentessa dell’Università degli Studi di Genova negli anni accademici 2016-17 o 2017-18, in una delle seguenti discipline: Medicina e Chirurgia – Scienze infermieristiche e ostetriche, Scienze riabilitative delle professioni sanitarie – Psicologia – Biologia – Scienze chimiche – Fisica – Farmaci e farmacia industriale – Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche – Ingegneria biomedica.
Le domande dovranno essere inviate entro il 31 marzo 2019 ed il Premio sarà assegnato a giugno 2019.
Per scaricare il Bando e la Scheda di Partecipazione, vai al sito web.
Preserva la tua fertilità
Scheda informativa condivisa da ISS, PMA, AIMAC e AIOM
Suggerimenti semplici su come preservare la fertilità prima dei trattamenti antitumorali, firmate da Istituto Superiore di Sanità (ISS), Registro Nazionale di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (AIMaC) e Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), sono state incluse in una locandina. Contiene consigli e tecniche utilizzate in donne, uomini e bambini, in forma sintetica. Ulteriori informazioni sono disponibili ai siti web di ISS, AIMaC e AIOM oppure al numero verde AIMaC 840503579.
Editore: Intermedia s.r.l. – Via Malta 12/b, 25124 Brescia – tel. 030 226105 fax 030 2420472 – Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca qui: AIOM news RIMUOVI