Comitato scientifico editoriale: Giuseppe Aprile, Consuelo Buttigliero, Paolo Carlini, Maria Vittoria Dieci, Massimo Di Maio, Raffaele Giusti, Sara Lonardi, Domenica Lorusso, Cristina Masini, Laura Noto, Silvia Novello, Filippo Pietrantonio, Giuseppe Procopio, Daniele Santini Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Oggi in Oncologia
Denosumab Toxicity When Combined With Anti-angiogenic Therapies on Patients With Metastatic Renal Cell Carcinoma: A GETUG Study
About one-third of patients with renal cell carcinoma (RCC) have detectable metastases at diagnosis. Among them, bone is the second most frequent metastatic site. Treatment of metastatic RCC mostly relies on anti-angiogenic (AA) therapies and, more recently, immunotherapy. Skeletal-related events (SREs) can be prevented with bone-targeted therapies such as denosumab (Dmab), which has demonstrated superiority when compared with zoledronic acid in solid … (leggi tutto)
Le metastasi ossee da carcinoma a cellule renali sono prevalentemente osteolitiche e spesso conducono alla comparsa di eventi scheletrici quali fratture patologiche, compressione midollare ed ipercalcemia, con importante compromissione della qualità di vita. Al fine di ridurre il rischio di complicanze scheletriche sottoponiamo i nostri pazienti a bone targeted therapies (acido zoledronico o denosumab), i cui effetti collaterali più frequenti sono rappresentati dall’ipocalcemia e dall’osteonecrosi della mandibola. Dati recenti hanno documentato come la combinazione di bisfosfonati e inibitori di tirosin-chinasi sia associata ad un aumentato rischio di sviluppare osteonecrosi della mandibola. Lo studio retrospettivo multicentrico di Guillot e colleghi è stato condotto allo scopo di valutare il rischio di osteonecrosi della mandibola ed ipocalcemia in pazienti affetti da carcinoma renale con secondarietà ossee trattati con inibitori di tirosin-chinasi e denosumab (in modalità concomitante o sequenziale). Nessuno dei 41 pazienti trattati ha presentato ipocalcemia severa. Sette (17%) su 41 hanno sviluppato osteonecrosi della mandibola. Di questi tutti avevano ricevuto il trattamento concomitante in prima linea e 3 non presentavano altri fattori di rischio per osteonecrosi della mandibola. Nonostante si tratti di uno studio di piccole dimensioni e retrospettivo, esso fornisce un dato clinico importante, documentando un rischio elevato di osteonecrosi della mandibola in pazienti trattati con inibitori di tirosin-chinasi e denosumab per carcinoma renale. Questo deve sensibilizzare ulteriormente il clinico sulla necessità di una attenta valutazione odontostomatologica prima ed in corso di trattamento.
Association Between Aspirin Use and Risk of Hepatocellular Carcinoma
Prospective data on the risk of hepatocellular carcinoma (HCC) according to dose and duration of aspirin therapy are limited. To examine the potential benefits of aspirin use for primary HCC prevention at a range of doses and durations of use within 2 prospective, nationwide populations. Pooled analysis of 2 prospective US cohort studies: the Nurses’ Health Study and the Health Professionals Follow-up Study. Data were accessed from November 1, 2017, through … (leggi tutto)
L’analisi pubblicata da JAMA Oncology si basa sui dati raccolti prospetticamente nell’ambito di due importanti studi di coorte statunitensi, il Nurses’ Health Study e l’Health Professionals Follow-up Study, con un numero molto grande di partecipanti (133.371). L’analisi del rischio di epatocarcinoma si basa su un follow-up lungo circa 26 anni, per un totale di 4.232.188 persone-anni, durante i quali sono stati diagnosticati 108 casi di epatocarcinoma. Gli autori hanno diviso la popolazione in 2 gruppi sulla base del consumo regolare di aspirina (inteso come almeno 2 dosi standard, pari a 325 mg, alla settimana). Il gruppo di soggetti che assumeva regolarmente aspirina ha avuto un’incidenza significativamente più bassa di epatocarcinoma (Hazard Ratio corretta 0,51; IC 95%: 0,34 – 0,77). L’analisi sembra suggerire un’associazione tra dose di aspirina assunta e dimensione dell’effetto protettivo, con una protezione che aumenta all’aumentare della dose settimanale, nonché un’associazione significativa tra durata dell’assunzione e protezione, con una protezione significativamente maggiore nei casi che avevano assunto aspirina per oltre 5 anni. D’altra parte, il consumo regolare di altri farmaci antiinfiammatori non steroidei, diversi dall’aspirina, non è risultato significativamente associato ad alcuna riduzione del rischio di sviluppare epatocarcinoma. Contemporaneamente alla pubblicazione di quest’articolo, un’altra analisi del Nurses’ Health Study ha evidenziato un effetto protettivo del consumo regolare di aspirina (ma non di altri farmaci antiinfiammatori) sul rischio di sviluppare un tumore dell’ovaio. Queste evidenze vanno ad aggiungersi alla nutrita letteratura a sostegno del ruolo protettivo dell’aspirina sull’incidenza di vari tipi di tumore. Per quanto riguarda in particolare l’epatocarcinoma, non è facile capire le implicazioni pratiche di questo risultato, dal momento che strategie preventive di tale neoplasia andrebbero ovviamente valutate nella popolazione maggiormente a rischio, vale a dire i pazienti cirrotici. Quindi, come gli autori stessi concludono, ulteriori studi sarebbero necessari per confermare la fattibilità, la sicurezza e l’efficacia dell’impiego di aspirina come strategia di prevenzione primaria contro l’epatocarcinoma.
Spending on Antineoplastic Agents in the United States, 2011 to 2016
Recent cancer drug approvals are lauded as being more effective with relatively fewer adverse effects, but these treatments come with a great cost to the US health care system. There is little information on recent trends in actual antineoplastic expenditures representative of the whole US health care system or by sector. Therefore, the objective of this study was to describe antineoplastic expenditures in the United States by year and sector. This was a … (leggi tutto)
Lo studio di Hong e colleghi, pubblicato dal Journal of Oncology Practice, documenta l’incremento notevole della spesa per i farmaci antineoplastici nel sistema sanitario degli Stati Uniti d’America: nel periodo considerato (dal 2012 al 2016), la spesa annuale per i farmaci oncologici è salita da 26,8 miliardi di dollari a 42,1 miliardi di dollari. La pubblicazione è basata sui dati di un’analisi retrospettiva condotta dall’azienda specializzata in analisi di mercato IQVIA (precedentemente conosciuta come QuintilesIMS), e i dati sono stati corretti per l’inflazione. Gli autori, riportando i dati di spesa anno per anno, sottolineano che l’incremento relativo rispetto all’anno precedente è andato progressivamente crescendo, passando dallo 0,4% nel 2012 al 6,3% nel 2013, al 13,4% nel 2014, al 15,6% nel 2015, al 12,2% nel 2016. I farmaci associati alla maggiore spesa assoluta, nel periodo considerato, sono stati il rituximab, il bevacizumab e il trastuzumab. Considerando il solo 2016, nelle prime posizioni della classifica dei farmaci associati alla maggiore spesa compare il primo immune checkpoint inhibitor, il nivolumab, che affianca il rituximab, il bevacizumab e il trastuzumab. In particolare, il nivolumab è in testa alla classifica dei farmaci che hanno registrato il maggiore incremento dal primo anno di immissione in commercio al 2016, passando da 0,8 miliardi di dollari nel 2015 a 2,6 miliardi di dollari nel 2016 (incremento relativo del 238%), superando nettamente il pertuzumab (80% di incremento dal 2013 al 2016) e il pembrolizumab (80% di incremento dal 2015 al 2016). Naturalmente, tali dati sono riferiti al sistema statunitense, tanto diverso dal nostro sia per tempistiche di disponibilità di alcune indicazioni terapeutiche, sia per costo dei farmaci e modalità di pagamento. Tuttavia, i risultati fanno riflettere su un problema di interesse globale. Gli autori dell’articolo concludono che la spesa per i farmaci antineoplastici andranno ancora ad aumentare, a seguito dello sviluppo di nuovi farmaci e dell’approvazione di terapie molto costose. Naturalmente, in un’ottica di “prezzo – volume”, è ragionevole che il costo complessivo non aumenti proporzionalmente rispetto all’aumento delle indicazioni e del numero di pazienti candidati al trattamento. Peraltro, la sfida dell’equilibrio tra sostenibilità e accesso ai trattamenti innovativi è francamente impegnativa per tutti i sistemi sanitari mondiali.
Gene Regulatory Network Analysis Identifies Sex-Linked Differences in Colon Cancer Drug Metabolism
Understanding sex differences in colon cancer is essential to advance disease prevention, diagnosis, and treatment. Males have a higher risk of developing colon cancer and a lower survival rate than women. However, the molecular features that drive these sex differences are poorly understood. In this study, we use both transcript-based and gene regulatory network methods to analyze RNA-seq data from The Cancer Genome Atlas for 445 patients with colon … (leggi tutto)
Nel carcinoma del colon, così come in molti altri istotipi tumorali, si osserva una netta differenza di genere in termini di incidenza e prognosi, a favore del genere femminile. Benchè il dato sia consolidato, le basi biologiche di questa discrepanza non sono note. Per fare luce su questo fenomeno, un team multidisciplinare di ricercatori di Boston ha condotto un’accurata analisi trascrittomica su un campione di pazienti affetti da carcinoma del colon afferente a The Cancer Genome Atlas, i cui risultati sono stati recentemente pubblicati su Cancer Research, probabilmente la più importante rivista di ricerca traslazionale in campo oncologico. Obiettivo dello studio era quello di comparare nei due generi il profilo di espressione genica tumorale e le sue modalità di regolazione. Le analisi sono state condotte dapprima in una coorte esploratoria di 445 campioni primari (di cui 238 maschi) ottenuti in una fase pretrattamento e poi in una coorte di validazione di 1.193 campioni (di cui 621 maschi) con caratteristiche analoghe. Differenze di genere non sono state riscontrate a livello di espressione genica autosomica tumorale, bensì a livello epigenetico, nei pattern di regolazione trascrizionale. In particolare, si fa riferimento alla regolazione di geni coinvolti nel metabolismo di farmaci e xenobiotici (i.e. geni della famiglia della glutatione-S- transferasi), con un pattern di regolazione più intenso nel genere femminile. Tale ipotesi è stata verificata analizzando campioni di tessuto colico sano, dove non sono state riscontrate tali differenze di regolazione. Inoltre, associando i dati osservati con la sopravvivenza e aggiustandoli per stadio, è emerso che – solo nelle femmine – pattern di regolazione di trascrizione diversi sono in grado di stratificare prognosticamente le pazienti sottoposte a chemioterapia adiuvante: più intensa la regolazione dei geni coinvolti nella detossificazione, migliore la prognosi. Nell’ottica della medicina di precisione, la scoperta di differenze di genere a carico del metabolismo farmacologico nelle cellule tumorali avrebbe risvolti nel campo della prevenzione e della terapia, modulando strategie a misura di genere a vantaggio del paziente in termini di efficacia e tollerabilità. Senz’altro, vale la pena considerare che l’innovazione dello studio risiede nei metodi. Infatti, gli autori, oltre ad aver eseguito un “semplice” test di comparazione di espressione genica, hanno individuato e confrontato network di regolazione di espressione grazie a modelli informatici capaci di predire quanto e dove si leghino i fattori di trascrizione. I risultati dell’analisi rappresentano, pertanto, una delle applicazioni del progresso tecnologico in campo bio-molecolare, disponibile in seguito alla diffusione su scala sempre maggiore dei sequenziamenti di nuova generazione. Avvalendoci di tali metodiche è possibile interrogare il genoma ed interpretarne i meccanismi per rispondere a quesiti di pratica clinica quotidiana, con il fine ultimo di sviluppare approcci sempre più personalizzati. Si ringrazia la dottoressa Annapaola Mariniello.
Sex Differences in Cancer Driver Genes and Biomarkers
Cancer differs significantly between men and women; even after adjusting for known epidemiologic risk factors, the sexes differ in incidence, outcome, and response to therapy. These differences occur in many but not all tumor types, and their origins remain largely unknown. Here, we compare somatic mutation profiles between tumors arising in men and in women. We discovered large differences in mutation density and sex biases in the frequency of mutation of … (leggi tutto)
Nel campo delle malattie oncologiche, l’origine delle differenze di genere rappresenta ancora una questione aperta. Infatti, divergenze di incidenza e risposta alla terapia permangono, anche eliminando i bias legati alla differente esposizione ai fattori di rischio nei due sessi. Nel tentativo di rispondere a questo quesito, un gruppo di ricercatori canadesi ha attinto dalla voluminosa casistica del TCGA (The Cancer Genome Atlas) fornendo una lista omnicomprensiva di tutte le mutazioni somatiche dell’esoma e una prospettiva su biomarker prognostici genere-specifici, pubblicandone i risultati sull’ultimo numero di Cancer Research. La casistica complessiva comprendeva 18 diversi istotipi tumorali e ha escluso il genoma di individui di età inferiore ai 18 anni o superiore a 85, ammontando a 7.131 campioni per l’analisi dell’instabilità genomica, tramite il numero delle variazioni del numero di copie (CNV) e a 6.073 campioni per l’analisi del carico mutazionale tramite la conta delle mutazioni di singolo nucleotide (SNV). Le analisi sono state condotte sui soli geni autosomici. È emerso che il genere maschile presenta, indipendentemente dalla sede del tumore primitivo, dall’età e dallo stadio, un carico mutazionale mediamente più elevato. Un’eccezione per istotipo tumorale è rappresentata dal glioblastoma, dove il genoma femminile riportava un carico mutazionale più elevato. Non a caso, gli autori sottolineano che le differenze genomiche nei due sessi non sembrano essere uniformi in tutti i tipi di neoplasia. Ad esempio, nel carcinoma di esofago e stomaco troviamo un bias di genere significativo a livello dei meccanismi di riparo del DNA, più spesso alterati nel genere femminile. Per quanto riguarda invece la frequenza di mutazioni a carico di noti biomarker predittivi/prognostici, la mutazione di BAP-1 risulta significativamente associata al sesso femminile nell’epatocarcinoma e nel tumore renale a cellule chiare, impattandone negativamente la prognosi, a differenza di quanto sembra accadere nel sesso maschile. Anche tenendo conto della limitazione di non riuscire a controllare tutte le variabili confondenti, i risultati di questo studio, se confermati, potrebbero avere ripercussioni cliniche potenzialmente practice-changing, considerato, ad esempio, il valore crescente del carico mutazionale come biomarker di risposta alle terapie immuno-oncologiche. Inoltre, lo studio dimostra di come valga la pena differenziare per genere anche le piattaforme di sequenziamento targeted, onde predire la diversa sensibilità ai trattamenti o la prognosi. È verosimile che ulteriori indagini, con sequenziamento completo del genoma e con tecniche di predizione dei meccanismi epigenetici pre- e post-trascrizionali, rappresentino prospettive future per aumentare la nostra conoscenza sull’origine delle differenze di genere in oncologia, così da modulare l’intensità dei trattamenti e la gestione globale del paziente tenendo conto del genere. Si ringrazia la dottoressa Annapaola Mariniello.
In Europa
Meeting highlights from the Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (PRAC) 1-4 October 2018
October 5, 2018 – At its monthly meeting, the European Medicines Agency’s (EMA) Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (PRAC) concluded a referral and confirmed its advice in the context of a safety signal evaluation. More information on all safety referrals currently under evaluation is provided in the table below. PRAC recommends restrictions on use of fluoroquinolone and quinolone antibiotics. Following a review of disabling and potentially … (leggi tutto)
EMA Management Board: highlights of October 2018 meeting
October 5, 2018 – At its 4 October 2018 meeting in London, the Management Board of the European Medicines Agency (EMA) heard an update on the Agency’s activities in the first half of 2018. In human medicine, EMA recommended the first two CAR-T cell medicines for approval in the European Union (EU). These innovative medicines present a new approach in the treatment of cancer and were also the first medicines supported through EMA’s PRIority MEdicines … (leggi tutto)
Boosting the development of medicines for children
October 2, 2018 – The European Medicines Agency (EMA) and the European Commission’s Directorate-General for Health and Food Safety (DG SANTE) have published today a PDF iconjoint action plan to support the development of medicines for children in Europe. The action plan addresses challenges identified by the European Commission’s ten-year report on the implementation of the Paediatric Legislation. It also takes into account the ideas on … (leggi tutto)
Dall’FDA
FDA Grants Selinexor Priority Review for Multiple Myeloma
October 6, 2018 – The FDA has granted a priority review to a new drug application (NDA) for selinexor for the treatment of patients with penta-refractory multiple myeloma, according to Karyopharm Therapeutics, the manufacturer of the XPO1 inhibitor. The NDA is based on results from the phase IIb STORM trial, which examined the combination of selinexor and dexamethasone in patients with penta-refractory multiple myeloma. Updated data from the study … (leggi tutto)
FDA approves expanded use of Human Papillomavirus (HPV) 9-valent Vaccine, Recombinant to include individuals 27 through 45 years old
October 5, 2018 – The U.S. Food and Drug Administration today approved a supplemental application for Human Papillomavirus (HPV) 9-valent Vaccine, Recombinant, expanding the approved use of the vaccine to include women and men aged 27 through 45 years. Human Papillomavirus (HPV) 9-valent Vaccine, Recombinant prevents certain cancers and diseases caused by the nine HPV types covered by the vaccine. “Today’s approval represents an important … (leggi tutto)
FDA Grants Rucaparib Breakthrough Designation for mCRPC
October 2, 2018 – The FDA has granted the PARP inhibitor rucaparib a breakthrough therapy designation for single-agent use in adult patients with BRCA1/2-positive metastatic castration-resistant prostate cancer (mCRPC) following at least 1 androgen receptor–directed therapy and taxane-based chemotherapy. The designation, which will expedite the development and review of rucaparib in this setting, is based on initial data from the ongoing TRITON2 phase II study in … (leggi tutto)
NGS Assay for MRD Detection Gains FDA Approval for 2 Blood Cancers
October 2, 2018 – The FDA has approved the next-generation sequencing (NGS) assay clonoSEQ as a test for minimal residual disease (MRD) in patients with acute lymphoblastic leukemia (ALL) or multiple myeloma. The vitro diagnostic, which is manufactured by Adaptive Biotechnologies, identifies and quantifies gene sequences in DNA extracted from the bone marrow of patients with ALL or multiple myeloma using multiplex polymerase chain reaction and NGS … (leggi tutto)
FDA Approves Once-Weekly Carfilzomib Regimen for Myeloma
October 1, 2018 – The FDA has approved a once-weekly dosing option of carfilzomib to use in combination with dexamethasone for patients with relapsed/refractory multiple myeloma, according to Amgen, the manufacturer of the proteasome inhibitor. The approval is based on results from the phase III ARROW study, in which carfilzomib administered once weekly at 70 mg/m2 with dexamethasone resulted in a prolonged progression-free survival (PFS) … (leggi tutto)
Dall’ASCO
ASCO Statement on JAMA Study on Cancer Disparities in the U.S.
October 5, 2018 – “This study reinforces the unfortunate reality that too many Americans can’t access quality cancer care despite the progress we have made in understanding and treating the disease. All patients deserve access to high quality care, but where they live often dictates their chances of surviving cancer. Simply put, this is unacceptable. “The study’s authors call for public health programs to target disadvantaged counties in order to reduce disparities … (leggi tutto)
ASCP, CAP, and ASH Invite Public Comment on Lymphoma Guideline
October 5, 2018 – With a focus on the pathology aspects of diagnosing lymphoma, the American Society for Clinical Pathology (ASCP), the College of American Pathologists (CAP), and the American Society of Hematology (ASH) are collaborating to develop an evidence-based clinical practice guideline for the workup of lymphoma. An interdisciplinary panel of experts representing these organizations is developing the guideline. The expert panel includes … (leggi tutto)
ASCO Supports Expanded Adjuvant Therapy for Early Breast Cancer
October 1, 2018 – Patients with early-stage breast cancer facing a high risk of recurrence would benefit from the expanded use of adjuvant therapy, according to updated guidelines from the American Society of Clinical Oncoogy (ASCO). The recommendations cover clinical scenarios for patients with residual invasive HER2-negative disease after surgery and those with HER2-positive tumors who are candidates for additional targeted therapy. The ASCO guidelines are … (leggi tutto)
Pillole dall’Aifa
5 ottobre 2018 – Comunicazione EMA su Antibiotici Fluorochinolonici e chinolonici
Dal Soroptimist International Club Genova a favore delle ragazze STEM
Il Premio, del valore di 2.000 Euro, sarà attribuito ad una Tesi di Laurea Magistrale in campo Emato-Oncologico, discussa da una studentessa dell’Università degli Studi di Genova negli anni accademici 2016-17 o 2017-18, in una delle seguenti discipline: Medicina e Chirurgia – Scienze infermieristiche e ostetriche, Scienze riabilitative delle professioni sanitarie – Psicologia – Biologia – Scienze chimiche – Fisica – Farmaci e farmacia industriale – Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche – Ingegneria biomedica.
Le domande dovranno essere inviate entro il 31 marzo 2019 ed il Premio sarà assegnato a giugno 2019.
Per scaricare il Bando e la Scheda di Partecipazione, vai al sito web.
Preserva la tua fertilità
Scheda informativa condivisa da ISS, PMA, AIMAC e AIOM
Suggerimenti semplici su come preservare la fertilità prima dei trattamenti antitumorali, cofirmati da Istituto Superiore di Sanità (ISS), Registro Nazionale di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (AIMaC) e Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), sono stati inclusi in una locandina. Contiene consigli e tecniche utilizzate in donne, uomini e bambini, in forma sintetica. Ulteriori informazioni sono disponibili ai siti web di ISS, AIMaC e AIOM oppure al numero verde AIMaC 840503579.
CORSO AIRO-LAM LE SFIDE DELLA RADIOTERAPIA: PROBLEMATICHE, NOVITÀ E TERAPIE INTEGRATE I Sessione. Radioterapia nel paziente con CIED (Dispositivi Cardiaci Impiantabili): Linee Guida e Pratica Clinica II Sessione. Integrazione tra RT e nuovi farmaci; Efficacia e Tossicità
Roma, 18 ottobre 2018 Roma, 20 dicembre 2018 Evento patrocinato da AIOM
PDTA: QUESTA S…CONOSCIUTA 4° Convegno Infermieristico della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D’Aosta Gli Infermieri per la Rete, la Rete per gli Infermieri
Torino, 19 ottobre 2018 Patrocinio concesso dalla Sezione Regionale AIOM Piemonte e Valle D’Aosta
LA RICERCA IN ONCOLOGIA CLINICA 2018 Radiotherapy cures cancer today XXVIII Congresso Nazionale AIRO, XXXI Congresso Nazionale AIRB, X Congresso Nazionale AIRO Giovani
Rimini, 2 -4 novembre 2018 Evento patrocinato da AIOM
VI CONVEGNO ANNUALE ASSOCIAZIONE ONCONAUTI Agricoltura smart, tecnologia. Alimentazione. Pratiche mente-corpo, esercizio fisico Un sostenibile equilibrio tra tradizione ed innovazione
Bologna, 9 novembre 2018 Evento patrocinato da AIOM
Editore: Intermedia s.r.l. – Via Malta 12/b, 25124 Brescia – tel. 030 226105 fax 030 2420472 – Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca qui: AIOM news RIMUOVI