Comitato scientifico editoriale: Giuseppe Aprile, Consuelo Buttigliero, Paolo Carlini, Maria Vittoria Dieci, Massimo Di Maio, Raffaele Giusti, Sara Lonardi, Domenica Lorusso, Cristina Masini, Laura Noto, Silvia Novello, Filippo Pietrantonio, Giuseppe Procopio, Daniele Santini Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Oggi in Oncologia
9 weeks vs 1 year adjuvant trastuzumab in combination with chemotherapy: final results of the phase III randomized Short-HER study
Chemotherapy plus 1-year trastuzumab is the standard adjuvant treatment for HER2-positive breast cancer. The efficacy of less extended trastuzumab exposure is under investigation. The Short-HER study was aimed to assess the non-inferiority of 9 weeks vs 1 year of adjuvant trastuzumab combined with chemotherapy. HER2-positive breast cancer patients with node-positive or, if node negative, with at least one risk factor (pT > 2cm, G3, lympho-vascular invasion … (leggi tutto)
Lo studio ShortHER, multicentrico, italiano e accademico, è uno dei 5 studi che hanno valutato la non inferiorità di una durata di trastuzumab adiuvante più breve rispetto allo standard di 1 anno, in combinazione alla chemioterapia per pazienti con carcinoma mammario HER2+. I risultati non consentono di dimostrare la non-inferiorità di 9 settimane vs 1 anno di trastuzumab, tuttavia l’approccio Bayesiano stima una probabilità pari all’80% che il braccio di trattamento più breve sia non inferiore ad 1 anno. In modo consistente con gli altri studi, la tossicità cardiaca è significativamente ridotta nel braccio di 9 settimane di trastuzumab. Il tema della de-escalation del trattamento adiuvante per le pazienti con carcinoma mammario HER2+ è centrale. L’obiettivo clinico di esporre pazienti a basso rischio a trattamenti meno tossici ma altrettanto efficaci è di assoluto interesse. Dei 5 studi di non-inferiorità, lo studio PERSEPHONE, recentemente presentato ad ASCO 2018 è l’unico a raggiungere l’endpoint primario, dimostrando la non inferiorità di 6 mesi vs 1 anno di trastuzumab. Cruciale è la selezione dei pazienti e l’identificazione di pazienti a basso rischio candidabili a trattamenti di de-escalation. In questa direzione, due abstract presentati ad ESMO 2018 indicano parametri clinici e patologici (TILs) in grado di rendere più accurata la determinazione del rischio di recidiva.
Axitinib Versus Placebo as an Adjuvant Treatment for Renal Cell Carcinoma: Results From the Phase III, Randomized ATLAS Trial
The ATLAS trial compared axitinib versus placebo in patients with locoregional renal cell carcinoma (RCC) at risk of recurrence after nephrectomy. In a phase III, randomized, double-blind trial, patients had >50% clear-cell RCC, had undergone nephrectomy, and had no evidence of macroscopic residual or metastatic disease (independent review committee [IRC] confirmed). The intent-to-treat population included all randomized patients (≥pT2 … (leggi tutto)
La terapia adiuvante non costituisce uno standard terapeutico nel carcinoma del rene resecato radicalmente. Alcuni studi condotti con le targeted terapies (ASSURE, S TRAC, PROTECT) non hanno dimostrato alcun vantaggio dall’impiego di sorafenib, sunitinib o pazopanib rispetto a placebo in sopravvivenza globale o riduzione del rischio di morte. Solo lo studio S TRAC ha raggiunto l’obiettivo di una superiorità in sopravvivenza libera da malattia a scapito di una quantità non trascurabile di eventi avversi. Questo ha portato al parere favorevole di FDA e di quello contrario di EMA nell’indicazione alto rischio di recidiva dopo nefrectomia. Lo studio ATLAS non ha rilevato una superiorità di axitinib in sopravvivenza libera da progressione rispetto a placebo dopo nefrectomia radicale. Lo stesso studio ha dimostrato come la selezione dei pazienti e l’intensità di dose del trattamento biologico rivestano un ruolo di fondamentale importanza. Alcuni studi sono in corso per valutare il ruolo di pembrolizumab ed atezolizumab nei pazienti ad alto rischio di recidiva dopo nefrectomia.
Questioning the Value of Fluorodeoxyglucose Positron Emission Tomography for Residual Lesions After Chemotherapy for Metastatic Seminoma: Results of an International Global Germ Cell Cancer Group Registry
Residual lesions after chemotherapy are frequent in metastatic seminoma. Watchful waiting is recommended for lesions < 3 cm as well as for fluorodeoxyglucose (FDG) positron emission tomography (PET)-negative lesions ≥ 3 cm. Information on the optimal management of PET-positive residual lesions ≥ 3 cm is lacking. We retrospectively identified 90 patients with metastatic seminoma with PET-positive residual lesions after chemotherapy. Patients with elevated … (leggi tutto)
Le linee guida nazionali ed internazionali propongono la PET-FDG come esame cardine nella gestione delle masse residue con diametro superiore a 3 cm dopo chemioterapia per seminoma metastatico. Lo studio di Cathomas e colleghi ha lo scopo di valutare il valore predittivo positivo dell’esame in questo setting di pazienti. L’analisi retrospettiva ha incluso 90 pazienti affetti da seminoma con una lesione residua captante alla PET-FDG dopo chemioterapia. La PET è stata effettuata dopo circa 7 settimane. Il 57% dei pazienti è stato sottoposto a ripetizione dell’indagine PET, il 29% a resezione della lesione, il 10% a biopsia ed il 4% a radioterapia. Tra i pazienti sottoposti a resezione della lesione l’81% ha mostrato un quadro di necrosi e il 19% cellule di seminoma. La recidiva o progressione di malattia si è verificata nel 17% dei pazienti complessivamente (22% dei pazienti sottoposti a ricontrollo radiologico, 8% dei pazienti sottoposti a resezione della massa residua e 22% dei pazienti sottoposti a biopsia). Il valore predittivo positivo della PET-FDG è risultato basso, pari al 23%. Sulla base dei risultati di questo studio, il percorso diagnostico-terapeutico delle masse residue dopo chemioterapia nel seminoma potrebbe cambiare, mettendo fortemente in discussione il ruolo della PET-FDG come strumento per identificare i pazienti con seminoma attivo residuo.
Maintenance Olaparib in Patients with Newly Diagnosed Advanced Ovarian Cancer
Most women with newly diagnosed advanced ovarian cancer have a relapse within 3 years after standard treatment with surgery and platinum-based chemotherapy. The benefit of the oral poly(adenosine diphosphate-ribose) polymerase inhibitorolaparib in relapsed disease has been well established, but the benefit of olaparib as maintenance therapy in newly diagnosed disease is uncertain. We conducted an international, randomized, double-blind, phase 3 … (leggi tutto)
Lo studio SOLO1 presentato durante la sessione plenaria dell’ESMO 2018 ha randomizzato 391 pazienti con carcinoma ovarico BRCA mutato in stadio III-IV a ricevere come terapia di mantenimento al termine della chemioterapia di prima linea, olaparib o placebo. Nel gruppo placebo la mediana di progression free survival è stata 13,5 mesi, mentre nel gruppo trattato con olaparib non è stata raggiunta ad un follow up di 41 mesi a significare una riduzione del rischio di progressione del 70%. A 4 anni dall’inizio della terapia di mantenimento rispettivamente il 10% e il 50% delle pazienti erano libere da progressione nel braccio placebo od olaparib. Nessun nuovo evento di safety è stato rilevato, e anemia, nausea e fatigue si confermano gli eventi avversi più frequenti. Questo studio rappresenta una pietra miliare nel trattamento del carcinoma ovarico e segna l’arrivo di un nuovo standard per le pazienti portatrici di mutazione del BRCA.
DPYD genotype-guided dose individualisation of fluoropyrimidine therapy in patients with cancer: a prospective safety analysis
Fluoropyrimidine treatment can result in severe toxicity in up to 30% of patients and is often the result of reduced activity of the key metabolic enzyme dihydropyrimidine dehydrogenase (DPD), mostly caused by genetic variants in the gene encoding DPD (DPYD). We assessed the effect of prospective screening for the four most relevant DPYD variants (DPYD*2A [rs3918290, c.1905+1G>A, IVS14+1G>A], c.2846A>T [rs67376798, D949V], c.1679T>G … (leggi tutto)
Come noto, le fluoropirimidine possono provocare tossicità gastroenteriche ed ematologiche, anche severe, che sono riconducibili a un deficit dell’attività enzimatica responsabile del loro metabolismo inattivante. L’enzima chiave di tale metabolismo è la diidropirimidina-deidrogenasi (DPD), il cui gene codificante può presentare varianti alleliche associate ad una ridotta attività enzimatica. L’analisi presentata all’ESMO di Monaco e pubblicata da Lancet Oncology riporta i risultati di uno studio condotto in 17 centri olandesi: i pazienti inseriti nello studio (affetti da un qualunque tipo di neoplasia che fosse candidata al trattamento con fluoropirimidine) venivano sottoposti a screening per la presenza di 4 varianti alleliche della DPD, e poi trattati con la dose piena o con riduzioni di dose predefinite a seconda della presenza di una specifica variante allelica. Su un totale di 1.103 pazienti, lo studio ha identificato l’8% di portatori di alleli a rischio. Rispetto a controlli storici, l’adozione di dosi “adattate” sulla base delle varianti alleliche ha consentito di ridurre nettamente il rischio di tossicità severe. Sulla base di tali risultati, gli autori raccomandano come standard la determinazione molecolare delle varianti della DPD in tutti i pazienti candidati a ricevere un trattamento con fluoropirimidine. Negli anni scorsi, il Gruppo di Lavoro AIOM-SIF ha prodotto le raccomandazioni per analisi farmacogenetiche, in cui si legge che l’analisi farmacogenetica per DPD è raccomandabile: 1) in pre-terapia con fluoropirimidine, quando, a giudizio dell’oncologo, il trattamento venga proposto in un paziente in cui, per le caratteristiche cliniche (comorbidità, PS, stadio di malattia), il vantaggio terapeutico in termini di sopravvivenza e/o risposta possa ipotizzarsi di elevato impatto e/o sia elevato il rapporto rischio/beneficio; 2) durante la terapia con fluoropirimidine nei casi di tossicità gastrointestinale di grado maggiore o uguale a 3 e di tossicità ematologica di grado 4, verificatasi dopo l’inizio della terapia, e in tutti i casi di tossicità inattese.
In Europa
EMA experts awarded for excellence in standards development
October 26, 2018 – Five EMA staff members – Paolo Alcini, Sabine Brosch, Tim Buxton, Ilaria Del Seppia and Panagiotis Telonis – have won an ISO Excellence Award for their achievements in the development of international standards for the identification of medicinal products (IDMP). The award was presented by Michael Glickman, chair of the International Organization for Standardization (ISO) Technical Committee for Health Informatics at the ISO plenary … (leggi tutto)
Regulatory update – EMA encourages companies to submit type I variations for 2018 by end of November 2018
October 26, 2018 – The European Medicines Agency (EMA) is advising marketing authorisation holders to submit type IAIN and type IA variations for 2018 no later than Friday 30 November 2018. This will enable EMA to acknowledge the validity of the submissions before the Agency’s closure between 21 December 2018 and 2 January 2019 and within the 30-day timeframe set out in Article 14 of Commission Regulation (EC) No 1234/2008. Marketing authorisation … (leggi tutto)
Human medicine European public assessment report (EPAR): Trastuzumab (Celltrion)
October 26, 2018 – This Human medicine European public assessment report (EPAR) was updated. Leggi tutto
Human medicine European public assessment report (EPAR): Daunorubicina/citarabina (Jazz)
October 26, 2018 – This Human medicine European public assessment report (EPAR) was updated. Leggi tutto
Human medicine European public assessment report (EPAR): Nivolumab (Bristol-Myers Squibb)
October 25, 2018 – This Human medicine European public assessment report (EPAR) was updated. Leggi tutto
Human medicine European public assessment report (EPAR): Lenvatinib (Eisai)
October 25, 2018 – This Human medicine European public assessment report (EPAR) was updated. Leggi tutto
Human medicine European public assessment report (EPAR): Olaparib (AstraZeneca)
October 25, 2018 – This Human medicine European public assessment report (EPAR) was updated. Leggi tutto
Human medicine European public assessment report (EPAR): Interferon alfa-2b (Merck Sharp & Dohme)
October 24, 2018 – This Human medicine European public assessment report (EPAR) was updated. Leggi tutto
Revised timelines for certificates of pharmaceutical products (CPPs) and temporary arrangements during EMA’s relocation
October 23, 2018 – Due to increased demand, EMA has temporarily extended the PDF icontarget handling time of ten working days for certificates of pharmaceutical products (CPPs) requested through the standard procedure to 30 working days. Temporary arrangements during EMA’s relocation. As a consequence of EMA’s relocation to Amsterdam, there will be changes to the timelines for requesting and production of CPPs between January and March 2019 … (leggi tutto)
Dall’FDA
FDA Grants Priority Review to Ruxolitinib for GVHD
October 26, 2018 – The FDA has granted a priority review designation to a supplemental new drug application (sNDA) for ruxolitinib for the treatment of patients with acute graft-versus-host disease (GVHD) who have had an inadequate response to corticosteroids, according to Incyte, the manufacturer of the JAK1/JAK2 inhibitor. The sNDA is based on results from the pivotal phase II REACH1 trial, in which ruxolitinib combined with corticosteroids induced an overall … (leggi tutto)
FDA Approves Levoleucovorin for Treatment in Osteosarcoma, Colorectal Cancer
October 26, 2018 – The U.S. Food and Drug Administration (FDA) recently approved levoleucovorin injection, a folate analog, for three indications: rescue after high-dose methotrexate therapy in patients with osteosarcoma; diminishing the toxicity associated with overdosage of folic acid antagonists or impaired methotrexate elimination; and the treatment of patients with metastatic colorectal cancer in combination with fluorouracil. Levoleucovorin is contraindicated … (leggi tutto)
FDA Grants Priority Review to TAS-102 for Gastric/GEJ Cancer
October 25, 2018 – The FDA has granted a priority review to a supplemental new drug application (sNDA) for TAS-102 (trifluridine/tipiracil) for use in previously treated patients with advanced or metastatic gastric adenocarcinoma, including cancer of the gastroesophageal junction (GEJ). The sNDA is based on data from the phase III TAGS trial, in which TAS-102 reduced the risk of death by about one-third compared with placebo in patients with heavily pretreated … (leggi tutto)
FDA Extends Review Period for Frontline Nivolumab/Ipilimumab in TMB-High NSCLC
October 22, 2018 – The FDA has added 3 months to the review period for the combination of nivolumab plus low-dose ipilimumab for the frontline treatment of patients with advanced non–small cell lung cancer (NSCLC) with tumor mutational burden (TMB) ≥10 mutations per megabase (mut/Mb), making the new action date May 20, 2019. The extension in the review timeline for the supplemental biologics license application (sBLA) for the immunotherapy combination … (leggi tutto)
Pillole dall’Aifa
26 ottobre 2018 – Nota Informativa Importante sui medicinali iniettabili a base di idarubicina cloridrato
Dal Soroptimist International Club Genova a favore delle ragazze STEM
Il Premio, del valore di 2.000 Euro, sarà attribuito ad una Tesi di Laurea Magistrale in campo Emato-Oncologico, discussa da una studentessa dell’Università degli Studi di Genova negli anni accademici 2016-17 o 2017-18, in una delle seguenti discipline: Medicina e Chirurgia – Scienze infermieristiche e ostetriche, Scienze riabilitative delle professioni sanitarie – Psicologia – Biologia – Scienze chimiche – Fisica – Farmaci e farmacia industriale – Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche – Ingegneria biomedica.
Le domande dovranno essere inviate entro il 31 marzo 2019 ed il Premio sarà assegnato a giugno 2019.
Per scaricare il Bando e la Scheda di Partecipazione, vai al sito web.
Preserva la tua fertilità
Scheda informativa condivisa da ISS, PMA, AIMAC e AIOM
Suggerimenti semplici su come preservare la fertilità prima dei trattamenti antitumorali, firmate da Istituto Superiore di Sanità (ISS), Registro Nazionale di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (AIMaC) e Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), sono state incluse in una locandina. Contiene consigli e tecniche utilizzate in donne, uomini e bambini, in forma sintetica. Ulteriori informazioni sono disponibili ai siti web di ISS, AIMaC e AIOM oppure al numero verde AIMaC 840503579.
LA RICERCA IN ONCOLOGIA CLINICA 2018 Radiotherapy cures cancer today XXVIII Congresso Nazionale AIRO, XXXI Congresso Nazionale AIRB, X Congresso Nazionale AIRO Giovani
Rimini, 2 -4 novembre 2018 Evento patrocinato da AIOM
ONCOLOGY FOR PRIMARY CARE Cure Primarie e Paziente Oncologico 9^ Edizione Nuove frontiere in oncologia: l’evoluzione delle conoscenze, il cambiamento delle scelte
Bari, 23 – 24 novembre 2018 Evento patrocinato da AIOM Scadenza adesioni: 19 novembre 2018
Editore: Intermedia s.r.l. – Via Malta 12/b, 25124 Brescia – tel. 030 226105 fax 030 2420472 – Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca qui: AIOM news RIMUOVI