Comitato scientifico editoriale: Giuseppe Aprile, Consuelo Buttigliero, Paolo Carlini, Maria Vittoria Dieci, Massimo Di Maio, Raffaele Giusti, Sara Lonardi, Domenica Lorusso, Cristina Masini, Laura Noto, Silvia Novello, Filippo Pietrantonio, Giuseppe Procopio, Daniele Santini Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Oggi in Oncologia
Trends in Checkpoint Inhibitor Therapy for Advanced Urothelial Cell Carcinoma at the End of Life: Insights from RealWorld Practice
Several immune checkpoint inhibitor therapies (CPIs) have been approved to treat metastatic urothelial cell carcinoma (mUC). Because of the favorable toxicity profile of CPI compared with chemotherapy, oncologists may have a low threshold to prescribe CPI to patients near the end of life. We evaluated trends in initiation of endoflife systemic therapy in 1,637 individuals in the Flatiron Health Database who were diagnosed with mUC between 2015 and 2017 and … (leggi tutto)
Qualche anno fa, AIOM conduceva una survey sui cosiddetti trattamenti antitumorali “a oltranza”, e tra i fattori più importanti elencati dai rispondenti a proposito della decisione di iniziare un trattamento attivo in pazienti ragionevolmente vicini alla fine della vita c’erano, oltre alla giovane età e al buon performance status del paziente, anche la disponibilità di nuovi farmaci. Definire “a posteriori” inappropriata la prescrizione di trattamenti antitumorali attivi nelle settimane che precedono il decesso del paziente è sicuramente criticabile, in quanto tali terapie vengono ovviamente iniziate in assoluta buona fede, sperando in un’evoluzione lenta della malattia. Peraltro, la descrizione dei comportamenti prescrittivi nel tempo può essere istruttiva, specialmente se, a parità di incertezza nella valutazione prognostica, si osserva un incremento dell’attitudine prescrittiva. È quanto descritto nel lavoro di Parikh e collaboratori, che analizzando i dati di un registro (il Flatiron Health Database) hanno preso in esame i trattamenti sistemici ricevuti dai pazienti con carcinoma uroteliale metastatico, trattati tra il 2015 e il 2017. Gli autori hanno analizzato i dati di 1.637 soggetti, riportando che il 17% dei pazienti aveva iniziato un trattamento attivo sistemico negli ultimi 30 giorni di vita, e il 29,8% aveva iniziato un trattamento sistemico negli ultimi 60 giorni di vita. È particolarmente interessante, peraltro, che la percentuale di pazienti che iniziava un trattamento con un farmaco immunoterapico negli ultimi 60 giorni di vita è salita, nell’arco dei tre anni considerati nello studio, dall’1% al 23%. In particolare, la percentuale di pazienti che iniziava tale trattamento immunoterapico nel periodo precedente la fine della vita è cresciuta in maniera significativa nel gruppo di pazienti con performance status scaduto. Tale maggiore impiego dei farmaci immunoterapici, recentemente disponibili nella pratica clinica, ha determinato un raddoppio della percentuale di pazienti che iniziavano un trattamento sistemico nel periodo precedente la fine della vita (passata dal 17,4% al 34,8% nel breve arco di tempo considerato dallo studio). Sono indubbiamente dati che fanno riflettere, e che ci ricordano che, specialmente nei casi con performance status compromesso, l’inizio di un trattamento immunoterapico andrebbe considerato con molta prudenza, essendo realisticamente possibile un’evoluzione negativa di malattia nel breve termine.
The role of patient-reported outcomes in outpatients receiving active anti-cancer treatment: impact on patients’ quality of life
Patient-reported outcomes (PROs) are the gold standard to describe subjective symptoms. Nurses can be successfully involved in collecting symptom information, because of their direct relationship with the patient. In order to improve clinical management of outpatients receiving active anti-cancer treatment, we introduced in routine clinical practice an assessment of patient-reported symptoms and toxicities, starting from January 2018. Our hypothesis was that this … (leggi tutto)
I trattamenti anti-tumorali sono comunemente associati al rischio di causare tossicità non trascurabili, che spesso comportano importanti ripercussioni sulla qualità di vita dei pazienti oncologici. È ormai dimostrato che i clinici possono “sottostimare” l’incidenza di numerose tossicità, specialmente le cosiddette tossicità “soggettive”, vale a dire gli effetti collaterali che, non essendo documentati da un’alterazione degli esami di laboratorio, devono essere necessariamente riferiti dal paziente (ad esempio, la nausea e il vomito, la diarrea o la stipsi, l’alterazione del gusto e la mancanza di appetito, l’astenia, ecc.). L’ipotesi alla base dello studio pubblicato da Supportive Care in Cancer è che una rilevazione sistematica delle tossicità da parte del personale infermieristico (quale figura intermedia fra medico e paziente e sicuramente più vicina alla valutazione dell’ultimo), nei pazienti oncologici sottoposti a trattamenti anti-tumorali, mediante somministrazione di questionari dedicati e successiva discussione dei risultati in aggiunta alla normale visita, possa contribuire ad una migliore gestione delle tossicità e, di conseguenza, ad una migliore qualità di vita dei pazienti oncologici. Il progetto è stato condotto presso l’Oncologia Medica dell’Ospedale Mauriziano di Torino, prevedendo il confronto tra 2 gruppi di pazienti: un gruppo di controllo (trattato nel 2017) è stato sottoposto alle normali visite con lo specialista oncologo, in occasione dei periodici appuntamenti presso il centro durante il trattamento anti-tumorale; i pazienti assegnati al secondo gruppo (trattato nel 2018), prima della normale visita con lo specialista oncologo, hanno compilato, con la guida del personale infermieristico, una scheda di rilevazione sistematica delle tossicità riportate nel periodo trascorso dalla precedente visita. È stata quindi cura del personale infermieristico consegnare il questionario al medico, affinché quest’ultimo potesse discuterlo con il paziente nel corso della visita. Obiettivo primario dello studio era il confronto tra i 2 gruppi durante il trattamento, allo scopo di verificare l’ipotesi che la rilevazione sistematica delle tossicità si associ ad un miglioramento della qualità di vita, misurata mediante la somministrazione del questionario EORTC QLQ C30. L’analisi condotta su 211 pazienti ha evidenziato che la QoL globale è migliorata in modo statisticamente significativo nei pazienti in cui è stata effettuata la rilevazione sistematica delle tossicità rispetto al gruppo di controllo. In particolare, la variazione media rispetto al basale della QoL globale è stata pari a -1,68 nel primo gruppo e +2,54 nel secondo gruppo (p = 0,004). Per quanto concerne i sintomi, nel gruppo dei pazienti che ha effettuato la rilevazione sistematica delle tossicità, rispetto al gruppo di controllo si è assistito ad un miglioramento statisticamente significativo rispetto al basale nei punteggi relativi a fatigue, dolore e perdita d’appetito. La percentuale dei pazienti che ha ottenuto un significativo miglioramento nei punteggi della qualità di vita globale è risultata significativamente più elevata nel secondo gruppo rispetto al primo gruppo (p = 0,04). Un miglioramento significativo è stato osservato in 23 pazienti nel primo gruppo (19,3%) e in 30 pazienti nel secondo gruppo (32,6%). Con tutti i limiti di un’evidenza non randomizzata, l’analisi fornisce prova ulteriore della fattibilità e dell’utilità dell’impiego dei patient-reported outcomes nella pratica clinica oncologica. Il beneficio in qualità di vita si ottiene con l’impiego di uno strumento facile da somministrare, non costoso (se non per il tempo necessario per la somministrazione e la raccolta) e che ha riscontrato elevato gradimento da parte dei pazienti.
HER2 Positivity Predicts Unresponsiveness to EGFR-Targeted Treatment in Metastatic Colorectal Cancer
HER2 amplification is detected in 3% of patients with colorectal cancer (CRC), making tumors in the metastatic setting vulnerable to double pharmacological HER2 blockade. Preclinical findings show that it also might impair response to anti-epidermal growth factor receptor (EGFR) treatment. Patients with KRAS exon 2 wild-type metastatic CRC underwent molecular screening of HER2 positivity by HERACLES criteria (immunohistochemistry 3+ or 2+ in ≥50% of … (leggi tutto)
L’overespressione e l’amplificazione di HER2 hanno un doppio ruolo nel tumore colorettale avanzato: da un lato pazienti con neoplasia HER2 positiva possono rispondere al trattamento target con doppia inibizione, dall’altro selezionano pazienti che, sebbene RAS e BRAF wild-type, possono avere resistenza primaria al trattamento con EGFR inibitore. Lo studio italiano, che riporta i risultati di circa 100 pazienti con tumore colorettale avanzato HER2 positivo secondo i criteri HERACLES (Valtorta E, et al. Assessment of a HER2 scoring system for colorectal cancer: results from a validation study. Mod Pathol 2015), contribuisce a dimostrare il possibile ruolo predittivo negativo della overespressione o amplificazione di HER2. Tali pazienti, che risultano avere maggiore frequenza di localizzazione sinistra, metastasi polmonari e alto carico di malattia, hanno minore chance di beneficio dalla terapia con EGFR inibitore sia in termini di risposta (RR inferiore del 50%) che in termini di sopravvivenza libera da progressione (mediamente di 1,5 mesi più breve). Aumenta quindi l’evidenza disponibile che suggerisce di introdurre il test nella pratica clinica, anche eventualmente sfruttando le potenzialità della biopsia liquida (Siravegna G, et al. Plasma HER2 (ERBB2) Copy Number Predicts Response to HER2-targeted Therapy in Metastatic Colorectal Cancer. Clin Cancer Res 2019).
In Europa
Update of EU recommendations for 2019/2020 seasonal flu vaccine composition
April 12, 2019 – EMA has issued an PDF iconupdate of the EU recommendations for the influenza virus strains that vaccine manufacturers should include in vaccines for the prevention of seasonal influenza from autumn 2019. The recommendations now also contain a decision on suitable H3N2 strains for inactivated influenza vaccines. The list of reagents for vaccine standardisation has also been updated. Details such as the specific virus strains to be included, are … (leggi tutto)
The role of regulators in establishing added benefit of novel therapies
April 11, 2019 – Regulators have a role to play in ensuring that there is a solid evidence base to support the assessment of added therapeutic benefit of novel treatments compared with existing and potentially cheaper therapies. To help health technology assessment bodies, payers, clinicians and patients to separate merely new from truly better medicines, the regulators, firstly, should provide explicit reasoning on a medicine’s added benefit compared to other … (leggi tutto)
Olaparib Approved in Europe for BRCA+ Breast Cancer
April 10, 2019 – The European Commission has approved olaparib for the treatment of adult patients with germline BRCA1/2-mutant, HER2-negative locally advanced or metastatic breast cancer. The decision is based on findings from the phase III OlympiAD trial, in which the PARP inhibitor reduced the risk of disease progression or death by 42% compared with chemotherapy in patients with germline BRCA-mutant, metastatic disease. With the indication, patients … (leggi tutto)
Dall’FDA
FDA approves first targeted therapy for metastatic bladder cancer
April 12, 2019 – The U.S. Food and Drug Administration today granted accelerated approval to Erdafitinib, a treatment for adult patients with locally advanced or metastatic bladder cancer that has a type of susceptible genetic alteration known as FGFR3 or FGFR2, and that has progressed during or following prior platinum-containing chemotherapy. Patients should be selected for therapy with Erdafitinib using an FDA-approved companion diagnostic device. “We’re in an era of … (leggi tutto)
FDA Lowers Pembrolizumab PD-L1 Cutoff in NSCLC, Expands Approval to Stage III
April 11, 2019 – The FDA has expanded the approval for pembrolizumab monotherapy for the frontline treatment of patients with stage III non–small cell lung cancer (NSCLC), who are ineligible for surgery or definitive chemoradiation, or metastatic NSCLC, with a PD-L1 expression (tumor proportion score [TPS]) level of ≥1% and do not harbor EGFR or ALK aberrations. The approval is based on findings from the phase III KEYNOTE-042 trial, which showed that frontline … (leggi tutto)
Entrectinib Data Highlighted as FDA Weighs Approval for ROS1+ NSCLC
April 11, 2019 – Patients with ROS1-positive non–small cell lung cancer (NSCLC) showed high response rates and durable responses following treatment with entrectinib, according to findings from a pooled analysis of 3 studies presented at the 2019 European Lung Cancer Congress. Entrectinib demonstrated systemic efficacy with 77.4% of patients in the overall population showing a response. Strong intracranial activity was also demonstrated in a cohort of patients … (leggi tutto)
Lenalidomide/Rituximab Data Published as FDA Weighs Non-Hodgkin Lymphoma Approval
April 9, 2019 – The R2 regimen of lenalidomide plus rituximab significantly reduced the risk of disease progression or death compared with rituximab alone in patients with relapsed/refractory indolent non-Hodgkin lymphoma, according to results from the pivotal phase III AUGMENT trial, now published in the Journal of Clinical Oncology. The study findings showed that at a median follow-up of 28.3 months, the median progression-free survival (PFS) per independent … (leggi tutto)
Dall’ASCO
Opioid-Related Hospitalizations Among Patients With Cancer in the United States
April 12, 2019 – In a study reported in a research letter in JAMA Oncology, Chua et al found that opioid-related hospitalizations among American patients with cancer are rare, increasing at a very low rate, and consist mostly of hospitalization for nonheroin opioid poisoning. The study analyzed trends and risk factors of opioid-related hospitalizations among patients with cancer between January 2006 and December 2014, using data from the U.S. National Inpatient … (leggi tutto)
CDC Issues Clarification on Guideline for Prescribing Opioids for Chronic Pain in Patients With Cancer and Sickle Cell Disease
April 9, 2019 – ASCO, the American Society of Hematology (ASH), and the National Comprehensive Cancer Network® (NCCN®) are pleased to acknowledge receipt of a key clarification from the Centers for Disease Control and Prevention (CDC) on prescribing opioids to manage pain from certain conditions. The clarification regarding CDC’s Guideline for Prescribing Opioids for Chronic Pain – issued in a letter from the agency to ASCO, ASH, and NCCN – comes as a … (leggi tutto)
American College of Physicians Issues Guidance Statement for Breast Cancer Screening in Average-Risk Women
April 9, 2019 – Average-risk women between the ages of 50 and 74 who have no symptoms for breast cancer should undergo breast cancer screening with mammography every other year, the American College of Physicians (ACP) has recommended in a new evidence-based guidance statement published by Qaseem et al in Annals of Internal Medicine. ACP’s guidance statement does not apply to patients with prior abnormal screening results or to higher-risk … (leggi tutto)
Pillole dall’Aifa
11 aprile 2019 – Carenza Pegaspargasi (Servier) – modalità di richiesta d’Importazione dall’estero
Editore: Intermedia s.r.l. – Via Malta 12/b, 25124 Brescia – tel. 030 226105 fax 030 2420472 – Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca qui: AIOM news RIMUOVI