Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Dario Giuffrida, Giusi Blanco, Marzia Mare, Stefania Munaò, Angela Prestifilippo, Dorotea Sciacca (U.O.C. Oncologia Medica, Istituto Oncologico del Mediterraneo, Viagrande, Catania)
Coordinatori: Massimo Di Maio, Silvia Novello
Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Oggi in Oncologia
Osimertinib treatment for patients with EGFR exon 20 mutation positive non-small cell lung cancer
Epidermal growth factor receptor (EGFR) exon 20 insertions comprise 4–10 % of EGFR mutations in non-small cell lung cancer (NSCLC) and are associated with primary resistance to first and second generation EGFR tyrosine kinase inhibitors (TKIs). In vitro and preclinical animal studies have shown that osimertinib exerts antitumor activity against EGFR exon 20 mutation positive NSCLC. We report on a cohort of advanced stage NSCLC patients who harbor an EGFR … (leggi tutto)
In questo studio multicentrico retrospettivo, Van Veggel et coll. hanno valutato l’efficacia di osimertinib nel trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato, con mutazione dell’esone 20 del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR). L’incidenza delle mutazioni a carico dell’esone 20 è pari al 4-10% di queste mutazioni e si associa a resistenza primaria agli inibitori tirosino chinasici di EGFR di prima e seconda generazione (TKI). Gli studi in vitro e preclinici su animali hanno dimostrato che osimertinib esercita attività antitumorale anche contro il NSCLC positivo alla mutazione dell’esone 20 dell’EGFR.
In questa casistica vengono osservati 21 pazienti con osimertinib a 80 mg o 160 mg una volta al giorno da aprile 2016 a giugno 2018, in quattro Istituti nei Paesi Bassi. La sopravvivenza libera da progressione (PFS), il tasso di controllo della malattia (DCR), la sopravvivenza globale (OS) e il tasso di risposta obiettiva (ORR) sono stati valutati utilizzando i criteri RECIST v1.1. Tredici dei 21 pazienti arruolati avevano ricevuto una precedente chemioterapia a base di platino, tre pazienti un TKI di prima o seconda generazione.
È stata osservata una risposta parziale, 17 stabilità di malattia, 3 progressioni, quali miglior risposta a osimertinib (ORR 5%). La PFS mediana è stata di 3,6 mesi (IC 95%: 2,6-4,5). La PFS non differiva per i pazienti con mutazioni concomitanti di TP53 (p = 0,937). Il DCR a tre mesi era del 71%. L’OS mediana era di 8,7 mesi (IC 95%: 1,1-16,4). Il tasso di controllo della malattia era del 71% a 3mesi ed è stata osservata una regressione del tumore nel 67% dei pazienti.
Pur con i limiti del disegno retrospettivo dello studio, dell’eterogeneità del ristretto numero di pazienti, gli autori concludono che osimertinib ha un’attività antitumorale limitata nei pazienti con NSCLC mutato con esone 20 di EGFR, con un tasso di risposta obiettivo (ORR) pari al 5%.
The Role of Maintenance Strategies in Metastatic Colorectal Cancer: A Systematic Review and Network Meta-analysis of Randomized Clinical Trials
In metastatic colorectal cancer, induction combination chemotherapy with a targeted agent is considered the mainstay of treatment. Multiple randomized clinical trials have examined different strategies of continuing cytotoxic therapy until progression compared with a period of either observation or the use of various maintenance agents. However, those randomized clinical trials have shown inconsistent efficacy results that make it challenging to draw any conclusion on … (leggi tutto)
Nel tumore del colon retto metastatico, la chemioterapia di induzione combinata con un agente target rappresenta il gold standard di trattamento. Molti studi randomizzati hanno esaminato strategie di mantenimento della chemioterapia citotossica fino a progressione, confrontandola con l’osservazione o con altre strategie di mantenimento. Tuttavia, questi studi clinici non hanno prodotto risultati di efficacia consistenti.
Con questo obiettivo, Sonbol e collaboratori hanno prodotto una metanalisi di 12 sperimentazioni che includeva 5.540 pazienti, in cui sono state esaminate le strategie di mantenimento nel tumore del colon-retto metastatico. Le possibilità di trattamento dopo la chemioterapia iniziale con o senza biologico includevano: osservazione; terapia di mantenimento con fluoropirimidina o fluoropirimidina + bevacizumab o bevacizumab in monoterapia; prosieguo del regime chemioterapico iniziale fino a progressione.
Dalla metanalisi si è ricavato che la continuazione della chemioterapia citotossica completa fino a progressione non ha evidenziato alcun beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS) o di sopravvivenza globale (OS), rispetto all’osservazione o alla terapia di mantenimento sopra indicata. La probabilità massima di aumento della PFS è stata osservata con fluoropirimidina + bevacizumab (99,8%), seguita da fluoropirimidina (67,1%). La probabilità massima di aumentare la OS è stata osservata con fluoropirimidina (81,3%), seguita da fluoropirimidina + bevacizumab (73,2%). La fluoropirimidina possedeva dunque una maggiore probabilità di ritardare la progressione, rispetto all’osservazione o alla monoterapia con bevacizumab.
In conclusione, per i pazienti con tumore del colon retto metastatico, il prosieguo della terapia di induzione fino a progressione non ha dimostrato un beneficio. La terapia di mantenimento a base di fluoropirimidina, con o senza bevacizumab, è da preferirsi perché presenta la probabilità più alta di migliorare la sopravvivenza libera da progressione. La mancanza di un chiaro beneficio in OS rende ancora l’osservazione una scelta accettabile, mentre la terapia di mantenimento con bevacizumab in monoterapia non è un approccio accettabile.
Il punto debole di questo studio è rappresentato dal fatto che, nella maggior parte delle sperimentazioni, gli addetti alla valutazione dei risultati non operavano in cieco. Nonostante tale limite, questa metanalisi fornisce una analisi aggiornata delle strategie di mantenimento nel tumore del colon retto metastatico tenendo in considerazione che la scelta ottimale di cura dipende da vari fattori come la preferenza del paziente, i costi, i possibili effetti collaterali.
Nab-paclitaxel plus gemcitabine in patients with locally advanced pancreatic cancer (LAPACT): a multicentre, open-label phase 2 study
Treatment options for patients with unresectable locally advanced pancreatic cancer are scarce. Results from a subanalysis of the phase 3 MPACT trial in metastatic pancreatic cancer suggested potential activity of nab-paclitaxel plus gemcitabine against locally advanced pancreatic cancer. The objective of this phase 2 trial was to evaluate safety and efficacy of nab-paclitaxel plus gemcitabine in previously untreated locally advanced pancreatic cancer. This international, open-label … (leggi tutto)
Questo è uno studio prospettico di fase II in cui i ricercatori, da gennaio 2015 a gennaio 2018, hanno arruolato 107 pazienti con tumore del pancreas localmente avanzato giudicati inoperabili dopo opportuna stadiazione con TC ed RM addome. Questi pazienti ricevevano sei cicli di induzione con nab-paclitaxel 125 mg/mq e gemcitabina 1000 mg/mq i giorni 1-8-15 q 28, e venivano successivamente randomizzati a ricevere, in caso di controllo della malattia (stabilizzazione o risposta): 1) prosecuzione del medesimo regime chemioterapico (11%), 2) radiochemioterapia con gemcitabina o capecitabina (17%), 3) chirurgia 16%).
L’obiettivo primario dello studio era il tempo mediano al fallimento terapeutico, ossia il tempo che intercorre tra il primo ciclo di chemioterapia somministrato al paziente fino al fallimento del trattamento, per progressione di malattia, morte per qualunque causa o inizio di altra terapia.
Il tempo mediano al fallimento della terapia in questo studio è risultato pari a 9 mesi, il tempo mediano alla progressione a 10,9 mesi e la mediana di sopravvivenza globale a 18,8 mesi.
Il secondo obiettivo di efficacia era il disease control rate dopo i sei cicli di induzione, intesa come risposta completa, risposta parziale o stabilizzazione di malattia. Sono state registrate 33% di risposte obiettive con un disease control rate del 77,6%.
Lo studio ha anche prospetticamente valutato la qualità di vita dei pazienti mediante la somministrazione di questionari quali EORTC QLQ-C30 e QLQ-PAN 26. La qualità di vita si è mantenuta uguale durante i primi due cicli di trattamento, mentre dopo il terzo ciclo si è notato un minimo peggioramento. Tuttavia, dopo il quarto ciclo la qualità di vita sembra migliorare e si mantiene stabile fino al sesto ciclo. Sono stati inoltre valutati post-hoc l’indice e la qualità della resezione chirurgica ottenendo un 15% di pazienti resecati di cui 7 R0 e 9 R1.
La tossicità dello schema è risultata sovrapponibile a quella osservata nello studio registrativo di fase III nel setting metastatico MPACT. Complessivamente, il trattamento di induzione è stato ben tollerato ed infatti il 58% dei pazienti lo ha completato. Le tossicità G3 più frequenti sono state: neutropenia 33% (4% febbrile), anemia 11% e fatigue 10%, e non si sono registrate morti tossiche.
Questo risulta essere il primo studio prospettico focalizzato su pazienti con neoplasia del pancreas localmente avanzata inoperabile, trattati con nab-paclitaxel e gemcitabina di induzione. Tale schema, in questo setting di pazienti, ha dimostrato di essere sicuro ed attivo, riportando 9 mesi di tempo mediano al fallimento terapeutico e il 33% di risposte obiettive, con un 77% di controllo di malattia ed un tasso di resezioni pari al 15%.
Gli autori concludono dicendo che nab-paclitaxel e gemcitabina potrebbe diventare un altro schema di riferimento in questo setting, cui poter eventualmente aggiungere eventuali nuovi agenti targeted.
Hepatocellular Carcinoma Is Associated With Gut Microbiota Profile and Inflammation in Nonalcoholic Fatty Liver Disease
The gut-liver axis plays a pivotal role in the pathogenesis of nonalcoholic fatty liver disease (NAFLD), which is the third leading cause of hepatocellular carcinoma (HCC) worldwide. However, the link between gut microbiota and hepatocarcinogenesis remains to be clarified. The aim of this study was to explore what features of the gut microbiota are associated with HCC in patients with cirrhosis and NAFLD. A consecutive series of patients with NAFLD-related cirrhosis and … (leggi tutto)
L’obiettivo dello studio è stato quello di esplorare le caratteristiche del microbiota intestinale associate alla presenza di epatocarcinoma nei pazienti con steatosi epatica non alcolica andati incontro a cirrosi. L’evoluzione della steatosi epatica non alcolica è favorita da fattori ambientali e genetici, che a loro volta possono causare o essere conseguenza di squilibri a carico del microbiota intestinale.
È stata confrontata la flora intestinale di 61 pazienti, 21 con cirrosi da steatosi epatica non alcolica ed epatocarcinoma, 20 con cirrosi, ma senza tumore, e 20 individui sani, studiando il profilo del microbiota di ciascun gruppo, la loro permeabilità intestinale e lo stato infiammatorio.
È emerso che i pazienti con carcinoma epatico presentavano eccessivi livelli di calprotectina fecale, proteina rilasciata da cellule del sistema immunitario nelle condizioni di infiammazione. Anche i livelli plasmatici di mediatori dell’infiammazione erano maggiori nei pazienti con tumore epatico, che avevano inoltre un elevato quantitativo di cellule circolanti derivanti dal sistema immunitario, ma di fenotipo soppressorio più che infiammatorio e stimolatorio. Ciò significa che in questi pazienti l’infiammazione derivante dall’intestino e la permeabilità intestinale possono potenzialmente svolgere un ruolo molto particolare, ovvero quello di stimolare continuamente il sistema immunitario che dopo un certo lasso di tempo entra in stand by. Inoltre il microbiota dei pazienti con cirrosi era caratterizzato da una maggiore abbondanza di Enterobacteriaceae e Streptococco e una carenza di Akkermansia, quest’ultima parte del pool di batteri benefici per l’organismo. In aggiunta, tra i pazienti cirrotici, quelli che presentavano un epatocarcinoma risultavano deficitari anche in Bifidobacterium, altro ceppo benefico, mentre i Bacteroides e le Ruminococcaceae erano incrementati. Il deficit di Akkermansia e Bifidobacterium è risultato inversamente correlato alla concentrazione di calproctectina, e i mediatori infiammatori e le cellule immuni circolanti risultavano associati alla particolare composizione del microbiota intestinale. Le alterazione del microbiota intestinale in questi pazienti potrebbero determinare lo sviluppo di un microambiente che favorisce l’insorgenza di tumore epatico mediante meccanismi diretti, infiammatiori, e indiretti, di immunosoppressione.
Questi risultati hanno indicato che nei pazienti con cirrosi e steatosi epatica non alcolica il profilo del microbiota intestinale e l’ infiammazione sistemica sono tra loro correlati e possono concorrere al processo di sviluppo del tumore epatico. Lo studio del microbiota intestinale potrà permettere di identificare i pazienti a maggior rischio di sviluppare un tumore epatico e, in futuro, indirizzare questi verso interventi più mirati e personalizzati, come per esempio sostituire il microbiota intestinale alterato con uno sano in grado di contrastare lo sviluppo della malattia.
In Europa
Restrictions in use of cyproterone due to meningioma risk
February 6, 2020 – Micro, small and medium-sized enterprises or SMEs are a driver of innovation in the pharmaceutical sector and play a key role in the development of new medicines. However, finding their way through EU rules and regulations can sometimes be challenging. EMA addresses the unique needs of these companies through its SME office, which provides regulatory, financial and administrative assistance to small pharmaceutical companies. EMA has … (leggi tutto)
Angiosarcoma Project
February 12, 2020 – The Angiosarcoma Project (ASCproject) is an initiative enabling US and Canadian patients to remotely share their clinical information and biospecimens for research. The project generates and publicly releases clinically annotated genomic data on tumour and germline specimens on an ongoing basis. The researchers reported in a letter published in the Nature Medicine that this patient-partnered approach has catalyzed an opportunity to discover the … (leggi tutto)
NICE Recommends Against Frontline Pembrolizumab/Axitinib in Advanced RCC
February 12, 2020 – The United Kingdom’s National Institute for Health and Care Excellence (NICE) has chosen to not recommend the combination of pembrolizumab and axitinib for use in treatment-naïve adult patients with advanced renal cell carcinoma (RCC). When citing their reasoning, the agency explained that although clinical trial data indicate that the combination is more effective than sunitinib in this patient population, it is uncertain whether this … (leggi tutto)
EMA recommends granting a marketing authorisation for biosimilar rituximab
February 10, 2020 – On 30 January 2020, the European Medicines Agency’s (EMA’s) Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) adopted a positive opinion, recommending the granting of a marketing authorisation for the medicinal product rituximab, intended for the treatment of non-Hodgkin’s lymphoma (NHL), chronic lymphocytic leukaemia (CLL), rheumatoid arthritis (RA), granulomatosis with polyangiitis (GPA) and microscopic polyangiitis … (leggi tutto)
Dall’FDA
FDA Grants Priority Review to Tazemetostat in Follicular Lymphoma
February 14, 2020 – The FDA has granted a priority review designation to a supplemental new drug application (sNDA) for tazemetostat for the treatment of patients with relapsed/refractory follicular lymphoma who have received at least 2 prior lines of systemic therapy. The sNDA is mostly based on updated results of an ongoing phase II trial, which showed that the first-in-class EZH2 inhibitor elicited an objective response rate (ORR), assessed by an independent review … (leggi tutto)
FDA Grants Priority Review to Liso-Cel in Large B-Cell Lymphoma
February 13, 2020 – The FDA has granted a priority review designation to a biologics license application (BLA) for the anti-CD19 CAR T-cell therapy lisocabtagene maraleucel (liso-cel) for the treatment of adult patients with relapsed/refractory large B-cell lymphoma (LBCL) after at least 2 prior therapies. The BLA is based on data from the multicenter phase I TRANSCEND NHL 001 study, in which treatment with liso-cel resulted in an objective response rate of 73% and a … (leggi tutto)
FDA Grants Priority Review to Tucatinib in HER2+ Breast Cancer
February 13, 2020 – The FDA has granted a priority review designation to a new drug application (NDA) for tucatinib for use in combination with trastuzumab and capecitabine for the treatment of patients with unresectable locally advanced or metastatic HER2-positive breast cancer, including patients with brain metastases, following at least 3 prior HER2-directed agents separately or in combination, in the neoadjuvant, adjuvant, or metastatic setting. The NDA is … (leggi tutto)
FDA Grants Ripretinib Priority Review for Advanced GIST
February 12, 2020 – The FDA has granted a priority review designation to a new drug application (NDA) for ripretinib for the treatment of patients with advanced gastrointestinal stromal tumors (GIST). The NDA is based on findings from the phase III INVICTUS trial, in which the investigational broad-spectrum KIT and PDGFR inhibitor ripretinib led to an 85% reduction in the risk of disease progression or death compared with placebo for heavily pretreated patients with … (leggi tutto)
FDA Approval Sought for Daratumumab Plus Carfilzomib/Dexamethasone in Relapsed/Refractory Myeloma
February 11, 2020 – A supplemental Biologics License Application (sBLA) has been submitted to the FDA for daratumumab for use in combination with carfilzomib and dexamethasone (KdD) for the treatment of patients with relapsed/refractory multiple myeloma. The sBLA is based on the phase III CANDOR trial, in which adding daratumumab to carfilzomib and dexamethasone (KdD) reduced the risk of disease progression or death by 37% compared with carfilzomib and … (leggi tutto)
FDA Grants Priority Review to Capmatinib in METex14+ NSCLC
February 11, 2020 – The FDA has granted a priority review designation to a new drug application (NDA) for capmatinib (INC280) for use as treatment for newly diagnosed and previously treated patients with locally advanced or metastatic MET exon14 skipping (METex14)-mutated non–small cell lung cancer (NSCLC). The priority designation, which will expedite the review and development of capmatinib in this setting, is based on primary findings from the phase II GEOMETRY … (leggi tutto)
FDA Approves Pemetrexed Injection for Nonsquamous NSCLC and Malignant Pleural Mesothelioma
February 10, 2020 – The FDA has granted a final approval to pemetrexed for injection, an alternative to standard pemetrexed for the treatment of patients with locally advanced or metastatic nonsquamous non–small cell lung cancer (NSCLC) and for those with malignant pleural mesothelioma. Specifically, the indication for the new formulation is for use in combination with cisplatin for patients with locally advanced or metastatic nonsquamous NSCLC; locally advanced or metastatic … (leggi tutto)
FDA Grants Priority Review to KTE-X19 in Mantle Cell Lymphoma
February 10, 2020 – The FDA has granted a priority review designation to a biologics license application (BLA) for the investigational CAR T-cell therapy KTE-X19 as a treatment for adult patients with relapsed/refractory mantle cell lymphoma (MCL). The designation is based on findings from the phase II ZUMA-2 trial, in which a single infusion of the CAR T-cell product elicited a 93% objective response rate, as assessed by an Independent Radiologic Review Committee … (leggi tutto)
Dall’ASCO
ASCO Guideline Addresses Surveillance of Lung Cancer After Curative-Intent Therapy
February 10, 2020 – ASCO has released a new guideline providing recommendations to practicing clinicians on radiographic imaging and biomarker surveillance strategies after definitive, curative-intent therapy in patients with stage I to III non-small cell lung cancer or small cell lung cancer. These guideline recommendations were published in the Journal of Clinical Oncology. “This is a controversial topic without a lot of high-level data to guide our practicing clinicians,” said … (leggi tutto)
Pillole dall’Aifa
14 febbraio 2020 – Comunicazione EMA su Ciproterone
10 febbraio 2020 – Adempimenti sulla gestione delle importazioni di sostanze attive prodotte/importate dal Regno Unito per le officine di produzione/importazione di sostanze attive
I TUMORI TESTA E COLLO
Da malattia rara a patologia diffusa: Come comunicare le cure e lo stato della ricerca
Seminario di Formazione Giornalisti e Medici
Reggio Emilia, 27 febbraio 2020
Evento patrocinato da AIOM
LE NUOVE SFIDE DELL’ONCOLOGIA MODERNA:
Sostenibilità, Multidisciplinarietà, Umanizzazione delle Cure
Focus On: neoplasie della mammella, polmone, colon-retto
Editore: Intermedia s.r.l. – Via Malta 12/b, 25124 Brescia – tel. 030 226105 fax 030 2420472 – Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001
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