domenica, 30 giugno 2024
Medinews
12 Dicembre 2001

IL DEFIBRILLATORE: COS’E’, COME FUNZIONA

L’intervento. Il generatore viene posizionato in una piccola tasca creata nel muscolo pettorale del paziente, ed e’ invisibile dopo la cicatrizzazione della piccola incisione cutanea. Per eseguire l’intervento, non e’ necessaria anestesia totale e l’impianto e’ completato in 40-60 m. Il tempo di degenza e’ in genere 1 giorno. Non sono necessarie speciali cure farmacologiche per i pazienti che si sottopongono a questo intervento.
Apparecchio salvavita. I sondini che vanno al cuore sono in grado di monitorare l’attività cardiaca come un normale pace-maker, ma hanno in piu’ la capacità di accorgersi immediatamente se si verifica un blackout negli impulsi elettrici del cuore, cioe’ un’aritmia letale. In questo caso, l’apparecchio e’ n grado di risolvere la situazione erogando automaticamente un impulso elettrico molto forte (shock), similmente a quanto si vede fare in pazienti svenuti e rianimati col defibrillatore esterno. Questo shock azzera l’elettricità cardiaca e consente al pacemaker di prendere il comando della situazione, facendo ripartire il battito cardiaco. Importante ricordare che l’aritmia e l’azione del dispositivo vengono registrate nella memoria del defibrillatore, ed il medico puo’ stabilire esattamente i provvedimenti piu’ appropriati a ciascun paziente.
Per chi e’ utile?
Il defibrillatore e’ utile in pazienti a rischio di aritmie maligne che conducono alla morte improvvisa. Questo gruppo eterogeneo comprende:
· bambini e giovani adulti con alcune forme congenite di cardiopatia
· pazienti sopravvissuti ad un arresto cardiaco
· vari gruppi di pazienti cardiopatici, con o senza storia di infarto
· alcuni pazienti con malattia della valvola cardiaca denominata mitrale
· pazienti con scompenso cardiaco
Controindicazioni e complicanze.
La principale controindicazione e’ la presenza di malattie concomitanti che si associno ad un’aspettativa di vita < 6 mesi, o patologie psichiatriche che possano essere aggravate dall’intervento. Le complicanze dell’intervento, modestissime, sono le stesse di un normale impianto di pace-maker, una procedura eseguita in medicina da oltre 20 anni.
Durata del defibrillatore. Le nuove batterie al litio durano circa 9 anni quando il defibrillatore entra in azione 4 volte ogni anno. Questo periodo e’ piu’ lungo in pazienti che non hanno un numero cosi’ elevato di episodi aritmici gravi. Quando la batteria si scarica, e’ sufficiente sostituire il generatore e ricollegare i sondini già posizionati nel cuore.
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