domenica, 30 giugno 2024
Medinews
21 Febbraio 2001

LA TERAPIA DI COMBINAZIONE CON L’INTERFERONE PEGILATO

Lo studio
In proposito è stato condotto uno studio di fase I/II per verificare sicurezza, tollerabilità, farmacocinetica e farmacodinamica di interferone pegilato + Ribavirina contro interferone pegilato in monoterapia in pazienti naive con epatite cronica compensata. In totale sono stati arruolati 62 pazienti (35 maschi e 37 femmine) di età compresa fra 20 e 68 anni (età media 39,8 anni). A ciascun dei pazienti, suddivisi in 8 gruppi, è stato somministrato interferone pegilato alle dosi di 0,35; 0,7 e 1,4 mg/kg in monoterapia o in combinazione con Ribavirina alle dosi di 600, 800 e da 1000 fino a 1200 mg/die.
Il trattamento è iniziato con le dosi più basse di interferone pegilato e ribavirina. I pazienti sono stati trattati col dosaggio maggiore solo dopo avere valutato e considerato sicurezza e tollerabilità del dosaggio precedente. La durata del trattamento è stata di 24 settimane, seguita da un periodo di follow-up di altre 24 settimane. Le valutazioni farmacocinetiche sono state eseguite alla prima e alla quarta settimana.

Sicurezza e tollerabilità
L’interferone pegilato in monoterapia ha causato un’attesa riduzione di GB, neutrofili e numero delle piastrine. Come previsto, l’aggiunta di Ribavirina ha comportato una riduzione dose-correlata dei valori di emoglobina, senza peggiorare la riduzione indotta dall’interferone pegilato di GB e neutrofili. L’aggiunta di Ribavirina ha comportato un aumento del numero delle piastrine. Gli esami di funzionalità dei neutrofili non sono risultati alterati dalla terapia di combinazione. Gli eventi avversi riportati (sintomi simil-influenzali e astenia) sono stati qualitativamente simili in tutti i gruppi.

Attività antivirale
L’attività anti-HCV, misurata come HCV-RNA non rilevabile nel siero (es. <100 copie/mL) alla fine del trattamento (settimana 24) e dopo 24 settimane di follow-up (settimana 48), è stata correlata alla dose di interferone pegilato. Una percentuale più elevata di pazienti trattati con interferone pegilato + Ribavirina ha mostrato una risposta virologica completa. Al dosaggio maggiore di interferone pegilato, l’81% di pazienti che ha assunto la terapia di combinazione ha avuto una risposta virologica alla fine del trattamento: di questi, il 60% ha avuto una risposta virologica sostenuta. Sebbene il numero dei pazienti fosse modesto e la percentuale con genotipo 2/3 fosse più elevata rispetto allo studio in monoterapia, questi risultati suggeriscono che la terapia di combinazione di interferone pegilato + Ribavirina possiede un’attività antivirale superiore rispetto alla monoterapia.

Conclusioni
Nei pazienti con epatite cronica C compensata la sicurezza e tollerabilità dell’associazione interferone pegilato + Ribavirina e di interferone pegilato in monoterapia è sovrapponibile. Con l’eccezione di una maggior riduzione di emoglobina nei pazienti che hanno assunto la terapia di combinazione, gli effetti collaterali e le alterazioni di laboratorio sono state simili nei pazienti trattati con interferone pegilato in monoterapia o in terapia di combinazione. Non è stata riscontrata alcuna interazione farmacocinetica fra interferone pegilato e Ribavirina. L’associazione interferone pegilato + Ribavirina ha dimostrato un’azione sinergica anti-HCV correlata alla dose superiore a quella dimostrata dall’interferone pegilato in monoterapia.
TORNA INDIETRO