domenica, 30 giugno 2024
Medinews
19 Febbraio 2001

07 L’IMPEGNO DI MERCK NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO

Sono passati quasi due anni e la situazione, nonostante la riduzione dei prezzi dei farmaci e il piano Marshall lanciato dalla Banca Mondiale, è ancora allarmante: preoccupa il propagarsi dell’Hiv in Asia e anche nell’Est Europa, in Russia e nelle Repubbliche ex-comuniste, ma l’emergenza principale è in Africa: nello stato di Botswana si calcola adesso che il 29 % della popolazione adulta conviva con il virus.
La divisione farmaceutica di Merck & Co., Inc., e la Merck Company Foundation, insieme alla Bill e Melinda Gates Foundation e alla Repubblica di Botswana, hanno recentemente annunciato l’avvio del piano di aiuti denominato Botswana Comprehensive HIV/AIDS Partnership, uno sforzo congiunto per frenare la diffusione dell’Hiv nella repubblica centroafricana. La farmaceutica Merck si occupa dello sviluppo e della gestione del progetto e fornisce i farmaci che tengono sotto controllo l’Hiv (antiretrovirali) e le patologie ad esso correlate, contribuendo a migliorare la qualità di vita delle persone contagiate. La Bill & Melinda Gates Foundation – da tempo impegnata in vari campi del sociale, dell’educazione e della salute, dove contribuisce a favorire l’accesso ai vaccini contro la malaria e la tubercolosi – ha stanziato 50 milioni di dollari in cinque anni per aumentare l’efficienza del sistema sanitario del Botswana.
Il progetto comincerà proprio con una valutazione dei livelli di diffusione dell’epidemia da Hiv nello stato africano.
Il progetto Botswana Comprehensive HIV/AIDS Partnership si deve all’ampio consenso di sinergie privato/pubblico che le Nazioni Unite hanno annunciato l’11 maggio dello scorso anno a Ginevra. Per aumentare l’accesso alle terapie e ai trattamenti dell’HIV/AIDS nei Paesi in via di sviluppo, Merck ed altre compagnie farmaceutiche lavorano in partnership nel Programma ONU per HIV/AIDS (UNAIDS), insieme alla Banca Mondiale, all’UNICEF e al Fondo per le Popolazioni dell’ONU (UNFPA). Dopo questo annuncio, Raymond V. Gilmartin, presidente e amministratore delegato di Merck, si è detto orgoglioso di guidare una realtà industriale che è tra le prime ad avere inaugurato una forma di collaborazione fattiva tra i privati e le massime istituzioni che si occupano della salute nel mondo. Del resto, ha spiegato Gilmartin “Questa nuova forma di collaborazione premia e rispecchia l’impegno costante di Merck nell’affinare le strategie per battere l’HIV/AIDS”.
Da tempo infatti, Merck supporta numerosi programmi in cooperazione con i governi nazionali, indirizzando risorse e infrastrutture di base in quei paesi dove maggiore è l’emergenza sanitaria, favorendo l’accesso alle cure, sviluppando nuovi farmaci e creando strategie di collaborazione.
Un’altra testimonianza di questo impegno è il finanziamento del Romanian HIV/AIDS Care Network, un progetto per fronteggiare il recente aumento dei casi di AIDS registrati nel paese ex-comunista, aumentando lo standard delle cure. Merk ha donato 1 milione di dollari al governo romeno per realizzare una rete di sette centri per il trattamento del’Hiv, a Bucarest e negli altri centri maggiori. Equipaggiati con la più moderna strumentazione per la misurazione del livello degli anticorpi CD4 e della carica virale, questi centri principali serviranno da riferimento per le 40 cliniche che si occupano di Aids in tutta la Romania.
Infine, The Enhancing Care Iniziative (ECI) – un progetto partito nel 1998 in cooperazione con l’Haward AIDS Institute e con la Haward School of Public Health – è un altro esempio concreto della strategia focalizzata sulle collaborazioni, attuata da Merck al fine di gettare le basi di un miglioramento della qualità e dei risultati nella cura dell’Hiv. Il programma ECI vede impegnati gruppi multidisciplinari locali negli altri Paesi che si trovano in emergenza AIDS, quali Brasile, Senegal Sud-Africa e Tailandia.
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