domenica, 30 giugno 2024
Medinews
12 Marzo 2002

LA RETE PENTA

Il bambino affetto da HIV, infatti, va trattato diversamente dall’adulto perché la sua storia naturale è altra cosa, visto che quasi sempre viene infettato quando il sistema immunitario è in fase di formazione. Anche le problematiche legate all’uso dei farmaci sono differenti: il bambino piccolo o l’adolescente spesso non accettano facilmente la somministrazione dei farmaci. Il grave problema della terapia nei bambini è che mancano le formulazioni pediatriche di molti farmaci e non sempre le combinazioni terapeutiche che si sono rivelate efficaci nell’adulto sono utilizzabili nel bambino per la difficoltà a seguire correttamente i complessi regimi dei trattamenti antiretrovirali. Inoltre molto spesso i farmaci non vengono sperimentati nei bambini.

Oltre l’80% dei bambini arruolati in sperimentazioni cliniche in Europa negli ultimi dieci anni ha partecipato a studi PENTA. Ad oggi sono stati organizzati 8 studi clinici (a cui hanno partecipato circa 800 bambini), pubblicati sulle principali riviste internazionali, l’ultimo dei quali è appunto il Penta 5. Questi studi hanno portato alla definizione di nuove strategie terapeutiche e hanno permesso la registrazione di nuovi farmaci attualmente disponibili per i bambini con infezioni da HIV.

L’Italia è il Paese che fornisce alla rete PENTA il maggior numero di centri (25) e la casistica più numerosa all’interno di tutti i suoi studi clinici. Inoltre nell’ ambito del PENTA l’Istituto di Oncologia dell’ Università di Padova coordina con altri laboratori europei diversi progetti sui meccanismi patogenetici dell’infezione da HIV nel bambino. Oltre alla sperimentazione dei farmaci antiretrovirale si stanno mettendo a punto alcune sperimentazioni per la valutazione della gestione del bambino sieropositivo: in particolare nello studio Penta 8 (120 bambini arruolati) si sta valutando l’efficacia dei test di resistenza nel follow up del bambino, mentre è in corso di pianificazione uno studio per la valutazione dell’interruzione strutturata della terapia in età pediatrica.
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