domenica, 30 giugno 2024
Medinews
8 Giugno 2002

IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA (IPB)

La IPB inizia a svilupparsi molto presto, già dopo i 30 anni, ma non cresce con la medesima velocità in tutti i pazienti e in alcuni (circa il 10%) si trasforma in cancro. Non si deve, però, scegliere di operare la IPB per prevenire il cancro, anche dopo aver tolto l’adenoma, la prostata resta in sede. Chi è stato sottoposto ad intervento di prostata deve seguire i programmi di prevenzione dal cancro prostatico come chi non é stato operato. Anzi, una ghiandola tagliata per togliere l’adenoma potrebbe anche agevolare la diffusione di un tumore insorto successivamente nella prostata.

Le cause: Non si conosce con esattezza la causa della IPB. Alcuni ricercatori ritengono che sotto lo stimolo delle urinazioni continue, delle eiaculazioni e delle infiammazioni si verifichino dei microtraumi che liberano dai tessuti prostatici vicino all’uretra una sostanza capace di causare l’accrescimento delle ghiandole vicine.

I sintomi: L’aumento di volume della prostata causa alcuni sintomi caratterizzati dalla loro persistenza nel tempo e solitamente accentuati da freddo. I disturbi più frequenti sono:
– riduzione della forza del getto urinario: questo sintomo viene valutato dall’Urologo con un esame molto semplice denominato uroflussometria
– pollachiuria: cioè il bisogno di urinare spesso sia durante il giorno che di notte (nicturia)
– minzione imperiosa: cioè uno stimolo urinario impellente.

Il protrarsi nel tempo dell’ipertrofia prostatica fa si che per svuotarsi la vescica debba contrarsi con una forza sempre maggiore per vincere la resistenza determinata dall’ingrossamento della prostata; ciò può determinare la formazione di estroflessioni della parete vescicale (dei sacchettini più o meno grandi) denominati diverticoli vescicali. L’ostruzione provocata dall’ingrossamento della prostata provoca spesso un incompleto svuotamento della vescica: il ristagno di urine all’interno della vescica può causare lo sviluppo di infezioni urinarie e la formazione di calcoli all’interno della vescica stessa. Talvolta l’ostacolo allo svuotamento della vescica è tale da impedire completamente la minzione; in questa situazione il paziente non riesce ad urinare (ritenzione urinaria) ed è necessario applicare un catetere per svuotare la vescica.
La notevole frequenza delle malattie della prostata rende consigliabile a tutti i maschi sopra i 50 anni una visita urologica annuale, anche se non sono presenti disturbi.
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