IL LIBRO BIANCO DELL’ONCOLOGIA ITALIANA
Molti gli spunti che si possono trarre dalla consultazione di questo volume, non semplice elenco di dati ma manuale dal quale partire per operare riforme, programmare interventi e decidere la priorità della destinazione dei fondi. Gli oncologi impegnati nelle strutture hanno spesso anche altre specializzazioni e questo attesta la preparazione dei medici delle strutture italiane. La maggior parte delle strutture però lamentano carenza di dirigenti tanto che medici non strutturati o specializzandi devono farne le veci ricoprendo spesso anche ruoli di segreteria a causa della carenza cronica di personale amministrativo. Carenze si registrano nei posti letto, 2.5 ogni 100 mila abitanti al sud, 5, il doppio, al nord, mentre tutte le strutture possono contare almeno su un abbozzo di servizio di day hospital. Tutte le strutture, tanto al nord quanto al sud lamentano una scarsa informatizzazione dei servizi di segreteria, solo 37 delle 280 strutture intervistate hanno dichiarato di avere un sito internet.
Con la realizzazione del volume, come scrive nella sua introduzione il presidente dell’Aiom, Francesco Cognetti, “crediamo di aver fornito un valido spunto ai nostri referenti sia nazionali che locali, offrendo le linee guida per la realizzazione di un servizio sanitario pubblico sempre più efficiente e competitivo”.