domenica, 30 giugno 2024
Medinews
14 Settembre 2002

SINTESI DELL’INTERVENTO DEL PROF. OSCAR BERTETTO

L’interesse al miglioramento della qualità dell’assistenza in oncologia è più volte ribadito nel corso del programma del congresso. La centralità dell’approccio multidisciplinare nell’affrontare il percorso diagnostico e terapeutico della maggior parte delle patologie neoplastiche è evidenziata dalle numerose tavole rotonde con le altre Società Scientifiche che porteranno a confrontarsi con gli oncologi medici numerosi altri specialisti: urologi, ginecologi, gastroenterologi, neurologi, radioterapisti, chirurghi, farmacisti ospedalieri, palliativisti, epidemiologi e data-manager.
Sempre in quest’ottica deve essere valutato l’importante incontro con le associazioni che rappresentano i malati di tumore dove saranno affrontati problemi delicati: i vissuti dei giovani colpiti da tumore, la comunicazione con i bambini con un genitore affetto da neoplasia, i diritti degli ammalati oncologici ad ambienti di cura umanizzati ed a una corretta informazione.
Un altro essenziale momento è costituito dal Congresso infermieristico che si svolgerà parallelamente al congresso medico: vi è stato un preciso impegno nella sua organizzazione da parte di un gruppo di infermieri che ha dimostrato la grande crescita di professionalità, preparazione e scientificità nell’ambito del nursing oncologico italiano. Sono previsti momenti di interscambio tra i due congressi ed una seduta comune che affronterà i problemi relazionali all’interno dell’èquipe di cura.
Il rilievo dato alle novità che pervengono dalla ricerca è evidente sin dalla lettura magistrale introduttiva, che sarà dedicata alle nuove possibilità di personalizzare i trattamenti in base ai dati forniti dalle indagini di laboratorio e dalla biologia molecolare e che sarà tenuta dal prof. Giuseppe Giaccone della Free University di Amsterdam.
Numerose altre sessioni didattiche riprendono poi il tema della ricerca in oncologia sia perché dedicate espressamente a questi argomenti, quale l’importante momento dedicato alle terapie “target-oriented” e quello organizzato in collaborazione con la società Italiana di Cancerologia sull’angiogenesi, sia perché all’interno delle tre sedute dedicate ai tumori “big killer” colon, polmone e mammella è stata posta in primo piano l’importanza delle terapie innovative derivate dalla ricerca.
Un filo deve legare il trasferimento nella pratica clinica dei risultati della ricerca ed è quello della prova della loro efficacia: anche su questi argomenti vi sono interessanti spunti nelle sessioni didattiche che mostrano l’attenzione degli oncologi medici italiani a temi di grande attualità quali “Dall’outcome research al patient management” e “Razionare o razionalizzare” e nella controversia finale sulla appropriatezza della registrazione dei farmaci di interesse oncologico in Europa.
Altrettanto validi sono i contenuti degli abstracts: 359 selezionati per “Annals of Oncology”, la rivista a diffusione europea che dall’anno scorso cura la pubblicazione degli atti congressuali. In otto sessioni dedicate ai più importanti temi oncologici e nella seduta plenaria i migliori di questi lavori saranno presentati dai loro autori.
Questa parte del congresso evidenzierà l’importante contributo che la ricerca clinica italiana in quest’ultimo anno ha dato nell’acquisire nuove conoscenze per il trattamento dei tumori.
Una considerevole parte dei lavori congressuali è dedicate ai giovani oncologi che hanno proposto una originale formulazione: partendo da un caso clinico tratto dalle loro esperienze, verranno poste alcune domande ad esperti clinici che risponderanno.
Grande rilievo ha la presenza dell’industria farmaceutica che con 22 simposi satellite di elevato livello scientifico contribuirà ad implementare e ad approfondire i temi trattati dal congresso.
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