Realizzato grazie ad un grant educazionale di Stroder
Anno VI, numero 147 – 14 dicembre 2012
Gentile lettore, Cardionews è un’iniziativa editoriale della Fondazione Anna Maria Sechi per il Cuore (FASC) impegnata a promuovere l’informazione cardiologica attraverso le principali Associazioni di pazienti e operatori del settore che rivestono entrambi un ruolo educativo di primo piano, in particolare rispetto alla prevenzione. Questa newsletter viene inviata ogni mese per divulgare approfondimenti e notizie nel campo della ricerca (Cardionews – Ricerca, Cnr) e della prevenzione (Cardionews – Prevenzione, Cnp).
La somministrazione di ivabradina, in associazione al trattamento con beta-bloccanti, in pazienti con angina pectoris stabile sembrerebbe migliorare le capacità di esercizio a ogni livello di frequenza cardiaca a riposo. Qualunque incremento della frequenza cardiaca al di sopra della soglia ischemica, durante le attività giornaliere, può evocare un’ischemia miocardica e la riduzione della…
Sono proprio le donne che presentano severità ed esito funzionale peggiori, rispetto agli uomini. Le differenze legate al sesso sia nelle malattie cardiovascolari che nell’ictus sono viste con interesse sempre maggiore. Lo studio condotto da ricercatori italiani per Women Stroke Association (WSA) ha interessato una popolazione di pazienti ricoverati in 4 ospedali pubblici e in uno privato,…
Secondo uno studio condotto da epidemiologi nutrizionisti dell’Istituto Karolinska di Stoccolma non esisterebbero differenze tra consumo di latticini a basso o alto contenuto di grassi rispetto al rischio di avere un infarto del miocardio. La relazione tra latticini e malattia cardiovascolare è ancora poco chiara, gli autori hanno quindi valutato l’associazione tra consumo di latticini totali e…
Lo stress da lavoro potrebbe essere un fattore di rischio modificabile per lo sviluppo di sindrome metabolica e successivamente di malattie cardiovascolari. Ricercatori dell’Università del Vermont e della Boston University School of Public Health hanno valutato l’associazione tra stress lavorativo e rischio di sindrome metabolica, dopo correzione per i fattori socio-demografici, dei comportamenti…
I risultati dello studio MONICA/KORA Augsburg Case-Cohort Study suggeriscono che livelli più elevati di vitamina D sono associati a un ridotto rischio di malattia coronarica. Questo effetto sembrerebbe più pronunciato nelle donne, anche se sono necessari ulteriori studi clinici per esaminare le differenze tra i due sessi e per valutare se un supplemento di vitamina D possa aiutare nella…
Una moderata attività fisica sembra esercitare effetti protettivi sulle modificazioni dei marcatori di scompenso cardiaco prevenendo il danno miocardico e l’attivazione neuro-ormonale. Ricercatori dell’Università del Maryland a Baltimora hanno valutato l’associazione tra attività fisica e variazioni dei livelli di troponina T (cTnT) e peptide natriuretico (NT-proBNP) e rischio di scompenso…
Fare abitualmente almeno 6.000 passi al giorno riduce il rischio di malattia cardiovascolare e di diabete nelle donne di mezza età, indipendentemente dallo stato menopausale. La menopausa è in genere associata a un maggiore rischio di malattie cardiovascolari, ma un’attività fisica costante, cioè una qualsiasi forma di movimento del corpo con dispendio di energia al di sopra dei livelli di riposo,…
Unisce strategie di comportamento e gestione dell’umore per controllare i sintomi depressivi, aumentare la sicurezza in sé e migliorare la percezione della salute nei pazienti cardiaci depressi. Il programma Beating Heart Problems è stato disegnato per aiutare questi pazienti a modificare il comportamento e la gestione dell’umore; si basa sulla terapia cognitivo-comportamentale e su colloqui…
Un intervento sullo stile di vita, a lungo termine, intervallato a esercizio intenso ottimizzato, sembrerebbe migliorare, nelle persone obese o in sovrappeso, la composizione corporea, il rischio cardiometabolico e la tolleranza all’esercizio. Ricercatori francesi e canadesi hanno identificato retrospettivamente 62 persone in sovrappeso od obese (indice di massa corporea 35,8 ± 5 kg/m2) che…
500 g di sarde fresche 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva 2 spicchi d’aglio 2 cucchiai di capperi freschi 1 peperoncino 1 mazzetto di prezzemolo 1/2 limone 2 fette di pane casereccio integrale
1. Pulire bene le sarde. Lavarle sotto acqua corrente, togliere la testa e la lisca centrale. Riunire la polpa, farla a pezzetti e metterla sul fuoco con aglio tritato, capperi e peperoncino. 2. Fare cuocere per circa 20 minuti. Mescolare spesso, schiacciando la polpa con il cucchiaio. 3. Versare quindi il tutto in una ciotola e condire con l’olio extravergine d’oliva e il prezzemolo taglizzato. 4. Guarnire con fettine di limone e servire con fette di pane casereccio integrale tostato.
Kcal/porzione 223 Proteine g 28 Lipidi tot. g 7 Glucidi disp. g 12 Amido g 0 Zuccheri solub. g 3 Colesterolo mg 79 Sodio mg 161
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