Si chiama Argivit ed è composto da Arginina, Creatina, L-Carnitina, vitamine C ed E, sali minerali e altre sostanze. Ha dimostrato di diminuire in media di una settimana la degenza in terapia sub-intensiva dei pazienti con Coronavirus
31 marzo 2022 – Un integratore alimentare a base Arginina, Creatina, L-Carnitina, vitamine C ed E può aiutare a contrastare la sarcopenia: la tendenza dei muscoli a ridurre quantità e qualità della massa muscolare determinando l’abbassamento del livello di performance fisica. Una malattia, quest’ultima, tendenzialmente ma non solo della terza età e che può insorgere anche tra i pazienti colpiti da COVID-19. Grazie ad Argivit è possibile prevenirla e anche favorire la risposta del sistema immunitario all’infezione. E’ quanto ha evidenziato uno studio clinico, tutto italiano condotto a Napoli, e pubblicato sulla rivista Healthcare. I ricercatori hanno evidenziato come grazie alla supplementazione di arginina si sia ridotto del 58% il numero di giorni di ventilazione nei pazienti ricoverati in terapia sub-intensiva e di quasi il 10% dei giorni di ospedalizzazione, aspetto di non secondaria importanza nella gestione economica e organizzativa di questo periodo. Le nuove opportunità del nutraceutico italiano sono presentate oggi in una conferenza stampa on line.
“La perdita progressiva di massa muscolare e la conseguente debolezza colpiscono oltre il 60% degli uomini e donne infettati dal Coronavirus – afferma il dott. Eduardo Pone, Responsabile del Dipartimento di Medicina d’Urgenza dell’Ospedale del Mare di Napoli -. Come hanno evidenziato diverse ricerche scientifiche questi sintomi si verificano di solito pochissimi giorni dopo l’inizio del ricovero ospedaliero. Non riguardano solo gli anziani ma anche i pazienti più “giovani” con meno di 40 anni. Si tratta di problematiche che presentano ripercussioni dirette sulla dinamica respiratoria e quindi sulle funzioni fisiologiche nel complesso. Da qui la necessità di aiutare i nostri muscoli a funzionare al meglio per poter poi risollevarsi a seguito degli insulti del virus. Possiamo farlo attraverso la assunzione giornaliera di un trattamento di agevole somministrazione e ben tollerato dall’organismo. Infatti, l’utilizzo di arginina, in associazione con gli altri principi attivi importanti dal punto di vista metabolico, energetico ed immunologico, quali la creatina, la L-carnitina e le vitamine C e E, consente di far assegnamento su numerose e diverse azioni sinergiche, ed in particolare sull’effetto anabolico e proenergetico sulla muscolatura striata, utile per migliorare le dinamiche respiratorie e per supportare l’endotelio nella produzione di ossido nitrico, a partire dal suo unico precursore, che è appunto l’arginina”.
“Abbiamo condotto uno studio retrospettivo osservazionale su quaranta pazienti ricoverati in terapia sub-intensiva trattati con Argivit confrontando i dati con un gruppo di controllo di altrettanti malati – aggiunge la dott.ssa Carolina Bologna, specialista in Geriatria, Dirigente Medico presso l’UOC di Medicina Interna dell’Ospedale del Mare di Napoli -. In particolare, abbiamo monitorato con l’ecografia bedside la massa muscolare del quadricipite e con un dinamometro la forza muscolare. Lo studio ha dimostrato una riduzione dell’ospedalizzazione in media di sette giorni. Diminuire il tempo di degenza in terapia sub-intensiva è molto importante per il singolo paziente nonché per il sistema sanitario nazionale in termini di costi di degenza ospedaliera. Una settimana in meno di dipendenza da un respiratore significa anche abbattere il rischio d’infezioni ospedaliere. C’è poi l’aspetto psicologico che non deve essere trascurato perché un malato, che vede tutti i giorni migliorare il benessere generale e la propria funzione muscolare-respiratoria, reagisce meglio alle cure. Ovviamente si tratta di un dato molto interessante e che può contribuire a migliorare gli esiti del Covid-19, anche se non si tratta ovviamente di una terapia salva vita. Argivit è composto da diverse sostanze che svolgono tutte un ruolo positivo e sinergico fra loro. L’arginina non solo contribuisce a potenziare la massa muscolare ma è anche il precursore dell’ossido nitrico, potente vasodilatatore prodotto dall’endotelio e che consente anche un risparmio delle riserve metaboliche. Fondamentale è la adeguata supplementazione di Vitamina C, importante antiossidante, che è utile nelle infezioni, che causano un incremento sistemico nello stress ossidativo, contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario, e infine favorisce la riduzione della sensazione di stanchezza e affaticamento. L’azione antiossidante è rinforzata anche dal Selenio e dalla Vitamina E e il nutraceutico fornisce anche un’integrazione di sali minerali fondamentali come potassio e magnesio e l’apporto di ferro. L’impatto è quindi multifattoriale e i benefici indotti non sono solo inerenti alla sarcopenia. Il nostro studio ha infatti dimostrato che il supporto nutrizionale con questo integratore a base di arginina è stato essenziale per il miglioramento delle prestazioni muscolari e respiratorie dei nostri pazienti. L’esperienza dimostra che il trattamento può iniziare nel momento del ricovero e deve poi proseguire nel periodo della convalescenza anche dopo le dimissioni. È sufficiente assumere una bustina al giorno dell’integratore”.
“La sarcopenia non riguarda solo i pazienti Covid – sottolinea il dott. Renzo Rozzini, Direttore del Dipartimento di Geriatria della Fondazione Poliambulanza di Brescia -. È una condizione tipica delle età più avanzate, si può accompagnare a malattie acute e croniche, aggravandole e quindi non può essere sottovalutata. Infatti aumenta il rischio di disabilità fisica, riduce drasticamente la qualità di vita, determina molte complicanze e può essere fatale, se non viene trattata in modo adeguato. Può interessare anche persone con meno di 65 anni e non sempre le cause sono identificabili e di conseguenza prevenibili. Possiamo intervenire sugli stili di vita, tra i non più giovanissimi, e condurre esami di screening per favorire la diagnosi precoce. In particolare, è importante promuovere l’attività fisica e una dieta corretta ed equilibrata. La malnutrizione, che facilita il progredire della malattia, è infatti molto frequente e interessa la metà degli anziani ospedalizzati o che vivono in RSA. Un prezioso aiuto può arrivare da integratori alimentari efficaci e molto ben tollerati come l’Argivit. Anche nell’anziano contrasta l’affaticamento fisico e gli stati di debolezza e rappresenta un ottimo supporto all’astenia fisica e mentale grazie all’apporto sinergico di tutti i suoi componenti”. “Lo studio che abbiamo condotto apre dell’interessanti prospettive – conclude la dott.ssa Bologna -. Esse andranno approfondite da ulteriori studi clinici, che bisognerà poi estendere anche a persone che non sono necessariamente alle prese con l’infezione virale ma che presentano altre problematiche peculiari degli anziani fragili”.
Chiara Angeli