mercoledì, 3 luglio 2024
Medinews
2 Giugno 2024

Trastuzumab deruxtecan ha dimostrato una sopravvivenza libera da progressione di 13,2 mesi nel tumore del seno metastatico HR positivo, HER2 low e HER2 ultralow dopo una o più linee di terapia endocrina

  • I risultati dello studio DESTINY-Breast06 mostrano che trastuzumab deruxtecan di Daiichi Sankyo e AstraZeneca è il primo anticorpo farmaco-coniugato anti-HER2 a dimostrare un beneficio clinicamente significativo in questo setting
  • Inoltre, i dati degli studi DESTINY-Breast03 e DESTINY-Breast07 nel tumore al seno metastatico HER2 positivo rafforzano trastuzumab deruxtecan come standard di cura nel setting di seconda linea di trattamento e ne evidenziano il potenziale in prima linea

 

Tokyo and Basking Ridge, NJ – (2 giugno 2024) – I risultati positivi dettagliati dello studio di fase 3 DESTINY-Breast06 evidenziano che trastuzumab deruxtecan ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto alla chemioterapia, standard di cura nei pazienti con tumore al seno metastatico HR positivo, HER2 low (IHC 1+ o IHC 2+/ISH-) e nella popolazione globale dello studio (pazienti HR positive, con espressione HER2 low e HER2 ultralow [definito come IHC 0 con colorazione della membrana]) dopo una o più linee di terapia endocrina. I risultati sono stati presentati oggi in una presentazione orale late-breaking (LBA1000) al meeting annuale 2024 dell’American Society of Clinical Oncology (#ASCO24).

Trastuzumab deruxtecan è un anticorpo farmaco-coniugato (antibody drug conjugate, ADC) sviluppato con l’impiego della tecnologia DXd specificamente ingegnerizzato contro HER2, scoperto da Daiichi Sankyo (TSE: 4568) e sviluppato e commercializzato congiuntamente da Daiichi Sankyo e AstraZeneca (LSE/STO/Nasdaq: AZN). 

Nell’analisi dell’endpoint primario nei pazienti con tumore del seno metastatico HR positivo, HER2 low, trastuzumab deruxtecan ha ridotto il rischio di progressione di malattia o di morte del 38% rispetto a chemioterapia (Hazard Ratio, HR: 0,62; intervallo di confidenza, IC: 0,51-0,74; p<0,0001). La PFS mediana è risultata di 13,2 mesi nel braccio con trastuzumab deruxtecan rispetto a 8,1 mesi nel braccio con chemioterapia come valutato dalla revisione centrale indipendente in cieco (BICR).

Nell’analisi dell’endpoint secondario chiave, PFS secondo BICR nella popolazione globale dello studio, trastuzumab deruxtecan ha ottenuto una simile riduzione del 37% del rischio di progressione di malattia o di morte rispetto alla chemioterapia con una PFS mediana di 13,2 mesi nel braccio con trastuzumab deruxtecan rispetto a 8,1 mesi del braccio con chemioterapia (HR: 0,63; IC 95%: 0,53-0,75; p<0,0001).

Un’analisi esploratoria predefinita ha mostrato che il miglioramento clinicamente significativo di PFS è stato consistente nei pazienti con espressione HER2 low e HER2 ultralow. Nei pazienti con espressione di HER2 ultralow, trastuzumab deruxtecan ha mostrato una riduzione del 22% del rischio di progressione di malattia o morte rispetto alla chemioterapia con una PFS mediana di 13,2 mesi con trastuzumab deruxtecan rispetto a 8,3 mesi con chemioterapia (HR: 0,78; IC 95%: 0,50-1,21).

Nei pazienti con espressione HER2 low, il tasso di risposta obiettiva (ORR) confermato è risultato del 56,5% nel braccio con trastuzumab deruxtecan con 9 risposte complete (Complete Responses, CRs) e 194 risposte parziali (Partial Responses, PRs) rispetto al 32,2% nel braccio con chemioterapia, con zero CRs e 114 PRs. Nella popolazione globale dello studio, l’ORR confermato nel braccio con trastuzumab deruxtecan è risultato del 57,3% con 13 CRs e 237 PRs rispetto al 31,2% nel braccio con chemioterapia, con zero CRs e 134 PRs. Nei pazienti con espressione HER2 ultralow, l’ORR confermato nel braccio con trastuzumab deruxtecan è stato del 61,8% con 4 CRs e 43 PRs rispetto al 26,3% nel braccio con chemioterapia con zero CRs e 20 PRs.

“Le terapie endocrine sono molto diffuse nel trattamento iniziale del tumore al seno metastatico HR positivo, ma dopo una o più linee di trattamento, i pazienti ottengono un’efficacia limitata dall’ulteriore utilizzo di terapia endocrina”, afferma Giuseppe Curigliano, MD, PhD, Professore di Oncologia Medica all’Università degli Studi di Milano e Direttore Divisione Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative dell’Istituto Europeo di Oncologia, IRCCS, Italia e Principal Investigator dello studio. “Con una sopravvivenza libera da progressione di oltre un anno, i risultati dello studio DESTINY-Breast06 mostrano che trastuzumab deruxtecan potrebbe diventare un nuovo standard di cura per i pazienti con tumore HER2 low e HER2 ultralow dopo terapia endocrina nel setting metastatico”.

Il profilo di sicurezza di trastuzumab deruxtecan nello studio DESTINY-Breast06 è risultato in linea con i precedenti studi clinici nel tumore al seno e non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza. I più comuni eventi avversi di grado ≥3 correlati al trattamento (TEAEs) che si sono verificati in oltre il 5% dei pazienti trattati con trastuzumab deruxtecan sono stati neutropenia (20,7%), leucopenia (6,9%) e anemia (5,8%). La malattia polmonare interstiziale (ILD) o polmoniti sono state osservate nell’11,3% dei pazienti trattati con trastuzumab deruxtecan. La maggior parte degli eventi di ILD o polmonite sono stati di basso grado (grado 1 [n=7; 1,6%] o grado 2 [n=36; 8,3%]). Si sono verificati tre eventi di ILD di grado 3 (0,7%), zero eventi di grado 4 e tre di grado 5 (0,7%) secondo la valutazione del comitato di valutazione indipendente.

“Trastuzumab deruxtecan continua a produrre risultati all’avanguardia per un farmaco mirato anti-HER2 in molti tipi diversi di tumore”, dichiara Ken Takeshita, MD, Global Head, R&D, Daiichi Sankyo. “I recenti risultati dello studio DESTINY-Breast06 dimostrano esiti clinicamente significativi con trastuzumab deruxtecan anche nei tumori con livelli molto bassi di espressione HER2, suggerendo che possa assumere un ruolo importante nel trattamento di un gran numero di tumori al seno metastatico con espressione di HER2”.

“I risultati dello studio DESTINY-Breast06 rappresentano un altro potenziale cambiamento di paradigma nel trattamento dei pazienti in tutto lo spettro del tumore al seno metastatico HR positivo”, sostiene Susan Galbraith, MBBChir, PhD, Executive Vice President, Oncology R&D, AstraZeneca. “I risultati rinforzano il potenziale di trastuzumab deruxtecan di migliorare gli esiti clinici nel panorama terapeutico in fasi più precoci e in una popolazione più vasta di pazienti con tumore al seno con espressione HER2 che non erano mai risultati eleggibili per una terapia mirata anti-HER2”.

Nello studio DESTINY-Breast06 il 14,9% dei pazienti (n=65) nel braccio con trastuzumab deruxtecan avevano ricevuto una precedente linea di terapia endocrina e il 67,8% (n=295) avevano ricevuto due linee. Nessun paziente aveva ricevuto una precedente chemioterapia nel setting metastatico. La durata mediana del follow-up è stata di 18,2 mesi. Alla data del cut-off dei dati del 18 marzo 2024, un totale di 119 pazienti (14,0%) erano ancora in trattamento con il farmaco in studio, con 89 (20,5%) pazienti trattati con trastuzumab deruxtecan e 30 (7,2%) trattati con chemioterapia.

 

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