domenica, 7 luglio 2024
Medinews
15 Luglio 2005

QUALITA’ DELLE TERAPIE: I PAZIENTI NON SONO MAI STATI CURATI MEGLIO

Negli ultimi 5 anni i malati di cancro hanno ricevuto assistenza e trattamenti di qualità più elevata che in precedenza. E’ quanto risulta da un importante studio commissionato dall’American Society of Clinical Oncology ai ricercatori dell’Università di Harvard e alla RAND Corporation per verificare gli standard di cura.
Lo studio, denominato National Initiative on Cancer Care Quality (NICCQ), ha rilevato che una vasta maggioranza di pazienti affetti da tumore della mammella o del colon retto riceve il livello di cura raccomandato per il trattamento della loro patologia, che comprende diagnosi, terapia, gestione degli effetti collaterali e controllo della malattia. Da una media calcolata su 36 parametri di qualità, le pazienti affette da tumore della mammella risultano avere ricevuto l’86% degli standard raccomandati. I pazienti colpiti da cancro del colon retto hanno ricevuto il 78% del livello ottimale, calcolato su 25 parametri.
Lo studio ha verificato inoltre che il 93% delle pazienti arruolabili è stato trattato con terapia adiuvante per tumore mammario in modo appropriato. L’iniziativa è nata in seguito ad un report dell’Istituto di Medicina (IMO) del 1999 che, da un’analisi sulla ricerca corrente, aveva rilevato che in quel periodo alcuni pazienti non avevano ricevuto la cura più efficace per la loro specifica patologia. Il report evidenziava soprattutto la difficoltà di approfondire le indagini sul problema per l’assenza di un sistema di monitoraggio nazionale.
Di qui l’idea di selezionare alcuni centri per l’analisi di cartelle cliniche e pazienti sopravvissuti alla malattia, tutti registrati nei registri ospedalieri approvati dall’American College of Surgeons. Il progetto raccoglie già i primi risultati incoraggianti: l’indagine mostra che negli ultimi anni la qualità di cura dei pazienti con tumore nelle 5 città target è superiore alle aspettative, e l’ampio spettro dei dati ottenuti costituisce un ottimo punto di partenza per la realizzazione di un sistema nazionale, a cui l’ASCO spera di arrivare presto con altre istituzioni.
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