Le monoterapie con inibitore BRAF dabrafenib o inibitore MEK trametinib hanno mostrato la loro superiorità in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS), rispetto alla chemioterapia, in pazienti con melanoma metastatico con mutazione BRAFV600. Tuttavia, molti pazienti sviluppano meccanismi di resistenza e tossicità di tipo oncogenico (come carcinoma cutaneo squamoso) sono state associate all’inibizione di BRAF. In uno studio di fase I/II con dabrafenib e trametinib…
Ipilimumab, un anticorpo monoclonale completamente umanizzato che blocca l’antigene 4 dei linfociti T citotossici per aumentare la risposta immunitaria antitumorale, è stato approvato per il trattamento del melanoma avanzato. I ricercatori europei afferenti all’EORTC (in Italia, i gruppi dell’Istituto Oncologico Veneto IRCCS di Padova, Istituto Nazionale Tumori Fondazione "G. Pascale" di Napoli, Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma, Ospedale Universitario e Istituto Toscano Tumori…
Ricercatori dello Yale Cancer Center, Memorial Sloan Kettering Cancer Center, Georgetown-Lombardi Comprehensive Cancer Center e University of Pittsburgh Medical Center hanno presentato al 50° Congresso Annuale dell’ASCO 2014 di Chicago, i dati aggiornati di sopravvivenza e attività clinica, anche sulla base dello stato di mutazione BRAF, nelle coorti inizialmente arruolate in uno studio di fase I (‘dose ranging’) con terapia concomitante e sequenziale di nivolumab (anti-PD-1, BMS-936558, ONO-4538…
L’anticorpo monoclonale umanizzato IgG4 anti-PD-1, MK-3475, ha mostrato attività anti-tumorale duratura nel melanoma e nel tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC). Ricercatori statunitensi, australiani e canadesi, in collaborazione con colleghi francesi, hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di MK-3475 in un’analisi cumulativa di 411 pazienti con melanoma avanzato, non operabile (PS ECOG 0 – 1, senza metastasi cerebrali attive o non trattate), inclusi in coorti non randomizzate di…
In uno studio di fase III, nab-paclitaxel ha significativamente migliorato la sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto a dacarbazina (4,8 vs 2,5 mesi; hazard ratio [HR] 0,792; p = 0,044) in pazienti con melanoma metastatico, naïve alla chemioterapia, raggiungendo quindi l’endpoint primario dello studio. Nello stesso studio è stato anche osservato un trend verso una migliore sopravvivenza globale (OS; HR 0,831; p = 0,094) nell’analisi ad interim (con 64% dei pazienti che avevano…
Aggiornamenti e Congressi
4th EUROPEAN POST-CHICAGO MELANOMA/SKIN CANCER MEETING
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Questa pubblicazione è resa possibile da un educational grant di Bristol-Myers Squibb