DURANTE LA PANDEMIA DI COVID-19, LE DIAGNOSI DI TUMORE DEL COLON-RETTO SONO DIMINUITE DI OLTRE IL 40%
Il numero di casi di tumore del colon-retto diagnosticati in un anno si è ridotto del 40% durante la pandemia di COVID-19
Il numero di diagnosi di tumore del colon-retto (CRC) è diminuito drasticamente del 40% nell’arco di un anno, durante la pandemia di COVID-19, secondo una ricerca presentata al Corso UEG Week Virtual 2021. La ricerca, condotta in vari ospedali spagnoli, ha paragonato i dati del primo anno di pandemia di COVID-19 con quelli dell’anno precedente. Dei 1.385 casi di tumore del colon-retto diagnosticati in un periodo di due anni, circa due terzi (868 casi, 62,7%) sono stati diagnosticati nell’anno precedente la pandemia, basandosi su 24.860 colonscopie. Al contrario, solo 517 casi (37,3%) sono stati diagnosticati durante la pandemia, che ha causato ... continua a leggere
Misure di sanità pubblica negli Stati Uniti
L’ASSISTENZA ONCOLOGICA RIMANE SOTTO PRESSIONE CON LA PANDEMIA DI COVID-19 IN CORSO
La ripresa della pandemia di COVID-19 ha riportato alla luce le difficoltà di pazienti e medici che si pensavano risolte e ha presentato situazioni stressanti per gli stessi pazienti e operatori
In alcuni Stati d’America, in particolare quelli con tassi di vaccinazione più bassi, gli ospedali hanno affrontato emergenze tali da essere costretti a ritardare molte procedure, compresi i trattamenti contro il cancro. Cosa dovrebbero fare gli oncologi quando le circostanze della pandemia impediscono ai pazienti di ricevere le terapie pianificate o procurano ritardi o interruzioni delle cure mediche? Tenere sotto controllo la pandemia La risposta migliore, ma difficile da realizzare nel breve termine, è ridurre la pressione della pandemia sui sistemi sanitari. È una sfida per gli studi medici che spesso non riescono … continua a leggere
| COVID, NUMERO DI MORTI NON VACCINATI 23 VOLTE PIÙ ALTO DEI VACCINATI
In 8 mesi, dall’1 febbraio al 5 ottobre 2021, sono stati 38.096 i morti con positività a SARS-CoV-2. Tra questi, 33.620 non avevano ancora ricevuto neanche una dose di vaccino anti-Covid, mentre 1.440 sono i decessi di persone vaccinate con ciclo completo (3,7% del totale del periodo considerato). In pratica, i morti che risultano non vaccinati sono 23 volte in più di quelli che avevano ricevuto la doppia dose e sono stati ugualmente stroncati dal virus. È quanto emerge da un approfondimento contenuto nel report periodico sulla mortalità dell’Istituto superiore di sanità (ISS) e basato sull’analisi di un campione di 671 cartelle cliniche di persone decedute avvenuti nel periodo analizzato. L’analisi delle caratteristiche dei morti indica che la presenza di cardiopatie (cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale e … continua a leggere
Johnson & Johnson
‘RICHIAMO CON LO STESSO VACCINO PROTEGGE AL 100% DA FORME GRAVI’
“Quando viene somministrato un richiamo del vaccino di Johnson & Johnson, come per tutti gli altri vaccini, la forza della protezione contro Covid-19 aumenta ulteriormente”. In particolare, “lo studio di fase 3 Ensemble 2 ha dimostrato che una seconda dose del vaccino di Johnson & Johnson, somministrata 56 giorni dopo la prima, ha fornito il 100% di protezione contro le forme gravi/critiche di Covid”. E oltre a questi dati a 2 mesi, ce ne sono altri secondo cui il richiamo ‘omologo’ “a 6 mesi ha fornito un aumento degli anticorpi di 12 volte”. Lo ricorda Janssen, divisione farmaceutica di Johnson & Johnson (J&J), mentre in Italia si prospetta l’ipotesi di un richiamo ‘eterologo’ per chi ha ricevuto lo scudo anti-Covid monodose. L’azienda, in una dichiarazione diffusa per fare il punto sulle evidenze ad … continua a leggere
| ‘OBIETTIVO È ARRIVARE A 90% DI PRIME DOSI’ DI VACCINO ANTI-COVID
Per i vaccini anti Covid in Italia, “la campagna sta continuando, perché il nostro obiettivo è sfondare la soglia dell’86% di prime dosi per portarci ancora più avanti verso il 90%”. Così il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, generale Francesco Paolo Figliuolo, nel messaggio inviato in occasione del Salone della Giustizia. “I dibattiti di questa edizione del Salone della Giustizia affrontano diversi temi di attualità, che hanno sullo sfondo la ripresa economica e sociale, quindi il ritorno alla normalità. Una normalità che stiamo riscoprendo grazie all’effetto di una campagna vaccinale senza precedenti, che ha portato in pochi mesi – continua Figliuolo – a proteggere con almeno una dose oltre 46 milioni e mezzo di cittadini in Italia, un numero pari a più dell’86% della popolazione over 12 destinataria del … continua a leggere
Il sondaggio
TERZA DOSE PER TUTTI, 61% ITALIANI DICE SÌ
Sei italiani su dieci sono favorevoli alla terza dose di vaccino anti-Covid per tutti. È quanto emerge da un sondaggio Emg-Different/Adnkronos. Alla domanda: ‘lei è favorevole o contrario alla terza dose di vaccino per tutti?’, il 61% degli intervistati si è detto favorevole, il 28% contrario, mentre l’11% preferisce non rispondere. Omogenea la distribuzione delle risposte secondo il genere: 60% favorevoli gli uomini, 62% le donne. Più articolata la risposta se si prende come parametro le fasce d’età: tra i favorevoli alla terza dose, infatti, ben il 72% è over 55, dato che scende al 58% per la fascia 18-34 anni e addirittura al 52% per quella tra i 35 e i 54 anni. Diversificata la risposta anche se si prendono come riferimento le aree geografiche del Paese. Tra i favorevoli alla terza dose ben il 71% è residente al Centro … continua a leggere |