Newsletter settimanale Aiom
Anno XVIII - Numero 787 - 13 ottobre 2020

Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Dario Giuffrida, Giusi Blanco, Marzia Mare, Stefania Munaò, Angela Prestifilippo, Ivana Puliafito, Serena Sava, Dorotea Sciacca (Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande, Catania)

Coordinatori: Massimo Di Maio, Silvia Novello
Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini


Oggi in Oncologia   


Phase III, Randomized Study of Dual Human Epidermal Growth Factor Receptor 2 (HER2) Blockade With Lapatinib Plus Trastuzumab in Combination With an Aromatase Inhibitor in Postmenopausal Women With HER2-Positive, Hormone Receptor-Positive Metastatic Breast Cancer: Updated Results of ALTERNATIVE

Human epidermal growth factor receptor 2 (HER2) targeting plus endocrine therapy (ET) improved clinical benefit in HER2-positive, hormone receptor (HR)-positive metastatic breast cancer (MBC) versus ET alone. Dual HER2 blockade enhances clinical benefit versus single HER2 blockade. The ALTERNATIVE study evaluated the efficacy and safety of dual HER2 blockade plus aromatase inhibitor … (leggi tutto)

Il doppio blocco con lapatinib e trastuzumab in associazione ad un inibitore dell’aromatasi ottiene una sopravvivenza libera da progressione (PFS) migliore rispetto al trattamento con solo trastuzumab ed inibitore dell’aromatasi nelle pazienti con tumore della mammella metastatico in stato post-menopausale, con espressione positiva per il recettore del fattore di crescita dell’epidermide umano 2 (HER2) e per il recettore ormonale (HR), in progressione ad un precedente regime di trattamento con trastuzumab e chemioterapia ricevuto in fase neoadiuvante, adiuvante o nella prima linea metastatica ed ormonotrattate.
Questo è quanto dimostrato dall’ultimo aggiornamento dello studio ALTERNATIVE uno studio di fase III, open label, randomizzato, multicentrico che ha arruolato 355 pazienti randomizzate fra 3 bracci di trattamento: uno sperimentale con lapatinib 1000 mg die, trastuzumab dose di carico a 8 mg/kg seguita dalla dose di mantenimento a 6 mg/kg per via endovenosa ogni 21 giorni ed un inibitore dell’aromatasi a scelta dello sperimentatore fra anastrozolo, letrozolo o examestane, ed altri due bracci di trattamento rispettivamente con lapatinib alla dose di 1500 mg die in associazione ad un inibitore dell’aromatasi o trastuzumab allo stesso dosaggio del braccio sperimentale più inibitore dell’aromatasi.
Tutte le pazienti arruolate avevano ricevuto precedente terapia con trastuzumab e chemioterapia, i 2/3 in fase neo- o adiuvante ed 1/3 nella prima linea metastatica.
L’endpoint primario dello studio è stato raggiunto riportando una PFS mediana di 11 mesi versus 5,6 mesi a favore del braccio sperimentale in confronto al braccio con trastuzumab ed inibitore dell’aromatasi. Anche gli endpoint secondari hanno favorito il braccio sperimentale riportando beneficio della PFS anche nelle analisi di sottogruppo predefinite, una proporzione di risposte obiettive (ORR) del 31,7% ed una durata mediana della risposta di 14 mesi versus rispettivamente il 13,7 % di ORR e 8,4 mesi di durata della risposta nel braccio trastuzumab ed inibitore dell’aromatasi e il 18,6% di ORR con 11,1 mesi di durata della risposta per quello con lapatinib e inibitore dell’aromatasi. I dati di sopravvivenza globale (OS) sebbene ancora immaturi sembrano mostrare un risultato numericamente a favore della tripletta (OS mediana 46 mesi versus 40 mesi) rispetto a trastuzumab ed inibitore dell’aromatasi.
Il profilo di sicurezza si è dimostrato maneggevole. Gli eventi avversi più comuni sono stati la diarrea, il rash, la nausea, e la paronichia, la maggior parte dei quali di grado 1-2 eccezione fatta per un 13% di diarrea di grado 3 nel braccio con la tripletta. Tossicità cardiaca è stata registrata nel 7%, 3%, e 2% rispettivamente per la tripletta ed i bracci con trastuzumab + inibitore dell’aromatasi e lapatinib + inibitore dell’aromatasi. Una riduzione della frazione di eiezione > 20% stata registrata nel 3%, 2%, 0% dei bracci, rispettivamente. Discontinuazione del trattamento a causa di un evento avverso si è resa necessaria solo nel 3%, 6% e 9% (rispettivamente per i bracci con la tripletta, trastuzumab ed inibitore e lapatinib + inibitore), fra questi il principale evento avverso correlato al trattamento è stato l’incremento delle transaminasi registratosi soprattutto nel braccio con lapatinib e inibitore dell’aromatasi ove il dosaggio giornaliero di lapatinib era maggiore e per cui è stata effettuata una riduzione di dose.
Lo studio originariamente pubblicato nel 2017 è stato revisionato dopo l’identificazione di alcuni errori di programmazione statistica. Sebbene questi errori non abbiano influenzato le conclusioni maggiori, lo studio è stato ritirato e recentemente pubblicato con la correzione dei risultati. Si tratta di uno studio a carattere innovativo in quanto ad oggi, è l’unico lavoro randomizzato e su larga scala in cui è stata indagata l’efficacia di uno schema chemio-free con doppio blocco del recettore HER2 ed ormonoterapia in una popolazione HER2+, HR+ pretrattata con trastuzumab e chemioterapia.
In linea generale circa un 10% delle pazienti con tumore mammario metastatico mostra simultaneamente l’iperespressione del recettore HER2 e di quello ormonale, storicamente per queste donne il trattamento di scelta era basato su una chemioterapia più un anti-HER2 (indipendentemente dalla valutazione dello status dei recettori ormonali), tuttavia la consapevolezza che non tutte le pazienti possano tollerare o necessitare di una chemioterapia e la presenza di un cross-talk fra la via dell’HER2 e quella del recettore estrogenico sono stati alla base dei successivi studi clinici che hanno valutato la combinazione di farmaci antiHER2 e terapia ormonale in questo setting di pazienti. Fra questi ad esempio gli studi TAnDEM e lo studio EGF3008 che hanno documentato un vantaggio a favore dell’associazione di un anti-HER2 con un inibitore dell’aromatasi rispetto alla sola endocrinoterapia (PFS mediana di 4,8 mesi per trastuzumab + anastrazolo versus 2,4 mesi per anastrozolo nello studio TAnDEM; e PFS mediana di 8,2 per lapatinib + letrozolo versus 3,0 mesi per letrozolo nello studio EGF3008); queste pazienti però a differenza che nello studio ALTERNATIVE erano tutte in prima linea di terapia e venivano trattate con un singolo farmaco anti-HER2 + ormonoterapia. Negli ultimi anni, ulteriori studi hanno dimostrato un miglioramento dell’outcome per la pazienti con mBC HER2 + sottoposte a trattamento con doppio blocco dell’HER2 (combinazione di due farmaci appartenenti alla classe degli anti-HER2 ma con diversa azione intrinseca sul recettore) sia nel setting neoadiuvante che in quello metastatico (studio NeoALTTO, studio NeoSphere, studio CLEOPATRA). L’associazione di un regime contenente una doppietta di farmaci contro il recettore dell’HER2 ed un’ormonoterapia è stata valutata nello studio PERTAIN (pertuzumab + trastuzumab + ormonoterapia versus trastuzumab ed ormonoterapia) tuttavia anche in questo studio le pazienti arruolate erano tutte in prima linea metastatica e circa il 77% era naïve al trastuzumab, fornendo un dato ormai poco confrontabile rispetto alla popolazione di pratica clinica dal momento che la quasi totalità delle pazienti con HER2+ riceve già una terapia con trastuzumab in fase neo-, adiuvante o in prima linea metastatica.
In conclusione, lo studio ALTERNATIVE è il primo a fornire evidenza a supporto dell’impiego di una tripletta con doppio blocco anti-HER2 ed ormonoterapia nelle pazienti con malattia metastatica HER2, HR+ pretrattate con un anti-HER2 e chemioterapia per cui una ulteriore chemioterapia non risulta indicata. Bisogna segnalare infine che il regime si è dimostrato tollerabile in termini di eventi avversi sia generali che cardiaci sebbene fra i criteri di inclusione nello studio era richiesta l’assenza di malattia cardiaca in atto o di un’anamnesi cardiologica positiva; è consigliabile pertanto un’attenta valutazione del rischio cardiovascolare prima e durante un eventuale trattamento sulla scorta della potenziale cardiotossicità di queste classi di farmaci.




 

Rucaparib in Men With Metastatic Castration-Resistant Prostate Cancer Harboring a BRCA1 or BRCA2 Gene Alteration

BRCA1 or BRCA2 (BRCA) alterations are common in men with metastatic castration-resistant prostate cancer (mCRPC) and may confer sensitivity to poly(ADP-ribose) polymerase inhibitors. We present results from patients with mCRPC associated with a BRCA alteration treated with rucaparib 600 mg twice daily in the phase II TRITON2 study. We enrolled patients who progressed after one to two ... (leggi tutto)

Il rucaparib ha dimostrato una buona risposta e tollerabilità nella fase II di sperimentazione condotta in pazienti affetti da tumore prostatico metastatico, resistente alla castrazione (mCRPC) con mutazioni dei geni BRCA1 o BRCA2.
Questo è quanto riportato dai risultati dello studio TRITON2, uno studio internazionale, open label, di fase II in cui 115 pazienti con mCRPC e mutazione deleteria del gene BRCA (germinale o somatica), in progressione dopo almeno una linea di terapia con un nuovo anti-androgeno ed una linea di chemioterapia a base taxano, hanno ricevuto rucaparib (un poli ADP-ribosio polimerasi inibitore) alla dose di 600 mg per os bis in die fino a progressione radiologica di malattia, tossicità inaccettabile, perdita al follow-up o revoca del consenso.
Ad un follow-up mediano di 17,1 mesi sono stati riportati interessanti percentuali di risposta radiologica sia da parte del comitato di revisione indipendente (ORR del 43,5 %) che da parte degli sperimentatori (ORR del 50,8%). La proporzione di risposte in base al PSA è stata complessivamente del 54,8% con un tempo mediano alla risposta di 1,9 mesi ed un tempo mediano alla progressione di 6,5 mesi.  La risposta radiologica e del PSA si è mantenuta favorevole anche nelle analisi esploratorie che sono state condotte in diversi sottogruppi di pazienti selezionati in base ad esempio al numero di precedenti linee terapeutiche, al sito di metastatizzazione, all’età, o a caratteristiche genetiche quali ad esempio il tipo di mutazione e la sua espressione in omo o eterozigosi, ecc. Le proporzioni di ORR sono state simili fra i diversi sottogruppi, mentre alcune differenze sono state riportate nel tasso di risposta del PSA in relazione al tipo di mutazione del BRCA con una migliore risposta nei pazienti BRCA2 mutati ed in quelli con mutazione biallelica o con perdita dell’omozigosi.
La sopravvivenza libera da progressione (PFS) radiologica mediana è stata di 9,0 mesi secondo il comitato indipendente e di 8,5 mesi secondo gli sperimentatori. I dati sulla sopravvivenza globale (OS) sono invece ancora immaturi. Eventi avversi correlati al trattamento si sono verificati nel 99,1% dei pazienti, di cui nel 60,9 % di grado ≥ 3. L’evento avverso più comune è stata l’astenia seguita dalla nausea e dall’anemia. Circa la metà dei pazienti ha dovuto interrompere il trattamento per la comparsa di un evento avverso, con successiva riduzione del dosaggio del rucaparib nel 40,9% dei casi, tuttavia solo nel 7,9% dei casi si è resa necessaria la sospensione  del  trattamento a causa della tossicità.
Limiti dello studio sono la mancanza di un braccio di confronto, il disegno in aperto ed il dato in OS ancora non maturo, ciò nonostante l’FDA ha garantito l’approvazione accelerata del rucaparib nei pazienti con mCRPC e mutazione del BRCA già trattati, in attesa di uno studio confermatorio.
I risultati di questo studio sebbene preliminari sono incoraggianti, soprattutto se consideriamo che circa il 12% dei pazienti con mCRPC alberga una mutazione dei geni BRCA1 o 2 e che in questo setting è più frequente il coinvolgimento linfonodale o metastatico a distanza; inoltre circa 1/3 dei pazienti arruolati nello studio TRITON 2 aveva già ricevuto trattamento con due antiandrogeni di nuova generazione ed un taxano, trattandosi quindi di una popolazione pesantemente pretrattata nei quali l’ORR raggiunta dalle altre terapie in atto a disposizione si aggira fra l’8 ed il 15% con percentuali di risposta del PSA fra l’8 ed il 39%, entrambi notevolmente inferiori rispetto a quanto ottenuto con il rucaparib in una popolazione geneticamente selezionata.
La ricerca della mutazione dei geni BRCA si conferma pertanto un criterio fondamentale per selezionare una popolazione in grado di beneficiare in maniera ottimale dal trattamento con farmaci appartenenti alla classe dei PARP inibitori, in linea con quanto riportato da studi precedentemente condotti con molecole analoghe come ad esempio l’olaparib, il niraparib o il talazoparib. Non è tuttavia possibile effettuare in atto alcun confronto, fra queste molecole, in quanto gli studi ad oggi condotti mostrano importanti differenze in relazione ai criteri di inclusione, ai metodi impiegati per la determinazioni genetiche o ai criteri impiegati per definire la risposta radiologica e sierologica.
Ulteriori studi di conferma sono necessari per l’approvazione del rucaparib in questo setting di pazienti e per meglio comprendere i criteri di selezione genetica dei pazienti da trattare.
A tal proposito è ongoing lo studio TRITON3 che fornirà evidenze a supporto dell’impiego di questo PARP inibitore in un setting ancora più precoce della malattia prostatica metastatica resistente alla castrazione arruolando pazienti BRCA mutati in progressione ad una sola linea di terapia con nuovo antiandrogeno e non precedentemente chemiotrattati, randomizzati a ricevere rucaparib o trattamento a scelta dello sperimentatore fra un alternativo antiandrogeno di nuova generazione o chemioterapia con docetaxel.





Cabozantinib in patients with platinum-refractory metastatic urothelial carcinoma: an open-label, single-centre, phase 2 trial

Cabozantinib is a multikinase inhibitor of MET, VEGFR, AXL, and RET, which also has an effect on the tumour immune microenvironment by decreasing regulatory T cells and myeloid-derived suppressor cells. In this study, we examined the activity of cabozantinib in patients with metastatic platinum-refractory urothelial carcinoma. This study was an open-label, single-arm, three-cohort phase 2 trial ... (leggi tutto)

La prognosi nei pazienti con tumore uroteliale metastatico refrattario al platino rimane ad oggi scarsa. Nonostante negli ultimi anni siano stati approvati diversi immunoterapici per i pazienti in progressione dopo una chemioterapia a base di platino, la proporzione di risposte obiettive (ORR) rimane modesta aggirandosi fra il 14 ed il 23%. Inoltre, sebbene siano state riportate implicazioni di alcuni geni e pathway molecolari nell’oncogenesi dei tumori uroteliali ad oggi nessuna terapia target ha fornito risultati incoraggianti in questo setting di pazienti.
Un’aumentata espressione del VEGF e del VEGFR sembra associarsi ad un fenotipo più aggressivo di carcinoma uroteliale con presentazione in stadio avanzato, tuttavia alcuni inibitori multi-target del VGEFR come il sorafenib o il pazopanib hanno riportato tassi di ORR non superiori al 10-17%.
Cabozantinib è un inibitore multi-tirosinchinasico orale in grado di bloccare più pathways tra le quali quella del VEGFR, di MET, AXL e RET; questa molecola inoltre è in grado di modulare il microambiente immunologico del tumore riducendo il numero di linfociti T regolatori ed incrementando quello dei CD8+ e l’espressione del PD1 sulle cellule T regolatorie riducendone la loro azione immunosoppressiva.
Sulla scorta di questi dati è stato condotto uno studio di fase II, a singolo braccio, open label in cui sono stati arruolati 68 pazienti con tumore uroteliale metastatico in progressione dopo chemioterapia a base di platino trattati con cabozantinib 60 mg al giorno fino a progressione di malattia o tossicità inaccettabile. I pazienti sono stati suddivisi in 3 coorti: la prima includeva pazienti con carcinoma uroteliale metastatico misurabile secondo i criteri RECIST 1.1; le altre due coorti erano esploratorie e raccoglievano rispettivamente pazienti con malattia bone-only e pazienti con carcinoma del tratto genitourinario ad istotipo raro.
Lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario documentando ad un follow-up mediano di 61,2 mesi una ORR del 19% con un beneficio clinico del 64%, una PFS mediana di 3,7 mesi ed una OS mediana di 8,1 mesi.
Il profilo di sicurezza e tollerabilità del farmaco è stato in linea con quanto precedente riportato in altri studi. Circa 2/3 dei pazienti arruolati hanno necessitato di una riduzione di dose. Tra gli eventi avversi principalmente riportati troviamo: fatigue, ipertensione, proteinuria, ipofosfatemia. Non sono stati registrati eventi di morte correlati al farmaco.
Nello studio una particolare attività del cabozantinib è stata evidenziata nella coorte di pazienti con malattia bone-only, probabilmente grazie ad un’azione che coinvolge il microambiente tumorale nell’osso sebbene il numero esiguo del campione non permetta di trarre delle conclusioni accertate.
Questo studio presenta dei limiti legati soprattutto alla mancanza di una randomizzazione e di un braccio di controllo oltre che al disegno in aperto ed alla scarsa numerosità del campione con malattia bone-only o istotipo raro, ciò nonostante l’attività clinica osservata in questo studio e la similitudine con i valori di OS e PFS ottenuti dalla chemioterapia in seconda linea (PFS 3,3 mesi, OS 7,4 mesi con chemioterapia) rendono il farmaco interessante e gettano le basi per ulteriori studi clinici nel trattamento del carcinoma uroteliale metastatico refrattario al platino. Infine, dato il possibile ruolo immunomodulatorio del cabozantinib sono in corso studi di combinazione con inibitori degli immuno-checkpoint che potrebbero aprire la frontiera a nuove e migliori opzioni terapeutiche in questo setting di pazienti.






Phase Ib Study of Lenvatinib plus Pembrolizumab in Patients with Unresectable Hepatocellular Carcinoma

The immunomodulatory effect of lenvatinib (a multikinase inhibitor) on tumor microenvironments may contribute to antitumor activity when combined with programmed death receptor-1 (PD-1) signaling inhibitors in hepatocellular carcinoma (HCC). We report results from a phase Ib study of lenvatinib plus pembrolizumab (an anti-PD-1 antibody) in unresectable HCC (uHCC). In this open-label multicenter ... (leggi tutto)

La combinazione di lenvatinib e pembrolizumab ha dimostrato una promettente attività antitumorale nell’epatocarcinoma non resecabile, con una tossicità maneggevole. Questo è quanto emerge da un recente studio clinico multicentrico, open-label, di fase Ib, che ha previsto una fase per la definizione della tossicità dose limitante ed una fase di espansione successiva per la prima linea di trattamento. Un totale di 104 pazienti con epatocarcinoma non suscettibili di trattamento locoregionale e Barcellona Clinic Liver Cancer Stage B o C sono stati arruolati e trattati con lenvatinib alla dose di 12 mg die se di peso corporeo ≥ 60 Kg o 8 mg die se peso ≤ 60 Kg, in associazione a pembrolizumab 200 mg endovenoso ogni 21 giorni. Endpoint primari dello studio sono stati la sicurezza, la tollerabilità, il tasso di ORR e la durata della risposta valutati secondo criteri RECIST 1.1 e mRECIST da un comitato di revisione indipendente. La durata mediana del follow-up è stata di 10,6 mesi. L’ORR è stata del 36% secondo RECIST e del 46% secondo mRECIST, la durata mediana della risposta invece rispettivamente di 12,6 mesi e 8,6 mesi, la PFS di 8,6 mesi e 9,3 mesi rispettivamente, con una sopravvivenza mediana di 22 mesi.
Eventi avversi correlati al trattamento di grado ≥ 3 si sono verificati nel 67% dei pazienti. Nessun nuovo evento avverso è stato identificato dalla combinazione dei due farmaci rispetto a quanto riportato negli studi di trattamento monofarmacologico e solo il 6% dei pazienti ha dovuto sospendere entrambi i trattamenti a causa di una tossicità. Le tossicità sono state manegevolmente trattate con appropriato monitoraggio, eventuale interruzione del trattamento o riduzione di dose (permessa solo per il lenvatinib). Fra gli eventi avversi di qualsiasi grado più frequentemente riportati vi è stata l’ipertensione arteriosa, la diarrea, la fatigue, l’inappetenza e l’ipotiroidismo. Tre morti precoci sono state considerate dagli sperimentatori correlabili al trattamento: una per sindrome da distress respiratorio acuto, una per insufficienza epatica ed una per perforazione intestinale, ciascuna delle quali rappresenta un possibile evento avverso già descritto in studi precedenti per queste classi di farmaci.
Sebbene nel corso degli ultimi anni le opzioni terapeutiche per i pazienti con epatocarcinoma avanzato si siano ampliate con l’introduzione di nuove molecole tra cui il lenvatinib, un inibitore multichinasico del VEGFR, FGFR, PDGFR, RET e KIT, approvato per la prima linea di terapia dei pazienti con epatocarcinoma sulla scorta dei risultati dello studio di fase III REFLECT che ha decretato la non inferiorità in termini di OS rispetto allo standard terapeutico rappresentato dal sorafenib e una superiorità in termini di ORR e PFS, la prognosi a lungo termine per questi pazienti rimane comunque sfavorevole. Anche diversi inibitori degli immuno-checkpoint sono stati testati sulla scorta del particolare contributo alla tumorigenesi determinato dallo stato di infiammazione e immunosoppressione mediata dal microambiente tumorale dell’epatocarcinoma e nonostante essi abbiano dimostrato un certo controllo della malattia a lungo termine ed un profilo di tossicità manegevole, gli studi di fase III hanno fallito i loro endpoint primari sia nella prima linea di trattamento in confronto al sorafenib che in seconda linea in confronto a placebo.
In questo studio, sebbene di fase Ib, la combinazione del lenvatinib con il pembrolizumab è stata in grado di migliorare sia la ORR che la DCR. Sebbene con i limiti legati ad uno studio di fase precoce, open label ed a singolo braccio, la numerosità del campione, il suo disegno multicentrico e la presenza di un comitato di revisione indipendente in cieco supportano la conclusione che l’associazione dei due farmaci sia una combinazione promettente nella prima linea dell’epatocarcinoma avanzato e ne hanno permesso la designazione di breakthrough therapy da parte dell’FDA.
Uno studio di fase III in doppio cieco, randomizzato è ongoing per confrontare lenvatinib e pembrolizumab verso lenvatinib e placebo in questo setting di malattia.

 




In Europa

 

New online platform for scientific advice

Oct 7, 2020 – From 19 October 2020, developers of human or veterinary medicines should use EMA’s IRIS Regulatory & Scientific Information Management Platform to request scientific advice. At any stage of a medicine’s development, the developer can ask for guidance and direction from EMA, known as scientific advice, on the best methods and study designs to generate robust data on how … (leggi tutto)





EMA starts second rolling review of a COVID-19 vaccine

Oct 6, 2020 – EMA’s human medicines committee (CHMP) has started a ‘rolling review’ of data on a vaccine for COVID-19 known as BNT162b2, which is being developed by BioNTech in collaboration with Pfizer. The start of the rolling review means that the committee has started evaluating the first batch of data on the vaccine, which come from laboratory studies (non-clinical data). This does not mean that … (leggi tutto)





EU regulators fully uphold transparency and independence standards for COVID-19 treatments and vaccines

Oct 5, 2020 – The European Medicines Agency (EMA) has re-affirmed today that it will uphold its long-standing commitment to independence and transparency in its evaluation of COVID-19 treatments and vaccines. In an open letter sent to European Ombudsman Emily O’Reilly in response to an enquiry on the role of EMA and its pandemic task force during the COVID-19 crisis, the Agency explains … (leggi tutto)





Highlights of Management Board: October 2020 meeting

Oct 5, 2020 – The October 2020 meeting of the Management Board focused in particular on the Agency’s activities in response to the COVID-19 pandemic. The meeting was Guido Rasi’s final Board meeting as EMA’s Executive Director before Emer Cooke takes the helm in mid-November. Update on COVID-19 activities. The Management Board was updated that the first ‘rolling review’ of data on a … (leggi tutto)






Dall’FDA
 


FDA Grants Nivatrotamab Orphan Drug Status for Pediatric Neuroblastoma

Oct 8, 2020 – The FDA has granted an orphan drug designation and rare pediatric disease designation to the bispecific antibody nivatrotamab for the treatment of patients with neuroblastoma, according to an announcement from Y-mAbs Therapeutics, Inc. “We are very pleased with the orphan drug designation for nivatrotamab, as this potentially would give us 7 years of market exclusivity upon market … (leggi tutto)





FDA Issues Refusal to File Letter for Omburtamab for Pediatric Metastatic Neuroblastoma

Oct 5, 2020 – The FDA has issued a Refusal to File letter regarding the biologics license application (BLA) for the investigational B7-H3–targeting monoclonal antibody omburtamab for the treatment of pediatric patients with central nervous system (CNS)/leptomeningeal metastasis from neuroblastoma, according to Y-mAbs Therapeutics Inc. Following preliminary review of the data submitted for the agent … (leggi tutto)





FDA Grants Breakthrough Therapy Designation to IMGN632 in Relapsed/Refractory Blastic Plasmacytoid Dendritic Cell Neoplasm

Oct 5, 2020 – The FDA has granted a breakthrough therapy designation to IMGN632 for the treatment of patients with relapsed or refractory blastic plasmacytoid dendritic cell neoplasm (BPDCN), according to an announcement from ImmunoGen, Inc, the drug developer. The designation was based on data from the BPDCN cohort of the first-in-human phase 1/2b trial (NCT03386513) of the CD123-targeted … (leggi tutto)

 




Dall’ASCO
 


Emmanuelle Charpentier, PhD, and Jennifer A. Doudna, PhD, Honored With Nobel Prize in Chemistry 2020

Oct 7, 2020 – On October 7, 2020, The Royal Swedish Academy of Sciences announced that the Nobel Prize in Chemistry 2020 would be awarded to Emmanuelle Charpentier, PhD, and Jennifer A. Doudna, PhD, “for the development of a method for genome editing,” the CRISPR/Cas9 genetic scissors. “There is enormous power in this genetic tool, which affects us all. It has not only revolutionized … (leggi tutto)





2020 Nobel Prize in Physiology or Medicine Awarded to Team Who Discovered Hepatitis C Virus

Oct 5, 2020 – This year’s Nobel Prize in Physiology or Medicine was awarded to three scientists who have made a decisive contribution to the fight against blood-borne hepatitis, a major global health problem that causes cirrhosis and liver cancer in people around the world. Harvey J. Alter, MD; Michael Houghton, PhD, DSc Hon; and Charles M. Rice, PhD, made seminal discoveries that led to the identification … (leggi tutto)






Pillole dall’Aifa  


9 ottobre 2020 – Modifiche straordinarie autorizzazione convegni e congressi 

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9 ottobre 2020 – Report monitoraggio biosimilari – gennaio-aprile 2020 

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8 ottobre 2020 – Vitamina D: consumi e spesa ridotti di oltre il 30% dall’introduzione della Nota 96 

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8 ottobre 2020 – Consultabili online i dati OsMed 2019 su consumo e spesa dei farmaci di fascia C 

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8 ottobre 2020 – Report monitoraggio biosimilari 

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6 ottobre 2020 – EMA avvia la seconda revisione ciclica di un vaccino anti COVID-19 nell’UE
 

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6 ottobre 2020 – COVID-19: scheda informativa AIFA relativa all’utilizzo dei corticosteroidi 

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5 ottobre 2020 – I regolatori EU ribadiscono pienamente gli standard di trasparenza ed per i trattamenti ed i vaccini anti-COVID-19 

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5 ottobre 2020 – Registri AIFA: informazioni sui dati dei trattamenti con i nuovi farmaci per la cura dell’epatite C 

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Dedicato ai Soci AIOM
 


Opportunità di lavoro in Oncologia

Consulta le posizioni disponibili nella vetrina riservata ai Soci AIOM o scarica il modulo per richiedere la pubblicazione di annunci
 





Appuntamenti AIOM
 


Avviso a tutti i soci
A causa della nota emergenza coronavirus e delle relative disposizioni, si suggerisce di verificare la conferma dei singoli eventi direttamente con gli organizzatori  


XXII CONGRESSO NAZIONALE AIOM 2020
Ricerca, accessibilità e organizzazione: 3 pilastri per prendersi cura dei nostri pazienti e del SSN
 
Virtual Meeting, Live 30 ottobre – 1 novembre 2020
FAD, 2 novembre – 14 dicembre 2020
Disponibili programma preliminare e scheda di iscrizione da inviare entro il 23 ottobre 2020

Link all’evento  



MANAGEMENT IN FARMACIA CLINICA ONCOLOGICA 
Master di II livello Anno Accademico 2020/2021 
Università e Ospedale ARNAS Garibaldi di Catania
Evento patrocinato da AIOM
Link all’evento  

SUPPORTIVE CARE: The Big One 
Corso FAD ECM, 14 settembre 2020 – 14 settembre 2021 
Iscrizioni aperte per tutta la durata del corso
Evento Nazionale AIOM

Link all’evento  

L’INNOVAZIONE DIAGNOSTICA NELL’ONCOLOGIA DI PRECISIONE
Progetto formativo SIAPEC-IAP
FAD, 20 settembre 2020 – 15 settembre 2021
Iscrizioni aperte per tutta la durata del corso
Evento patrocinato da AIOM

Link all’evento  

ADVANCED INTERNATIONALE BREAST CANCER COURSE (AIBCC) 
16th Meet the Professor
FAD, 25 settembre 2020 – 24 settembre 2021
Iscrizioni aperte per tutta la durata del corso
Evento patrocinato da AIOM

Link all’evento

L’ADERENZA DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA NELL’ERA COVID-19 
4° Congresso Nazionale Fondazione ONDA
FAD, 29 settembre – 14  ottobre 2020
Iscrizioni aperte per tutta la durata del corso
Evento patrocinato da AIOM

Link all’evento  

XXXVIII CONFERENZA E SCUOLA NAZIONALE DI CITOMETRIA 
“La Citometria: analisi, gestione dei dati e loro interpretazione” 
GIC Web School, corsi settimanali in ‘live streaming’ dal 1 ottobre al 5 novembre 2020 
Scarica il programma dei corsi  

L’ADROTERAPIA E L’IMPORTANZA DELLA MULTIDISCIPLINARIETÀ PER UNA TERAPIA PERSONALIZZATA 
FAD, 5 ottobre – 31 dicembre 2020 
Registrazione e-learning dal 13 settembre al 31 dicembre 2020
Evento patrocinato da AIOM

Link all’evento



SPECIAL.CA.RE. 2020 VIRTUAL EDITION
XIV Edizione Corso Pratico di Gestione del Paziente con RCC 
Webinar: 15, 23 e 27 ottobre, 17 novembre 2020 
FAD, 4 settembre – 30 novembre 2020
Iscrizioni aperte per tutta la durata del corso
Evento patrocinato da AIOM
 

Link all’evento  

IL TEAM MULTI SPECIALISTICO PER LA CURA DEL TUMORE DEL RENE 
Expert Meeting 
FAD, 15 ottobre 2020 
Patrocinio concesso dalla Sezione Regionale AIOM Friuli Venezia Giulia 
Link all’evento  

LA CHEMIOTERAPIA NEOADIUVANTE 
Consensus Conference Nazionale per Chirurghi Senologi 
Webinar, 15 ottobre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
Link all’evento  

XVIII NIBIT MEETING 
COVID-19 at the intersection between cancer, immunity and immunotherapy 
FAD, 15 – 16 ottobre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
Link all’evento  

MAXI GUMM-1  
“Young Pathologists meet Young Oncologists” 
An ImGO’ (Italian Innovators in Multidisciplinary & Genitourinary Oncology) Event
 
Orvieto (TR), 15 – 16 ottobre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
Link all’evento  

ICEP2020 
Web International Course Endovascular Procedures 17th Edition 
FAD, 15 – 17 ottobre 2020 
Patrocinio concesso dalla Sezione Regionale AIOM Lazio 
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PINK THINKS – THE BEST FOR THE BREAST & OVARIAN CANCERS 
FAD, 16 ottobre 2020 
Patrocinio concesso dalla Sezione Regionale AIOM Umbria 
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PROGETTO ONCOHOME: TERAPIA ONCOLOGICA DOMICILIARE E TELEMEDICINA
Dal COVID al post-COVID
 
Webinar, 16 ottobre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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APPROCCIO INTEGRATO NEI TUMORI DEL COLON-RETTO
Prevenzione, strategie terapeutiche e ricerca
 
Cosenza, 16 – 17 ottobre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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FINANCIAL TOXICITY IN ONCOLOGY FROM WORLDWIDE TO ITALY 
On air live, 19 ottobre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
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STUDI CLINICI: METODOLOGIA
5. Modulo: Come Scrivere un Protocollo di Ricerca Clinica
 
Negrar (VR), 21 – 22 ottobre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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IL GRUPPO ONCOLOGICO MULTIDISCIPLINARE GUIDA IL PERCORSO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO 
XII Corso di Aggiornamento in Oncologia ‘Ricordando Camillo Battista’ 
FAD, II Corso: 22 ottobre, 5 novembre, 12 novembre, 19 novembre, 3 dicembre, 10 dicembre 2020
Evento patrocinato da AIOM
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ONCOLOGIA INTEGRATA: APPROCCI MULTIDISCIPLINARI PER COADIUVARE LE TERAPIE ANTITUMORALI 
Live webinar, 23 ottobre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
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FORUM SISTEMA SALUTE DIGITAL EDITION 
Firenze (webinar), 5 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
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DALLA PREVENZIONE ALLA TERAPIA DELLA MALATTIA AVANZATA (NONOSTANTE COVID19)
4a Conferenza di Oncologia Polmonare
 
Bari, 9 – 10 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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STUDI CLINICI: METODOLOGIA
4. Modulo: Comunicare (dalla stesura condivisa del protocollo alla comunicazione durante gli eventi scientifici)
 
Negrar (VR), 10 – 11 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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TUMORI PERITONEALI: EVIDENZE PER PERITONECTOMIA-HIPEC E LINEE GUIDA AIOM 
FAD, 11 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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DOLOMITI LUNG CANCER 2020 
FAD, 12 novembre 2020 
Patrocinio concesso dalla Sezione Regionale AIOM Veneto 
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TUMORI DEL TRATTO GASTROINTESTINALE: TRA SCIENZA E PRATICA 
IX Workshop Nazionale
 
Milano, 12 – 13 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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RIUNIONE NAZIONALE FONDAZIONE ITALIANA LINFOMI
Napoli, 12 – 14 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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COMBINAZIONI E SEQUENZE IN TERAPIA: ASPETTI CLINICO-ECONOMICI E FARMACO-ECONOMICI 
5a Edizione
 
FAD webinar, 12 novembre – 12 dicembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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DOLOMITI MELANOMA
FAD, 13 novembre 2020 
Patrocinio concesso dalla Sezione Regionale AIOM Veneto 
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ASPETTANDO … 
Patologia Molecolare Oncologica in Radiologia Interventistica
 
FAD sincrona, 13 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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NUOVE COMBINAZIONI TERAPEUTICHE NEL CARCINOMA RENALE METASTATICO 
Webinar – Bologna, 13 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
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3° SEMINARIO DI STUDI SULLA NUTRIZIONE NEI GASTRORESECATI
Roma, 13 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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ONCOLOGY FOR PRIMARY CARE 2020
Cure primarie e paziente oncologico – 11a Edizione
Nuove frontiere in oncologia: l’evoluzione delle conoscenze, il cambiamento delle scelte
 
Bari, 13 – 14 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
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LA GESTIONE DELLE TERAPIE ONCOLOGICHE: SICUREZZA, VIGILANZA, SPERIMENTAZIONE 
Webinar, 14, 21 novembre e 11 dicembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
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PERCORSI INTEGRATI DI DIAGNOSI E CURA NELLE NEOPLASIE DEL DISTRETTO TESTA COLLO
Aggiornamenti in Oncologia
 
Roma, 16 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
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UPDATE MELANOMA 2020
FAD, I modulo 16 novembre; II modulo 20 novembre 2020 
Patrocinio concesso dalla Sezione Regionale AIOM Friuli-Venezia Giulia 
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5th INTERNATIONAL CONGRESS: CLINICAL NEEDS AND TRANSLATIONAL RESEARCH IN ONCOLOGY 
FAD webinar, 19 – 20 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
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CLINICAL NUTRITION IN ORGAN FAILURE
Riunione Monotematica SINPE 2020
FAD, 19 – 21 / 27 – 28 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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AIRO TRIVENETO: I.R.ON.M.A.N 2020
Innovazioni in Radioterapia ONcologica e Multidisciplinarietà nell’Approccio alle Neoplasie
 
Verona, 20 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
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CORSO MULTIDISCIPLINARE ONLINE SULLE CONTROVERSIE CLINICHE NELLA GESTIONE DELLE NEOPLASIE UROGENITALI
I Edizione – Tumore del rene
 
Webinar, 23 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
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QUARTO INCONTRO NAZIONALE SUL TRATTAMENTO DELLA PAZIENTE ANZIANA AFFETTA DA CARCINOMA MAMMARIO
Dai dati della letteratura alla pratica clinica 
Firenze, 24 – 25 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
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I NUOVI BIOSIMILARI IN ONCOLOGIA
La solidità degli studi clinici e le opportunità di utilizzo
FAD, 26 novembre 2020 
La pratica clinica e il concetto di estrapolazione nelle diverse indicazioni
FAD, 27 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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IL RUOLO DELL’ONCOLOGO MEDICO TRA ASSISTENZA E SOSTENIBILITÀ DEI TRATTAMENTI, FORMAZIONE, RICERCA E COMUNICAZIONE
Milano, 27 novembre 2020, evento posticipato al 26 marzo 2021 
Convegno AIOM Lombardia 
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IT BREAST CANCER SCHOOL
5a Edizione 
Genova, 27 – 28 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
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STUDI CLINICI: METODOLOGIA
3. Modulo: Revisioni Sistematiche e Metanalisi
Negrar (VR), 27 – 28 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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GESTIONE MULTIDISCIPLINARE DELLE METASTASI LATEROCERVICALI DA FOCUS PRIMITIVO IGNOTO
Webinar, 30 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM
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IL TRATTAMENTO DELLE METASTASI POLMONARI:
Come combinare Chirurgia, Terapie Target ed Immunoterapia?
Roma, 30 novembre 2020 
Evento patrocinato da AIOM 
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