Newsletter settimanale Aiom
Anno XX - Numero 850 - 22 febbraio 2022

Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Antonio Russo, Antonio Galvano, Lorena Incorvaia, Valerio Gristina, Maria La Mantia (AOU Policlinico ‘P. Giaccone’, Università degli Studi di Palermo)

Coordinatori: Massimo Di Maio, Silvia Novello
Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini



Oggi in Oncologia
 


Patient-reported outcomes with first-line nivolumab plus cabozantinib versus sunitinib in patients with advanced renal cell carcinoma treated in CheckMate 9ER: an open-label, randomised, phase 3 trial

In the CheckMate 9ER trial, patients with advanced renal cell carcinoma who received first-line nivolumab plus cabozantinib had significantly better progression-free survival compared with those given sunitinib. In this study, we aimed to describe the patient-reported outcome (PRO) results from CheckMate 9ER. In this open-label, randomised, phase 3 trial done in 125 cancer centres, urology centres, and hospitals across 18 countries, patients aged … (leggi tutto)

Negli ultimi anni il panorama dei trattamenti disponibili per il carcinoma renale si è ampliato grazie all’utilizzo di strategie di combinazione di farmaci con migliori outcomes in termini di sopravvivenza. Tuttavia, con l’avanzamento dei trattamenti per il carcinoma renale si sono trasformati anche gli obbiettivi della terapia da un prolungamento della sopravvivenza ad una migliore qualità di vita.
A questo proposito, recentemente sono stati pubblicati su Lancet i risultati di un’analisi distinta dello studio CheckMate 9ER che valutato l’efficacia della combinazione nivolumab + cabozantinib versus sunitinib in monoterapia in pazienti con carcinoma a cellule renali (RCC) avanzato o metastatico non precedentemente trattato. Gli obbiettivi di tale studio in aperto, randomizzato, multicentrico, di fase 3 includevano, oltre safety ed efficacia, anche la qualità di vita correlata allo stato di salute e i Patient-Reported Outcomes (PROs). Questi outcome esplorativi sono stati misurati utilizzando il Functional Assessment of Cancer Therapy Kidney Symptom Index-19 (FKSI-19), uno strumento specifico per misurare la qualità di vita in pazienti con tumore del rene, ed il questionario EQ-5D-3L.
In totale da Settembre 2017 a Marzo 2019, 651 pazienti (23% a rischio favorevole, 58% intermedio, 20% sfavorevole; 25% PD-L1≥1%) sono stati randomizzati a ricevere la combinazione di cabozantinib e nivolumab (n = 323) versus sunitinib (n = 328). L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione (PFS). Endpoint secondari includevano la sopravvivenza globale (OS) e il tasso di risposta obiettiva (ORR). La valutazione dei PROs è stata eseguito prima di ogni ciclo di terapia e alle visite di controllo, mentre il questionario EQ-5D-3L è stato somministrato ai pazienti telefonicamente ogni 3 mesi. In considerazione delle diverse schedule di trattamento, i dati dei PROs riportati sono stati maggiori nei pazienti in trattamento con la combinazione nivolumab + cabozantinib. Il questionario FKSI-19, utilizzato per misurare la qualità di vita dei pazienti, è composto da 19 variabili di sintomi più comuni per i pazienti affetti da carcinoma renale, fra cui astenia, anoressia, tosse, dispnea, dolore e nausea, le attività della vita quotidiana (ADL), e la qualità della vita legata alla salute (HRQOL).
Il trattamento con nivolumab in associazione con cabozantinib è risultato associato a un più basso impatto negativo del trattamento, a una diminuzione del rischio di deterioramento e una riduzione dei sintomi legati alla malattia, rispetto a sunitinib. In particolare, il tempo medio al deterioramento è risultato maggiore nei pazienti in trattamento di combinazione rispetto alla monoterapia con 6,24 mesi vs 3,48 mesi; HR 0,70 (95% CI 0,56–0,86). Tale dato risulta confermato in tutti gli score utilizzati (FKSI-19 e EQ-5D-3L). Mentre il tempo mediano di deterioramento confermato nel corso della terapia e del follow up oncologico è stato anche in questo caso a favore dell’associazione di cabozantinib e nivolumab con 19,38 mesi (95% CI 12,48–NE) versus 6,97 mesi con sunitinib (4,50–10,09; HR 0,63 95% CI 0,50–0,80). I dati dell’analisi post hoc hanno inoltre evidenziato quali sintomi hanno avuto un maggiore impatto sulla qualità di vita dei pazienti, in particolar modo astenia, dolore, anoressia, calo ponderale, e insonnia.
Inoltre, nonostante un iniziale peggioramento delle condizioni generali e dei PROs dovuto all’insorgenza di tossicità precoci, la combinazione di nivolumab e cabozantinib ha mostrato un beneficio significativo in termini di qualità di vita rispetto alla terapia con sunitinib.
Questi ulteriori dati dello studio CheckMate-9ER offrono una forte evidenza che nivolumab in associazione con cabozantinib possa giocare un ruolo importante accanto ad altre opzioni di trattamento di prima linea attualmente disponibili in commercio, con un miglioramento in termini di qualità di vita per i pazienti affetti da carcinoma renale metastatico.

 


 

Combination of Trastuzumab, Pertuzumab, and Docetaxel in Patients With Advanced Non–Small-Cell Lung Cancer Harboring HER2 Mutations: Results From the IFCT-1703 R2D2 Trial

HER2 exon 20 insertions and point mutations are oncogenic drivers found in 1%-2% of patients with non-small-cell lung cancer (NSCLC). No targeted therapy is approved for this subset of patients. We prospectively evaluated the effectiveness of the combination of two antibodies against human epidermal growth factor 2 (HER2 [HER2] trastuzumab and pertuzumab with docetaxel; trastuzumab and pertuzumab) and docetaxel. ... (leggi tutto)

Le alterazioni molecolari a carico dell’esone 20 del gene HER2 sono identificate come driver oncogenetici in circa 1-2% dei pazienti affetti da Non-Small-Cell Lung Cancer (NSCLC). Attualmente pochi studi clinici prospettici sono stati condotti su questo subset di pazienti, e inibitori tirosinchinasici (TKI) diretti contro HER2, quali neratinib, dacomitinib, afatinib, e lapatinib hanno mostrato dati d’efficacia deludenti in questi pazienti. D’altra parte, farmaci specificamente attivi contro le inserzioni dell’esone 20, quali poziotinib, pyrotinib e mobocertinib, hanno recentemente evidenziato risposte migliori, ma a fronte di tossicità importanti. La maggior parte delle strategie terapeutiche fino ad ora sperimentate in questo setting origina dall’esperienza acquisita con il carcinoma della mammella HER2 positivo.
Da ciò pone i suoi fondamenti lo studio recentemente pubblicato dal Prof. Julien Mazieres dell’Hôpital Larrey, Université Paul Sabatier di Tolosa, e colleghi sul Journal of Clinical Oncology. Lo studio IFCT 1703-R2D2 è un trial multicentrico, non randomizzato, di fase II che ha arruolato pazienti affetti da NSCLC avanzato con alterazione di HER2 andati incontro a progressione dopo prima linea a base di platino. I criteri di inclusione comprendevano pazienti in stadio III non suscettibili di trattamento chirurgico, e stadio IV metastatico con alterazioni genomiche a carico dell’esone 20 di HER2. Endpoint primario dello studio era l’Overall Response Rate (ORR), endpoint secondari includevano Progression Free Survival (PFS), safety e la durata della risposta al trattamento (DoR).
Da Maggio 2019 ad Aprile 2020, un totale di 45 pazienti sono stati arruolati e hanno ricevuto il trattamento oggetto di studio. L’età media era di 64,5 anni, il 35% erano fumatori attivi, il 72% donne, il 30% avevano metastasi cerebrali non sintomatiche, e il 15% aveva un ECOG PS di 2. I pazienti hanno ricevuto trattamento con pertuzumab a dose di carico di 840 mg e successivamente a 420 mg, trastuzumab a dose di carico di 8 mg pro kg e successivamente a 6 mg per kg, e docetaxel a 75 mg/ m2 ogni 3 settimane.
Ad un follow up mediano di 12 mesi, 44 pazienti sono stati considerati valutabili, in particolare l’ORR era di 29% (n=13; 95% CI, 17.8 – 40.0), e la proporzione di pazienti con stable disease è stata del 58% (n=526; 95% CI, 45.7 – 69.9). La PFS mediana è stata di 6.8 mesi (95% CI, 4.0-8.5). La DoR mediana è stata di 11 mesi (95% CI, 2.9-14.9), mentre l’OS mediana è stata di 17.6 mesi (95% CI, 11.6 to 18.9). Per quanto riguarda la malattia encefalica, il 14.3% (2/14) dei pazienti con metastasi encefaliche asintomatiche hanno avuto una risposta confermata al trattamento, rispetto al 35,5% (11/31) pazienti senza malattia encefalica.
Gli eventi avversi correlati al trattamento di grado 3\4 sono stati riscontrati nel 64% dei pazienti, e i più comuni eventi avversi di grado 3 sono stati neutropenia (33%), diarrea (13%), e anemia (9%).
I risultati ottenuti non permettono di definire il ruolo della combinazione con pertuzumab, trastuzumab, e docetaxel in questo setting di pazienti, tuttavia sebbene l’efficacia di questa terapia sia minore rispetto ai dati recentemente presentati di trastuzumab deruxtecan, il profilo di tossicità sembra ben tollerabile e sembra essere una valida opportunità terapeutica nei pazienti pretrattati.
Diversi agenti anti-HER2 hanno mostrato promettenti dati di efficacia nei pazienti con alterazioni genomiche del gene di HER2. Ulteriori sforzi sono necessari per meglio definire la corretta sequenza terapeutica in questo particolare subset di pazienti.





Neoadjuvant Chemoradiotherapy Versus Upfront Surgery for Resectable and Borderline Resectable Pancreatic Cancer: Long-Term Results of the Dutch Randomized PREOPANC Trial

The benefit of neoadjuvant chemoradiotherapy in resectable and borderline resectable pancreatic cancer remains controversial. Initial results of the PREOPANC trial failed to demonstrate a statistically significant overall survival (OS) benefit. The long-term results are reported. In this multicenter, phase III trial, patients with resectable and borderline resectable pancreatic cancer were randomly assigned (1:1) to neoadjuvant chemoradiotherapy or upfront. ... (leggi tutto)

Il 20% circa dei pazienti affetti da adenocarcinoma pancreatico presenta all’esordio una malattia resecabile o borderline per la resezione. Il trattamento standard è rappresentato dalla resezione chirurgica seguita dalla chemioterapia adiuvante. Purtroppo solo la metà circa dei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico è suscettibile di un trattamento chemioterapico a scopo adiuvante. Inoltre, non è facile ottenere una radicalità chirurgica a livello microscopico, e un quarto dei pazienti va incontro a una ripresa di malattia entro 6 mesi dall’intervento. Tuttavia il beneficio della terapia neoadiuvante in questo setting è molto controverso. Il Dutch Pancreatic Cancer Group aveva precedentemente pubblicato i dati dello studio PREOPANC con risultati non statisticamente significativi in termini di OS in pazienti con carcinoma pancreatico resecabile o borderline per la resezione sottoposti a chemio-radioterapia neoadiuvante, rispetto a pazienti trattati con chirurgia immediata e chemioterapia adiuvante successiva.
Recentemente, Versteijne et al hanno pubblicato i risultati del PREOPANC a lungo termine sul Journal of Clinical Oncology. Si tratta di uno studio clinico di fase III multicentrico che ha coinvolto 16 centri olandesi in cui pazienti con adenocarcinoma pancreatico resecabile o borderline sono stati randomizzati a chemioterapia neoadiuvante o chirurgia upfront. Il trattamento neoadiuvante era costituito da 3 cicli di chemioterapia a base di gemcitabina combinata con trattamento radioterapico con dose totale di 36 Gy dal secondo ciclo terapeutico.
Endpoint primario dello studio era l’Overall Survival (OS), mentre gli endpoint secondari includevano disease-free survival (DFS), locoregional failure-free interval, distant metastases-free interval, resection rate, margin-negative (R0) resection rate, serious adverse events, and postoperative complications.
Da Aprile 2013 a Luglio 2017, un totale di 248 pazienti è stato arruolato nel trial clinico, di cui 119 pazienti nel gruppo chemio-radioterapia neoadiuvante e 127 pazienti nel gruppo candidato a intervento chirurgico. Il follow up mediano è stato di 59 mesi.
L’OS è stata di 15.7 mesi (95% CI, 12.9-20.6) nel gruppo trattato con CT-RT neoadiuvante, e 14.3 mesi (95% CI, 12.7 -17.9) nel gruppo trattato chirurgicamente, con un HR 0.73 (95% CI, 0.56-0.96).
Il tasso di resezione R0 è stato del 71% (51 su 72) nei pazienti trattati con chemio-radioterapia preoperatoria e del 40% (37 su 92) nei pazienti randomizzati a chirurgia immediata (p < 0,001). La chemio-radioterapia preoperatoria è risultata essere associata ad un incremento significativo della sopravvivenza libera da malattia (DFS) e del failure-free interval locoregionale e a una riduzione della percentuale di linfonodi patologici, invasione peri-neurale e vascolare.
Eventi avversi seri si sono verificati nel 52% dei pazienti sottoposti a chemio-radioterapia neoadiuvante vs il 41% dei pazienti sottoposti a chirurgia immediata.
In conclusione, lo studio PREOPANC mostra una superiorità dell’approccio di combinazione chemio e radioterapico in setting neoadiuvante rispetto alla chirurgia upfront in questo setting di pazienti. Un importante limite dello studio è l’utilizzo della sola gemcitabina, non più considerata lo standard-of-care in questi pazienti, tuttavia diversi studi ongoing stanno valutando il ruolo del FOLFIRINOX per l’adenocarcinoma pancreatico resecabile.




In Europa


Pemigatinib, a Selective FGFR 1–3 Inhibitor Is Safe, Tolerable and Demonstrates Pharmacologic, Clinical Activity

Feb 22, 2022 – FIGHT-101 (parts 1 and 2) characterised the pharmacokinetics and pharmacodynamics of pemigatinib monotherapy in patients with advanced solid tumours and established 13.5 mg once daily as the recommended dose for further studies. Pemigatinib, a potent and selective FGFR 1–3 inhibitor, was safe and tolerable and demonstrated pharmacologic/clinical activity in cholangiocarcinoma, urothelial … (leggi tutto)






Older Patients with Cancer and High-Risk Geriatric Profiles at Greater Risk for Death and Other Adverse Sequelae of COVID-19

Feb 21, 2022 – In a large study of 5671 older adults with COVID-19 and cancer, performed by the COVID-19 and Cancer Consortium (CCC19), the CCC19 geriatric risk index was associated with poorer outcomes, including clinical complications, hospitalisation, and mortality. A higher CCC19 geriatric risk index was significantly associated with higher COVID-19 severity and 30-day all-cause mortality after adjustment of major … (leggi tutto)






Frontline Treatment with Brentuximab Vedotin Plus CHP Provides Clinically Meaningful Improvement in Survival Compared to CHOP in Patients with PTCL

Feb 18, 2022 – In 5-year update of ECHELON-2 study, frontline treatment of patients with peripheral T-cell lymphoma (PTCL) with brentuximab vedotin plus cyclophosphamide, doxorubicin, and prednisone (CHP) continues to provide clinically meaningful improvement in progression-free survival (PFS) and overall survival (OS) versus CHOP regimen of cyclophosphamide, doxorubicin, vincristine, … (leggi tutto)




Cemiplimab Prolongs Overall Survival Among Patients with Recurrent Cervical Cancer After First-Line Platinum-Containing Chemotherapy

Feb 16, 2022 – Treatment with cemiplimab in a phase III EMPOWER-Cervical 1/GOG-3016/ENGOT-cx9 study led to significantly longer overall survival (OS) than chemotherapy among patients with recurrent cervical cancer who had had disease progression after first-line platinum-containing chemotherapy. As compared with the investigator’s choice of chemotherapy, cemiplimab treatment resulted in a 31% lower risk of death … (leggi tutto)





Human medicines: highlights of 2021

Feb 15, 2022 – In 2021, EMA recommended 92 medicines for marketing authorisation. Of these, 53 had a new active substance which had never been authorised in the European Union (EU) before. This is a 35% increase compared to the 39 medicines with a new active substance that were authorised in 2020. The PDF icon overview of key recommendations in 2021 published today includes figures …(leggi tutto)





Dall’FDA

FDA Grants Orphan Drug Designation to CT103A for Relapsed/Refractory Myeloma

Feb 21, 2022 – The FDA has granted an orphan drug designation (ODD) to the investigational anti-BCMA CAR T-cell therapy CT103A for use as a potential therapeutic option in patients relapsed/refractory multiple myeloma. CT103A utilizes a lentiviral vector containing a CAR structure with a fully human single-chain variable fragment, CD8a hinger, and transmembrane, 4-1BB co-stimulatory and CD3ζ activation domains. … (leggi tutto)






FDA Grants Priority Review to Liso-cel for Second-Line Relapsed/Refractory LBCL

Feb 17, 2022 – The FDA has accepted and granted priority review to a supplemental biologics license application (sBLA) seeking the approval of the CAR T-cell therapy lisocabtagene maraleucel (liso-cel; Breyanzi) for the treatment of adult patients with relapsed or refractory large B-cell lymphoma (LBCL) in whom frontline therapy has failed. The application is based on data from the phase 3 TRANSFORM trial … (leggi tutto)






FDA Warns Consumers Not to Use Certain Powdered Infant Formula Produced in Abbott Nutrition’s Facility in Sturgis, Michigan

Feb 17, 2022 – Today, the U.S. Food and Drug Administration announced it is investigating consumer complaints of Cronobacter sakazakii and Salmonella Newport infections. All of the cases are reported to have consumed powdered infant formula produced from Abbott Nutrition’s Sturgis, Michigan facility. As a result of the ongoing investigation, along with the U.S. Centers for Disease Control and Prevention and state and local partners … (leggi tutto)





Dall’ASCO

ASCO Provisional Clinical Opinion Offers Guidance for Using and Interpreting Genomic Testing in Patients With Advanced Cancer

Feb 18, 2022 – Somatic genomic testing should be a routine part of clinical care for many patients with metastatic or advanced solid tumors, according to a new ASCO provisional clinical opinion. As reported in the Journal of Clinical Oncology, the Expert Panel found that genomic testing in oncology practice has evolved to the point where a wide spectrum of patients with cancer may benefit. Although more research is needed, oncologists must be aware of its utility and outcomes … (leggi tutto)






Adjuvant Pembrolizumab After Nephrectomy in Renal Cell Carcinoma: Embracing the Promises and Acknowledging the Uncertainties

Feb 17, 2022 – Recently, the U.S. Food and Drug Administration approved adjuvant pembrolizumab for select patients with renal cell carcinoma (RCC), highlighting an improvement in disease-free survival compared with placebo in the KEYNOTE-564 trial. Given the heterogeneity of patients with resected RCC, physicians should discuss the patient’s estimated risk of disease recurrence, the relative and absolute risk reduction with … (leggi tutto)





Recommendations for Baseline Pulmonary Function Tests Prior to Trastuzumab Deruxtecan

Feb 16, 2022 – Novel targeted therapies, such as trastuzumab deruxtecan, can be associated with rare adverse events including interstitial lung disease. In cancer therapies with the potential for pulmonary toxicity, pulmonary function tests provide an objective measure for baseline and longitudinal assessment. Question: Do you routinely recommend baseline pulmonary function tests prior to trastuzumab deruxtecan? … (leggi tutto)





Rapid Guideline Revises Recommendations for Adjuvant Therapy in Patients With Early-Stage Lung Cancer

Feb 16, 2022 – A rapid recommendation update to an ASCO guideline offers revised parameters for adjuvant therapy in patients with resected non–small cell lung cancer (NSCLC) who have stage IB to IIIA disease. The new guidance reflects the findings from 2 new randomized clinical trials (RCTs) that assessed the use of targeted therapy and immunotherapy in this patient population. … (leggi tutto)





Aggressive Supportive Treatment for COVID-19 May Be Needed in Patients With Hematologic Cancers

Feb 15, 2022 – New research underscores the need for aggressive support of patients hospitalized with blood cancer and COVID-19, according to data presented at the 2021 American Society of Hematology (ASH) Annual Meeting & Exposition. Two studies of one of the largest data sets of patients with blood cancer and COVID-19—the ASH Research Collaborative (RC) COVID-19 Registry for Hematology—showed significantly higher mortality  … (leggi tutto)

 



Pillole dall’AIFA


21 febbraio 2022 – Attivazione web e pubblicazione schede di monitoraggio – Registro EVUSHELD profilassi COVID-19
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21 febbraio 2022 – Carenze e indisponibilità dei farmaci: l’Italia guida la proposta di Joint Action europea
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21 febbraio 2022 – Attivazione web e pubblicazione schede di monitoraggio – Registro KEYTRUDA
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18 febbraio 2022 – Aggiornamento Registro Multifarmaco PPP, per i farmaci sottoposti a programma di prevenzione della gravidanza
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Dedicato ai Soci AIOM


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