Newsletter settimanale Aiom
Anno XX - Numero 864 - 31 maggio 2022

Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Giuseppe Curigliano, Edoardo Crimini, Eleonora Nicolò, Carmine Valenza (Divisione Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative, Istituto Europeo di Oncologia, Milano)




Coordinatori: Massimo Di Maio, Silvia Novello
Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini

 

Raccolta fondi per Silvia

La tragedia di Silvia, oncologa dell’IRST, e di suo marito Ugo ha sconvolto tutti noi. Hanno lasciato tre bimbe: Giulia, Marta e Irene. Dobbiamo aiutarle come tante volte ha fatto Silvia con i suoi pazienti. È in atto una raccolta fondi, vi invitiamo a partecipare, grazie a tutti.

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Oggi in Oncologia


Fulvestrant-palbociclib vs continuing AI-palbociclib upon detection of circulating ESR1mutation in HR+ HER2– metastatic breast cancer patients: Results of PADA-1, a UCBG-GINECO randomized phase 3 trial

ESR1 mutations are known drivers of resistance to first line aromatase inhibitors (AI)-based therapy in hormone receptor-positive (HR+) HER2- metastatic breast cancer (mBC) patients (pts), but their clinical actionability remains unknown. The randomized phase 3 PADA-1 trial aimed at evaluating the clinical benefit associated with a switch to fulvestrant-palbociclib upon the detection of a rising ESR1 mutation in blood (bESR1mut) in HR+ HER2- mBC pts treated by first line AI-palbociclib … (leggi tutto)

Nelle pazienti con carcinoma mammario metastatico (mBC) ormono-positivo (HR+/HER2-), le mutazioni a carico del gene che codifica per il recettore degli estrogeni (ESR1) sono alla base della resistenza alla terapia di prima linea a base di inibitori dell’aromatasi (AI). Nel dettaglio, tali mutazioni determinano una attivazione ligando-indipendente del recettore, che vanifica l’azione di deplezione del ligando operata dagli AI e per la cui inibizione è necessario bersagliare il recettore con i degradatori selettivi del recettore degli estrogeni (SERD), come il fulvestrant.
Lo studio multicentrico randomizzato di fase 3 PADA-1 mirava a valutare il beneficio clinico associato al passaggio a fulvestrant-palbociclib in seguito al rilevamento con biopsia liquida per la ricerca del DNA circolante tumorale (ctDNA) della mutazione ESR1 (bESR1mut) nelle pazienti con mBC HR+/HER2- trattate con AI-palbociclib in prima linea. Nel dettaglio, sono state arruolate pazienti che endocrino-sensibili, che non avevano ricevuto nessun trattamento per malattia metastatica.
Nella prima fase dello studio, le pazienti sono state trattate con AI-palbociclib come terapia di prima linea e sono state sottoposte a uno screening centralizzato di bESR1mut ogni due mesi. Una volta identificata la mutazione, in assenza di segni di progressione clinica o strumentale, le pazienti sono state incluse nella seconda fase del trial e randomizzate tra il proseguimento della stessa terapia (braccio standard) e il passaggio a fulvestrant-palbociclib (braccio sperimentale). La terza fase consisteva in un crossover opzionale a fulvestrant-palbociclib dopo la progressione del tumore per le pazienti randomizzate nel braccio standard. Gli endpoint erano la PFS nella seconda fase e lo studio del profilo di sicurezza.
Tra il marzo 2017 e il gennaio 2019, 1017 pazienti sono state incluse nella prima fase. Dopo un tempo mediano di 15,6 mesi nella prima fase, in 172 pazienti è stata identificata bESR1mut in assenza di progressione di malattia sincrona; tali pazienti sono state randomizzate a proseguire con AI-palbociclib (N=84) o con fulvestrant-palbociclib (N=88). Tra le 172 pts randomizzate, 136 eventi di PFS sono stati osservati nella seconda fase dopo un follow-up mediano di 26 mesi. L’endpoint primario è stato raggiunto: la PFS mediana è stata di 5,7 mesi (95%CI: 3,9-7,5) nel braccio AI-palbociclib e di 11,9 mesi (95%CI: 9,1-13,6) nel braccio fulvestrant-palbociclib, con Hazard Ratio di 0,63 (95%CI: 0,45-0,88, p=0,007). Tra le 70 pazienti andate in progressione nel braccio AI-palbociclib, 47 sono state incluse nella coorte di crossover opzionale e 23 hanno ricevuto un altro trattamento. Con un follow-up mediano di 14,7 mesi e 37 eventi, la seconda PFS mediana osservata nella coorte cross-over è stata di 3,5 mesi (95%CI: 2,7-5,1).
Secondo gli autori, questo studio basato sulla biopsia liquida, primo nel suo genere, dimostra che la resistenza associata a bESR1mut attraverso una modifica del partner endocrino di palbociclib è fattibile e consente di raddoppiare la successiva sopravvivenza mediana libera da progressione.
D’altra parte, nel braccio di controllo, l’endpoint primario di PFS non inglobava anche il trattamento di seconda linea con fulvestrant-palbociclib; inoltre, essendo tale trattamento facoltativo, circa un terzo delle pazienti ha ricevuto un altro trattamento: non è possibile, pertanto, sommare la PFS1 di 5,7 mesi con la PFS2 di 3,5 mesi. Non sono stati ancora presentati i dati di sopravvivenza (immaturi) e di qualità della vita, che ci consentiranno di comprendere quale sia l’impatto clinico anticipando la somministrazione del fulvestrant sulla base di un biomarcatore, in assenza di segni clinici e radiologici.











De-escalated neoadjuvant pertuzumab plus trastuzumab therapy with or without weekly paclitaxel in HER2-positive, hormone re-ceptor-negative, early breast cancer (WSG-ADAPT-HER2+/HR–): survival outcomes from a multicentre, open-label, randomised, phase 2 trial

Several de-escalation neoadjuvant strategies have been investigated to reduce the use of chemotherapy in HER2-positive early breast cancer using pathological complete response as a surrogate endpoint; there are few survival data from these trials. Here, we report 5-year survival data in the WSG-ADAPT-HER2+/HR– trial and address the effect of pathological complete response, early therapy response, and molecular subtype ..
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WSG-ADAPT-HER2+/HR- è uno studio di fase II prospettico, multicentrico, randomizzato, volto a valutare una strategia di de-escalation della terapia neoadiuvante in pazienti con tumore mammario HER2-positivo (HER2+) con negatività dei recettori ormonali (HR-). 134 pazienti con tumore mammario in stadio cT1-cT4, indipendentemente dallo stato linfonodale (60% cT2-4; 42% cN+), sono stati randomizzati a ricevere trastuzumab e pertuzumab in associazione o meno con paclitaxel per 12 settimane prima della chirurgia. Dopo la chirurgia era indicata chemioterapia (4 cicli di epirubicina e cliclofosfamide, seguiti da 12 settimane di paclitaxel nel gruppo senza chemioterapia neoadiuvante) nei pazienti che non avessero ot-tenuto la risposta patologica completa (pCR) mentre la stessa era opzionale per i pazienti senza malattia invasiva all’esame istologico. L’obiettivo primario dello studio era dimostrare una non inferiorità del tasso di pCR tra i pazienti early responders (bassa cellularità o calo del Ki67 ≥30% dopo tre settimane di tratta-mento) nel braccio senza chemioterapia rispetto tutti i pazienti nel braccio con paclitaxel. Tale endpoint, presentato in precedenza, non è stato raggiunto; l’aggiunta del paclitaxel al doppio blocco di HER2 aumentava sostanzialmente i tassi di pCR rispetto al solo doppio blocco, anche nei pazienti early responders. Ad un follow-up mediano di 5 anni, la sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) era 98% nel braccio con paclitaxel e 87% con il doppio blocco di HER2 (HR 0.32; p=0.15). Non vi sono state differenze significative anche per la sopravvivenza libera da recidiva (HR 0.41; p=0.25), la sopravvivenza libera da malattia a distanza (DDFS: 98% vs 92%; HR 0.35; p=0.36) e la sopravvivenza globale (98% vs 94%; HR: 0.41; p=0.43). La pCR era fortemente associata con un miglioramento della iDFS a 5 anni, indipendentemente dal braccio di trattamento (HR 0.14, 95% CI 0.03–0.64; p=0.011) dimostrando come l’omissione della chemioterapia dopo pCR non vada ad impattare negativamente sull’outcome. È stato inoltre valutato il beneficio del trattamento neoadiuvante con anti-HER2 senza chemioterapia sulla base del sottotipo molecolare (PAM50), status di HER2 in immunoistochimica (IHC) e la risposta precoce al trattamento. Non si sono ottenute pCR nei pazienti con bassa espressione di HER2 (IHC 1+/2+ ed ibridazione in situ positiva) o nei sottotipi basal-like. In aggiunta la bassa espressione di HER2 e la mancata risposta precoce erano for-temente associati con una peggiore iDFS e DDFS. In conclusione, poiché l’omissione della chemioterapia nel setting post-neoadiuvante non ha impattato sulla iDFS nei pazienti con pCR, questa potrebbe rappresentare uno strumento utile per ulteriore de-escalation o escalation del trattamento. Paclitaxel settimanale associato a trastuzumab e pertuzumab potrebbe essere un adeguato regime per de-escalation della terapia neoadiuvante in pazienti con tumori operabili HR-/HER2+. È fondamentale identificare quei pa-zienti che beneficeranno di una terapia neoadiuvante de-escalata o addirittura senza chemioterapia, sen-za compromettere gli esiti a lungo termine andando a esempio a selezionare quei tumori con elevata espressione di HER2, i tumori non basal-like o gli early responders. Limiti di questo studio sono il ridotto numero di pazienti arruolati e in particolare di tumori cN2, precludendo una generalizzazione di questi risultati ai tumori localmente avanzati. Sono in corso studi di de-escalation simili, tra cui il CompassHER2-pCR e il DECRESCENDO che potranno chiarire se ulteriore chemioterapia possa essere evitata in pazienti con pCR dopo terapia neoadiuvante con taxani, trastuzumab e pertuzumab.










Switch maintenance endocrine therapy plus bevacizumab after bevacizumab plus paclitaxel in advanced or metastatic oestrogen receptor-positive, HER2-negative breast cancer (BOOSTER): a ran-domised, open-label, phase 2 trial

Anticancer treatment regimens typically cause unpleasant side-effects. We aimed to investigate the benefit of switch maintenance endocrine therapy plus bevacizumab after fixed cycles of first-line induction chemotherapy with weekly paclitaxel plus bevacizumab in patients with oestrogen receptor (ER)-positive, HER2-negative advanced or metastatic breast cancer. BOOSTER was a prospective, open-label, multicentre, randomised, controlled, phase 2 study done in 53 hospitals in Japan ..
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Lo studio giapponese di fase II BOOSTER ha mostrato che, rispetto alla continuazione di pacli-taxel/bevacizumab, una strategia di mantenimento con passaggio a terapia endocrina più bevacizumab (con la possibilità di riprendere paclitaxel/bevacizumab) conferisce un prolungato tempo prima del falli-mento del trattamento (TTF) per le donne con carcinoma mammario avanzato positivo al recettore degli estrogeni (ER+), HER2-negativo che hanno avuto clinical benefit dall’induzione di prima linea con pacli-taxel/bevacizumab.
In questo studio multicentrico in aperto 160 pazienti sono stati trattati con un regime di induzione composto da quattro a sei cicli di paclitaxel settimanale (90 mg/m D1,8,15q28) più bevacizumab (10 mg/kg D1,15). Le pazienti con clinical benefit sono state poi randomizzate a continuare paclitaxel/bevacizumab settimanale o passare alla terapia endocrina di mantenimento (inibitore dell’aromatasi o fulvestrant con o senza soppressione della funzione ovarica) più bevacizumab. Le pazienti avrebbero potuto ricevere nuovamente paclitaxel/bevacizumab in caso di progressione della malattia con terapia endocrina di man-tenimento più bevacizumab.
Su un totale di 125 pazienti (78%) con malattia almeno stabile all’induzione, 124 pazienti sono stati randomizzati a terapia endocrina più bevacizumab (n = 61) o a continuare paclitaxel più bevacizumab (n = 63). Tra i 61 pazienti nel gruppo terapia endocrina/bevacizumab, 32 (52%) hanno ripreso paclitaxel/bevacizumab per progressione di malattia.
Dopo un follow-up mediano di 21,3 mesi, il tempo mediano al fallimento della strategia (endpoint primario) è stato di 16,8 mesi (intervallo di confidenza al 95% [CI] = 12,9–19,0 mesi) nel gruppo terapia endocrina/ bevacizumab vs 8,9 mesi (IC 95% = 5,7–13,8 mesi) nel gruppo paclitaxel/bevacizumab (hazard ratio [HR] = 0,51, IC 95% = 0,34–0,75, P = 0,0006).
La sopravvivenza globale mediana è stata invece di 37,4 mesi (IC 95% = 27,3 mesi – non raggiunto) nel gruppo terapia endocrina/bevacizumab vs 39,0 mesi (IC 95% = 22,9 mesi – non raggiunto) nel gruppo paclitaxel/bevacizumab (HR = 0,98, IC 95% = 0,60–1,61, P = 0,94); I tassi di sopravvivenza globale a 2 anni sono stati del 66,9% contro il 62,3%.
Per quanto concerne il profilo di tossicità, gli eventi avversi di grado ≥ 3 si sono verificati nel 38% dei pazienti del gruppo terapia endocrina/bevacizumab rispetto al 48% del gruppo paclitaxel/bevacizumab. I più comuni in entrambi i gruppi sono stati proteinuria (16% contro 13%), ipertensione (10% contro 10%), diminuzione della conta dei neutrofili (8% contro 13%) e neuropatia periferica (2% contro 10%). Un de-cesso correlato al trattamento, dovuto a perforazione di ulcera duodenale, si è verificato in un paziente del gruppo paclitaxel/bevacizumab.
In conclusione, il passaggio alla terapia endocrina più bevacizumab di mantenimento, con possibilità di re-induzione con paclitaxel se necessario, si è dimostrato un’alternativa efficace, con un migliore profilo di tossicità, rispetto alla prosecuzione di paclitaxel settimanale più bevacizumab per i pazienti con carcinoma mammario avanzato ER+, HER2- che hanno risposto alla terapia di induzione.





Francesco De Lorenzo eletto Presidente dell’European Cancer Patient Coalition – ECPC



Francesco De Lorenzo, di recente confermato Presidente della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO), è stato eletto, per il triennio 2022-2025, alla presidenza della European Cancer Patient Coalition (ECPC – www.ecpc.org), cui afferiscono oltre 470 associazioni di malati di cancro operanti nei 27 Paesi EU.
“La scienza con e per la società – dichiara De Lorenzo – insieme alla Policy rappresentano i Pilastri di maggior rilevanza in cui ECPC sarà maggiormente impegnata nel prossimo triennio. La ricerca sul cancro in Europa deve allinearsi strettamente alle esigenze dei malati come stabilito dalla Mission on Cancer per dare risposte ai loro bisogni, dalla prevenzione ai trattamenti terapeutici, dalla riabilitazione alla qualità della vita, fino al ritorno alla normalità delle persone guarite dal cancro. Ciò sarà possibile soltanto con la diretta partecipazione delle Associazioni dei malati ai progetti di ricerca, come sancito nel Documento condiviso dal Consiglio dei Ministri della Ricerca: Principles of Successful Patient Involvement in Cancer Research”.
Insieme a De Lorenzo sono stati eletti nel board: ), Jana Pelouchova (Diagnoza CL, Repubblica Ceca – Vice Presidente) George Kapetanakis (Hellenic Cancer Federation ELLOK, Grecia – Segretario, Evgenia Dimitrova Aleksandrova (Association of Cancer Patients – APOZ, Bulgaria – Tesoriere), Maria Begona Barragan Garcia (Spanish Group of Cancer Patients – Gepac, Spagna), Alin Bujan (Federatia Asociatiilor Bolnavilor de Cancer – Fabc, Romania), Jacob Landsmann Hansen (Foreningen for Oplysning Om komplementær Kræftbehandling i Danmark – FOOKiD, Danimarca).
“L’impegno nella Policy – afferma De Lorenzo – sarà in linea con la Mission on Cancer e con il Piano Europeo di Lotta contro il Cancro, al fine di raggiungere un tasso di sopravvivenza dal 47% attuale al 75% entro il 2035, attraverso interventi straordinari di carattere finanziario, regolatorio e legislativo da parte della Commissione e degli Stati Membri. Particolare attenzione sarà dedicata al superamento delle inaccettabili disuguaglianze economiche e sociali tra gli Stati Membri e al loro interno, con particolare riguardo al superamento delle barriere che impediscono alle persone guarite dal cancro l’accesso ai servizi finanziari. Lo strumento per operare in tal senso è il “Challenge Cancer Intergroup”, il primo Intergruppo informale votato dal Parlamento Europeo, costituito da 37 Parlamentari e da ECPC, con l’obiettivo di colmare il divario tra le istituzioni europee, i governi nazionali, le rappresentanze sociali nonché le Associazioni dei malati e dei cittadini, per ridurre il crescente carico del cancro nell’Unione Europea”.
Eletto anche il Comitato di revisione che ha scelto come Presidente Roberto Persio (Associazione Italiana Laringectomizzati – Ailar, Italia) e di cui fanno parte Maria Theodoridou (ΕΥ ΖΩ – Living Well with Cancer, Grecia) e Vasile Ianovici (Federatia Asociatiilor Bolnavilor de Cancer Country, Romania).
Il Past President ECPC Kathy Apostolidis (President of the Hellenic Cancer Coalition-ELLOK, Grecia) presiederà il Comitato Scientifico della coalizione europea.




Premio Cronin


Il Premio Cronin, concorso letterario rivolto in esclusiva ai medici, vede la luce nel 2007, nell’alveo di un’associazione aderente alla Diocesi di Savona Noli: la sezione “G.B. Parodi” dell’Associazione dei Medici Cattolici Italiani (AMCI). Il contesto sociale che ne accompagnò la nascita era caratterizzato in quel momento storico da incertezza, precarietà economica, disillusione e da un grigiore culturale che non poteva non lambire anche il mondo della medicina. Nella riflessione fra colleghi si avvertiva in particolare il rimpianto per epoche trascorse dove i valori legati alla cultura umanistica apparivano trasparire nel medico più nitidi. Il Premio Cronin è da sempre rivolto in esclusiva ai medici iscritti, o ex iscritti, ai rispettivi Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. L’iniziativa fu a diffusione provinciale savonese alla prima edizione, regionale (per la Liguria) dalla seconda (2009), nazionale dalla terza (2010) e intitolata definitivamente al medico-scrittore scozzese Joseph Archibald Cronin. Ormai è divenuta oggi popolare come Premio Cronin o semplicemente “Cronin”. All’odierna 15 esima edizione cinque sono le sezioni di scelta per la partecipazione, un numero certamente significativo, ma proteso ad offrire il più ampio ventaglio espressivo al medico scrivente: narrativa, poesia, saggistica, teatro e, infine, una sezione (a carattere straordinario, solo per quest’anno, e dalla drammatica attualità) intitolata “Lettere dal Covid”. A latere della sezione narrativa, un Premio Speciale intitolato al medico-scienziato e scrittore napoletano “S. Giuseppe Moscati”, viene dal 2018 assegnato all’autore del testo narrativo nel quale i valori umani e solidali siano più profondamente rappresentati. Cinque sono le giurie, una per sezione, costituite da riconosciute personalità letterarie, anche di livello nazionale e internazionale, che proclameranno i medici vincitori dei “Cronin 2022“. Lo scopo fondamentale per i promotori del Premio Cronin si avverte oggi come quello di sempre: offrire ai medici contemporanei una nuova chance per mettere in luce attraverso l’arte dello scrivere la propria autenticità, definibile quell’ altra metà della loro anima”, promuovendo il suggestivo incontro fra due culture: quella scientifica e quella umanistica. A fronte della pandemia, un’ottantina di medici, da ogni regione italiana, hanno saputo, anche negli ultimi due anni, esaltare i valori fondanti del Cronin e affermare che nel segno della cultura, pur in mezzo alla tempesta, la forza creativa può ancora prevalere. Il Premio Cronin ha fruito e fruisce da molti anni di recensioni su testate nazionali quali: Corriere della Sera, Libero, Avvenire, Famiglia Cristiana, il Tirreno e AdnKronos. Alcuni medici vincitori a Savona prevalgono analogamente anche in altri concorsi letterari, a conferma della bontà critica delle giurie del Cronin che precedentemente li valutarono.



www.premiocronin.com

premiocronin@gmail.com

Segreteria organizzativa: Marco Lovisetti cell. 348.268.4590



In Europa


Lorlatinib in First-Line Treatment of Patients with Advanced ALK-Positive NSCLC With or Without Brain Metastases

May 30, 2022 – Additional post hoc analyses of data from the phase III CROWN study show that lorlatinib improved progression-free survival (PFS) outcomes and reduced central nervous system (CNS) progression compared with crizotinib in patients with previously untreated advanced ALK-positive non-small cell lung cancer (NSCLC) with or without brain metastases at baseline. Intracranial responses were durable, and many CNS adverse events resolved without intervention … (leggi tutto)





EMA Recommends Extension of Therapeutic Indications for Axicabtagene Ciloleucel

May 27, 2022 – .On 22 April 2022, the European Medicines Agency’s (EMA’s) Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) adopted a positive opinion recommending a change to the terms of the marketing authorisation for the medicinal product axicabtagene ciloleucel (Yescarta). The marketing authorisation holder for this medicinal product is Kite Pharma EU B.V. The CHMP adopted a new indication for the treatment of follicular lymphoma.…. (leggi tutto)







Copanlisib Could Be a Viable Therapeutic Option for Select PIK3CA-Mutated Cancers

May 27, 2022 – The National Cancer Institute—Molecular Analysis for Therapy Choice (NCI-MATCH) is a tumour-agnostic platform that enrols patients based on matching genomic alterations. Copanlisib is an α and δ isoform–specific phosphoinositide 3-kinase (PI3K) inhibitor. Arm Z1F of the NCI-MATCH study run by ECOG-ACRIN met a primary endpoint with copanlisib, showing promising clinical activity in select PIK3CA-mutated cancers in the late-line, refractory setting  …. (leggi tutto)







Implementation of Molecular Tumour Board Portal Developed Under the Umbrella of Cancer Core Europe

May 25, 2022 – Streamlined digital systems are crucial to better address the challenges brought by precision oncology and accelerate the use of emerging biomarkers wrote in the Nature Cancer a group of investigators who developed a Molecular Tumour Board Portal under the umbrella of Cancer Core Europe. The portal provides a unified legal, scientific and technological platform to share and harness next-generation sequencing data across the connected centres. … (leggi tutto)




Dall’FDA


FDA Approves 2 Frontline Nivolumab-Based Regimens for Unresectable Advanced or Metastatic ESCC

May 28, 2022 – The FDA has approved nivolumab (Opdivo) in combination with fluoropyrimidine- and platinum-containing chemotherapy and nivolumab plus ipilimumab (Yervoy) as a first-line treatment for adult patients with unresectable advanced or metastatic esophageal squamous cell carcinoma (ESCC), irrespective of PD-L1 status. The regulatory decision is based on data from the phase 3 CheckMate-648 trial (NCT03143153), in which nivolumab plus chemotherapy or ipilimumab … (leggi tutto)








FDA Approves Tisagenlecleucel for Relapsed or Refractory Follicular Lymphoma

May 21, 2022 – The FDA has granted accelerated approval to tisagenlecleucel (Kymriah) for the treatment of adult patients with relapsed or refractory follicular lymphoma following 2 or more lines of systemic therapy. The regulatory decision is based on data from the phase 2 ELARA trial (NCT03568461), in which the CAR T-cell therapy produced an objective response rate (ORR) of 86.2%, with an independent review committee (IRC)–assessed complete response …. (leggi tutto)







FDA Roundup: May 27, 2022

May 27, 2022 – Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: On May 26, the FDA posted warning letters to multiple companies illegally selling CBD products intended for use in food-producing animals. Although the FDA does not know the current extent of CBD use in food-producing animals, the agency is taking steps regarding these unapproved and potentially unsafe products  … (leggi tutto)








FDA Approves Ivosidenib Plus Azacitidine for Newly Diagnosed IDH1-Mutated AML

May 25, 2022 – The FDA has approved ivosidenib (Tibsovo) in combination with azacitidine for the treatment of patients with newly diagnosed IDH1-mutated acute myeloid leukemia (AML) who are aged 75 years or older, or who have comorbidities that preclude use of intensive induction chemotherapy. The expanded approval is supported by findings from the phase 3 AGILE trial, which showed that ivosidenib plus azacitidine significantly improved event-free survival … (leggi tutto)

 


Dall’ASCO


Survey Provides Updated Definitions of Platinum-Ineligible Patients With Bladder Cancer

May 26, 2022 – Researchers have defined 5 specific criteria to guide clinicians in determining if a patient with metastatic urothelial cancer is ineligible for platinum-based therapy. Although these criteria cannot accommodate every treatment scenario, they give clinicians a place to start and can be used in the design of future clinical trials.Based on an updated survey of oncologists, it is recommended that patients with metastatic urothelial cancer (mUC) (leggi tutto)







Duration of Deep Molecular Response Associated With Maintaining Treatment-Free Remission After TKI Discontinuation in Patients With CML

May 26, 2022 – A median follow-up of 36 months showed a treatment-free remission rate of 79% among patients with chronic myeloid leukemia who discontinued tyrosine kinase inhibitor therapy. Among the patients who lost major molecular response, all but 1 regained response after resuming therapy. 6 to 8 weeks instead of 4 weeks of molecular monitoring did not increase the risk of losing major molecular response  (leggi tutto)







Taking the Unconventional Route: Locoregional Administration of Novel Pharmacotherapies Shows Promise

May 26, 2022 – Intratumoral injection of INT230-6, a novel product that contains both cisplatin and vinblastine, rapidly induced tumor cell death and increased T-cell infiltration, in turn eliciting abscopal effects in some patients with solid tumors in the Intensity IT-01 trial. Intraperitoneal administration of ONCOS-102, an immune-activating oncolytic adenovirus, proved to be safe, well tolerated, and feasible for patients with metastatic colorectal cancer or ovarian cancer  (leggi tutto)






Use of Telemedicine for Cancer Care Increased During the COVID-19 Pandemic but Varied by Race, Socioeconomic Status, and Other Factors

May 26, 2022 – With the rapid acceleration of the spread of the COVID-19 virus in the United States in March 2020, telemedicine visits became more common for cancer care. However, in an evaluation of telemedicine inequities among patients with 21 common cancers, there were distinctly lower levels of telemedicine use by Black patients and those who were uninsured, lived in suburban or rural areas, and resided in a neighborhood with low socioeconomic status … (leggi tutto)

 





COVID-19 Restrictions Linked to Delayed Breast Cancer Care at Safety-Net Hospital

May 25, 2022 – Millions of elective surgeries and medical procedures were canceled or postponed by the COVID-19 pandemic. Now, research shows that COVID-19 restrictions were also associated with significant delays in breast cancer care. Findings of a cohort study, which compared breast cancer care before and after COVID-19 restrictions at an urban safety-net hospital, showed that local restrictions negatively affected breast cancer stage at presentation, time to treatment ... (leggi tutto)




Pillole dall’AIFA

30 maggio 2022 – Nota Informativa Importante su LYMPHOSEEK® (tilmanocept)
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27 maggio 2022 – Aggiornamento “Diario di bordo sulla Trasparenza”
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25 maggio 2022 – Modifiche Registri IMBRUVICA
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25 maggio 2022 – Modifica Registri – Antivirali orali COVID-19, Veklury trattamento precoce ed Anticorpi monoclonali COVID-19
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25 maggio 2022 – Ordine del giorno Riunione straordinaria Commissione Tecnico Scientifica (CTS)
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