Newsletter settimanale Aiom
Anno XX - Numero 874 - 6 settembre 2022

Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Giuseppe Curigliano, Edoardo Crimini, Eleonora Nicolò, Carmine Valenza (Divisione Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative, Istituto Europeo di Oncologia, Milano)




Coordinatori: Massimo Di Maio, Silvia Novello
Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini

Oggi in Oncologia

Pembrolizumab plus Chemotherapy in Advanced Triple-Negative Breast Cancer

In an interim analysis of this phase 3 trial, the addition of pembrolizumab to chemotherapy resulted in longer progression-free survival than chemotherapy alone among patients with advanced triple-negative breast cancer whose tumors expressed programmed death ligand 1 (PD-L1) with a combined positive score (CPS; the number of PD-L1-staining tumor cells, lymphocytes, and macrophages, divided by the total number of viable tumor cells, multiplied by 100) of 10 or more. The results of the final analysis of overall survival have not been reported … (leggi tutto)

L’analisi ad interim del trial KEYNOTE-355 ha dimostrato che l’aggiunta di Pembrolizumab alla chemioterapia di prima linea nelle pazienti con carcinoma mammario metastatico triplo negativo PD-L1 positivo (CPS≥10, testato con Dako 22C3) si associa a un vantaggio in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS; 9.7 vs 5.6 mesi; HR: 0,65, 95%CI: 0,49–0,86; p=0.0012). Recentemente è stata pubblicata sul New England Journal of Medicine l’analisi finale dei dati di sopravvivenza globale (OS, secondo endpoint primario).
In dettaglio, KEYNOTE-355 è uno studio clinico multicentrico di fase 3 randomizzato, controllato con pla-cebo; esso randomizzava 2:1 i pazienti con carcinoma mammario triplo negativo inoperabile o metastatico non pretrattato a pembrolizumab (200 mg) ogni 3 settimane più chemioterapia (nab-paclitaxel; paclitaxel; o gemcitabina più carboplatino) o placebo più chemioterapia. I fattori di stratificazione erano: il tipo di chemioterapia (taxano o gemcitabina-carboplatino), l’espressione di PD-L1 al basale (punteggio positivo combinato [CPS] ≥1 o <1) e un precedente trattamento con la stessa classe di chemioterapia nel setting neoadiuvante o adiuvante (sì o no). I pazienti con recidiva inoperabile erano includibili solo se erano trascorsi più di 6 mesi dal termine del trattamento curativo; inoltre, i pazienti che avevano ricevuto taxani, gemcitabina o sali di platino nel setting (neo)adiuvante potevano ricevere la stessa classe di chemio-terapia (un taxano o gemcitabina-carboplatino) se erano trascorsi almeno 12 mesi tra il completamento di trattamento curativo. I due endpoint primari di efficacia erano la PFS e l’OS nella popolazione CPS≥10, CPS≥1 e nella popolazione globale.
847 pazienti sono stati randomizzati: 566 sono stati assegnati al gruppo sperimentale e 281 al gruppo di controllo. Il follow-up mediano è stato di 44,1 mesi. Nel sottogruppo CPS≥10, la OS mediana è stata di 23.0 mesi nel gruppo sperimentale e di 16.1 mesi nel gruppo di controllo (HR: 0.73; 95%CI: 0.55-0.95; p=0,0185): alla luce del disegno gerarchico del trial, questa differenza statisticamente ha consentito di procedere con l’analisi dell’OS anche nel gruppo CPS≥1. In tale sottogruppo, le mOS erano rispettivamente di 17.6 e 16.0 mesi (HR: 0.86; IC95%: 0.72-1.04; p=0,1125), e la differenza non era statisticamente significativa: pertanto non è stata valutata la significatività nella popolazione generale, dove le mOS erano rispettivamente di 17.2 e 15.5 mesi (HR: 0.89; IC95%: 0.76-1.05). Eventi avversi di grado 3, 4 o 5 relati al trattamento si sono verificati nel 68% dei pazienti del gruppo sperimentale e nel 67% dei pazienti del gruppo di controllo.
In conclusione, la aggiunta di pembrolizumab alla chemioterapia di prima linea nelle pazienti con carcinoma mammario metastatico triplo negativo PD-L1 positivo (CPS≥10) si associa a un vantaggio di sopravvivenza di 7 mesi e riduce il rischio di morte del 30%. Le sfide future includono l’armonizzazione dei test per la determinazione del PD-L1 (CPS≥10 con l’anticorpo Dako 22C3 rappresenta il criterio di eleggibilità al pembrolizumab, invece il cut-off ≥ 1 con il test Ventana SP142 rappresenta il criterio di eleggibilità per l’atezolizumab), il ruolo dell’immunoterapia nei pazienti con recidive metastatiche precoci (inferiori ai 12 e ai 6 mesi), e il ritrattamento con inibitori del checkpoint immunitario nelle pazienti che hanno ricevuto Pembrolizumab nel setting neoadiuvante.











Prognostic Value of Stromal Tumor-Infiltrating Lymphocytes in Young, Node-Negative, Triple-Negative Breast Cancer Patients Who Did Not Receive (neo)Adjuvant Systemic Therapy

Triple-negative breast cancer (TNBC) is considered aggressive, and therefore, virtually all young patients with TNBC receive (neo)adjuvant chemotherapy. Increased stromal tumor-infiltrating lymphocytes (sTILs) have been associated with a favorable prognosis in TNBC. However, whether this association holds for patients who are node-negative (N0), young (< 40 years), and chemotherapy-naïve, and thus can be used for chemotherapy de-escalation strategies, is unknown ..
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Praticamente tutte le giovani pazienti affetti da carcinoma mammario triplo negativo (TNBC) in stadio precoce ricevono chemioterapia (neo)adiuvante, data l’aggressività della neoplasia. L’aumento nello stroma dei linfociti infiltranti il tumore (sTIL) è stato associato a una prognosi favorevole nel TNBC. Tutta-via, non è dimostrato se questa associazione valga per le pazienti con linfonodi negativi (N0), giovani (< 40 anni) e che non abbiano ricevuto chemioterapia, e quindi se possa essere utilizzata per strategie di de-escalation della chemioterapia stessa.
Gli autori hanno analizzato in un registro di popolazione olandese tutti i pazienti affetti da TNBC N0 diagnosticati tra il 1989 e il 2000. I pazienti avevano meno di 40 anni alla diagnosi e non avevano ricevuto una terapia sistemica (neo)adiuvante, come era pratica standard all’epoca. Sono stati recuperati i preparati istologici (blocchi fissati in formalina e inclusi in paraffina-FFPE) ed è stata eseguita una revisione delle caratteristiche patologiche che includeva l’analisi degli sTIL. I pazienti sono stati classificati in base al livello di sTIL in tre categorie: < 30%, 30%-75% e ≥ 75%. È stata eseguita un’analisi multivariata per la sopravvivenza globale, con o senza sTIL come covariata.
Globalmente, 441 pazienti sono stati inclusi nell’analisi. sTIL elevati (≥ 75%; 21%) si sono tradotti in una prognosi eccellente, con un’incidenza cumulativa a 15 anni di metastasi a distanza o morte di solo il 2,1% (IC 95%, da 0 a 5,0), mentre sTIL bassi (< 30%; Il 52%) correlavano con una prognosi sfavorevole in quanto l’incidenza cumulativa a 15 anni di metastasi a distanza o morte era pari al 38,4% (da 32,1 a 44,6). Inoltre, ogni incremento del 10% di sTILs riduceva il rischio di morte del 19% (hazard ratio aggiustato: 0,81; IC 95%, da 0,76 a 0,87), rappresentando un predittore indipendente che aggiunge informazioni prognostiche alle variabili clinicopatologiche standard (χ2 = 46,7, P < .001).
Gli autori concludono che le giovani pazienti naïve alla chemioterapia con TNBC N0 con sTIL elevati (≥ 75%) hanno un’eccellente prognosi a lungo termine. Pertanto, l’analisi degli sTIL dovrebbe essere inclusa in studi clinici prospettici che studiano strategie di de-escalation della chemioterapia (neo)adiuvante.
Nel complesso, questo studio aggiunge un tassello di rilievo nella comprensione dei TILs come fattore prognostico nel carcinoma mammario triplo negativo, sommandosi alle evidenze già disponibili che indi-cavano una migliore prognosi delle pazienti con alti TILs. I risultati vanno a confermare quelli già presentati ad ESMO 2020 dallo stesso gruppo nell’ambito dello studio PARADIGM.







 

Immune checkpoint inhibitors in kidney transplant recipients: a multicentre, single-arm, phase 1 study

Most kidney transplant recipients with cancer stop or reduce immunosuppressive therapy before starting treatment with an immune checkpoint inhibitor, and approximately 40% of such patients will develop allograft rejection. Isolated immunosuppression reduction might be associated with organ rejection. Whether immunosuppression manipulation, immune checkpoint inhibition, or both, induce organ rejection is difficult to ascertain. The aim of this study was to examine the risk of allograft rejection with immune checkpoint inhibitor exposure ..
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I pazienti sottoposti a trapianto renale hanno una aumentata incidenza di cancro rispetto alla popolazione generale a causa della concomitante terapia immunosoppressiva. Per questi pazienti l’utilizzo dell’immunoterapia è limitato da un alto tasso di rigetto dell’allotrapianto (circa 40%), che generalmente si verifica entro 2-3 settimane dall’avvio della terapia, ed è associato ad alta mortalità. Non è attualmente noto se questo sia il risultato diretto dell’esposizione ad inibitori del checkpoint immunitario (ICIs), della concomitante riduzione o interruzione della terapia immunosoppressiva o una combinazione dei precedenti fattori. In questo studio multicentrico di fase 1 è stata valutata la sicurezza della somministrazione di nivolumab in pazienti sottoposti a tra-pianto renale e affetti da tumore solido in fase avanzata candidati a terapia con ICIs, mantenendo invariata la terapia immunosoppressiva basale. È stata effettuata una valutazione del rischio alloimmunitario prima dell’avvio del trattamento e pazienti con alto rischio immunologico, ovvero con un elevato numero di anticorpi contro gli antigeni del donatore, venivano esclusi dallo studio. L’endpoint primario era costituito dalla proporzione di pazienti con rigetto irreversibile dell’allotrapianto e nessuna evidenza di risposta tumorale. 13 pazienti hanno ricevuto nivolumab all’interno dello studio, 4 pazienti hanno ricevuto trattamento con ICIs al di fuori dello studio ma sono stati inclusi nelle analisi di efficacia e sicurezza. La maggioranza dei pazienti erano affetti da tumori del distretto testa-collo (53%). I pazienti hanno ricevuto una mediana di tre infusioni (2-10) con un follow-up mediano di 28 mesi. Nessun paziente ha avuto un rigetto irreversibile dell’allotrapianto senza evidenza di risposta tumorale. Un paziente (6%) ha avuto un rigetto irrecuperabile del graft ed uno (6%) ha avuto un episodio di rigetto salvato con plasmaferesi e anticorpi antitimociti. Nonostante il mantenuto livello di immunosoppressione per prevenire il rigetto, il 24% dei pazienti ha avuto una risposta completa e il 29% una risposta parziale. Non ci sono stati decessi o eventi avversi gravi correlati al trattamento. Gli eventi avversi più comuni di grado 3 o 4 sono stati la diminuzione della conta linfocitaria (24%), febbre o infezione (24%), diminuzione dell’emoglobina (18%) e aumento della creatinina (18%). Un’analisi esploratoria ha suggerito co-me la valutazione della concentrazione di IP-10 nelle urine prima dell’avvio del trattamento possa essere predittiva di un rigetto precoce dell’allotrapianto e pertanto potrebbe aiutare nella selezione dei pazienti da trattare con ICIs. Studi più ampi volti a valutare il ruolo di questa molecola sono richiesti per validarne l’utilità. Nonostante i limiti legati al ridotto numero e all’eterogeneità dei pazienti trattati, questo studio suggerisce come un’attenta valutazione del rischio immunologico e il mantenimento dei livelli preesistenti di immunosoppressione, permetta di trattare i pazienti con trapianto renale ed affetti da cancro con ICIs. In questa corte di 17 pazienti il mantenimento dell’immunosoppressione non ha influito sull’efficacia prevista e il rischio di rigetto dell’allotrapianto è risultato inferiore rispetto a quanto riportato in letteratura.





 


In Europa


Sacituzumab Govitecan Demonstrates Significant Improvement in PFS in Heavily Pretreated, Locally Recurrent Inoperable, or Metastatic HR-positive, HER2-negative Breast Cancer

Sep 05, 2022 – In a global, randomised, phase III study conducted in patients with heavily pretreated, locally recurrent inoperable, or metastatic hormone receptor (HR)-positive, HER2-negative breast cancer, a Trop-2–directed antibody drug conjugate, sacituzumab govitecan demonstrated significant improvement in progression-free survival (PFS) over chemotherapy with a 34% reduction in risk of disease progression or death and a higher proportion of patients who are alive and progression-free at all landmark time points (leggi tutto)







FDA Grants Accelerated Approval to fam-Trastuzumab Deruxtecan-nxki for HER2-Mutated NSCLC

Sep 02, 2022 – On 11 August 2022, the US Food and Drug Administration (FDA) granted accelerated approval to fam-trastuzumab deruxtecan-nxki (Enhertu, Daiichi Sankyo, Inc.) for adult patients with unresectable or metastatic non-small cell lung cancer (NSCLC) whose tumours have activating HER2 (ERBB2) mutations, as detected by an FDA-approved test, and who have received a prior systemic therapy. This is the first drug approved for HER2-mutated NSCLC … (leggi tutto)







EMA Recommends Granting a Marketing Authorisation for Celdoxome Pegylated Liposomal

Sep 01, 2022 – On 21 July 2022, the European Medicines Agency’s (EMA’s) Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) adopted a positive opinion, recommending the granting of a marketing authorisation for the medicinal product doxorubicin hydrochloride (Celdoxome pegylated liposomal), intended for the treatment of metastatic breast cancer, advanced ovarian cancer, progressive multiple myeloma and AIDS-related Kaposi’s sarcoma. The applicant for this medicinal product … (leggi tutto)






Long-Term Outcomes Suggest a Sustained Clinical Benefit to Metastasis-Directed Treatment Over Observation in Oligometastatic Castration-Sensitive Prostate Cancer

Aug 31, 2022 – Long-term outcomes of STOMP and ORIOLE, the only two prospective studies of stereotactic ablative radiation versus observation in metachronous oligometastatic castration-sensitive prostate cancer, demonstrate sustained benefit to metastasis-directed treatment over observation. Pooling STOMP and ORIOLE and assessing the ability of a high-risk mutational signature to risk stratify outcomes after metastasis-directed treatment reveal that genomic alterations have prognostic … (leggi tutto)




Dall’FDA

FDA Approval Insights: Trastuzumab Deruxtecan in HER2-Low Unresectable or Metastatic Breast Cancer

Sep 05, 2022 – In today’s episode, we had the pleasure of speaking with Shanu Modi, MD, attending physician and medical oncologist at Memorial Sloan Kettering Cancer Center. Dr Modi joined us to talk about fam-trastuzumab deruxtecan-nxki (Enhertu) in HER2-low breast cancer. On August 5, 2022, the FDA approved the antibody-drug conjugate (ADC) trastuzumab deruxtecan in patients with unresectable or metastatic HER2-low breast cancer. The approval was based on findings from the phase 3 DESTINY-Breast04 trial … (leggi tutto)








FDA Approves Durvalumab Plus Gemcitabine/Cisplatin for Locally Advanced or Metastatic Biliary Tract Cancers

Sep 02, 2022 – The FDA has approved durvalumab (Imfinzi) in combination with gemcitabine and cisplatin in adult patients with locally advanced or metastatic biliary tract cancers. The regulatory decision was supported by findings from the phase 2 TOPAZ-1 trial (NCT03875235), in which durvalumab plus chemotherapy significantly improved median overall survival (OS) compared with chemotherapy alone, at 12.8 months (95% CI, 11.1-14.0) and 11.5 months (95% CI, 10.1-12.5)… (leggi tutto)







FDA Roundup: September 2, 2022

Sep 02, 2022 – Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: On Thursday, the FDA published the FDA Voices: “Using A Whole-Of-Governments Approach to Combating Illicit Health Products,” by Cathy Hermsen, Assistant Commissioner for Criminal Investigations and Ritu Nalubola, Director of the FDA’s Europe Office. Criminal networks are increasingly sophisticated and capable of exploiting regulatory, legal …  (leggi tutto)







Coronavirus (COVID-19) Update: FDA Authorizes Moderna, Pfizer-BioNTech Bivalent COVID-19 Vaccines for Use as a Booster Dose

Aug 31, 2022 – Today, the U.S. Food and Drug Administration amended the emergency use authorizations (EUAs) of the Moderna COVID-19 Vaccine and the Pfizer-BioNTech COVID-19 Vaccine to authorize bivalent formulations of the vaccines for use as a single booster dose at least two months following primary or booster vaccination. The bivalent vaccines, which we will also refer to as “updated boosters,” contain two messenger RNA … (leggi tutto)





Dall’ASCO


How Do Commonly Used Predictive Models in Prostate Cancer Compare?

Aug 31, 2022 – A recent study investigated the extent to which commonly used prostate cancer predictive models retain their accuracy when tested against more generalized population data. Models are only one of many risk-stratification tools, and it is critical for clinicians to understand their external validity as well as their limitations. The study provides evidence in favor of the … (leggi tutto)








Cancer Care Is a ‘Bellwether’ For the Health Care System: Dr. Ezekiel J. Emanuel to Highlight Areas of Health Care Reform During Keynote Lecture

Aug 31, 2022 – Ezekiel J. Emanuel, MD, PhD, did not begin his career examining the ins and outs of the United States’ health care system. Much like the system itself, his interests and passions have changed and adapted over time. Dr. Emanuel began his career working in end-of-life care. Beginning in 1997, he turned his eye toward research ethics and bioethics as chair of the Department of Bioethics at the National Institutes of Health. “As I was winding down my focus on research ethics, I began to focus (leggi tutto)








Next-Generation Sequencing for Therapy Resistance in CML: Is it Time to Consider Swapping Sanger Sequencing for Mutation Analysis?

Aug 30, 2022 – Identifying patients with mutations that increase their risk of relapse is a critical aspect of disease management in patients with resistant or relapsed chronic myeloid leukemia (CML).
Detection of mutations should drive the choice of tyrosine kinase inhibitor (TKI) use after failure of first or subsequent lines of treatment. Hematologists often choose the next treatment based on a patient’s comorbidity profile instead of mutation profile, which is less sensitive than next-generation sequencing (NGS) in identifying mutations in resistant … (leggi tutto)


 




How Did the First Year of the COVID-19 Pandemic Affect Cancer Survivors?

Aug 24, 2022 – Recent research published by Xuesong Han, PhD, and colleagues in the journal Cancer indicated that during the first year of the COVID-19 pandemic, the proportion of working-aged U.S. adults without health insurance did not change despite increases in unemployment. The prevalence of unhealthy behaviors decreased, regardless of cancer history, and declines in smoking were larger among cancer survivors than nonelderly adults without a cancer history. Cancer survivors often have ... (leggi tutto)







Fewer People Tried to Quit Smoking During COVID-19 Pandemic, Study Shows

Aug 03, 2022 – A new study led by researchers at the American Cancer Society (ACS), shows serious smoking cessation activity declined among adults in the United States immediately after the onset of the COVID-19 pandemic and persisted for more than a year. Declines in attempts to quit smoking were largest among persons experiencing disproportionately negative outcomes during COVID-19, including Black people, people with comorbidities, middle-aged people, and people with lower educational attainment. The data were published by ... (leggi tutto)






Pillole dall’AIFA

2 settembre 2022 – Il PRAC avvia la revisione sull’uso del topiramato in gravidanza e nelle donne in età fertile
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2 settembre 2022 – Nuove misure per minimizzare il rischio di meningioma per i medicinali contenenti nomegestrolo o clormadinone
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1  settembre 2022 – Aggiornamento elenco farmaci innovativi – Agosto 2022
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31 agosto 2022 – Attivazione web e pubblicazione schede di monitoraggio – Registri LIBTAYO (NSCLC) e LIBTAYO (BCC)
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